Roma, 4 apr. (askanews) – Il 13 aprile 2023 alle 09.15 ora locale (le 14.15 in Italia), la prossima missione Ariane 5 di Arianespace decollerà dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, con la sonda spaziale JUICE, prodotta da Airbus Defence and Space per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con destinazione Giove.
La prima missione europea con destinazione il gigante gassoso, trascorrerà almeno tre anni per effettuare osservazioni dettagliate delle sue lune ghiacciate: Europa, Ganimede e Callisto. JUICE studierà le lune come potenziali habitat per la vita, affrontando due domande chiave: quali sono le condizioni per la formazione dei pianeti e la comparsa della vita e come funziona il Sistema Solare? Il nostro Paese con l’Agenzia Spaziale Italiana, affiancata dalla comunità scientifica nazionale, contribuisce alla missione con tre strumenti scientifici Janus, Rime e 3GM più un quarto, Majis, a leadership francese realizzato attraverso un accordo bilaterale tra l’ASI e l’agenzia spaziale francese CNES. Sul piano industriale la realizzazione degli strumenti vede il coinvolgimento sia di Thales Alenia Space che ha realizzato lo strumento Rime negli stabilimenti di Roma e L’Aquila, sia di Leonardo che ha fornito anche la testa ottica iperspettrale per osservare e caratterizzare nubi, ghiaccio e minerali sulle superfici delle tre lune. Di Leonardo sono anche i pannelli solari di JUICE, i più grandi mai realizzati per una missione interplanetaria.
Per questa missione, il lanciatore Ariane 5 – informa Arianespace – dovrà garantire una performance di oltre 6 tonnellate di peso e punterà a una traiettoria di fuga dalla Terra. Dopo la separazione a un’altitudine di 1.538 km e una volta fuori dal campo gravitazionale terrestre, la sonda JUICE viaggerà a una velocità di 2,5 chilometri al secondo. JUICE trasporterà il carico utile scientifico più potente mai volato verso il Sistema Solare esterno. È composto di 10 strumenti all’avanguardia e da un esperimento scientifico che utilizza il sistema di telecomunicazione del veicolo spaziale con i radiotelescopi a terra. Dopo una crociera di 8 anni verso Giove, che prevede l’assistenza gravitazionale della Terra e di Venere, la sonda entrerà in orbita attorno al pianeta gigante nel 2031. La sonda spaziale effettuerà osservazioni dettagliate del pianeta gassoso gigante e delle sue tre grandi lune contenenti oceani: Europa, Ganimede e Callisto. JUICE caratterizzerà queste lune sia come oggetti planetari sia come possibili habitat, esplorerà in profondità il complesso ambiente di Giove e studierà l’intero sistema di Giove come archetipo dei giganti gassosi dell’Universo.
Arianespace ha già messo in orbita 30 veicoli spaziali all’avanguardia che hanno contribuito a svelare i misteri dello Spazio, tra cui missioni emblematiche come Bepi Colombo, la prima missione europea su Mercurio, il pianeta meno esplorato del Sistema Solare interno; Herschel, che ha studiato la formazione e l’evoluzione delle stelle e delle galassie; Planck, la prima missione europea per lo studio del Fondo cosmico a microonde, la radiazione relitta del Big Bang; Gaia, una missione astrometrica spaziale globale che ha costruito la più grande e precisa mappa tridimensionale della nostra Galassia rilevando quasi due miliardi di oggetti; Smart-1, la prima missione dell’ESA sulla Luna e la prima missione dell’ESA a utilizzare la propulsione ionica per la navigazione interplanetaria; Rosetta, che ha effettuato un rendez-vous con la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e ha studiato il nucleo della cometa e il suo ambiente; e il James Webb Space Telescope, il telescopio spaziale all’avanguardia che esplora le origini dell’Universo.