Arriva in Italia il Manifesto Imprese per le Persone e la Società
Arriva in Italia il Manifesto Imprese per le Persone e la SocietàMilano, 21 giu. (askanews) – Rafforzare il ruolo della dimensione Sociale nelle strategie aziendali per generare valore a lungo termine anche nelle catene di fornitura e nelle comunità di appartenenza. È l’impegno assunto dagli amministratori delegati e presidenti di 15 realtà italiane che ieri a Roma hanno firmato il Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” proposto dall’UN Global Compact Network Italia, rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.
Attraverso il Manifesto, i firmatari promotori si impegnano a garantire standard lavorativi adeguati ai propri dipendenti e a richiederli ai propri fornitori, a ridurre le disuguaglianze sociali e di genere nella comunità esterna, a supportare azioni per il benessere della collettività, a investire nella formazione e nella sensibilizzazione dentro e fuori l’azienda, anche attraverso la collaborazione con altre realtà. Le prime imprese italiane, già aderenti all’UN Global Compact, ad aver firmato il documento sono state Aeroporti di Roma, A2A, Andriani, Avanzi, Carbonsink, Edison, Hera, Inwit, Italmobiliare, Itelyum, Legance – Avvocati Associati, Maire, Pirelli & C., Snam, UCB Pharma. Il Manifesto può essere condiviso anche dalle imprese che non aderiscono all’iniziativa onusiana attraverso la landing page dedicata, disponibile sul sito dell’UNGCN Italia. Nell’ultimo decennio la dimensione ambientale della sostenibilità ha assunto una rilevanza primaria nell’azione dei Governi nazionali e dell’Unione europea. Questo ha contribuito a diffondere, tra aziende e cittadini, l’errata percezione che la dimensione sociale non fosse altrettanto prioritaria. Dal Rapporto annuale 2022 dell’Istat è invece emerso che il 9,4% della popolazione italiana si trova in condizione di povertà assoluta (dal 2005 al 2021 si è passati da 1,9 a 5,6 milioni). Inoltre, il Rapporto evidenzia come in Italia la condizione di povertà permanga anche in presenza di un’occupazione, con il 29,5% dei lavoratori dipendenti che ha una retribuzione lorda annuale inferiore ai 12 mila euro. Anche l’obiettivo dell’eliminazione del Gender Gap risulta ancora lontano dall’esser raggiunto: secondo i dati Istat di febbraio 2023 sulla situazione del mercato del lavoro in Italia, il divario di genere in termini di occupazione resta su livelli preoccupanti ed è pari al 18,5%.
In questo contesto, l’azione del settore privato è fondamentale per accrescere e accelerare l’impegno anche nella dimensione sociale della sostenibilità. Un’indagine Istat stima che nel 2022 il 59,5% delle imprese manifatturiere abbia intrapreso azioni di sostenibilità. Tra queste, solo il 44,6% adotta pratiche di sostenibilità sociale. Il dato scende ulteriormente tra le imprese dei servizi, registrando che, sul 50,4% delle aziende impegnate in processi sostenibili, solo il 40,3% ha sviluppato azioni per la dimensione Sociale. Il Manifesto è stato presentato nel corso dell’ottava edizione del Business & SDGs High-Level Meeting, l’evento annuale promosso da UN Global Compact Network Italia e dedicato agli amministratori delegati e ai presidenti delle aziende italiane aderenti all’iniziativa onusiana. Il Meeting, dal titolo “La Dimensione Sociale: l’impegno delle imprese per People e Prosperity”, si è svolto a Fiumicino (Roma) ed è stato ospitato da Aeroporti di Roma, primo firmatario ufficiale del Manifesto.
“Le sfide sociali da affrontare sono ancora numerose e complesse, sia sul piano nazionale che globale – ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director, UN Global Compact Network Italia -. Fra queste, vi sono anzitutto la crescita della povertà assoluta, l’emersione del fenomeno dei working poor e l’acuirsi delle disuguaglianze. Il World Economic Forum ha identificato nell’erosione della coesione sociale il quarto rischio più grave al livello mondiale per i prossimi dieci anni. È in questo scenario che l’UN Global Compact invita il settore privato a compiere una riflessione strategica sull’impatto delle proprie operazioni sulla dimensione sociale e sul proprio potenziale di creare cultura e valore condiviso, affinché le Persone siano poste costantemente al centro e nessuno venga lasciato indietro.” Marco Frey, Presidente, UN Global Compact Network Italia ha spiegato: “oggi, come UNGCN Italia, lanciamo il Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” con l’obiettivo di ispirare un impegno nuovo e sempre più alto, da parte del settore privato, con riguardo alla dimensione sociale della sostenibilità. Firmando il loro supporto ai punti del Manifesto, i CEO aziendali si impegnano a innalzare il livello di ambizione per la creazione di società inclusive, eque e prospere, andando oltre gli obblighi fissati dalla legge, coinvolgendo le filiere ed estendendo l’impatto all’intera catena del valore. Il nostro auspicio è che questa iniziativa dia un forte impulso al coinvolgimento dei massimi leader aziendali sulla dimensione sociale e poi, a cascata, al fiorire di politiche e azioni concrete per promuovere il benessere delle comunità interne ed esterne alle organizzazioni.”
“Abbiamo scelto di essere i primi firmatari del Manifesto di UN Global Compact perché lo sviluppo sostenibile del nostro business rappresenta per ADR una delle direttrici principali della propria strategia – ha commentato l’Amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone -. Un impegno che è rivolto ai nostri dipendenti, ma anche a tutto l’ecosistema che ADR abilita, a partire dalla nostra catena del valore, attraverso un programma per lo sviluppo ESG della nostra catena di fornitura, fino alle comunità locali, con cui manteniamo un dialogo attivo e costante testimoniato da iniziative che spaziano dalla tutela dell’ambiente che circonda i nostri aeroporti, ai progetti con le scuole, alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Poterne parlare in un ambito di respiro internazionale è per noi un’occasione importante che ci permette di consolidare e diffondere la nostra cultura aziendale.”