
Antartide, Cnr: al via missione invernale della ricerca italiana
Antartide, Cnr: al via missione invernale della ricerca italianaRoma, 17 feb. (askanews) – È iniziata a Concordia, nella base italo-francese, la 21esima missione invernale del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e attuato dal Consiglio nazionale delle ricerche per il coordinamento scientifico, da ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale per la gestione tecnica e scientifica della sua nave da ricerca Laura Bassi. Con un simbolico passaggio di consegne, lo station leader della campagna estiva, a Concordia, Riccardo Scipinotti ha affidato la gestione della stazione alla glaciologa Simona Grimaldi (Università di Catania) che guiderà, come capo spedizione invernale, il nuovo gruppo di 13 winterover, composto da 6 italiani del Pnra, 6 francesi dell’Istituto polare francese Paul-Émile Victor e un medico inglese dell’Agenzia spaziale europea.
A oltre 3mila metri di altezza e a 1.200 chilometri dalla costa, i 13 winterover trascorreranno nella base italo-francese il lungo inverno antartico, nel corso del quale le temperature possono raggiungere anche i -80°C. In completo isolamento per nove mesi e con tre mesi di notte polare, ossia in totale assenza di luce, il team garantirà la manutenzione della stazione e porterà avanti 14 attività scientifiche, tra progetti di ricerca e osservatori permanenti, su diverse discipline. Spessore del ghiaccio superiore a 3 chilometri, bassa umidità, alta visibilità e nitidezza, elevata altitudine e scarso inquinamento rendono Concordia uno straordinario laboratorio per studi su: criosfera; climatologia; chimica e fisica dell’atmosfera; geomagnetismo e sismologia; astrofisica e meteorologia spaziale. Le condizioni estreme rendono inoltre Concordia un prezioso avamposto per lo studio e la simulazione di problemi legati alle missioni spaziali. Per questo Esa porterà avanti 7 progetti di biomedicina e gli stessi invernanti saranno sottoposti da parte del medico a una costante osservazione scientifica che riguarderà l’adattamento fisico, psicologico e sociale in condizioni di vita estreme, simili a quelle spaziali. A Concordia, durante la campagna estiva, si è svolta e conclusa la 4a campagna di perforazione del progetto europeo Beyond Epica – Oldest Ice, coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr, che ha raggiunto nel corso di questa missione la profondità di 2.800 metri, dove la calotta glaciale antartica incontra la roccia sottostante. Il ghiaccio estratto conserva un archivio senza eguali sulla storia climatica della Terra, fornendo informazioni dirette sulle temperature atmosferiche e le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’arco di 1,2 milioni di anni e probabilmente oltre.