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Autore: Redazione StudioNews

Pnrr, Meloni: primato dell’Italia nell’attuazione del Piano

Pnrr, Meloni: primato dell’Italia nell’attuazione del PianoRoma, 29 nov. (askanews) – “Con l’incasso della sesta rata, previsto entro la fine del 2024 l’Italia si conferma la Nazione che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva di 194,4 miliardi di euro. Nel corso del 2024 sono stati raggiunti significativi risultati che hanno confermato il primato europeo dell’Italia nell’attuazione del Piano, per numero di obiettivi conseguiti, risorse complessive ricevute e richieste di pagamento approvate”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota diffusa dopo la riunione della cabine di regia Pnrr.


“In questi giorni – aggiunge – insieme alle Amministrazioni titolari, agli Enti e alle Istituzioni preposte, stiamo lavorando alacremente per la rendicontazione degli obiettivi della settima rata e per formalizzare la conseguente richiesta di pagamento entro la fine dell’anno”.

Vino, “Wine Paris”: l’Italia raddoppia la sua area espositiva

Vino, “Wine Paris”: l’Italia raddoppia la sua area espositivaMilano, 29 nov. (askanews) – La sesta edizione di “Wine Paris”, la fiera del vino che andrà in scena dal 10 al 12 febbraio 2025 a Parigi ospitata da Vinexposium, annuncia la presenza di oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi, prevedendo circa 50mila visitatori da 140 nazioni. Lo ha annunciato la stessa “Wine Paris” sottolineando la crescita a due cifre della superficie espositiva per diversi Paesi, tra cui Germania (+ 65%), Austria (+ 35%), Cina (+ 60%), Spagna (+ 40%), Portogallo (+ 61%) e Romania (+ 75%). L’Italia ha nuovamente raddoppiato l’area espositiva e si appresta a ospitare 30 padiglioni regionali in un intero padiglione, il 6.


La fiera accoglierà anche numerosi nuovi padiglioni internazionali: Sudafrica, Argentina, Armenia, Cile, Ungheria, Macedonia del Nord, Uruguay e, soprattutto, l’Australia, che nell’edizione 2025 quadruplicherà lo spazio espositivo. Sempre secondo quanto annunciato dalla fiera parigina, anche la partecipazione francese, colonna portante dell’evento, è destinata a crescere, con un aumento del 7% del numero di produttori grazie alla presenza dei maggiori realtà vitivinicole e il ritorno di marchi leader, come i marchi di Champagne Bollinger, G.H Martel, Lanson e Vranken. Come evento nell’evento, “Be Spirits” accoglierà distributori, barman ed esperti da tutto il mondo, con oltre 200 produttori (di cui 38% esordienti e il 30% provenienti da 27 Paesi. Sarà esposta una gamma di 47 tipi di alcolici (Armagnac, baiju, brandy, Calvados, Cognac, gin, malto, mezcal, pastis, rum, sake, soju, tequila, umeshu, vermouth, vodka, ecc.) Dieci produttori di whisky parteciperanno sotto la bandiera della French Whisky Federation, mentre i produttori di Cognac saranno 40 e quelli di Armagnac 19. Anche la gamma di bevande No/Low alcol è annunciata in enorme crescita (+ 50% di produttori registrati finora), così come aumenterà lo spazio occupato da birre e sidri.


“In tempi di grande incertezza, crisi economica e perdita di significato, l’isolazionismo non è un’opzione. Possiamo trovare delle soluzioni solo unendo i punti di forza e promuovendo l’innovazione, con l’impegno di tutti gli operatori collegando le arene economiche e politiche” ha dichiarato il Ceo di Vinexposium, Rodolphe Lameyse, sottolineando che “il Salone 2025 svolgerà un ruolo cruciale per tutti gli attori nazionali e internazionali dell’industria del vino e degli alcolici”.

CeliachiaFacile: ISS deve completare screening pediatrico

CeliachiaFacile: ISS deve completare screening pediatricoRoma, 29 nov. (askanews) – “L’Istituto Superiore di Sanità deve completare quanto prima lo screening pediatrico sulla celiachia: se i risultati, nettamente più elevati già emersi in quattro regioni grazie al progetto propedeutico D1CeScreen, verranno confermati anche a livello nazionale, sarà necessario appurare quali fattori abbiano determinato l’aumento dei casi, e ripensare tutte le politiche adottate finora sull’intolleranza al glutine”. Lo afferma in una nota, Michele Mendola, fondatore della community CeliachiaFacile e divulgatore scientifico sull’intolleranza secondo il quale “occorrerà anche verificare se simili tassi si registrino anche nella popolazione adulta”.


“Il progetto D1CeScreen – prosegue Mendola – pone l’Italia all’avanguardia nella prevenzione e nella diagnosi precoce del diabete di tipo 1 e della celiachia nelle fasce di età più giovane”. Finora è stata completata la fase preliminare del progetto, e sono stati sottoposti allo screening oltre 4.000 bambini tra i 2 e i 10 anni che risiedono in quattro Regioni: Lombardia, Sardegna, Marche e Campania. Dal 1 gennaio 2025, è previsto che le altre Regioni e Provincie autonome, con il coordinamento ISS, si faranno carico dell’organizzazione dello screening. Dai dati raccolti finora sull’intolleranza al glutine, il 2,9% del campione è risultato positivo agli anticorpi specifici per la celiachia. “Questo – spiega ancora l’esperto, – implica che quasi 3 bambini su 100, se già non hanno sviluppato l’intolleranza, lo faranno in futuro e quindi devono essere monitorati periodicamente. Questo tasso di fatto supera di tre volte le stime ufficiali: lo stesso Istituto Superiore di Sanità infatti ha finora sostenuto che in Italia soffrano di intolleranza al glutine circa 600mila individui, ovvero l’1% della popolazione”.


“Se il dato dello screening venisse confermato anche a livello nazionale – commenta Mendola, – dovremmo concludere che i celiaci siano quasi 2 milioni di persone. Oltretutto, i soggetti a cui è stata veramente diagnosticata la celiachia sono appena 250mila, il che vorrebbe dire che quasi 9 persone su 10 sono intolleranti al glutine, ma non lo sanno”. È lo stesso fondatore di CeliachiaFacile però a sottolineare che in questa fase è necessario essere prudenti. “Occorre attendere i risultati nazionali e avere un quadro quanto più completo possibile – spiega. – Sarebbe quindi opportuno valutare se sia possibile accelerare i tempi per effettuare il monitoraggio, e ampliare quanto più possibile il campione. Inoltre, se nel resto dell’Italia venisse confermato il dato del 2,9%, bisognerebbe effettuare uno screening analogo tra i ragazzi più grandi, e magari anche gli adulti, per analizzare cosa succede anche nelle altre fasce di età”. Secondo il divulgatore infatti è possibile che i tassi di insorgenza della celiachia siano più elevati in alcune fasce di età, come anche in determinate aree geografiche, a causa dei differenti stili di vita. “Delle recenti ricerche ad esempio – spiega, – hanno evidenziato che il microbiota intestinale, ovvero l’insieme di microrganismi presenti nel nostro intestino che rafforziamo nei primi anni di vita, può portare a una maggior predisposizione nei confronti delle malattie autoimmuni come la celiachia. La creazione di un microbiota sano dipende dall’esposizione a una varietà di microrganismi presenti nell’ambiente naturale, o che il bambino comunque riceve dalla madre e dai familiari. Questo processo tuttavia può essere compromesso da diversi fattori, tra i quali addirittura un’igiene eccessiva”.


Al momento, chiaramente, è solo un’ipotesi che l’aumento delle diagnosi di celiachia tra i bambini sia dovuto all’impoverimento del microbiota. Ma una volta completato il progetto D1CeScreen, se questa tesi venisse avvalorata, “diventerebbe fondamentale promuovere determinati comportamenti come il gioco e l’attività fisica all’aria aperta, un’alimentazione sana e varia, il contatto con la natura e con gli animali” conclude il fondatore di CeliachiaFacile.

Veneto, Favero(Pd): bene bocciatura Tar trivelle Polesine, scontata

Veneto, Favero(Pd): bene bocciatura Tar trivelle Polesine, scontataMilano, 29 nov. (askanews) – “Lo avevamo detto da tempo: troppi i rischi per il territorio del Polesine dati dalla ripresa delle trivellazioni davanti al Delta del Po. Le lezioni del passato non vanno dimenticate, anche a fronte della non conoscenza di stime aggiornate sulle quantità di idrocarburi che possono essere estratti”. Così in una nota il responsabile ambiente del Pd Veneto, Matteo Favero.


“Il Polesine è già da tempo sotto il livello del mare e per questo motivo vede presenti importanti opere dei Consorzi di Bonifica per il mantenimento delle condizioni di abitabilità in sicurezza” ha osservato. “Il futuro di questo territorio passa per altre strade: tutela e valorizzazione delle produzioni agricole, salvaguardia del comparto ittico fiaccato da granchio blu e caro benzina, iniziative per lo sviluppo di imprenditoria giovanile” ha aggiunto.

Sciopero, Coisp: a Torino sei agenti feriti, è escalation violenza

Sciopero, Coisp: a Torino sei agenti feriti, è escalation violenzaMilano, 29 nov. (askanews) – “Offese e aggressioni continue ai poliziotti: non ce la facciamo più”. Così il segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, sugli scontri tra polizia e antagonisti avvenuti stamani a Torino nel corso della manifestazione dello sciopero generale.


“Stiamo assistendo a un’escalation di violenza contro le forze dell’ordine – continua – e il bilancio in questo momento è di sei poliziotti feriti. Questi estremisti, aggressivi e violenti, non hanno esitato a scagliarsi rabbiosamente contro gli agenti, intonando cori offensivi e definendo ‘servi’ i nostri colleghi, in un chiaro tentativo di delegittimare il loro ruolo e il loro impegno al servizio della collettività”. “Non è immaginabile – continua Pianese – che i poliziotti debbano continuare a subire attacchi e insulti di questo genere, spesso promossi da una matrice ben definita che trova legittimazione in chi, irresponsabilmente, inneggia alla rivolta sociale. Questo atteggiamento non solo mette a rischio la sicurezza degli agenti, ma compromette anche la tranquillità delle città e la sicurezza dei cittadini” aggiunge riferendosi implicitamente al segretario della Cgil, Maurizio Landini.


“È indispensabile – aggiunge – che la politica, in modo trasversale, condanni con fermezza questi comportamenti criminali. Non ci devono essere ambiguità né atteggiamenti giustificazionisti: la violenza non può e non deve mai essere tollerata. Ora più che mai tutte le forze sane del Paese devono prendere posizione per rigettare qualsiasi forma di violenza per sostenere con forza il lavoro delle forze dell’ordine. Siamo stanchi di contare i feriti, siamo stanchi di vedere le città trasformarsi in un campo di battaglia in cui una minoranza violenta tenta di tenere in scacco la stragrande maggioranza dei cittadini perbene”, conclude.

Cinema, finite le riprese di “Ammazzare stanca” di Daniele Vicari

Cinema, finite le riprese di “Ammazzare stanca” di Daniele VicariRoma, 29 nov. (askanews) – Si sono concluse le riprese di “Ammazzare stanca”, il nuovo film di Daniele Vicari con Gabriel Montesi, Vinicio Marchioni, Selene Caramazza, Andrea Fuorto, Thomas Trabacchi, Cristiana Vaccaro e con Rocco Papaleo nel ruolo di Don Peppino Pesce, prodotto da Pier Giorgio Bellocchio, Manetti bros., una produzione Mompracem con Rai Cinema, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e con il supporto della Calabria Film Commission.


“Ammazzare stanca” è l’autobiografia di un ragazzo che si ribella al suo destino criminale. Si chiama Antonio Zagari e la sua è una storia vera. Nei primi anni ’70 la ‘ndrangheta calabrese dilaga e impera, dal Sud al Nord. Antonio, figlio del pericoloso boss calabrese trapiantato in Lombardia, Giacomo Zagari, ritrovandosi a uccidere più e più volte, capisce di non essere adatto a quella vita estrema. E mentre i suoi coetanei si ribellano nelle fabbriche, nelle università, nelle piazze, Antonio trova il coraggio di andare contro il padre, rifiutandone l’eredità.

Silvestroni (FdI): a Anzio e Nettuno per valorizzare risorsa mare

Silvestroni (FdI): a Anzio e Nettuno per valorizzare risorsa mareRoma, 29 nov. (askanews) – “Oggi ad Anzio e Nettuno con il ministro Musumeci per sostenere Fratelli d’Italia e i risultati del Governo Meloni, valorizzare la Risorsa Mare e il recentissimo decreto contenente provvedimenti fortemente attesi dal settore pesca: strumenti di sostegno economico e sociale volti a valorizzare l’occupazione e l’attività produttiva del comparto”. Così Marco Silvestroni, senatore di Fratelli d’Italia.


“Con il ministro Musumeci, i candidati sindaci di Anzio, Stefano Bertollini e Daniele Maggiore a Nettuno, Andrea Volpi e il consigliere regionale Bertucci, e la presenza di numerosi orgogliosi operatori del comparto abbiamo discusso dei principali interventi normativi che riguardano il regime previdenziale agevolato, che introduce sgravi contributivi del 50% per due anni, destinati alle imprese che assumono lavoratori marittimi precedentemente imbarcati su navi rottamate a seguito di arresto definitivo, fondamentale per preservare i livelli occupazionali nel settore della pesca marittima e la cassa integrazione agricola, la Cisoa, estesa al comparto della pesca, superando così le criticità normative che finora ne avevano ostacolato l’attuazione”, aggiunge. “Ancora una volta, il governo Meloni ha risposto con i fatti alle richieste di un asset per noi strategico, rinnovando il nostro impegno a sostegno dei pescatori italiani. Avevamo promesso di essere al loro fianco, e con il Governo Meloni abbiamo mantenuto questa l’Impegno. Grazie al Ministro Lollobrigida e al suo impegno in Europa, si è riusciti ad aprire nuovi bandi dedicati alla pesca, investendo in un rilancio strategico del settore bloccando la diminuzione dello sforzo di pesca. Il Governo Meloni è e sarà sempre al fianco ai pescatori”, conclude.

Accordo Carlsberg-Crea per promuovere produzione italiana del luppolo

Accordo Carlsberg-Crea per promuovere produzione italiana del luppoloMilano, 29 nov. (askanews) – Un protocollo d’intesa per promuovere la ricerca e l’innovazione nella produzione del luppolo italiano. Ha questi obiettivi il protocollo d’intesa siglato da Carlsberg Italia e Crea in occasione del convegno “La centralità della ricerca per lo sviluppo di una filiera brassicola sostenibile e made in Italy: l’esperienza del progetto LOB.IT” promosso dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea).


In particolare, attraverso l’accordo siglato, Carlsberg e Crea intendono fornire consulenza e supportare le aziende del luppolo nell’adozione di tecnologie di precisione per la gestione delle colture, svolgere attività di formazione per gli agricoltori impegnati nella produzione di luppolo o interessati ad avviarne la produzione, con particolare riferimento a tecniche colturali sostenibili nell’uso delle risorse naturali e ambientali oltre che relative al tema dell’innovazione genetica, promuovere il diretto coinvolgimento delle imprese agricole e delle loro rappresentanze nel processo di realizzazione e di progettazione dell’innovazione. La coltivazione del luppolo in Italia è in una fase di espansione: negli ultimi ha visto nascere anni aziende agricole specializzate. Carlsberg Italia da tempo promuove il luppolo coltivato in Italia, inserendolo nelle ricette delle birre del Birrificio Angelo Poretti e sostenendo realtà locali.


“Siamo molto soddisfatti di questa intesa siglata con il Crea, centro di eccellenza in Italia dedicato alla valorizzazione della filiera agroalimentare – dichiara Olivier Dubost, managing director di Carlsberg Italia – Il Crea rappresenta per noi un partner strategico perché la ricerca e lo sviluppo tecnologico nei processi produttivi ricoprono da sempre un ruolo rilevante nel Gruppo Carlsberg: questa intesa ribadisce l’importanza anche in Italia di supportare il territorio agricolo locale per una filiera brassicola più sostenibile, efficiente e competitiva”. “Il Crea è un ente di ricerca applicata, con una forte vocazione sperimentale che lo caratterizza: per questo il supporto all’agroalimentare italiano e al sistema Paese è nel suo dna – commenta Andrea Rocchi, presidente Crea – E protocolli, come quello di oggi, che auspichiamo essere solo il primo di una lunga serie da siglare con le nostre tante eccellenze imprenditoriali, intendono favorire sinergie virtuose per creare veri e propri ecosistemi di innovazione, imprescindibili per raggiungere qualsiasi obiettivo di sviluppo sostenibile e per vincere la battaglia della competitività sui mercati”.

Sciopero, Cgil-Uil: in 500mila nelle piazze contro la manovra

Sciopero, Cgil-Uil: in 500mila nelle piazze contro la manovraRoma, 29 nov. (askanews) – Un pezzo del Paese si è fermato per lo sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra e per chiedere al Governo di aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Si sono registrate adesioni “altissime” nei primi turni di lavoro, circa il 70% hanno riferito le due confederazioni, con oltre 500mila persone che, da Nord a Sud, hanno riempito 43 piazze “per difendere le libertà e i diritti di tutti”, ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione di Bologna.


La protesta è stata di 8 ore e ha riguardato i settori pubblici e privati. A seguito della precettazione del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, l’esponente di governo preso più di mira dai manifestanti, lo sciopero è stato ridotto a 4 ore nel trasporto pubblico locale e in quello aereo e marittimo. Accogliendo una delle richieste della commissione di garanzia, Cgil e Uil avevano già deciso di escludere dallo sciopero il trasporto ferroviario e quello merci su rotaia. In base alla precettazione bus, metro, tram, navi e traghetti hanno scioperato dalle 9 alle 13. Lo stop degli aerei, compreso i controllori di volo, è iniziato alle 10 e terminato alle 14. “E’ la giornata della rivolta sociale – ha ribadito Landini – vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese”. Secondo il numero uno della Cgil il Governo “è assente e sta raccontando balle, un Paese che non c’è. Non rappresenta la maggioranza del Paese, proseguiremo con la lotta. Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci”.


Da Napoli, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha affermato che le piazze piene sono la “migliore risposta a chi ha criminalizzato una giornata democratica, a chi ha cerca di mettere in discussione il diritto di sciopero. Chi ha un ruolo istituzionale dovrebbe avere più rispetto”. Il ricorso d’urgenza contro la precettazione presentato da alcune sigle sindacali (non quello di Cgil e Uil) era stato rigettato ieri dal Tar. “Le piazze non si precettano – ha dichiarato Landini – mi sembra chiaro che c’è un tentativo esplicito di mettere in discussione il diritto di sciopero, un tentativo serio di una svolta autoritaria”. La Cisl, come ormai accade da tempo, non ha scioperato, preferendo la via del confronto con l’obiettivo di arrivare a un nuovo e moderno patto sociale. “I sindacati, quelli seri, rivendicano aumenti salariali e sicurezza sul lavoro. Non stanno nei salotti”, ha tuonato Bombardieri pur senza mai nominare il sindacato guidato da Luigi Sbarra.


“Questo Governo sta scientemente lavorando per la divisione sindacale e per la rottura dentro al mondo del lavoro”, ha sottolineato Landini aggiungendo che “stiamo scioperando per tutti, anche per quelli che hanno deciso di non scioperare”. Critiche alla protesta di Cgil e Uil, soprattutto per le parole pronunciate da Landini, sono giunte da diversi settori della maggioranza. Salvini ha ricordato che “stiamo lavorando a una legge di bilancio che non piace a Landini, ma piacerà ad almeno 15 milioni di lavoratori che dal primo gennaio avranno una busta paga più alta, fino a 100 euro al mese. Lascio agli altri le polemiche e mi tengo il lavoro”. Il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, ha invece bollato come “irresponsabili” le parole del leader della Cgil, che “rischiano di alimentare lo scontro. E’ grave che torni ad agitare lo spettro della rivolta, cercando visibilità a colpi di scioperi che hanno soltanto motivazioni politiche”. A Torino, al termine della manifestazione sindacale, si sono verificati tafferugli tra antagonisti e polizia. Sono state bruciate foto della premier Giorgia Meloni e del ministro Salvini e bloccati per una ventina di minuti alcuni binari della stazione ferroviaria di Porta Susa.

Vino, Consorzio Franciacorta intitola la sua sede a Luigi Veronelli

Vino, Consorzio Franciacorta intitola la sua sede a Luigi VeronelliMilano, 29 nov. (askanews) – Nel giorno in cui ricorre il ventesimo anniversario dalla scomparsa di Luigi Veronelli, padre della critica enologica e gastronomica italiana, il Consorzio Franciacorta ha deciso di dedicargli la sua sede a Erbusco (Brescia), celebrando il suo impegno nella valorizzazione dei prodotti d’eccellenza italiani, in particolare del vino. L’inaugurazione ufficiale si è svolta questa mattina alla presenza dei soci del Consorzio, delle autorità locali, e di diversi esponenti del mondo enogastronomico e dei suoi familiari. Sul bel palazzo di tre piani in stile Liberty che è il quartier generale dell’ente consortile, da oggi compare una targa con scritto: “La via della migliore conoscenza delle possibilità del proprio territorio è, se non la sola, la più efficace per portare gli uomini al benessere” firmata Veronelli.


“Luigi Veronelli ha segnato un prima e un dopo nella cultura enogastronomica del nostro Paese” ha affermato il presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini, sottolineando che “la sua capacità di raccontare e valorizzare i territori e i produttori italiani è un’eredità che ancora oggi accompagna il nostro lavoro”. Nel maggio scorso era stato aperto ufficialmente “Il Veronelli”, un prezioso spazio permanente nel bellissimo ex Convento dei Neveri a Bariano (Bergamo), che raccoglie il cuore del patrimonio culturale dell’intellettuale anarchico milanese scomparso a 78 anni nel 2004. Un luogo di riflessione e di educazione, aperto a tutti coloro che desiderano scoprire l’incredibile percorso di questo celebre editore, scrittore, giornalista e conduttore televisivo.