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Autore: Redazione StudioNews

Covid, Schillaci: sia occasione per rilancio del Ssn

Covid, Schillaci: sia occasione per rilancio del SsnMilano, 16 mar. (askanews) – “La storia insegna che cambiamenti più significativi vengono innescati dalle crisi più profonde. L’esperienza del Covid può e deve rappresentare l’occasione di rilancio e di rafforzamento del Ssn”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo a Montecitorio a un evento promosso in vista la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus che si celebra il 18 marzo.
“L’Italia – ha osservato Schillaci – è stata la prima nazione in occidente ad essere colpita dall’emergenza Covid con medici e sanitari che con profondo spirito di sacrificio hanno affrontato in prima linea una sfida durissima, anche a costo della vita. Ma la pandemia nella sua drammaticità ha radicato la consapevolezza della centralità della salute”.
Ecco perchè “terminata l’emergenza, è il momento di guardare al domani”, ha evidenziato il ministro convinto che sia “prioritario investire sul capitale umano del Sss” e in particolare sui “pronto soccorso dove ogni giorno si offrontano situazioni ad alti livelli di stress. La valorizzazione capitale umano sarà la prova più eloquente di aver compreso la lezione rel Covid”.
La sfida, ha puntualizzato ancora Schillaci, è “costruire una sanità capace di rispondere in maniera appropriata ai bisogni di ciascuno con attività di prevenzione e con rafforzamento della medicina territoriale. Bisogna realizzare un’integrazione efficace tra ospedale e territorio” con l’obiettivo di “superare quelle criticità e quelle disuguaglianze che pandemia ha acuito. Dobbiamo fare in modo che tutti abbiamo le stesse possibilità di prevenzione, cura e assistenza. L’Italia ha centrato tutti gli obiettivi del Pnrr per il 2022 e stiamo lavorando anche per raggiungere traguardi previsti anche per l’anno in corso”, ha concluso.

Onu: boom produzione cocaina, cartelli messicani protagonisti

Onu: boom produzione cocaina, cartelli messicani protagonistiRoma, 16 mar. (askanews) – La produzione globale di cocaina ha raggiunto livelli record, con un balzo in avanti della richiesta alla fine delle restrizioni per il Covid-19. L’ha segnalato l’Ufficio Onu per la lotta alla droga e al crimine organizzato, che in un rapporto ha parlato un balzo in avanti del 35 per cento tra il 2021 e il 2022 della coltivazione di coca e ha ribadito come i cartelli messicani siano ancora i protagonisti del traffico globale.
L’Europa e il Nord America restano i maggiori mercati per la cocaina, seguiti dal Sud e Centro America e dai Caraibi. Invece i mercati in Africa e in Asia sono “ancora limitati”, ha detto Ghada Waly delle Nazioni Unite, pur segnalando che queste aree hanno potenziali di crescita molto pericolosi.
Il Rapporto globale sulla cocaina sostiene che l’aumento della produzione è stato il risultato di un’espansione nella coltivazione della pianta di coca, nonché dei miglioramenti nella conversione della coca in cocaina in polvere.
“I dati sui sequestri suggeriscono che il ruolo dell’Africa, in particolare dell’Africa occidentale e centrale, come zona di transito per la cocaina diretta ai mercati in Europa, è notevolmente aumentato dal 2019”, si legge ancora nel rapporto. “Sia la quantità totale sequestrata in Africa che il numero di grandi sequestri hanno raggiunto livelli record nel corso del 2021”.
Il rapporto afferma che il Covid-19 ha avuto un effetto “dirompente” sui mercati della droga, poiché i viaggi internazionali sono stati gravemente ridotti. La domanda è crollata con la chiusura di locali notturni e bar durante i lockdown della pandemia. “Tuttavia, i dati più recenti suggeriscono che questo crollo ha avuto un impatto minimo sulle tendenze a lungo termine”, afferma il rapporto. “L’offerta globale di cocaina è a livelli record”.
A dominare ancora le rotte del traffico resta la Colombia. E’ in forte aumento anche l’uso del crack nei paesi dell’Europa occidentale e, tra questi, nel Regno unito, Belgio. Francia, Spagna. Anche in Italia la crescita del consumo di questa variante della cocaina è lenta ma costante.
Il principale “hub” italiano dell traffico di cocaina, sulla base dei sequestri effettuati, appare essere Gioia Tauro col suo grande porto. Ma in Europa i principali centri di arrivo della cocaina sono Anversa e Rotterdam.
I gruppi criminali di piccole e medie dimensioni stanno giocando “un ruolo sempre più importante” nel traffico globale di cocaina. Questi gruppi gestiscono solo parti della filiera e formano partenariati con altre organizzazioni. La frammentazione è stata osservata in tutte le regioni e gli attori coinvolti sono diventati sempre più specializzati.
Tuttavia restano i cartelli messicani rimangono i principali attori a livello globale. Il Cártel de Sinaloa e il Cártel Jalisco Nueva Generación (CJNG), per esempio, controllano in gran parte i corridoi di traffico tra il Messico e gli Usa. Poi si affidano a gruppi criminali locali e bande di strada per distribuire cocaina. La maggior parte dei gruppi criminali messicani sono propaggini di ex organizzazioni ancora più grandi. Costituiscono costantemente alleanze con altri gruppi.
Il cartello criminale brasiliano Primeiro Comando da Capital (PCC), dal suo punto di vista, ha ampliato la sua presenza in altri paesi sudamericani, in Africa e in Europa, e controlla diverse fasi della catena di approvvigionamento della cocaina.
In Europa, il traffico di cocaina sembra essere controllato da gruppi criminali europei, alcuni impegnati nella ricezione della droga e altri specializzati nella sua distribuzione. I gruppi criminali della regione dei Balcani sono diventati i principali player del traffico su larga scala.
Sulle vie di transito africane, invece, sembrano essere predominanti le reti criminali nigeriane. Sono attive anche a livello globale, supportate da un segmento della diaspora nigeriana e da una vasta rete di corrieri della droga.

Nasce un marketplace ttaliano con il cashback al 50%: Extraconomy

Nasce un marketplace ttaliano con il cashback al 50%: ExtraconomyMilano, 16 mar. (askanews) – Un marketplace per privati ed ecommerce in cui si può pagare attraverso la moneta tradizionale, ma anche con un sistema di cashback al 50% in crediti. Questa l’idea alla base del nuovo marketplace Extraconomy ideato dall’imprenditore romano Andrea Sabbatini, co-fondatore della startup, che proprio in questi giorni sta approdando sul panorama digitale, avvalendosi di un team di venti giovani professionisti.
Nel marketplace di Extraconomy è possibile pagare con la moneta tradizionale, gli euro, ma è anche possibile usufruire di un sistema di cashback al 50%. E cioè: comprando un bene o un servizio, la metà del valore di quanto acquistato sarà restituito in Extracoin, una moneta complementare interna. Questi crediti saranno poi spendibili all’interno dello shop Extraconomy, nonché convertibili attraverso un programma fedeltà. A queste due opzioni se ne aggiungerà presto una terza, la cripto-moneta EXC, già in fase di crowfunding, che faciliterà in futuro sia le attività sulla piattaforma che la diffusione di questa nuova forma di pagamento.
Su Extraconomy, spiegano i promotori del progetto, è possibile trovare veicoli usati e corsi di formazione online, capi di abbigliamento, utensili per l’arredo ed articoli per l’infanzia, device elettronici, sono solo alcuni tra i prodotti e servizi in vendita sullo shop di Extraconomy, dove l’utente può scegliere se essere venditore o acquirente dei beni messi a disposizione sulla vetrina digitale per sfruttare la complementarietà del credito Extracoin che crescerà in base alle interazioni tra utenti sulla piattaforma stessa, aumentandone perciò, progressivamente, il potere economico. Usufruendo della vetrina di un marketplace già esistente, inoltre, si abbatteranno i costi relativi all’apertura e al mantenimento di un proprio e-shop, traendo vantaggio dalla rete della community che amplia le possibilità di business.
Il team di Extraconomy dichiara poi di essere particolarmente attento alle tematiche green: “La scelta di questa forma di marketplace – ha aggiunto Sabbatini – rappresenta, infatti, un’alternativa sostenibile allo shopping tradizionale, poiché incentivando il riutilizzo e il mercato del second-hand si contribuisce alla riduzione dei consumi e delle produzioni, dando una seconda vita agli oggetti. Inoltre l’ecosistema Extraconomy potrebbe spingere i commercianti a smobilizzare le merci ferme in magazzino vendendole on-line. Si tratta di un impatto importante sull’ecologia e sullo smaltimento dei rifiuti: sappiamo, per fare un esempio, che l’industria della moda è seconda solo a quella del petrolio per produzione di scarti, una quantità che oscilla tra le 4 e le 5 miliardi di tonnellate di Co2 ogni anno. Dando un’ulteriore possibilità agli abiti usati ne guadagna sia l’utente, in termini di risparmio economico, che l’ambiente, in fatto di risparmio energetico e industriale”.
La peculiarità della piattaforma risiede anche nel vantaggio di poter ottenere un credito che aumenta ad ogni azione di vendita e diventa utile per le successive operazioni tra utenti: “ogni volta che l’utente coinvolgerà direttamente un nuovo soggetto, o attraverso una vendita o per geolocalizzazione, diventerà in prima persona stakeholder di un progetto di economia partecipata e circolare. Ciò gli permetterà di diversificare i guadagni e incrementare i profitti, e quindi anche i crediti, da una qualsiasi compravendita operata da utenti terzi agganciati al proprio account o facenti parte del proprio circolo economico”. Extraconomy, oltre ad essere navigabile da qualsiasi device, può contare anche su un’app dedicata per il sistema Android e iOS.

Gattinoni Group, nel 2022 dal turismo 210,5 milioni volume affari

Gattinoni Group, nel 2022 dal turismo 210,5 milioni volume affariMilano, 16 mar. (askanews) – Gattinoni Group ha archivia il 2022 della divisione turismo con risultati che parlano di un volume d’affari pari a 210,518 milioni di euro (162,518 realizzati dalle 120 agenzie di proprietà e 48 milioni dal prodotto interno del Gruppo). Il valore generato dai contratti commerciali ha raggiunto invece 560 milioni di euro.
“Innovare ed investire sul futuro – ha commentato Sergio Testi, direttore generale – è sempre stata una caratteristica del nostro Gruppo, e averlo fatto nel periodo del Covid ci ha permesso di poter affrontare il prossimo triennio con del potenziale decisamente più alto rispetto al 2019. Durante il periodo della pandemia abbiamo investito molto in tecnologia, nella convinzione che avremmo dovuto essere pronti alla ripresa del mercato. Nel frattempo abbiamo analizzato i cambiamenti che stavano avvenendo, ci siamo prefissi di cogliere la trasformazione della domanda e di anticiparla. L’obiettivo era dotare le agenzie di tutta la tecnologia necessaria per seguire il cliente, che stava modificando esigenze e comportamenti. Non appena ci sono state le condizioni di ripartenza delle prenotazioni, la nostra divisione travel, le nostre agenzie affiliate e ovviamente quelle di proprietà hanno beneficiato, seppur in un contesto non facile, di strumenti e servizi idonei a rispondere alle complesse richieste del mercato riuscendo in tempi brevissimi a raccogliere importanti risultati”.
Gli obiettivi per il 2023 puntano a raggiungere un fatturato di divisione di 304 milioni di euro, con una crescita superiore al 40%. All’interno di questo dato, per le agenzie la stima è di 219,457 milioni di euro, mentre l’obiettivo di prodotto è di 73 milioni di euro. Il valore dei contratti commerciali per l’anno 2023 mira ad arrivare a 678 milioni di euro.
“Per il 2023 – ha concluso Testa – ci siamo dati obiettivi molto importanti perché il mercato è in piena ripresa; le basi per superare ampiamente i volumi del 2019 ci sono tutte. Abbiamo in piano numerose strategie diversificate, che vanno da una maggiore integrazione dei servizi e della formazione che offriamo alle agenzie affinché possano affermarsi e conquistare sempre maggiori clienti sui mercati dove operano, all’ampliamento dell’offerta di prodotto. Siamo molto soddisfatti dei nostri partner, in particolare tour operator e crocieristi, e abbiamo scelto di ampliare e diversificare la nostra offerta per andare incontro alle esigenze delle agenzie, che hanno un portafoglio clienti sempre più vario e con molteplici esigenze di vacanza”.

Sanità, Schillaci: 150 milioni euro annui per rimborso farmaci SSN

Sanità, Schillaci: 150 milioni euro annui per rimborso farmaci SSNRoma, 16 mar. (askanews) – “I tempi sono maturi per rivedere il sistema di remunerazione delle farmacie e dell’intera filiera che da anni deve essere aggiornato. In questo ambito voglio ricordare l’adozione del decreto ministeriale attualmente all’esame della Conferenza Stato-Regione relativo al riparto della remunerazione aggiuntiva riconosciuta alle farmacie nei limiti di 150 milioni di euro annui per il rimborso dei farmaci erogati nel Servizio Sanitario Nazionale e che è prevista nella legge di bilancio approvata lo scorso dicembre”. Lo ha annunciato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al Convegno della Fofi, Federazione Ordini Farmacisti Italiani, “Il farmacista nella percezione degli italiani dopo la pandemia: Presentazione dell’indagine Ipsos”.
“I risultati della ricerca Ipsos – ha sottolineato Schillaci – confermano che il farmacista, negli ultimi tre anni, è diventato sempre più percepito come una figura di riferimento soprattutto per la popolazione più adulta. La pandemia ha sollecitato la necessità di un cambio di passo del nostro Servizio Sanitario e ha innescato nelle farmacie un cambiamento già in atto in risposta ai mutamenti epidemiologici avvenuti”.
Il ruolo delle farmacie, dunque, “è prezioso per la nostra nazione” che può contare “sulla capillarità delle farmacie che con grande tempestività hanno saputo superare non poche difficoltà e riorganizzarsi per offrire tamponi e vaccini” durante il periodo del Covid.

Gdo, Mediobanca: inflazione spinge vendite 2022 (+6,7%) ma calano margini

Gdo, Mediobanca: inflazione spinge vendite 2022 (+6,7%) ma calano margini

Discount e mdd antidoto al caro prezzi. Distribuzione organizzata dinamica

Milano, 16 mar. (askanews) – L’inflazione spinge nel 2022 le vendite nella grande distribuzione italiana ma si registra una erosione dei margini. In questo quadro segnato dal caro prezzi il discount e la marca privata del distributore diventano la via d’uscita per il consumatore. E’ questa la prima fotografia che emerge leggendo la nuova edizione dell’Osservatorio sulla Gdo italiana e internazionale e a prevalenza alimentare dell’Area studi Mediobanca. L’osservatorio aggrega i dati economici e finanziari di 130 aziende nazionali e 31 maggiori player internazionali per il periodo 2017-2021; per l’Italia la copertura è stimata pari al 97,6% del mercato.
I dati preliminari dei grandi retailer internazionali quotati indicano vendite nel 2022 in aumento del 7,8% ma con un calo dei margini industriali del 6,2%. Per la Gdo italiana è attesa invece una crescita delle vendite nel 2022 del 6,7% con l’Ebit margin in calo all’1,4% dal 2,4% del 2021, si legge nella nota. L’inflazione minaccia la tenuta della domanda, in calo del 6% a gennaio 2023, erodendo il potere di acquisto dei consumatori nonostante per il 2023 si preveda un ulteriore incremento delle vendite del 2,8%.
La ricerca di maggiori opportunità di risparmio da parte dei consumatori spinge, in particolare, i prodotti a marchio del distributore (Mdd) che raggiungono nel 2022 vendite pari a 12,8 miliardi (+9,4% sul 2021) e il canale dei discount proiettati oltre il 22% del mercato (17,4% nel 2017). In calo la pressione promozionale, dal 28,3% del 2019 al 22,4% di settembre 2022 quale primo argine di difesa della Gdo all’incertezza sui costi e ai problemi di approvvigionamento. Prosegue la crescita del canale on-line (+10,5% sul 2021) ma comunque fermo intorno al 3% del fatturato complessivo.
La concentrazione del mercato italiano è stabile: la market share dei primi cinque retailer è pari al 57,1%, restando al di sopra di quella della Spagna (49,8%), ma lontana da Paesi Bassi (80,1%) Francia (78,4%), Gran Bretagna (75,4%) e Germania (75%). L’osservatorio, tuttavia, segnala un forte dinamismo nella Distribuzione organizzata: il relativo peso è passato dal 33,3% del 2017 al 37,9% nel 2021. Nel periodo 2018-2021, 14 operatori indipendenti sono entrati nel perimetro della Distribuzione organizzata, altri cinque si sono spostati all’interno del segmento. VéGé è l’operatore che ha attratto il maggior numero di nuovi associati (nove), D.IT ha associato tre società, due nuovi ingressi per Selex e Crai e uno ciascuno per C3, Agorà e Despar.

Giornata Mondiale del Sonno: al Gemelli open day con esperti

Giornata Mondiale del Sonno: al Gemelli open day con espertiMilano, 16 mar. (askanews) – Il sonno è un’attività importantissima che occupa più di un terzo della nostra vita ed è fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere. “Una persona che non dorme – ricorda Giulio Gasparini, Professore Associato di Chirurgia maxillo-facciale, Università Cattolica, e Responsabile UOS di Chirurgia Preprotesica, presso la UOC Chirurgia maxillo-facciale, della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS diretta dal Professor Alessandro Moro – ha lo stesso livello di attenzione di una persona che ha bevuto un litro di vino; mettersi alla guida dopo una notte di sonno disturbato può dunque avere conseguenze fatali. Da molti anni ci occupiamo di sonno con un team multidisciplinare composto da colleghi neurologi, pneumologi, otorinolaringoiatri e odontoiatri. E il 17 marzo, come da tradizione, organizziamo un Open Day dedicato alle persone con qualsiasi disturbo del sonno (insonnia, russamento, apnee, risveglio precoce con difficoltà a riaddormentarsi) che possono venire presso l’Ambulatorio della Chirurgia Maxillo Facciale (stanza 560, 5° piano, ala D) per fare una visita di orientamento, che consentirà poi di indirizzarle verso l’ambulatorio che si occupa di quella problematica specifica. L’accesso all’ambulatorio sarà consentito dalle 9.00 alle 17.00, previa prenotazione. In caso di grande affluenza i pazienti saranno ricontattati per una programmazione delle visite nei vari ambulatori nei giorni successivi”.
Tra i grandi problemi del sonno, molto importante è la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), che, nella popolazione generale, ha una prevalenza del 2-30%. “Si tratta di un problema sommerso – spiega il professor Gasparini – perché spesso le OSAS, come anche il russamento (peraltro spesso presente nel paziente con OSAS) toccano lintimo della persona, che ha difficoltà ad accettare il problema e a cercare aiuto. Chi dorme da solo poi può non accorgersi del problema. Ma le OSAS vanno affrontate perché possono dare problemi gravissimi. Basti pensare che le persone con OSAS gravi hanno un rischio di morire 5 volte maggiore della popolazione generale nei 5 anni successivi, se la patologia non viene trattata. Il pericolo è molto alto soprattutto per alcune categorie di lavoratori, come chi lavora alla guida di un taxi o di un camion; si calcola che il 40% degli incidenti stradali sia dovuto al colpo di sonno, evenienza frequente nei pazienti con OSAS”.

Consolato Vancouver: l’ad di Pininfarina per Italian Design Day

Consolato Vancouver: l’ad di Pininfarina per Italian Design DayRoma, 16 mar. (askanews) – Per celebrare la settima edizione dell’Italian Design Day il Consolato Generale in Vancouver, in collaborazione con la Camera di Commercio italiana in Canada occidentale, ha invitato l’Amministratore Delegato di Pininfarina Group, dott. Silvio Pietro Angori, a tenere una conferenza lo scorso 9 marzo presso il locale Museo civico.
La grande notorietà di cui gode il marchio ha richiamato un folto pubblico composto da architetti, importatori e interior designers, addetti del settore moda, ma anche semplici appassionati.
Dopo aver presentato le diverse attività del Gruppo, che spaziano dall’automotive alla nautica, dall’architettura all’arredamento e all’oggettistica di lusso, il dott. Angori ha esposto le principali qualità che caratterizzano la filiera del design italiano e l’importanza di creare spazi rispettosi dell’ambiente. L’individuo costituisce comunque il nucleo centrale attorno al quale concepire e sviluppare idee innovative assicurando funzionalita’ e benessere.
Il Console Generale Fabio Messineo ha espresso grande soddisfazione per aver potuto ospitare una delle eccellenze del nostro Made in Italy proprio a Vancouver, ove è grande la passione per le auto sportive e di lusso: “anche la possibilità di coniugare crescita e sostenibilità ambientale – ha aggiunto – è stata di particolare interesse, considerato che questa città, in continua espansione, riserva grande attenzione alla natura incontaminata che la circonda”.

Baidu ha lanciato la risposta cinese a ChatGPT

Baidu ha lanciato la risposta cinese a ChatGPTRoma, 16 mar. (askanews) – Il gigante dei motori di ricerca Baidu ha rilasciato oggi la versione “beta” di Ernie Bot, la risposta cinese a ChatGPT di OpenAI. Lo riferisce il South China Morning Post.
La presentazione avvenuta oggi a Pechino è durata una trentina di minuti. Il presidente e amministratore delegato di Baidu, Robin Li, però non ha mostrato le funzioni del chatbot basato sull’intelligenza artificiale con una dimostrazione dal vivo, come accade di solito nelle presentazioni tech sullo stile della Silicon Valley, ma si è limitato a illustrare delle scermate PowerPoint.
Sono stati proiettati anche dei video che mostrano le presunte funzioni di Ernie Bot.
“In base alla mia personale esperienza con Ernie Bot, non posso dire che sia perfetto. Il lancio ora è dovuto alla richiesta del mercato”, ha detto Li. “Ernie Bot non è uno strumento cinese nella rivalità con gli Stati uniti – ha proseguito – ma un risultato naturale acquisito da generazioni di ingegneri Baidu, sulla base del loro sogno di usare la tecnologia per cambiare il mondo”.
I mercati non sembrano aver accolto con grande entusiasmo la presentazione. Le azioni di Baidu hanno chiuso oggi con un calo del 6,4 per cento, in netto contrasto con lo scorso mese quando guadagnarono il 15 per cento all’annuncio che la compagnia stava lavorando a un concorrente di ChatGPT.
L’evento cinese inoltre è stato parzialmente oscurato anche dal fatto che solo ieri OpenAI ha lanciato la nuova versione di ChatGPT, GPT-4, con nuove e potenziate funzioni.
Ernie Bot sarà accessibile al momento solo a pochi utenti che riceveranno un codice d’invito, tranne alcune funzioni immediatamente disponibili ai clienti corporate. Gradualmente sarà aperto al pubblico.

IIC Monaco di Baviera: concerto di Emanuela Mosa e Mayaka Nakagawa

IIC Monaco di Baviera: concerto di Emanuela Mosa e Mayaka NakagawaRoma, 16 mar. (askanews) – L’Istituto italiano di cultura di Monaco di Baviera annuncia il concerto di Emanuela Mosa (violoncello) e Mayaka Nakagawa (pianoforte).
L’evento si inserisce nell’ambito del progetto „Giovani Talenti Musicali Italiani nel Mondo”.
In collaborazione con il Comitato Nazionale Italiano Musica (CIDIM) e l’Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”.
Emanuela Mosa, nata a Caltanissetta nel 1998, ha conseguito nel 2017, presso l’ISSM “Vincenzo Bellini” della sua città natale, il Diploma Accademico di I livello in pianoforte con la votazione di 110 e lode sotto la guida del Prof. Giuseppe Fagone, e nel 2019 il Diploma Accademico di II livello in violoncello con 110 e lode e menzione d’onore sotto la guida del Prof. Vadim Pavlov.
Ha seguito svariate Masterclasses con musicisti internzionalmente rinomati, tra cui, per il pianoforte, i Maestri Pietro De Maria, Benedetto Lupo, Roberto Cappello, Giuseppe Andaloro, Vincenzo Balzani, Andrea Lucchesini; per il violoncello i Maestri Luca Signorini, Massimo Macrì, Luigi Piovano, Enrico Bronzi, Martin Löhr, Giampaolo Toso, Antonio Meneses, Alain Meunier, David Geringas; per la musica da camera i Maestri Bruno Canino, Alberto Miodini, Alessandro Milani, Lukas Hagen, Andrea Lucchesini. Nel 2018 vince la borsa di studio per violoncello del progetto “Professione Orchestra” istituito dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
E’ docente di violoncello presso Il Conservatorio “V. Bellini” di Caltanissetta a far data dall’ A.A.2020/21. Si è esibita in qualità di solista in molte città italiane tra cui Catania, Napoli, Caserta, Brescia, Cremona, ottenendo unanimi riconoscimenti della critica e del pubblico.
Mayaka Nakagawapianista, nata nel 1993 in Giappone, si è laureata a pieni voti presso l’Università di Musica di Tokyo tramite una borsa di studio speciale per studenti dotati, e ha poi concluso il Master in pianoforte in qualità di studente invitato speciale.
Riceve nel 2014 una borsa di studio dalla Fondazione Yamaha per la Promozione Musicale, e nel 2017 dalla Fondazione Sadao Yamada istituita dalla Daido Corporation. Attualmente si sta perfezionando con il M.o Leonid Margarius all’Accademia Internazionale di Musica di Imola.
Ottiene presto numerosi premi nazionali ed internazionali: nel 2019 1° premio e Orchestra premio alla XIII Concorso Internazionale Campillos; nel 2013 finalista e Premio Speciale Giuria categoria Studenti e nel 2014 seconda classificata e Premio Speciale “Ohji Hall” alla Competizione PTNA (Piano Teachers’ National Association of Japan); terza classificata alla Competizione di Pianoforte dell’Università di Musica di Tokyo; Primo Premio al Concorso Fazioli online.
Ha già al suo attivo numerosi concerti in Giappone (Tokyo, Nagoya, Nagano, Osaka, Kawasaki, Kobe). Nel 2015 viene invitata come solista in Polonia all’International Piano Festival di Naleczów, e nello stesso anno partecipa ad un concerto a Varsavia; l’anno seguente, ancora come solista, a Cracovia.
Programma: Johannes Brahms (Amburgo, 7 maggio 1833 – Vienna, 3 aprile 1897)
Sonata per violoncello e pianoforte n.1 op 38 in mi minore
Allegro non troppo Allegretto quasi Menuetto – Trio Allegro
Dmítrij DmítrievicŠostakóvic(San Pietroburgo, 25 settembre 1906 – Mosca, 9 agosto 1975)
Sonata in re minore per violoncello e pianoforte op.40
Allegro non troppo Allegro Largo Allegro