Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

A Roma torna MIP, Il Mondo in Periferia, festival di giornalismo

A Roma torna MIP, Il Mondo in Periferia, festival di giornalismoRoma, 13 giu. (askanews) – Inizia giovedì 13 giugno e si conclude la sera di sabato 15 la seconda edizione di MIP, “il Mondo in periferia”, il Festival del giornalismo di esteri e di comunità promosso dalle associazioni Gli Asini e Lettera22 nei quartieri di Corviale e Torpignattara a Roma e realizzato grazie a un finanziamento dell’Otto per mille della Tavola dei Valdesi e alla collaborazione con un’ampia rete di associazioni e comitati di quartiere.


Ideato dai giornalisti Giuliano Battiston e Giacomo Zandonini per portare il giornalismo sugli esteri, spesso relegato alle periferie dell’informazione, in quartieri periferici, il MIP prevede tre giornate di incontri e dibattiti tra reporter, studiose, attiviste e ricercatori su Nord Africa, Medio Oriente, Sudan e Corno d’Africa, Myanmar e Bangladesh, Argentina e Palestina, questioni di genere e transizione energetica, diritti umani, ecologia, conflitti e giustizia internazionale. Giovedì 13 giugno alle 16.30 al centro Asinitas in via Policastro l’inaugurazione del MIP – festival itinerante che non parla delle periferie, ma fa parlare le periferie -, è affidata a quanti hanno partecipato ai laboratori di giornalismo delle scorse settimane, con le presentazioni dei video-reportage su Torpignattara e del numero zero di una “rivista corvialista” che dà voce al “serpentone”, con la partecipazione di Sara Nunzi, presidentessa dell’associazione Gli Asini e dei docenti Angela Nittoli, Giuseppe Chiantera e Alessandro Fornaci.


A seguire, moderati dal ricercatore della Scuola Superiore Sant’Anna Luca Raineri, la giornalista Arianna Poletti di Fada Collective, i ricercatori Maddalena Procopio dello ECFR e Antonio Tricarico di ReCommon discuteranno su “Il piano Mattei: opportunità o neocolonialismo?”. Dopo la festa delle Scuole di Asinitas, il Mondo in periferia si sposta da Zazie nel metrò, per l’incontro “Khartoum chiama Roma: cosa accade in Sudan e perché ci riguarda”, con la giornalista Sara Creta e con Irene Panozzo di Lettera22, sollecitate da Giacomo Zandonini.


Venerdì 14 giugno sarà invece Casa Scalabrini 634 (via Casilina 634) a ospitare, prima della festa di compleanno della struttura, due incontri: nel primo, “Giornalismo, diritti e comunità”, gli studenti della Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso presenteranno i propri lavori, introdotti dai docenti Andrea Battistuzzi e Giulio Rubino e dalla direttrice Marina Forti. Nel secondo, Giuliano Battiston ed Emanuele Giordana di Lettera22 daranno vita a un reportage a due voci su “I Rohingya sui due lati del fiume Naf”.


La sera, dalle 21.30, al giardino Ciro Principessa della Certosa la giornalista Claudia Torrisi del Centro di giornalismo permanente modererà la discussione “Da Beirut al Roma Pride. L’attivismo queer e transfemminista”, con Alicia Lucia Castelo dell’associazione Libellula, Antonietta De Feo dell’Università RomaTre, Daniela Sala di Fada Collective ed Eleonora Santamaria del Sicilia Queer Filmfest. Sabato 15 giugno il MIP migra al “serpentone” di Corviale, in via Mazzacurati 23. Alle 17, nuova presentazione dei reportage su Torpignattara e della rivista corvialista, con le redattrici e i redattori e con l’assessore al Patrimonio dell’XI Municipio, Alberto Belloni. Alle 18.30, l’incontro su “Milei e l’Argentina. Un anarco-capitalista al potere”, con Camillo Robertini dell’Università di Bergamo, la psicoanalista Alexandra Kohan, il ricercatore indipendente Federico Nastasi e la moderazione di Giulia De Luca di Radio3Mondo. L’ultimo incontro, alle 20.15, è dedicato a “Palestina. Di fronte alla storia”, con Cecilia Dalla Negra, giornalista di Orient XXI, l’inviata Rai Lucia Goracci, ,la pluripremiata giornalista Francesca Mannocchi di ritorno dalla Cisgiordania. E con la presenza di Hamdi Shaqqura, vicedirettore del Palestinian Centre for Human Rights (PCHR) con sede a Gaza e membro di EuroMed Rights. A condurre la discussione, Alessandra Fabbretti dell’agenzia Dire. A seguire, vj set a cura di Hausbruthaus. Anche la seconda edizione de “Il mondo in periferia”, i cui eventi sono a ingresso gratuito, è resa possibile dalla collaborazione con associazioni e comunità dei quartieri di Corviale e Torpignattara tra cui Asinitas, Casa Scalabrini 634, Comitato di quartiere Villa Certosa, Laboratorio di Città Corviale, Comunità X, Piacca, Fada Collective, Hausbruthaus, Stamperie del Tevere.

Giani: sostengo candidatura Carrara a capitale arte contemporanea 2026

Giani: sostengo candidatura Carrara a capitale arte contemporanea 2026Roma, 12 giu. (askanews) – “Sostengo la candidatura di Carrara a capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dopo l’ufficializzazione della presentazione da parte del Comune di Carrara.


“Crediamo fortemente nell’arte contemporanea in una regione che vanta uno straordinario patrimonio storico-artistico, architettonico e paesaggistico, celebrato e riconosciuto in tutto il mondo. Dobbiamo aggiungere oggi varie esperienze artistiche di rilievo e realizzazioni in grado di tracciare linee di ‘continuità’ o di rinnovamento rispetto alle evidenze del ricchissimo passato, e Carrara è in linea perfetta con una simile vocazione”, ha proseguito Giani. “Carrara città creativa Unesco, Carrara con il suo marmo, con il suo genio, grazie a questa candidatura, potrà cogliere adesso un’occasione preziosa per generare e potenziare sul suo territorio una rete fatta di tante attitudini e di eccellenze mettendole a sistema. E sarà questo un modo per dare un nuovo slancio alla promozione dell’arte contemporanea, alla rigenerazione urbana attraverso il recupero di spazi per la cultura e alla valorizzazione di giovani artisti locali e internazionali grazie all’impegno e al lavoro della sindaca Serena Arrighi”, ha concluso.

Macron anticipa Meloni e annuncia accordo G7 su uso asset russi

Macron anticipa Meloni e annuncia accordo G7 su uso asset russiBari, 12 giu. (askanews) – Alla vigilia del vertice G7 a Borgo Egnazia, la presidenza francese ha annunciato questa sera l’accordo tra i leader dei Paesi membri “sull’erogazione di 50 miliardi” di dollari a favore dell’Ucraina attraverso l’utilizzo di asset russi congelati. Emmanuel Macron anticipa così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su uno dei principali temi in discussione al summit in Puglia che, proprio domani, prevederà una sessione di lavoro dedicata all’Ucraina, alla presenza di Volodymyr Zelensky.


L’erogazione di questi fondi dovrebbe avere luogo entro la fine del 2024. “C’è un accordo. Come sempre al G7, i leader prendono una decisione e poi i tecnici lavorano per metterla in pratica”, ha spiegato la presidenza francese. L’obiettivo è ora far sì che questa intesa “sia conforme alla legge”, “alle regole della finanza pubblica” o ancora “alle capacità finanziarie reciproche”. Secondo quanto spiegato dalla presidenza francese, gli sherpa avrebbero lavorato su “un’iniziativa americana”. Il prestito sarà “rimborsato” con i proventi dei beni russi congelati. Ma se per un motivo o per un altro i beni russi verranno sbloccati o se il reddito dei beni russi non produrrà più ciò che è necessario per finanziare il prestito, allora si porrà la questione della condivisione degli oneri”, ha aggiunto la presidenza francese, secondo quanto riportato dall’Afp. I principi di questa distribuzione sono già stati “stabiliti” e accettati dai leader, “e ora i tecnici dovranno concordare il contratto che alla fine verrà firmato. Una delle questioni è ad esempio sapere quali saranno le garanzie di questo prestito “che è essenzialmente americano, ma che può essere integrato con soldi europei o contributi nazionali”, ha quindi insistito l’Eliseo.


L’annuncio giunge nel giorno in cui Macron ha ricevuto a Parigi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, discutendo proprio del G7 e della prossima maggioranza al Parlamento europeo. Una maggioranza che potrebbe essere allargata ai Verdi. A questo proposito, Terry Reintke e Bas Eickhout, i due co-presidenti del gruppo dei Verdi all’europarlamento, durante un incontro con la stampa nel pomeriggio a Bruxelles, hanno perorato la creazione di una nuova maggioranza stabile europeista, democratica, pro-stato di diritto e pro-Ucraina nella nuova Assemblea delineatasi dopo il voto, a cui si sono offerti di partecipare pienamente insieme al Ppe, ai Socialisti e Democratici (S&D) e ai liberali di Renew. La condizione espressa sarebbe però quella di escludere non solo l’estrema destra del gruppo Id, ma anche i conservatori di Ecr, presieduti da Meloni. Von der Leyen vorrebbe chiudere l’accordo già nella cena informale di lunedì a Bruxelles, anche se si tratta di un obiettivo non facile. Intanto, però, al termine del suo incontro con Macron, la presidente uscente della Commissione ha ringraziato su X l’inquilino dell’Eliseo “per la discussione sull’Agenda Strategica Europea, i temi del G7 e la conferenza sulla pace in Ucraina”.

Autonomia, nota gruppo Lega: nessuno di noi ha colpito Donno

Autonomia, nota gruppo Lega: nessuno di noi ha colpito DonnoRoma, 12 giu. (askanews) – “I video dimostrano che il deputato Donno del M5S aggredisce il ministro Calderoli impedendo l’esercizio di attività di rango costituzionale e l’iter della riforma che stava seguendo l’ordinario percorso parlamentare. Un comportamento vergognoso da regime fascista per bloccare una riforma prevista dalla nostra Costituzione. Sempre dai video si apprende che i parlamentari della Lega, accorsi in protezione del ministro Calderoli, non hanno colpito il deputato pentastellato come invece lui continua a dichiarare”. LO affermano in una nota congiunta i deputati della Lega.

Nuova bagarre in aula Camera,Padovani (Fdi) chiama al “presente”

Nuova bagarre in aula Camera,Padovani (Fdi) chiama al “presente”Roma, 12 giu. (askanews) – Animi ancora accesi in aula alla Camera alla ripresa dei lavori dopo la lunga sospensione seguita alla rissa durante l’esame del ddl autonomia in cui sono rimasti colpiti il deputato M5s Donno e un assistente parlamentare. Dopo che il vicepresidente di turno Sergio Costa ha riferito all’assemblea le decisioni della conferenza dei capigruppo di rinviare a domani l’esame del provvedimento, ha preso la parola il deputato Fdi Marco Padovani per ricordare Stefano Bertacchi, “figura storica e significativa della destra veronese” a quattro anni dalla scomparsa.


“Stefano sognava un’Italia fiera e giusta, quell’Italia che Fdi cerca ogni giorno di migliorare con impegno, fervore e diligenza in suo nome e in nome dei militanti scomparsi. Orgoglioso di esserti stato amico: Stefano Bertacchi presente”, ha detto Padovani causando di nuovo la bagarre per l’evidente riferimento al gergo fascista. Costa ha quindi sospeso la seduta perché “non ci sono le condizioni per andare avanti”. Qualche minuto dopo ha riaperto i lavori solo per dare lettura dell’ordine del giorno di domani.

Autonomia, Donno: pugni e diversi calci ricevuti, rimasto senza respiro

Autonomia, Donno: pugni e diversi calci ricevuti, rimasto senza respiroRoma, 12 giu. (askanews) – “Fortunatamente sto bene. Mi sono spaventato. A parte i tentativi falliti di pugni, diversi calci ricevuti. Iezzi (Lega, n.d.r.) mi ha sfiorato in faccia. Hanno provato a colpirmi i deputati di Fdi Mollicone, Cangiano, Amich, e della Lega Candiani. Erano tutti intorno, insieme ai commessi che fortunatamente c’erano, e mi è arrivato un pugno sullo sterno fortissimo e non riuscivo più a riprendere il fiato”. Così il deputato M5s, Leonardo Donno, dopo lo scontro nell’aula della Camera durante l’esame del ddl sull’autonomia differenziata.


“Volevo semplicemente consegnare la bandiera italiana al ministro Calderoli, non era un gesto violento. Anzi gliel’ho avvicinata perché non volevo avvicinarmi troppo al ministro”, ha concluso.

Europee, Lega: eurogruppo Id auspica unità contro sinistra

Europee, Lega: eurogruppo Id auspica unità contro sinistraMilano, 12 giu. (askanews) – È finito a Bruxelles l’incontro tra i leader del gruppo Id, presenti tra gli altri Matteo Salvini e Marine Le Pen, in cui “sono state ribadite le linee guida per la prossima legislatura, a cominciare dall’auspicio di unire tutte le forze di centrodestra in netta contrapposizione alla sinistra”. Lo riferisce una nota della Lega.


Il gruppo Id, prosegue la nota della Lega, “ricomincia dai partiti che già ne facevano parte, con alcune nuove adesioni a partire dai portoghesi di Chega. La riunione si è aperta con l’applauso a Marine Le Pen, per il brillante successo elettorale: la speranza è che un’altra delegazione di Id – dopo Italia e Paesi Bassi – sia promossa al governo del proprio Paese”.

Usa, Fed conferma tassi e lascia porta aperta solo a un taglio 2024

Usa, Fed conferma tassi e lascia porta aperta solo a un taglio 2024Roma, 12 giu. (askanews) – La Federal Reserve ha confermato come da attese i livelli attuali dei tassi di riferimento sul dollaro: il comitato che governa la politica monetaria (Fomc) ha stabilito di mantenere i fed funds a una forchetta del 5,25-5,50%.


Più rilevanti, dal punto di vista delle aspettative dei mercati, le variazioni che sono state contestualmente comunicate sulle previsioni di inflazione e sulle attese degli stessi banchieri centrali Usa sui tassi di interesse: in entrambi i casi revisioni al rialzo che potrebbero rappresentare una doccia fredda per le speranze che nelle ultime ore si erano riaccese di riduzioni per la fine dell’anno. Di fatto, resta aperta una porta solo a un singolo taglio sul 2024. Ora per il carovita l’istituzione monetaria Usa prevede un 2,6% sulla media di quest’anno anno e un 2,3% sul prossimo, a fronte rispettivamente del 2,4% del 2,2% indicato tre mesi fa.Pr il 2026 è confermata l’attesa di una inflazione al 2%.


Sui tassi di interesse le ultime previsioni lasciano aperta la porta solo a unapossibile riduzione per la fine dell’anno, l’attesa mediana è che il 2024 si concluda con tassi al 5,1% e poi per 4tagli complessivi nel 2025,al 4,1%, a altri quattro nel 2026 al 3,1%. Le stime di crescita economica sono state confermate: 2,1% quest’anno e 2% sia nel 2025 che nel 2026.

Autonomia,M5S: vergognosa aggressione a Donno, maggioranza squadrista

Autonomia,M5S: vergognosa aggressione a Donno, maggioranza squadristaRoma, 12 giu. (askanews) -“L’aggressione avvenuta alla Camera ai danni di Leonardo Donno è un fatto gravissimo e vergognoso. Il nostro deputato voleva solo consegnare una bandiera italiana al ministro Calderoli, quando è stato aggredito fisicamente da parlamentari della maggioranza tra cui il leghista Iezzi, venendo colpito con pugni e finendo a terra. Chiediamo provvedimenti seri e immediati contro questo atto di vero e proprio squadrismo perpetrato all’interno delle istituzioni che infanga la nostra democrazia e qualifica chi lo ha compiuto”. Lo afferma in una nota il Movimento Cinque Stelle.

Rissa alla Camera con pugni su Autonomia, Donno soccorso da medici

Rissa alla Camera con pugni su Autonomia, Donno soccorso da mediciRoma, 12 giu. (askanews) – Rissa in aula alla camera durante l’esame del ddl autonomia differenziata. Ne ha pagato le conseguenze Il deputato M5s Leonardo Donno, colpito da alcuni deputati fra i quali il deputato della Lega Igor Iezzi, secondo i racconti di diversi parlamentari, con due pugni in testa. È stato necessario l’intervento dei medici che hanno portato Donno fuori dall’aula su una sedia a rotelle. Nella rissa è risultato colpito anche un assistente parlamentare intervenuto per sedare i deputati.


La rissa è scoppiata dopo che il deputato pentastellato aveva provato a portare il tricolore al ministro Calderoli, gesto censurato dal presidente della camera Lorenzo Fontana con l’espulsione. Diversi deputati leghisti lo hanno circondato ed è scoppiata la rissa a colpi di cazzotti e pugni. La seduta è stata sospesa.