Alluvione, Bonaccini scrive a Meloni: serve un incontro urgente
Alluvione, Bonaccini scrive a Meloni: serve un incontro urgenteRoma, 8 ago. (askanews) – “Nessuna risposta sull’alluvione, né fondi per indennizzi a cittadini e imprese. All’indomani dell’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha inviato una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per chiedere un incontro urgente e avanzare alcune proposte per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione. La lettera è condivisa e firmata anche da Matteo Lepore, sindaco della Città Metropolitana di Bologna, da Michele De Pascale, presidente della Provincia di Ravenna, e da Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena”. E’ quanto si legge in una nota della Regione.
“Insieme ai sindaci e a tanti amministratori delle zone colpite dall’alluvione, ieri avevamo chiesto al Governo di inserire nell’ultimo Consiglio dei Ministri nuove risorse per la ricostruzione. Siamo stati ignorati per l’ennesima volta e – spiega il presidente Bonaccini – non sono ancora previsti gli stanziamenti per gli indennizzi a cittadini e imprese, che a distanza di oltre 3 mesi dagli eventi alluvionali, pretendono giustamente di vedere mantenuta la promessa dell’esecutivo di ristorare al 100% i danni subiti attraverso procedure snelle e rapide . Con questa lettera, facciamo nostro questo legittimo grido di allarme e la richiesta di attenzione che si sta sollevando dai nostri territori. Proprio per la dignità e la civiltà dimostrate in questi mesi così difficili, le nostre comunità meritano risposte in tempi brevissimi, sotto forma di atti concreti”. Così come, prosegue il governatore, “il commissario Figliuolo, con il quale la collaborazione sta proseguendo in maniera proficua e quotidiana, in stretto raccordo con le amministrazioni e le strutture regionali, va messo nelle condizioni di lavorare velocemente con risorse e stanziamenti certi al più presto”.
Nella lettera alla premier vengono avanzate due proposte. La prima è “l’attivazione del risarcimento del danno per famiglie e imprese attraverso il meccanismo del credito d’imposta”, per garantire un beneficio immediato. La seconda riguarda la messa a disposizione degli stanziamenti già previsti in due provvedimenti del Governo e non impiegati: 900 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali (risultano domande per solo 30 milioni); 300 milioni destinati al ristoro per le aziende esportatrici (solo una piccola parte è stata impiegata). Si parla dunque di un “tesoretto di oltre un miliardo di euro- sottolinea la Regione- che anche le rappresentanze istituzionali ed economiche del Patto per il Lavoro e per il Clima hanno condiviso vadano ridestinate per coprire gli indennizzi privati per famiglie e imprese, d’accordo con le modalità che vorrà attivare il commissario per la ricostruzione”.