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Autore: Redazione StudioNews

La Procura generale del Venezuela chiede l’arresto del leader dell’opposizione

La Procura generale del Venezuela chiede l’arresto del leader dell’opposizioneRoma, 3 set. (askanews) – L’ufficio del procuratore generale del Venezuela ha richiesto un mandato di arresto per il leader dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia, dopo che quest’ultimo non ha risposto a tre convocazioni per testimoniare su un sito web dell’opposizione che ha pubblicato i risultati dettagliati delle contestate elezioni presidenziali del Paese. Lo riferisce la Reuters.


Il sito web è indagato per “usurpazione della funzione” dell’autorità elettorale, che afferma che il presidente Nicolas Maduro ha vinto le elezioni del 28 luglio, ma non ha pubblicato i risultati dettagliati. L’autorità elettorale nazionale e la corte suprema del Venezuela hanno dichiarato che Maduro ha vinto le elezioni con poco più della metà dei voti, ma i conteggi pubblicati dall’opposizione mostrano una clamorosa vittoria di Gonzalez.


L’opposizione, alcuni Paesi occidentali e organismi internazionali come un gruppo di esperti delle Nazioni Unite hanno affermato che il voto non è stato trasparente e hanno chiesto la pubblicazione dei conteggi completi, con alcuni che hanno apertamente denunciato brogli. I funzionari del partito di governo, compreso Maduro, hanno accusato l’opposizione di fomentare la violenza e il procuratore generale Tarek Saab ha avviato indagini penali sulla leader dell’opposizione Maria Corina Machado, su Gonzalez e sul sito web in cui l’opposizione ha pubblicato le copie dei conteggi dei voti a livello di urne. Le proteste successive al voto hanno provocato almeno 27 morti.

Lavoro, lingue e benessere al centro del rientro degli italiani

Lavoro, lingue e benessere al centro del rientro degli italianiRoma, 2 set. (askanews) – Il mese di settembre segna per molte persone la fine delle vacanze estive e comporta la necessità di doversi riadattare ai ritmi della routine lavorativa. Questo rientro al lavoro può essere vissuto in modi diversi, con un certo senso di malinconia oppure come un’opportunità per ricominciare, con nuovi stimoli e nuovi obiettivi.


Un italiano su cinque (19%) dichiara, infatti, di sentirsi in ansia in vista del ritorno al lavoro (percentuale che sale al 28% nei GenZers e al 23% per i Baby Boomers) e quasi 2 su 5 (36%) credono che l’effetto benefico delle vacanze durerà poco (41% tra i Millennials). Vi è però un 32% che afferma di sentirsi pieno di energie e pronto a ricominciare, con picchi del 39% per la Gen Z e i Millennials e del 37% per la Gen X. Sono questi i primi dati che emergono da una ricerca condotta da Babbel for Business, la piattaforma di Babbel che offre corsi di lingua per le aziende, commissionata all’istituto di ricerca Censuswide, volta ad individuare l’impatto della conoscenza delle lingue straniere nell’ambito lavorativo, tra buoni propositi, candidature per nuove posizioni lavorative e competenze “esagerate”. In generale, in merito al “back to work”, a preoccupare maggiormente gli italiani sono la necessità di dover ricominciare ad un ritmo serrato (30%) e la difficoltà di bilanciare vita privata e lavorativa (26%). Questo ordine di priorità rimane invariato per le generazioni più adulte (per la Gen X rispettivamente 37% e 33% e per i Baby Boomer 33% e 26%), mentre cambia tra i più giovani, che mettono al primo posto la difficoltà di mantenere l’equilibrio vita-lavoro (40% tra i Millennials e 32% tra i GenZers) rispetto al dover lavorare intensamente (32% e 27% rispettivamente).


Oltre la metà degli italiani (57%) ritiene che imparare una lingua straniera possa aiutare ad affrontare lo stress da rientro al lavoro, percentuale che aumenta per i GenZers (73%) e i Millennials (66%). Per 6 italiani su 10 (61%, 64% per Gen Z e 72% per i Millennials), inoltre, vi è la convinzione che imparare una lingua straniera possa permettere di incrementare anche la fiducia in sé stessi e di migliorare la performance lavorativa. Ed è forse proprio per questo che tra i buoni propositi del back to work spiccano la volontà di concentrarsi sull’imparare una nuova lingua (25% di preferenze) e migliorare quella che già si conosce (23%), preceduti solo dall’obiettivo di dedicare più tempo ad attività che possano aumentare il proprio benessere fisico e mentale (32%). Meno diffusi invece il voler ottenere una promozione (14%) e la volontà di cambiare lavoro (8%).


La conoscenza delle lingue straniere influisce anche sulla sicurezza con cui ci si candida per una posizione lavorativa: quasi 2 italiani su 3 (63%) hanno infatti dichiarato di aver rinunciato ad inviare la propria candidatura poiché ritenevano che la propria padronanza linguistica non corrispondesse ai requisiti richiesti. La percentuale sale fino al 75% nel caso dei Millennials e sfiora l’80% nel settore sanitario, in cui addirittura il 46% delle persone dichiara di dover rinunciare spesso a candidarsi. Una diretta conseguenza di questa paura può essere il fatto che quasi 4 italiani su 10 (37%) ammettono di aver mentito sulle proprie competenze linguistiche nel proprio curriculum o durante un colloquio di lavoro. L’incidenza di questa scelta cresce arrivando addirittura al 50% per la Gen Z e al 48% tra i Millennials. I settori in cui si tende a mentire di più sono risultati essere quello sanitario (con un 53% di persone che afferma di aver mentito) e quello legale (con il 51%, il 27% dei quali ammette addirittura di mentire spesso). “Dall’interessante ricerca che abbiamo condotto è emerso anche come, nonostante il 43% degli intervistati dichiari che la propria azienda non stia ancora investendo in attività per i propri dipendenti, il 29% sarebbe interessato a seguire dei corsi di lingua se venissero proposti dal proprio datore di lavoro. Considerando l’importanza della conoscenza delle lingue per affrontare il rientro al lavoro e, più in generale, per sentirsi più sicuri e competenti in ambito lavorativo, le aziende potrebbero considerare l’opzione di offrire corsi linguistici. Questi non solo migliorerebbero le competenze dei propri dipendenti, ma contribuirebbero a migliorare la performance aziendale” dichiara Roberta Riva, Senior Manager di Babbel for Business.

Indeed, mercato del lavoro sempre più ibrido, anche in Italia

Indeed, mercato del lavoro sempre più ibrido, anche in ItaliaRoma, 2 set. (askanews) – Nonostante alcune grandi aziende nel mondo, negli ultimi due anni, si siano espresse a favore di un rientro full time in ufficio, il mercato del lavoro sembra andare in un’altra direzione, sia in Italia, sia in altre economie avanzate in Europa e nel mondo. L’analisi delle ricerche di lavoro e delle offerte di lavoro su Indeed – portale numero uno al mondo per chi cerca e offre lavoro – evidenzia come in Italia le ricerche di lavoro ibrido e da remoto continuino a crescere.


La quota di ricerche di lavoro a distanza e ibrido è più che quadruplicata rispetto ai livelli pre-pandemici ed è aumentata del 12,8% dall’inizio dell’anno (dall’1,97% di gennaio 2024 al 2,22% di luglio 2024). Allo stesso tempo, molte aziende continuano a offrire opzioni di lavoro ibrido o a distanza: la quota di annunci di lavoro su Indeed in Italia in cui viene contemplata questa modalità di lavoro si è stabilizzata intorno al 10% nel 2024, una quota significativamente più alta rispetto al 2,5% del pre-pandemia. Chi cerca lavoro online molto spesso approccia la propria ricerca utilizzando parole chiave molto generiche, o, in alcuni casi, non ne utilizza addirittura nessuna. Tuttavia, è interessante notare come sul portale italiano di Indeed, la curva delle ricerche di lavoro contenenti un riferimento specifico alla possibilità di lavorare (anche) da remoto, registri un andamento crescente, senza accennare a diminuire.


In Italia, a fine luglio 2024, si è raggiunto il massimo storico di ricerche di occupazioni che consentano modalità di lavoro ibrido, pari al 2,2% sul totale delle ricerche effettuate. Ciò rappresenta un aumento dell’1,95% da gennaio 2020 e dello 0,25% rispetto all’inizio del 2024, indicando che la percentuale di lavoratori interessati alle possibilità offerte dal lavoro ibrido è in costante espansione. L’andamento è simile anche nel resto d’Europa. In particolare, la curva registra un andamento crescente, con il picco delle ricerche per lavoro ibrido registrato a fine luglio 2024 in Germania (3,3%) e Spagna (2,8%). Seppur il trend si sia stabilizzato nel Regno Unito e in Francia, si evidenzia ancora un radicato interesse per il lavoro ibrido anche da parte dei lavoratori di questi Paesi.


Un desiderio, quello dei lavoratori (italiani e non), che trova riscontro nel mercato. Per quanto si sia lontani dal picco registrato nel 2021, in Italia, le offerte di lavoro postate dalle aziende che contemplano modalità di lavoro ibrido si attestano intorno al 10% del totale, un dato significativamente più alto rispetto al periodo pre-pandemico (2,5%). Sebbene esistano differenze strutturali nei diversi Paesi, la tendenza generale rimane costante anche in altre importanti economie europee. Anche in queste economie si registra una progressione nell’aumento delle offerte di lavoro che offrono opzioni di lavoro ibrido o a distanza. La Spagna è il paese in cui i datori di lavoro propongono più spesso il lavoro da remoto negli annunci, con il 19,9% di offerte che offrono questa opzione. In Germania, Francia e Regno Unito, la quota di lavoro ibrido nelle offerte rimane ai livelli più alti nel periodo considerato, intorno al 11,5% del totale per la Francia e intorno al 14-15% per Regno Unito e Germania. Pawel Adrjan, Direttore Economic Research EMEA di Indeed, ha commentato: “I candidati rimangono molto interessati al lavoro a distanza e ibrido; quindi, non sorprende che le aziende continuino a offrirlo. È chiaro che, sebbene inizialmente il ricorso ai modelli di lavoro ibrido sia stato ampliato per far fronte alle restrizioni imposte dalla pandemia, questa modalità di lavoro è destinata a rimanere. Il lavoro a distanza e ibrido continua a essere in primo piano in Europa, consolidandosi come una modalità apprezzata sia dalle aziende che dai candidati. È un fenomeno che è partito con le grandi aziende, ma non riguarda più solo quelle. Ne stiamo vedendo l’adozione persistente anche in Italia, ad esempio, dove il tessuto economico comprende un’alta percentuale di piccole e medie imprese. La mobilità limitata causata dall’aumento dei costi immobiliari nelle grandi città e l’impatto dell’inflazione sui salari rendono il lavoro a distanza un’opzione interessante per chi cerca flessibilità e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata”.

Toti:Dimesso per non far pagare alla Liguria scontro tra poteri -Rpt

Toti:Dimesso per non far pagare alla Liguria scontro tra poteri -Rpt— ripetizione con titolo corretto — Roma, 2 set. (askanews) – “Per la prima volta i magistrati scrivono nero su bianco come non sia compatabile la carica di governatore con accuse mosse nonostante non ci sia più la concretezza del reato. Abbiamo aspettato 86 giorni anche perché c’era da approvare il bilancio. Dopodiche mi sono dimesso perché far pagare alla Liguria una situazione di scontro tra poteri, uno stallo non avrebbe fatto bene. Non siamo stati noi a tenere in ostaggio la Liguria, sono stati i magistrati a mettere in carcere la Liguria in qualche modo, noi saremmo tornati ben volentieri al nostro lavoro”. Lo ha detto l’ex presidente della regione Liguria, Giovanni Toti intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4.


“Quando capisci che la tua controparte non sente ragioni – ha aggiunto – se non quelle che saranno in un’aula di giudizio, a un certo punto le amministrazioni devono andare avanti. Stupisce onestamente un’opposizione, che c’è passata, e una politica in generale senza eccezioni che non ha capito che prima Mani Pulite poi l’era Monti-Severino con i reati contro i colletti bianchi, ha costruito leggi che volendole interpretare portano a far sì che tu possa essere un corrotto o un corruttore per un atto legittimo di cui avevi diritto. Non c’è nulla di cui mi sono pentito in questi anni. Vorrei conoscere un atto illegittimo per cui sono sotto accusa”.

Dimesso per non far pagare alla Liguria uno scontro tra poteri

Dimesso per non far pagare alla Liguria uno scontro tra poteriRoma, 2 set. (askanews) – “Per la prima volta i magistrati scrivono nero su bianco come non sia compatabile la carica di governatore con accuse mosse nonostante non ci sia più la concretezza del reato. Abbiamo aspettato 86 giorni anche perché c’era da approvare il bilancio. Dopodiche mi sono dimesso perché far pagare alla Liguria una situazione di scontro tra poteri, uno stallo non avrebbe fatto bene. Non siamo stati noi a tenere in ostaggio la Liguria, sono stati i magistrati a mettere in carcere la Liguria in qualche modo, noi saremmo tornati ben volentieri al nostro lavoro”. Lo ha detto l’ex presidente della regione Liguria, Giovanni Toti intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4.


“Quando capisci che la tua controparte non sente ragioni – ha aggiunto – se non quelle che saranno in un’aula di giudizio, a un certo punto le amministrazioni devono andare avanti. Stupisce onestamente un’opposizione, che c’è passata, e una politica in generale senza eccezioni che non ha capito che prima Mani Pulite poi l’era Monti-Severino con i reati contro i colletti bianchi, ha costruito leggi che volendole interpretare portano a far sì che tu possa essere un corrotto o un corruttore per un atto legittimo di cui avevi diritto. Non c’è nulla di cui mi sono pentito in questi anni. Vorrei conoscere un atto illegittimo per cui sono sotto accusa”.

Parchi, il 7 settembre il Gardaland Stars Night

Parchi, il 7 settembre il Gardaland Stars NightRoma, 2 set. (askanews) – La stagione estiva del Parco divertimenti sulle rive del Garda volge al termine in grande stile con “Gardaland Stars Night”, l’evento musicale in programma il 7 settembre nel cuore del Parco, che travolgerà grandi e piccoli Ospiti con uno spettacolo (a tema) spaziale. Alla console dj e tanti ospiti d’eccezione che faranno ballare e cantare il pubblico – in via del tutto esclusiva – fino alla 1 di notte. A “vegliare” sull’intera piazza un astronauta di oltre 10 metri. A partire dalle ore 18, gli ospiti potranno già scatenarsi al ritmo del DJ set di Teo Mandrelli, giovane dj e producer presente nelle migliori playlist e in rotazione nelle radio di tutto il mondo. I vocalist Francesco Sarzi e Alo Vox che accompagneranno poi le performance dei Papeete DJ’s, tra cui Marco Cavax, Nicola Schenetti e Payano, creando un’atmosfera unica e coinvolgente che fonde perfettamente due realtà iconiche italiane come Gardaland e Papeete Beach, il massimo in stile pop: divertimento, sole, relax e sunset ritual.


Spazio anche ai giovanissimi sul maestoso palco che svetterà in Piazza Jumanji, nel cuore di Gardaland, con lo “Special Baby Talent DJ Set” di Dario Di Bona, DJ dodicenne che ha scoperto la sua passione per la musica all’età di quattro anni durante una vacanza a Ibiza. Da una piccola console a casa, la sua passione lo ha portato ad esibirsi nelle più importanti capitali dance d’Europa. Sullo stage di Gardaland Stars Night anche Le Donatella, duo musicale e televisivo italiano composto dalle sorelle gemelle Giulia e Silvia Provvedi. Special guest della serata, direttamente dal Regno Unito, Sophie and the Giants, la band multiplatino che, con la sua inconfondibile energia, ha conquistato le classifiche radiofoniche internazionali raccogliendo miliardi di streaming a livello globale. Partita con un piccolo progetto amatoriale Sophie Scott ha scalato le classifiche globali in pochissimo tempo riuscendo ad ottenere con la sua hit “In the Dark” e successivamente “Hypnotized” il riconoscimento di disco d’oro, poi platino e diamante. Una voce inebriante ed un ritmo tutto da ballare, Sophie porterà un’esplosione di energia ed ottimismo. “Shut up and dance… and make your heart beat”, hit dell’ estate 2024, sarà il mantra dell’intera serata.


In uno scenario unico, tra pianeti, galassie e costellazioni, la serata sarà ricca di performance artistiche e uno spettacolare laser show, una vera esplosione di energia con effetti speciali tridimensionali che trasporteranno gli Ospiti in una dimensione futuristica e suggestiva. Con Gardaland Stars Night, evento organizzato da FMedia, si chiude un’estate incredibile e si dà ufficialmente il via ad una serie di appuntamenti autunnali divenuti negli anni una vera e propria tradizione. Dal 14 al 29 settembre, con Gardaland Oktoberfest, i sapori invitanti, la musica festosa, le caratteristiche decorazioni e l’immancabile birra incontreranno la magia e l’adrenalina del Parco che, vestito per l’occasione con tutti gli elementi più caratteristici – dalle tipiche bandierine bianche e azzurre agli alberi della cuccagna rigorosamente a tema – saprà coinvolgere nel magico mondo bavarese anche i più piccoli. Le giornate al Parco avranno inizio con un nuovo Welcome Show che porterà a Gardaland la rinomata cerimonia di spillatura: da una gigantesca botte posizionata proprio sopra i cancelli cadranno, a fine countdown, come birra a fiumi, una cascata di coriandoli e stelle filanti! Fra i viali del Parco, gli Ospiti troveranno oltre 40 attrazioni ma anche show e intrattenimento a cura della Kapuziner Bier Band e non solo, che sapranno trasportare i Visitatori in un divertente viaggio oltralpe.


Gardaland Oktoberfest è l’appuntamento perfetto per vivere l’atmosfera tipica di questo tradizionale festival, conosciuto in tutto il mondo, e trascorrere una giornata di relax e divertimento assaporando buonissimi piatti della tradizione teutonica accompagnati da ottima birra, autentica e prodotta esclusivamente per Gardaland. Per i più golosi, sarà impossibile resistere. Dal 3 ottobre e fino al 3 novembre, invece, il Resort si vestirà con zucche, lapidi, ragnatele e mostruose creature e darà il via a Gardaland Magic Halloween, un’esperienza spaventosamente divertente che da ben 22 anni coinvolge grandi e bambini. Tutti i venerdì – per i più temerari – non mancheranno le terrificanti esperienze nelle Scary Zone: le aree del Parco invase da innumerevoli mostri. Nei weekend invece il divertimento proseguirà in versione soft per famiglie e bambini.


Per tutto il periodo, il divertimento e la magia proseguono anche negli hotel quattro stelle del Resort: Gardaland Hotel, quint’essenza del mondo della fantasia, Gardaland Adventure Hotel, dedicato all’avventura, fino ad arrivare a Gardaland Magic Hotel, dedicato al mondo della magia.

Bonaccini: campo largo? Lavorare sui contenuti e non sui nomi

Bonaccini: campo largo? Lavorare sui contenuti e non sui nomiRoma, 2 set. (askanews) – “Preferisco Campogalliano a Campo largo. Di tutto questo dibattito mi interessa poco. Ci deve interessare la convergenza sugli argomenti. Dobbiamo ragionare non sul fare un fronte contro la destra ma alternativo alla destra. Dobbiamo avere un’idea di paese non contro ma a favore di qualcosa. Non sappiamo chi saranno i leader dei partiti tra sei mesi, preferisco stare sui contenuti piuttosto che sui nomi e cognomi dei capi dei partiti”. Lo ha detto l’europarlamentare e presidente del Pd, Stefano Bonaccini a In Onda su La 7.

Strage Paderno, Meloni: è una tragedia che lascia senza parole

Strage Paderno, Meloni: è una tragedia che lascia senza paroleRoma, 2 set. (askanews) – “Guardi, da mamma la riflessione che ho fatto ieri parlando con una mia amica è proprio questa: tu cresci un figlio ci metti tutto l’amore che hai, e fai di tutto per fare in modo che sia al sicuro. Ne cresci due, in questo caso, e poi quel ragazzo non solo uccide te, non solo uccide il papà, ma uccide il fratellino”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha risposto a una domanda sulla strage di Paderno Dugnano, nel corso della trasmissione 4 di sera su Rete4.


“Cioè, è oltre l’immaginazione no? Perché nessuno – ha osservato la premier – può aspettarsi o credere che una cosa del genere accadrà. La mente umana fa delle cose che vanno davvero oltre quello che noi riusciamo a immaginare. Sono rimasta senza parole davanti a questa storia qui. Particolarmente, nella tragedia, per un fratello che ammazza il fratellino più piccolo. Nei panni della madre per me quella è la cosa più spaventosa, che nessuno dei due figli si è salvato. È molto peggio di sapere che un figlio ti uccide”, ha concluso Meloni.

Meloni: l’Italia cresce più di Francia e Germania

Meloni: l’Italia cresce più di Francia e GermaniaRoma, 2 set. (askanews) – L’Italia “cresce più della Francia e della Germania”, gli occupati non sono mai stati così tanti dai tempi di Garibaldi e “l’Italia non è più fanalino di coda nelle classifiche europee”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a ‘4 di sera’ su Retequattro.


“Molto importanti i dati sull’occupazione. Abbiamo il tasso di disoccupazione più basso dal 2008 e il numero di occupati più alto da quando Garibaldi ha unificato l’Italia. Crescono i contratti a tempo indeterminato, il lavoro femminile, siamo la quarta nazione al mondo per esportazioni”.

Meloni: l’opposizione sperava, ma io non sono mai scomparsa questa estate

Meloni: l’opposizione sperava, ma io non sono mai scomparsa questa estateMilano, 2 set. (askanews) – “Qualcuno sperava che fossi scomparsa ma non sono mai scomparsa: sono sempre stata reperibile e mi sembra anche fastidioso che per cercare di fare polemica su qualsiasi cosa si faccia procurato allarme sulla presunta sparizione del presidente del Consiglio dei Ministri perchè all’opposizione non andava bene che dopo giorni in cui avevo avuto i fotografi appollaiati sugli alberi avevo cercato un posto nel quale potevo avere un po’ di privacy e dicono che invece no, che dovevo comunicare a loro i miei spostamenti… Ma non mi risulta di esser un concorrente del Grande Fratello nè di avere il braccialetto elettronico…”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite a “Quattro di sera” di Paolo Del Debbio su ReteQUattro.


“Ho fatto semplicemente qualche giorno con mia figlia senza comunicare agli italiani cosa mangiavo ogni giorno cosa che peraltro a loro non credo interessi minimamente”, ha aggiunto Meloni.