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Autore: Redazione StudioNews

Acri-Ipsos: due italiani su tre non investono, meglio la liquidità

Acri-Ipsos: due italiani su tre non investono, meglio la liquiditàRoma, 29 ott. (askanews) – A livello finanziario, le scelte degli italiani rimangono stabili nel segno di una certa cautela nell’approccio agli investimenti. Circa due terzi degli italiani sceglie di non investire, prediligendo la sicurezza percepita della liquidità e un terzo investe solo una piccola parte dei propri risparmi. Lo rileva l’indagine annuale “Gli italiani e il risparmio”, realizzata dall’Acri asseieme all’Ipos.


Si ridimensiona la crescita della propensione verso strumenti finanziari più sicuri, con una lieve crescita dei più propensi al rischio (9% vs 7% nel 2023), spinta da tassi di interesse in discesa per gli strumenti più conservativi, dice l’analisi, e dalle incertezze sulla resa dell’immobilitare. Aumenta quindi la necessità di valutare bene la rischiosità dello specifico investimento, mentre la rischiosità del proponente sembra un tema oggi meno rilevante, secondo Acri e Ipcoerentemente con la crescita della fiducia verso regole e controlli (39% vs 36% nel 2023).

Orban: le elezioni in Georgia sono state libere e democratiche

Orban: le elezioni in Georgia sono state libere e democraticheRoma, 29 ott. (askanews) – Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha definito oggi “libere e democratiche” le elezioni legislative che si sono tenute in Georgia, il cui risultato è contestato dall’opposizione filo-Ue. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse.


Orban è in visita nel paese del Caucaso, dove alle elezioni si sarebbe affermato il partito filorusso, ma con l’opposizione filo-Ue che ha contestato il risultato, definendolo truffaldino. “Mi congratulo con voi per aver votato per la pace” e per non aver “permesso che il vostro paese diventi una seconda Ucraina”, ha aggiunto l’unico leader dell’Ue a congratularsi per i risultati, sostenendo che “se avessero vinto i liberali”, Bruxelles “direbbe che è stata (un’elezione) democratica”. La commissione elettorale di Tbilisi, dal canto suo, ha annunciato un riconteggio parziale dei voti, che inizierà oggi e riguarderà il 14% dei seggi.


Bruxelles e Washington hanno chiesto a Tbilisi di avviare indagini sulle presunte irregolarità. Voce discordante all’interno dell’Unione europea, il leader ungherese Viktor Orban è comunque in Georgia, dove è arrivato ieri sera. L’Ungheria è presidente di turno dell’Unione europea.

Acri-Ipsos: generale miglioramento del clima economico in Italia

Acri-Ipsos: generale miglioramento del clima economico in ItaliaRoma, 29 ott. (askanews) – Il clima economico in Italia mostra segni di un generale miglioramento, rispetto allo scorso anno, che aveva già segnato il ritorno ad un cauto ottimismo, dopo un 2022 attraversato dall’avvio del conflitto in Ucraina, dal drammatico aumento del costo dell’energia e dalle ricadute pesanti sui prezzi, cui si era associato un periodo di incertezza politica. Lo riporta la tradizionale indagine annuale realizzata dall’Acri in collaborazione con Ipsos, all’antivigilia della Giornata mondiale del risparmio.


Una fotografia relativa al modo in cui gli italiani gestiscono e vivono il risparmio, alla luce del contesto Paese e della condizione socioeconomica personale. E’ basata su domande specifiche che mirano a cogliere il punto di vista degli italiani sul tema specifico della Giornata. Secondo lo studio il contesto appare oggi meno problematico, complice probabilmente la discesa dell’inflazione, a cui si accompagna la speranza di un abbassamento dei prezzi a breve, e la discesa dei tassi di interesse che per alcune famiglie e imprese, può rappresentare una boccata d’ossigeno per le proprie finanze.


Come certificato già da Istat, in Italia migliora la fiducia per il clima economico e la fiducia dei consumatori, certamente legata agli aumenti salariali dell’ultimo anno e ad un mercato del lavoro che continua a ridurre la disoccupazione mese dopo mese dal 2016. Lo studio Acri-Ipsos evidenzia un miglioramento del tenore di vita delle famiglie, che si attesta su livelli superiori a quelli pre-pandemia (49% le famiglie che dichiarano un tenore di vita migliorato o più facile da mantenere vs 44% nel 2018). É il risultato del calo rispetto al 2023 di famiglie in forte difficoltà economica e della crescita delle famiglie che hanno registrato un miglioramento. I soddisfatti per la propria situazione economica salgono quindi dal 56% al 64%. Nel frattempo le aspettative degli italiani riguardo al futuro appaiono orientate a dare molta fiducia alle capacità personali di affrontare la situazione (34% dichiara che la propria situazione migliorerà vs 15% che pensa che peggiorerà), rasserenati dall’aver gestito bene gli ultimi anni, e forti di un certo ottimismo sulla propria capacità di risparmio e di ricomposizione della spesa.


Le aspettative per l’economia mondiale appaiono migliori rispetto agli ultimi due anni, prosegue l’analisi, seppure non ottimistiche. Queste aspettative sono favorite da segnali di resilienza nei mercati globali e da una ripresa economica post-pandemia più robusta del previsto in diversi Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, e dalla convinzione che i conflitti, per quanto gravi e rischiosi, non possano generare ulteriori danni all’economia del Paese. Quando si considerano, invece, le prospettive economiche dell’Europa e soprattutto dell’Italia, queste rimangono stabilmente negative (il saldo tra chi pensa che migliorerà e chi pensa che peggiorerà è rispettivamente di -16 vs -13 punti percentuali il 2023 e di -36 vs -37 punti percentuali).


Nello scenario attuale, a valle del rinnovo del Parlamento Europeo, si indebolisce la fiducia nell’Unione europea e nell’Euro, riporta l’indagine, specialmente tra le fasce di età più mature; al contrario, le nuove generazioni rimangono molto più positive (53% tra i 18-30enni vs 45% a totale popolazione). Nel complesso, è venuta meno la ripresa di fiducia del periodo post pandemico. A intaccare la fiducia hanno probabilmente contribuito diversi fattori, proseguono Acri e Ipos con un comunicato: le tensioni politiche interne all’Ue emerse con più forza all’indomani delle elezioni europee, comprese le questioni relative alla migrazione e alla gestione delle frontiere; i profondi cambiamenti nel panorama geopolitico e le tensioni per i conflitti in atto che hanno influenzato la percezione della capacità dell’Ue di mantenere una posizione forte e unitaria sulla scena internazionale. Secondo lo studio l’Europa che appare ancora come il luogo della libertà di scambio e movimento (29%), ma ingessata da troppa burocrazia (33%), e da una mancanza di omogeneità delle regole nei diversi Paesi, non riuscendo a far sì che tutti gli stati membri operino in modo trasparente e democratico. C’è una minore soddisfazione verso l’euro rispetto al picco del 2021 (40% vs 49% nel 2021), anche se la maggior parte degli italiani continua a ritenere che nel lungo periodo l’Euro offrirà un vantaggio (50%). Ciò nonostante, la maggioranza degli italiani continua a ritenere che l’uscita dall’Ue sarebbe un grave errore (61%).

Al via seconda stagione podcast “Alla Manu – Storie di comunicazione”

Al via seconda stagione podcast “Alla Manu – Storie di comunicazione”Roma, 29 ott. (askanews) – In un’epoca in cui l’attenzione è sempre più frammentata, è necessario saper andare oltre il rumore di fondo, con una comprensione approfondita dei bisogni e delle aspettative delle persone, l’abilità di trasmettere valori autentici e il coraggio di essere trasparenti. La comunicazione efficace, oggi più che mai, non si basa solo sulla velocità e sulla quantità, ma sulla capacità di costruire relazioni di fiducia, creando contenuti che non solo catturino l’attenzione, ma che lascino un segno, stimolino riflessioni e contribuiscano a rafforzare il legame con il pubblico. Questa è una vera e propria sfida e c’è chi la coglie ogni giorno da quasi quarant’anni, forte del dono di riuscire a cogliere dinamiche e sfumature che altri non vedono e anticipare i trend. Manuela Ronchi, CEO di Action Holding, designer della comunicazione tra le esperte più importanti in Italia, creatrice di format innovativi e nuovi linguaggi volti a educare una società in continuo cambiamento – torna con la nuova stagione di “Alla Manu – Storie di comunicazione”, il podcast che svela la magia delle relazioni umane e il potere nascosto nelle parole.


Ideato da Action Holding, prodotto da Action Agency e distribuito da Dr Podcast, dopo il successo della prima questa nuova stagione si preannuncia ancora più avvincente e ricca di spunti di riflessione, grazie alla presenza di alcuni dei grandi protagonisti della comunicazione contemporanea. Manuela Ronchi in un dialogo profondo e sincero farà un viaggio attraverso i linguaggi, le storie e le esperienze di chi, con il proprio lavoro e la propria creatività, sta plasmando il mondo della comunicazione, dall’arte all’impresa, dallo spettacolo alla cultura. Ogni puntata sarà un’occasione per esplorare i segreti, le sfide e i successi di personaggi che hanno saputo fare la differenza. “La mia più grande passione è far brillare l’oro che c’è nei talenti che incontro”, commenta Manuela Ronchi. Tra i grandi ospiti che arricchiranno questa seconda stagione ci sono nomi di spicco come Sergio Pappalettera, regista e artista della comunicazione visiva; Cristian Brocchi, ex calciatore ed allenatore; Simone Rugiati, chef e conduttore televisivo; Mariarosaria Taddeo, ricercatrice ed esperta di cybersecurity e etica digitale; Mario Resca, Presidente di Confimprese e imprenditore dalla lunga carriera; Fabrizio Serri e Fabrizio Piscopo, grandi nomi del mondo della pubblicità e della comunicazione; Oscar di Montigny, wise manager, scrittore ed esperto di megatrends; Federico Buffa, narratore sportivo, maestro dello storytelling.


Loro e molti altri offriranno agli ascoltatori prospettive inedite e affascinanti sulla comunicazione e il suo impatto nella vita di tutti i giorni. Attraverso le loro parole, si scoprirà come le idee prendono forma, come si costruiscono relazioni di successo e come si affrontano le sfide di un mondo in costante cambiamento. L’esordio della serie vede come protagonista la stessa Manuela Ronchi, intervistata dall’artista contemporaneo Mr Savethewall. Manuela condivide i valori che hanno guidato la sua carriera e la sua vita personale, ponendo l’accento sull’importanza delle relazioni umane. Nella puntata, Manuela esplora il tema della verità nella comunicazione e di come essa, pur non essendo mai perfetta, sia sempre autentica. Parla delle sue esperienze con grandi aziende, grandi sportivi e figure di alto profilo per la cultura del nostro tempo, non per “gestirne l’immagine” ma disegnare insieme a loro una strategia per dare anche solo un piccolo contributo a rendere il mondo un posto migliore e più umano.


La puntata si concentra sull’importanza di restare coerenti con i propri valori, anche quando ciò significa affrontare difficoltà e sfide. “Le relazioni non sono pericolose”, afferma Manuela citando il suo libro, ma anzi sono il vero tesoro della vita, da cui imparare sempre qualcosa, anche quando non tutto va come previsto. La sua filosofia di vita è una celebrazione della libertà di essere se stessi, di coltivare legami autentici e di vivere con passione ogni progetto e ogni rapporto. “Alla Manu – Storie di comunicazione” non è solo un podcast: è un’esperienza che invita a riflettere su cosa significa comunicare oggi, in un mondo sempre più veloce e complesso. Dedicato a chi desidera comprendere meglio le dinamiche della comunicazione, per chi cerca spunti creativi o per chi semplicemente ama le grandi storie.


Disponibile su tutte le piattaforme audio e video di streaming, tra cui Spotify, Spreaker, Apple Podcast, e Amazon Music e YouTube.

Gli Houthi rivendicano l’attacco con droni ad Ashkelon

Gli Houthi rivendicano l’attacco con droni ad AshkelonRoma, 29 ott. (askanews) – Il movimento Ansar Allah dello Yemen, noto anche come Houthi, ha dichiarato martedì di aver attaccato la zona industriale di Ashkelon in Israele con i droni.


“Nel quinto round di escalation, la forza UAV delle Forze armate yemenite ha condotto un’operazione militare specifica prendendo di mira la zona industriale del nemico israeliano nella regione di Ashkelon, nella Palestina meridionale occupata. L’operazione è stata condotta con una serie di droni, che hanno raggiunto con successo i loro obiettivi”, hanno scritto gli Houthi su Telegram.

Al via podcast “Sogni d’oro. Consigli per dormire bene dalla A alla Zzz”

Al via podcast “Sogni d’oro. Consigli per dormire bene dalla A alla Zzz”Roma, 29 ott. (askanews) – Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia, secondo le ultime rilevazioni di Aims – l’Associazione italiana medicina del sonno – ma il 46% di loro non fa nulla per risolvere il problema. Le più colpite sono le donne (60% del totale), ma un ampio 20% dei casi di insonnia riguarda anche bambini e ragazzi. Ma quali sono gli accorgimenti da adottare per mitigare il disturbo del sonno e migliorare la qualità di vita? Per rispondere a questa domanda, è on-air da ieri il podcast “Sogni d’oro. Consigli per dormire bene dalla A alla Zzz”, una serie in dieci puntate con una Speaker d’eccezione: Simona Cortopassi, prima Sleep Influencer italiana e ideatrice del blog “The Good Nighter”.


“Lasciamo stare le pecore. Contarle non funziona. Non imponiamo nemmeno al cervello di spegnersi e dormire, perché lui è instancabile e lavora 24 ore su 24. Cerchiamo piuttosto di trovare una sensazione di relax. Condizione imprescindibile per dormire: la calma, i battiti lenti, il respiro più lungo”, spiega Simona Cortopassi. “L’ambizione di questa serie è proprio quella di guidare le persone verso uno stile di vita sempre più compatibile con il regolare ritmo sonno-veglia, a partire dalle abitudini in apparenza più banali”. Ideata e prodotta dall’Audio Factory Dr Podcast, la serie – offerta da Oknoplast – gruppo multinazionale specializzato nella progettazione e produzione di serramenti in PVC e finestre in alluminio – è fruibile su tutte le piattaforme di streaming audio: Spotify, Spreaker, Apple Podcast, YouTube e Amazon Music.


I rimedi naturali: dalla melatonina al limone. L’insonnia è lo specchio interiore della nostra giornata, delle ansie e delle tensioni diurne, che alterano il ritmo sonno-veglia. Alcuni rimedi naturali possono però venire in soccorso. Partiamo dalla melatonina, un ormone che il nostro cervello produce spontaneamente. Si può assumere sotto forma di integratore da 1 milligrammo seguendo alcune semplici regole: meglio un’ora prima di coricarsi, cercando di andare a dormire sempre alla stessa ora; non esagerare con le dosi e non esporsi alla luce blu di smartphone e tablet perché ne bloccano l’assimilazione. E ancora: un’ottima alternativa naturale è il limone: tagliatelo a metà e mettetelo accanto al comodino per rendere l’aria nella stanza più piacevole, stimolando la produzione di serotonina.


L’ora del Diavolo. Fra le 3 e le 4 di notte può verificarsi una maggiore intensità di eventi soprannaturali. Ecco perché si parla di “ora del Diavolo”. Ma non solo. Il nostro organismo inizia a rilasciare il cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, che ci prepara ad affrontare il nuovo giorno, tenendoci in uno stato di dormi-veglia. Come gestire, quindi, il risveglio precoce? Imparare a fare esercizi di respirazione ritmica può essere la soluzione per alleviare l’ansia. Fai così: adotta una posizione comoda, meglio se seduto e con la schiena dritta, e rilassa il corpo. Inspira tranquillamente attraverso il naso per 4 secondi. Trattieni il respiro per un conteggio di 7 secondi. Espira attraverso la bocca, emettendo un suono sibilante, per 8 secondi. Ripeti il ciclo fino a 4 volte.


A ognuno il suo cuscino. Il cuscino giusto è quello che viene percepito comodo e può essere più o meno alto, più o meno soffice, piatto o conformato. Poche sono le eccezioni e una di queste riguarda le persone che sono affette da ipercifosi toracica strutturata – ovvero rigida. In generale ci si può affidare alla seguente regola: più rigido e? il materasso, più alto deve essere il cuscino, più morbido è il materasso, più basso deve essere il cuscino Infine, i materiali più indicati sono il memory foam o il lattice naturale che sono studiati appositamente per adattarsi alla forma del collo e sostenerlo, senza risultare eccessivamente rigidi. In una Top 5 la routine salva sonno. Per rigenerarsi l’organismo non deve essere svegliato durante il riposo notturno, che deve durare negli adulti 7-8 ore e iniziare intorno alle 23. Per ottenere questo risultato è consigliabile seguire alcune regole d’oro: ” Fare sport entro le ore 17: va bene una passeggiata di buon passo o un giro in biciletta ” Fare un sonnellino pomeridiano di massimo 15-20 minuti ” Esporsi il più possibile ai raggi del sole durante il giorno ” Evitare di bere troppo di sera per non correre il rischio di risvegli mattutini per andare in bagno; ” A cena scegliere cibi che favoriscono il relax: riso, cereali integrali e legumi sono ricchi di triptofano, precursore della serotonina, il neurotrasmettitore che regola il sonno. Da evitare, invece, tutti quei cibi come formaggi fermentati, cioccolato e carne rossa che contengono sostanze stimolanti. La mossa del grillo. La mossa del grillo è una semplice e veloce pratica per allontanare il peso della giornata e lo stress che spopola su TikTOk: il cricket feet si fa fermi nel letto e altro non è che l’abitudine di strofinare i piedi l’uno con l’altro. Una sorta di automassaggio dall’elevato potere autostimolante, che va ripetuto per qualche minuto per godere del suo effetto calmante. Strofinare i piedi ritmicamente, proprio come fa un grillo, infatti, va a stimolare le numerose terminazioni nervose presenti nelle nostre terminazioni, aiutando a regolare e il sistema nervoso centrale. Tisane: le magiche cinque. La pianta per antonomasia del riposo è la camomilla, con proprietà leggermente sedative, antinfiammatorie e antispastiche. È importante, però, non lasciarla in infusione oltre i tre minuti perchè l’infuso ottenuto potrebbe portare ad un effetto eccitante anzichè calmante. La valeriana è un’altra pianta utile per contrastare insonnia perché aiuta l’addormentamento. Anche il Papavero è un’erba della buonanotte. Più scientificamente, il petalo del papavero contiene alcuni alcaloidi con un effetto sedativo graduale. E se rimugini troppo quando sei a letto, prendi la passiflora. È indicata in caso di difficoltà ad addormentarsi e dona rilassatezza mentale. E infine c’è il biancospino, utilizzato in caso di disturbi cardiovascolari ed in caso di palpitazioni e tachicardia da stress.

Dopo elezioni, in Giappone formare il governo è un rebus

Dopo elezioni, in Giappone formare il governo è un rebusRoma, 29 ott. (askanews) – La batosta subita nelle elezioni per la Camera dei rappresentanti dal Partito liberaldemocratico giapponese del primo ministro Shigeru Ishiba, che ricopre solo dal primo ottobre l’incarico di capo del governo di Tokyo, apre a possibilità e scenari inediti per il sistema politico giapponese. Sebbene, infatti, fosse attesa una marcata flessione della formazione politica che dagli anni ’50 del secolo scorso ha mantenuto una presa quasi ininterrotta sul potere, non ci si aspettava addirittura che lo scranno di premier potesse diventare contendibile.


L’esito delle elezioni del più potente dei due rami della Dieta nipponica, il parlamento giapponese, ha restituito la fotografia di un sistema politico più frammentato del previsto. La coalizione che sostiene Ishiba – formata dal suo Partito liberaldemocratico (Jiminto) più il partito d’ispirazione buddista (Soka Gakkai) Komeito – ha perso la maggioranza assoluta, ottenendo 215 seggi. Le opposizioni, sommate agli indipendenti, hanno raggiunto i 250 seggi. E’ venuta a mancare, insomma, la maggioranza a Ishiba e ora parte una corsa che vede opposti Ishiba e il suo Jiminto al Partito costituzionale democratico (Rikken-minshuto), guidato dall’ex primo ministro Yoshihiko Noda, per raccogliere voti alla Dieta in modo da esprimere un nuovo governo. Il pallino resta, per il momento, in mano a Ishiba. Il Jiminto, pur perdendo 88 seggi rispetto alla Camera dei rappresentanti precedente, resta partito di maggioranza relativa con 191 rappresentanti. Mentre, l’alleato minore, il Komeito, è passato da 32 a 24 seggi. Questo vuol dire che Ishiba, se vuole rimanere capo del governo, deve riuscire a raccattare voti in altri partiti.


Ieri Ishiba ha annunciato che intende restare premier. “La mia responsabilità è dimostrare al popolo che l’LDP (acronimo inglese del Jiminto, ndr.) lavorerà per loro, indipendentemente dalle nostre divisioni interne”, ha dichiarato in una conferenza stampa. Ishiba ha anche segnalato che il suo partito non intende formare immediatamente un governo di coalizione, ma che prima terrà colloqui politici con altri partiti per guadagnare la loro fiducia. Ha 30 giorni, cioè fino al 26 novembre, per raggiungere questo risultato: tanti la legge ne concede per la prima riunione della Camera neo-eletta. Anche se, in realtà, la coalizione di governo starebbe considerando di convocare una sessione parlamentare speciale l’11 novembre. L’attuale gabinetto di Ishiba si dimetterà in occasione della prima sessione e la camera bassa appena eletta, insieme alla Camera alta, terranno un nuovo voto per selezionare un primo ministro. Se Ishiba dovesse perdere, diventerebbe il primo ministro giapponese con il mandato più breve dalla Seconda guerra mondiale. Se nessun candidato otterrà la maggioranza al primo turno, i due con più voti andranno al ballottaggio e il vincitore di questo turno diventerà primo ministro, anche senza una maggioranza.


Accanto al lavorìo di Ishiba, tuttavia, c’è anche quello di Noda e del Partito costituzional-democratico, che ha incrementato la sua presenza alla Camera dei rappresentanti da 98 seggi a 148. “Ovviamente puntiamo a far eleggere il primo ministro dal nostro partito”, ha affermato Noda durante un’apparizione televisiva domenica. Sarebbe una rottura della prassi che vede il capo del partito di maggioranza relativa in maniera quasi automatica anche a capo del governo, ma la situazione che si è venuta a determinare nella camera bassa apre anche a questa prospettiva. Noda ha incontrato ieri Tomoko Yoshino, la presidente della Confederazione dei sindacati giapponesi Rengo, la più importante organizzazione sindacale del paese, per chiedere sostegno all’ipotesi di un governo con lui a capo. Si tratta di una mossa strategica che punta a raccogliere anche i voti degli eletti del Partito democratico per il popolo, altro frammento dello scisso ex Partito democratico (come il Partito costituzionale democratico), che riuscì a battere nelle elezioni del 2009 il Jiminto aprendo una breve e sfortunata stagione al governo.


A questo punto, insomma, diventano cruciali i partiti minori dell’opposizione. E qui la partita si trasforma in un mercato, che si giocherà per lo più sottobanco: la situazione restituita dalle urne è molto frammentata. Per esempio, il Partito democratico per il popolo, uno dei più corteggiati al momento con i suoi 28 seggi ottenuti (+21 rispetto alle elezioni precedenti), ha chiarito che intende attendere e vedere cosa accade. Il suo leader, Yuichiro Tamaki, oggi ha detto che, per l’elezione a primo ministro, l’indicazione di voto al partito sarà per lui stesso. Ma che il Partito democratico per il popolo intende “collaborare su politiche valide e dire no a quelle che non lo sono”, sia che le proponga il Jiminto, sia che le proponga il partito di Noda. Non entrerà nella coalizione Jiminto-Komeito, mentre si è detto disponibile a vedere Noda e il leader dell’Alleanza per l’innovazione (Ishin no kai) – il secondo partito dell’opposizione, che ha ottenuto 38 seggi (-6 rispetto alle elezioni precedenti) – Nobuyuki Baba. Tuttavia trovare la quadra sarà opera complessa. Lo ha chiarito lo stesso Tamaki: “Sarà difficile collaborare senza un accordo sulla sicurezza nazionale, sull’energia nucleare e altre politiche energetiche, e sulla costituzione”. E d’altronde, come Tamaki, anche il leader di Ishin no kai, Baba, non ha escluso neanche alla fine di collaborare con il Jiminto di Ishiba. Un’altra formazione su cui si appunta l’attenzione in questa fase politica il Partito comunista giapponese (Kyosanto), che è passato da 10 a 8 seggi nella camera bassa. La segretaria Tomoko Tamura ha espresso apertura alla collaborazione con chi presenterà l’alternativa alla maggioranza uscente. “Questo risultato rappresenta un giudizio sulla politica del Partito liberaldemocratico. Desidero impegnarmi a fondo nella collaborazione con altri partiti, laddove sia possibile, per apportare cambiamenti nella politica”, ha detto l’esponente comunista. Per quanto riguarda l’elezione del primo ministro, Tamura ha affermato: “Valuteremo la nostra posizione, ma il risultato di queste elezioni rappresenta un ‘no’ alla coalizione LDP-Komeito. Agiremo in risposta a questa richiesta e giudizio del popolo”. Per qualsiasi primo ministro, è impossibile governare senza un controllo della camera bassa, che la più potente delle due camere. Approvare i bilanci e sopravvivere alle mozioni di sfiducia richiede una maggioranza proprio in questo ramo della Dieta. La situazione attuale, quindi, costringerà il prossimo primo ministro a una contrattazione continua. Ishiba vorrebbe costruire un rapporto duraturo anche con il Partito democratico per il popolo e Ishin no kai, il che gli garantirebbe una maggioranza solida. Inoltre, Ishiba potrebbe reintegrare i parlamentari che in precedenza sono stati privati del sostegno del partito e costretti a candidarsi come indipendenti a causa del loro coinvolgimento in uno scandalo di fondi neri. Ma questo sarebbe visto dagli elettori come un voltafaccia imbarazzante.

Meloni: in Liguria segnale di fiducia, avanti insieme

Meloni: in Liguria segnale di fiducia, avanti insiemeRoma, 29 ott. (askanews) – “Buongiorno Italia. Il segnale di fiducia ricevuto dai cittadini in Liguria ci dà ancora più forza per proseguire in questa direzione, sempre al servizio degli italiani. Avanti insieme, con entusiasmo e determinazione, per costruire un futuro di concretezza e risultati per la nostra Nazione”. E’ quanto scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’indomani della vittoria del candidato del centrodestra Marco Bucci alla guida della Regione Liguria.

Liguria, Meloni: segnale di fiducia, avanti insieme

Liguria, Meloni: segnale di fiducia, avanti insiemeRoma, 29 ott. (askanews) – “Buongiorno Italia. Il segnale di fiducia ricevuto dai cittadini in Liguria ci dà ancora più forza per proseguire in questa direzione, sempre al servizio degli italiani. Avanti insieme, con entusiasmo e determinazione, per costruire un futuro di concretezza e risultati per la nostra Nazione”. E’ quanto scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’indomani della vittoria del candidato del centrodestra Marco Bucci alla guida della Regione Liguria.

Liguria, Bucci: ho sempre avuto fiducia, non dato ho peso a strumentalizzazioni

Liguria, Bucci: ho sempre avuto fiducia, non dato ho peso a strumentalizzazioniRoma, 29 ott. (askanews) – “Ho avuto molta fiducia fin dall’inizio, ho incontrato 4-500 persone al giorno per un mese e mezzo e ho sentito un feed back molto positivo, ero fiducioso che avremmo vinto”. Lo ha detto il neo governatore della Liguria Marco Bucci intervistato ad Agorà su Rai 3 all’indomani delle Regionali.


Quanto al suo stato di salute e alle cure che sta facendo Bucci ha spiegato che “alla fine ho avuto la sensazione di una grande vicinanza da parte delle persone, poi qualcuno ne ha approfittato per fare cose non simpatiche e strumentali ma non bisogna dare troppo peso a questo e continuare ad andare avanti”.