Ambasciatore Italia a Monaco: qui non vivono solo dei Paperoni
Ambasciatore Italia a Monaco: qui non vivono solo dei PaperoniRoma, 21 gen. (askanews) – Una comunità italiana ‘dinamica e pienamente integrata’, che vive in una realtà che ‘nell’immaginario collettivo italiano’ risulta ‘spesso legato allo stereotipo di una effimera realtà di lusso’. Il Principato di Monaco, invece, ‘offre tutte le occasioni per accogliere nuovi investitori’. Parla ad askanews l’ambasciatore d’Italia presso il Principato di Monaco, Manuela Ruosi, nominata il 5 agosto del 2025. Racconta della realtà monegasca dove vive una numerosa comunità italiana, dei suoi rapporti con le Istituzioni locali, delle sfide e delle iniziative per questo nuovo anno.
‘Nell’immaginario collettivo italiano – spiega – il Principato di Monaco risulta purtroppo spesso legato allo stereotipo di una effimera realtà di lusso, abitata quasi esclusivamente da ‘Paperon de’ Paperoni’, che lasciano la madrepatria per sfuggire al fisco… Fin dal mio arrivo a Monaco in qualità di Ambasciatore e soprattutto a distanza di qualche mese ormai dal mio insediamento devo ammettere di essere rimasta positivamente sorpresa dalla comunità italiana qui residente, numerosa, dinamica e sicuramente pienamente integrata nella realtà locale. Uno Stato che continua ad evolversi – prosegue l’ambasciatore – con un’economia su piccola scala ma molto dinamica e reattiva, con strutture economiche agili e istituzioni politiche stabili, rappresenta indubbiamente una garanzia per i residenti e per gli investitori, per la qualità della vita nel cuore dell’Europa. A mio avviso, Monaco offre tutte le condizioni per accogliere nuovi investitori i quali sono sempre più orientati a stabilirsi in una comunità multiculturale dove le loro famiglie possano vivere in sicurezza (la sicurezza interna è una delle priorità dell’azione del governo), le persone parlano fluentemente le lingue straniere, insieme ad un sistema scolastico ad alto rendimento, un solido sistema sanitario e, non da ultimo, un sistema sportivo ed una vita culturale e ricreativa che coniugano la quotidianità con numerosi eventi di rilevanza internazionale’. Che tipo di rapporti ha instaurato con le Istituzioni locali e con il Comites? ‘Nel mio ruolo di Ambasciatore d’Italia, oltre al rafforzamento delle relazioni bilaterali sul piano politico, intendo impegnarmi nella promozione del ricco panorama della cultura e dei valori italiani. Ho intenzione perciò – risponde il diplomatico – di fare leva sulle istituzioni italiane qui esistenti (tra cui la Dante Alighieri ed il Comites), e di impegnarmi a ricevere personalità di fama mondiale per rappresentare le nostre espressioni più significative della creatività umana e della ricerca scientifica, promuovendo un senso di orgoglio e di apprezzamento tra il pubblico internazionale. Con le due istituzioni succitate, entrambe già molto attive e dinamiche nel panorama monegasco ed internazionale, ho già avviato una proficua collaborazione per ottimizzare al massimo l’attività di promozione integrata che rappresenta una delle priorità del mio mandato nel Principato di Monaco’.
‘Al contempo – prosegue – sto instaurando proficui rapporti con le Istituzioni locali, dai membri di Governo, alle Amministrazioni pubbliche, Fondazioni e Associazioni operanti in tutti i maggiori settori di attività, da quello politico a quello culturale a quello economico e sportivo’. La comunità italiana è una risorsa preziosa anche a livello economico per il Principato. Quanto incide economicamente il lavoro degli italiani sul Principato? ‘La comunità italiana nel Principato – risponde – ha un peso importante nella struttura demografica e nella vita del Paese. Secondo l’ultimo censimento effettuato dall’IMSEE (l’autorità statistica locale) nel 2016, gli italiani sono, infatti, la terza nazionalità per rappresentanza e costituiscono il 14% circa della popolazione residente, dopo monegaschi e francesi. Gli italiani contribuiscono fortemente anche al mercato del lavoro monegasco, in quanto circa 8700 lavoratori di nazionalità italiana hanno impiego qui, di cui circa 5000 circa transfrontalieri. La nostra presenza sul territorio è piuttosto strutturata e si presenta indubbiamente come una immensa risorsa per Monaco; su di una comunità residente di circa 8700 unità, la maggior parte sono imprenditori, sportivi, dirigenti, professionisti che operano in tutti i settori: dall’industria alla finanza, alla ristorazione al turismo; una comunità, come dicevo, costituita da famiglie che qui vivono stabilmente e lavorano, con figli che vanno a scuola e che parlano correntemente le lingue straniere. Sono sempre più convinta che la consueta narrazione del Principato di Monaco vada innovata – ribadisce il diplomatico – in quanto presente sulla scena internazionale sempre più come polo innovativo in Europa, impegnato per un futuro responsabile e dedito alla sostenibilità’.
Può annunciarci se ci sono eventi e incontri nel 2025 su cui sta lavorando? ‘Certamente. Anche sulla scorta delle indicazioni e delle istruzioni che giungono alla rete estera dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, sto avviando contatti e intrecciando rapporti con enti istituzionali, italiani e monegaschi, o soggetti privati, per collaborare all’organizzazione di una serie di eventi di rilievo nel corso dell’anno – sottolinea Manuela Ruosi – che tengano conto anche di alcuni appuntamenti o celebrazioni internazionali, quali la Giornata della Ricerca italiana nel Mondo (GRIMM 2025), la Giornata internazionale della Danza, la Giornata dello Sport italiano nel mondo, l’alta cucina, con la Settimana della Cucina Italiana nel mondo e le iniziative previste per il Design Day. Sto inoltre lavorando ad un progetto, al momento ancora ‘abbozzato’ e probabilmente piuttosto ambizioso, che mi affascina in quanto non solo cittadina italiana ma anche e soprattutto napoletana: l’idea di presentare nel Principato di Monaco una serie di iniziative che si ricollegano alle ‘Celebrazioni per i 2500 anni della nascita della Città di Napoli’. Monaco e Napoli condividono storia e tradizioni, ma soprattutto una posizione privilegiata nel Mediterraneo, il ‘Mare Nostrum’ alla cui preservazione e tutela tanta attenzione è qui dedicata dalle Autorità, in primis il Principe Sovrano Albert II, il quale attraverso la sua Fondazione contribuisce a stimolare studi e ricerche sull’importanza del ‘Mare Nostrum’ nella prospettiva del futuro del nostro pianeta. Oltre alla ‘diplomazia culturale’, mia intenzione è anche lavorare alla cd. ‘diplomazia della crescita’, volta a potenziare la promozione delle eccellenze del Made in Italy, promuovendo nuovi scambi e intensificando quelli già esistenti. Per questa ragione sto avviando contatti – attraverso l’Associazione degli Imprenditori italiani di Monaco (AIIM) e la Camera di Commercio italiana di Nizza – per contribuire alla creazione di nuove occasioni di partenariato, non solo nei settori tradizionalmente strategici (quali l’edilizia, la finanza, i trasporti e i servizi) ma anche in aree più innovative, quali quelle della ricerca scientifica, della protezione degli spazi marini e dello spazio’. Che rapporti esistono tra gli italiani e il Principato? ‘La comunità italiana imprenditoriale qui residente è caratterizzata da dinamismo ed eclettismo, pienamente diversificata nelle sue attività e soprattutto ben integrata nel tessuto sociale del Principato. Monaco – spiega – rappresenta un importante mercato di snodo dei prodotti italiani, grazie alla vicinanza geografica ed agli stretti rapporti sociali e culturali esistenti tra i due Paesi. I rapporti commerciali sono sempre stati particolarmente intensi e l’Italia resta il primo partner commerciale del Principato di Monaco, seguita dalla Germania e dalla Svizzera. Paese cosmopolita, Monaco è luogo di incontro e scambio e rappresenta uno spazio ‘congeniale’ all’Italia, sia per vicinanza fisica che per cultura e stile di vita. La lingua e la cultura italiana sono da sempre in simbiosi con la realtà locale e l’Ambasciata si inserisce in questo contesto promuovendo e realizzando, in collaborazione con il Governo locale, numerose iniziative ed eventi’. Di Serena Sartini