Stop alle piogge: arriva l’anticiclone il con sole e più caldoRoma, 2 apr. (askanews) – La perturbazione atlantica che ha interessato molte regioni nel giorno di Pasquetta provocando frane, grandinate e forti temporali è stata l’ultima delle feste pasquali. Ora la pressione inizierà ad aumentare su tutta l’Italia riportando un tempo più stabile e gradualmente via via più soleggiato e pure caldo.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ci spiega che in un primo tempo l’alta pressione non sarà molto decisa nella sua rimonta sul nostro Paese e infatti nella giornata di mercoledì 3 un intenso passaggio nuvoloso potrebbe far piovere sui settori alpini e prealpini, ma in maniera piuttosto modesta. Sarà da giovedì 4 invece che l’anticiclone africano inizierà la sua conquista di tutto il territorio nazionale. E sarà proprio da questa data che le temperature cominceranno ad aumentare anche al Nord. I dati attuali confermano il ritorno dell’anticiclone sub-tropicale che garantirà, almeno fino al weekend del 6-7 aprile, un tempo stabile, ampiamente soleggiato e soprattutto con temperature in aumento. Basti pensare che sulle regioni settentrionali si potranno raggiungere anche i 24-25°C, valori, questi, sopra la media del periodo di circa 5-6°C.
Farà caldo anche sul resto d’Italia con temperature massime sempre superiori ai 20-23°C su gran parte delle città. Questa situazione di calda stabilità atmosferica potrebbe durare almeno fino all’8-9 aprile, dopo di che potrebbero tornare le precipitazioni.
Trump ha depositato una cauzione di 175 milioni per evitare il sequestro dei beniRoma, 2 apr. (askanews) – Donald Trump ha depositato una cauzione di 175 milioni di dollari presso i tribunali americani, evitando l’umiliante prospettiva di sequestri legali dei suoi beni dopo essere stato condannato a pagare una multa di 454 milioni di dollari per frode finanziaria a febbraio, secondo un documento del tribunale diffuso nelle ultime ore.
L’ex presidente degli Stati Uniti, candidato repubblicano alla Casa Bianca, aveva tempo fino a giovedì per versare questa cauzione, coperta da una compagnia di assicurazioni. “Rispetto profondamente la decisione della corte d’appello e depositerò 175 milioni di dollari (…) molto rapidamente, entro dieci giorni”, aveva detto a marzo Trump, che ha intensificato gli attacchi virulenti contro i giudici nei casi che lo vedono coinvolto.
WCKitchen: sono sette gli operatori umanitari uccisi in un raid a GazaRoma, 2 apr. (askanews) – E’ salito a sette operatori umanitari uccisi il bilancio di quello che l’organizzazione World Central Kitchen ha definito “un attacco aereo israeliano” a Gaza. A confermarlo è la stessa organizzazione umanitaria, precisando sul suo sito web che i sette cooperanti uccisi provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito. Alcuni avevano inoltre doppia cittadinanza di Stati Uniti, Canada e Palestina. L’organizzazione World Central Kitchen ha annunciato che “sospenderà” immediatamente le sue attività nella Striscia di Gaza dopo l’uccisione di sette suoi operatori umanitari in quello che ha definito “un raid aereo israeliano”. “Prenderemo presto decisioni sul futuro del nostro lavoro”, si legge in una dichiarazione dell’organizzazione no-profit sul suo sito web. Il CEO dell`organizzazione benefica con sede negli Stati Uniti, Erin Gore, ha dichiarato: “Ho il cuore spezzato e sono sconvolto dal fatto che noi – World Central Kitchen e il mondo – abbiamo perso vite meravigliose oggi a causa di un attacco mirato da parte dell`IDF. L`amore che avevano nel nutrire le persone, la determinazione che incarnavano nel dimostrare che l`umanità è al di sopra di ogni cosa, e l`impatto che hanno avuto in innumerevoli vite saranno ricordati e apprezzati per sempre”. Gore ha detto che la squadra WCK stava “viaggiando in una zona senza conflitto a bordo di due auto blindate marchiate con il logo WCK e di un altro veicolo”. Nonostante il coordinamento dei movimenti con l’IDF, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove la squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza lungo la rotta marittima. “Questo non è solo un attacco contro WCK, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra. Questo è imperdonabile”, ha commentato Gore.
Attacco al consolato iraniano a Damasco: oggi riunione del Consiglio di sicurezza OnuRoma, 2 apr. (askanews) – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si riunirà oggi, su richiesta della Russia, per discutere dell’attacco israeliano all’edificio del consolato generale iraniano a Damasco: lo ha reso noto il primo vice rappresentante permanente russo presso l’Onu, Dmitry Polyanskiy, citato dalla Ria Novosti.
“Dopo l’attacco aereo israeliano al consolato iraniano a Damasco, gli iraniani si sono rivolti al Consiglio di sicurezza dell’Onu chiedendo di condannare questa azione. In seguito alla lettera degli iraniani, abbiamo chiesto una riunione aperta del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite. La presidenza maltese lo ha programmato per le 15:00 ora di New York del 2 aprile” (le 21 in Italia), ha detto Polyanskiy su Telegram.
M.O., Usa: Israele indaghi rapidamente su morte operatori umanitariRoma, 2 apr. (askanews) – “Abbiamo il cuore spezzato e siamo profondamente turbati dal raid che ha ucciso gli operatori umanitari di WCKitchen a Gaza. Gli operatori umanitari devono essere protetti mentre forniscono aiuti che sono disperatamente necessari, e invitiamo Israele a indagare rapidamente su quanto accaduto”. Così sui social media Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, nella prima reazione statunitense al raid a Gaza in cui hanno perso la vita almeno quattro operatori umanitari.
Albanese conferma: un operatore umanitario australino è morto a GazaRoma, 2 apr. (askanews) – Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha confermato che l’operatore umanitario Lalzawmi “Zomi” Frankcom figura tra le persone uccise in un presunto attacco aereo israeliano a Gaza ed ha espresso le sue condoglianze alla famiglia e agli amici della vittima.
“Si tratta di qualcuno che si è offerto volontario all’estero per fornire aiuti attraverso questo ente di beneficenza alle persone che soffrono tremende privazioni a Gaza. E questo è assolutamente inaccettabile”, ha commentato Albanese.Il premier israeliano ha detto che l’Australia si aspetta “piena responsabilità”, aggiungendo che si è trattato di una “tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere”.
Almeno 4 operatori umanitari sono stati uccisi in un raid aereo a GazaRoma, 2 apr. (askanews) – Almeno quattro operatori umanitari, tra cui un cittadino australiano, sono stati uccisi a Gaza, in quello che il fondatore dell’organizzazione benefica World Central Kitchen, José Andrés ha definito “un attacco aereo israeliano”.
L’esercito dello Stato ebraico ha affermato che sta conducendo una “revisione approfondita” dell’incidente. Il movimento islamico palestinese ha riferito da parte sua che gli operatori uccisi sarebbero cinque. Al Jazeera, invece, ha riportato la notizia, non confermata da altre fonti, di almeno sei stranieri uccisi. Una fonte medica dell’ospedale di al-Aqsa, nella Striscia di Gaza centrale, ha detto alla BBC che i corpi dei quattro operatori e del loro autista palestinese sono stati portati in ospedale dopo che un’auto su cui viaggiavano sulla strada costiera è stata colpita da un attacco aereo a Deir al-Balah. Un paramedico della Mezzaluna Rossa palestinese ha detto che gli operatori umanitari uccisi erano in un convoglio di tre auto che stava attraversando il nord di Gaza quando un missile israeliano ha colpito il mezzo.
Una fonte medica palestinese ha detto alla BBC che i lavoratori indossavano giubbotti antiproiettile con il logo WCK. Alcuni giornalisti locali hanno condiviso online filmati e immagini di passaporti che, a loro dire, appartenevano ai lavoratori uccisi, identificando persone di diverse nazionalità, ma nessun dettaglio è stato confermato.
In un post su X, Andrés ha invitato il governo israeliano a “fermare queste uccisioni indiscriminate”.
M.O., Tajani: forse anche Hamas in sito Damasco colpito da IsraeleRoma, 1 apr. (askanews) – Quella in Medio Oriente è una “situazione di alta tensione: l’Iran è il protettore di Hezbollah, fondamentalisti che attaccano Israele dal Libano, ci saranno i pasdaran e il generale ucciso oggi era un capo pasdaran con responsabilità in Siria e Libano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di Quarta repubblica su Rete4, commentando l’attacco israeliano a Damasco.
“Probabilmente – ha aggiunto – c’erano anche dei militanti di Hamas, c’era una riunione, è una voce che gira. L’Iran è il protettore di tutti quelli che attaccano Israele, basti pensare agli Houthi, che hanno attaccato anche una nostra nave e sono stati respinti”.
Zucchero da Londra: Non firmerei protocollo contro testi violentiLondra, 1 apr. (askanews) – Irriverente e trascinante, Zucchero non ha peli sulla lingua e oltre a coinvolgere il pubblico con la sua musica racconta la realtà con genuina spontaneità. Da Londra dove è partito il 30 marzo dalla Royal Albert Hall con l’Overdose D’Amore World Wild Tour, racconta il suo rapporto con la musica che è la sua vita. Negli anni è sempre stato irriverente e goliardico ma mai violento e alla domanda sul protocollo proposto dal sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi contro i testi violenti in musica, replica: “Non credo che Francesco Guccini, Fabrizio De André o Francesco De Gregori lo sottoscriverebbero e non la firmerei neanche io. Possono farlo perché non c’è nessuno che si ribella. Ma c’è qualcuno tra i politici che a parole è meno violento di uno che scrive testi? Solamente il fatto di vederli in TV è già una violenza terribile”.
Sul palco di Londra ha voluto ricordare la sua prima volta a alla Royal Albert Hall, come supporter di Eric Clapton per 12 serate: “Era il 1991 la finestra della mia camera in hotel era aperta e volevo buttarmi giù. Torno sempre nello stesso hotel ma ora le finestre possono stare chiuse”. Nelle sue canzoni c’è il dolore e la sofferenza ma anche uno spiraglio di speranza. “Cerco di mettere luce nei miei brani, sono diventato più positivo” ha detto Zucchero che ha più volte raccontato i momenti bui della depressione. “Viviamo tempi bui, anzi è proprio notte fonda”, Zucchero, però “In questi momenti, tendo a esser più solare possibile, a trovare più luce possibile”. Zucchero Sugar Fornaciari che a giugno sbarcherà in cinque stadi italiani, ha i live nel sangue e nel tempio della musica britannica ha trascinato in pubblico per due ore e mezza. Lui non pensa al ritiro, e spiega “Vasco a detto di voler morire sul palco ma io l’ho detto prima di lui e ci sono anche andato vicino. Nel futuro il live avrà una parte sempre più importante nella mia vita, ma certo dipende anche da come regge il fisico. Però faccio annunci e promesse che magari non posso mantenere, un giorno scenderò dal palco e sarà l’ultimo”. Non poteva ovviamente mancare la battuta su Sanremo: “Non è che non mi voglia il festival e che non so se ci andrei io. Ha un po’ straccato i coglioni, usando un termine dialettale emiliano. E poi vado in gara a far cosa? Ci sono già troppi premi”.
I suoi concerti sono capolavori di artigianalità musicale, con chitarre e batteria che cantano insieme alle voci del coro, Zucchero è stato uno dei primi italiani ad aver conquistato il pubblico internazionale e ad aver esportato i suoi live. Dopo la leg europea sarà negli Stati Uniti, poi in Canada e Sud America, ma non in Russia nel tour: “Ci andavo volentieri, ho fatto il mio primo concerto al Cremlino nel 1990. Adesso non ci tornerei nemmeno su invito, ma non suonerei neppure Netanyahu o Trump”. Per le speciali date negli stadi italiani, Zucchero trasformerà i suoi show in una festa collettiva in cui la sua energia contagiosa e le sue canzoni saranno protagoniste di 5 notti indimenticabili. Sarà l’occasione per assistere a uno spettacolo mozzafiato ricco di sorprese e di grande musica dal vivo. Queste le date negli Stadi. 23 giugno al Bluenergy Stadium – Stadio Friuli di Udine; 27 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna; 30 giugno allo Stadio Franco Scoglio di Messina; 2 luglio allo Stadio Adriatico Giovanni Cornacchia di Pescara; 4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.
Israele colpisce vicino ambasciata Iran a Damasco in Siria, 6 mortiRoma, 1 apr. (askanews) – Secondo un primo bilancio sono sei i morti nell’attacco israeliano avvenuto nei pressi dell’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria. Lo ha scritto la France Presse. Secondo al Jazeera, che cita media siriani, l’edificio bombardato è la residenza dell’ambasciatore iraniano, che si trova vicino all’ambasciata dell’Iran. Sempre per Al Jazeera, che cita media iraniani, l’ambasciatore iraniano e la sua famiglia non sono rimasti feriti a seguito dell’attacco.