Arte, a Roma “Inside” di Patrizia Trevisi: anatomia, miti e psiche
Arte, a Roma “Inside” di Patrizia Trevisi: anatomia, miti e psicheRoma, 23 set. (askanews) – La cruda bellezza dell’anatomia umana per raccontare la profondità della psiche è il leitmotiv della nuova personale di Patrizia Trevisi “Inside”, alla Galleria SpazioCima di Roma dal 2 ottobre al 14 novembre, a cura di Antonio E.M. Giordano.
Al primo sguardo, nelle opere dell’artista, si nota la metamorfosi della materia tessile in carne e pelle, ossa, vene e arterie. Solo in un secondo momento, però, si comprende che la sua intenzione è quella di far intraprendere un viaggio di introspezione psicanalitica entro le viscere della psiche. Archetipi e miti offrono l’occasione di sezionare emozioni e sentimenti, sviluppare una coscienza critica delle debolezze e dei comportamenti umani. “La riflessione di Patrizia Trevisi sulla memoria e sul tempo, l’uso di tecniche arcaiche e di gesti lenti e ripetuti come quelli muliebri del cucito e del ricamo, ci invitano a mettere in discussione la frenetica tecnologia del progresso che sta conducendo il pianeta verso il collasso – ha spiegato il curatore Antonio Giordano nel suo testo critico – l’invito a guardare al passato equivale a ritrovare l’equilibro tra Uomo e Natura, a vivere in armonia con il Cosmo, rispettandone le leggi fisiche e giuridiche anziché in connessione digitale ma isolati nel proprio ego”.
“La mia ricerca formale si svolge nell’ambito dell’Astrazione Organica biomorfa e della Fiber art – ha dichiarato Patrizia Trevisi – indago il corpo come strumento d’esperienza. Lo scavo per scoprirne le connessioni, i legami, i nodi che mi possano portare al suo centro vitale, generativo. La tela è una pelle che cucio, annodo, ferisco. Gli squarci, le ferite sono tenute forzosamente aperte da pinze, cuciture, legacci, come su un tavolo operatorio. Mostrano agli sguardi indagatori le viscere, il Dentro, il contenuto nascosto, il loro mistero. La consunzione del colore, arcaico e primitivo, gli infiniti legami, le connessioni, il loro continuo intersecarsi, ci narrano il trascorrere del tempo che continuamente tesse la trama organica dell’essere”. La mostra sarà visitabile dal mercoledì alla domenica (15:30-19. Chiusure straordinarie: 2-3-8-9-10 novembre. A ingresso libero).