Alluvione, Infettivologi Simit: in E.R. nessuna emergenza sanitaria
Alluvione, Infettivologi Simit: in E.R. nessuna emergenza sanitariaRoma, 26 mag. (askanews) – Non c’è emergenza sanitaria in Emilia-Romagna. Questo il messaggio lanciato dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT, che si sofferma su alcune raccomandazioni come la vaccinazione contro il tetano e si associa a quanto espresso dall’Azienda USL del Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna. “Nelle zone alluvionate non si riscontrano i presupposti per parlare di emergenza sanitaria – sottolinea Pierluigi Viale, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università di Bologna – . Un rischio possibile è rappresentato dal tetano, per il quale è raccomandata la vaccinazione, soprattutto ai volontari che mettono le mani nel fango. Per facilitare la prevenzione, nuove dosi di vaccinazione antitetanica verranno messe a disposizione delle ASL dell’Emilia-Romagna. Non vi sono invece ulteriori indicazioni sul rischio di malattie gastroenteriche. Si può aggiungere che la regione del Delta del Po, quindi le aree settentrionali della Romagna, sono state aree di endemia per artropodi, che sono vettori di infezioni tropicali come Chikungunya e West Nyle: è possibile che le acque reflue attualmente stagnanti creino un microsistema favorevole a questi insetti. Tuttavia, per queste infezioni non esistono vaccinazioni, quindi ci si può limitare ad allertare le strutture di igiene pubblica a monitorare eventuali sintomi sospetti”. “L’attuale situazione deve essere monitorata in maniera continua e costante, secondo un approccio già avviato grazie all’azione della protezione civile – sottolinea Claudio Mastroianni, Presidente SIMIT – . Il concetto importante da porre in evidenza è che al momento non vi è assolutamente un allarme che possa far prevedere la comparsa di epidemie. La situazione andrà monitorata attentamente, ma non ci devono essere allarmismi”.
Il Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna ha diramato alcuni consigli utili a cui attenersi per evitare il diffondersi di eventuali infezioni. L’abbigliamento raccomandato per chi sia impegnato in opere di rimozione e smaltimento del materiale e del fango è opportuno che sia dotato di: guanti e stivali in materiale impermeabile, facilmente lavabili e disinfettabili; abbigliamento lavabile a 60°C (in alternativa tuta monouso o tuta in materiale facilmente lavabile e disinfettabile); se possibile occhiali o visiera in materiale lavabile e disinfettabile. Nelle norme di comportamento, si suggerisce di evitare il contatto con le acque alluvionali per non contaminarsi con acqua o suolo inquinati; quando questo è inevitabile, si invita a seguire i seguenti consigli: indossare stivali o calzatura robusta per protezione; indossare i guanti quando si prevede il contatto con fango/acqua alluvionale e lavare bene le mani con sapone e acqua corrente; evitare di toccare viso, bocca e occhi con le mani non pulite. Lavare sempre le mani dopo ogni contatto con acqua e terreno, compreso animali bagnati. Proteggere ogni lesione, escoriazione, ferita da taglio con medicazioni impermeabili. Evitare che i bambini giochino con il fango o con l’acqua alluvionata: qualora ciò avvenisse, provvedere subito a cambiare gli indumenti e fare una doccia ai bimbi con sapone e acqua corrente. Per la gestione dei rifiuti, indossare dei guanti e al termine lavare bene le mani con sapone e acqua corrente. Prestare attenzione alla tipologia di rifiuto/materiale che si sta maneggiando, soprattutto se prodotti chimici o contenenti sostanze tossiche/pericolose, materiali e sostanze sconosciute. Per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti seguire le indicazioni fornite da Hera. Non ostruire le strade antistanti le abitazioni con rifiuti che possano ostacolare il corretto transito dei mezzi di soccorso e le attività di rimozione dei detriti. I consigli per pulizia e disinfezione invitano a pulire le superfici dure come muri e pavimenti con acqua calda e detergenti. Se si tratta di superfici ruvide, bisogna strofinare con una spazzola rigida ricordando di proteggere le vie respiratorie dalle polveri. Se le cose sono rimaste bagnate per più di due giorni, si deve portare tutto il possibile in esterno per farlo asciugare. I materiali contaminati o ammuffiti e i detriti che sono stati contaminati con liquami, acqua o fango devono essere rimossi, così come ogni cosa fatta di cellulosa, legno o fibre naturali, che possono assorbire acqua e liquami, poiché possono diventare terreni di crescita di muffe pericolose per la salute, anche se non visibili. I vestiti contaminati da fango e liquami devono essere lavati in acqua calda.