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Autore: Redazione StudioNews

8 marzo, Poliambulatorio San Raffaele Termini in campo con As Roma

8 marzo, Poliambulatorio San Raffaele Termini in campo con As RomaRoma, 7 mar. (askanews) – L’8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, il Poliambulatorio San Raffaele Termini scende in campo insieme all’A.S. Roma per una giornata dedicata alla cultura della prevenzione e alla salute al femminile. Il club giallo rosso ha deciso infatti di attivare un network di strutture sanitarie della capitale per offrire alle donne prestazioni e screening gratuiti di vario tipo. All’iniziativa prenderanno dunque parte il Poliambulatorio San Raffaele Termini, l’ASL RM1, l’ASL RM3 e la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Per l’occasione al San Raffaele, official partner della società giallo rossa, sarà possibile sottoporsi gratuitamente alla MOC, l’esame radiologico che misura la densità e la massa ossea indicato per la prevenzione e la diagnostica dell’osteoporosi, patologia che colpisce in particolar modo le donne in menopausa. Sarà possibile effettuare l’esame dalle ore 8:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:30 presso la struttura che si trova in Via Giolitti 16 all’interno della Stazione Termini, tra la COIN e il Mercato Centrale. È necessaria la prenotazione inviando un’email all’indirizzo accettazione.termini@sanraffaele.it indicando nome e cognome del paziente e un numero di telefono. Alle ore 10:30 insieme alla mascotte della squadra, il lupacchiotto Romolo, farà visita alla struttura di via Giolitti l’Assessore alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità del Comune di Roma Monica Lucarelli.

Migranti, incontro Meloni-Salvini: “piena sintonia”

Migranti, incontro Meloni-Salvini: “piena sintonia”Roma, 7 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si sono incontrati a Palazzo Chigi per fare il punto sul dossier immigrazione. E’ quanto fanno sapere fonti della maggioranza.
Il colloquio “cordiale e concreto”, spiegano le fonti, “è stata l’occasione per fare il punto della situazione con particolare riferimento al dossier-immigrazione. È stata confermata piena sintonia, anche in vista di nuovi provvedimenti che saranno all’attenzione del prossimo Consiglio dei Ministri di giovedì”, concludono le fonti assicurando la “compattezza” della coalizione.

Powell torna “falco”: potremmo dover riaccelerare rialzi tassi Fed

Powell torna “falco”: potremmo dover riaccelerare rialzi tassi FedRoma, 7 mar. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve, Jay Powell ha lanciato chiari segnali in senso restrittivo sulla politica monetaria Usa, spazzano via qualunque residua ipotesi su cambi di rotta. Ha anzi esplicitamente ventilato la possibilità di una riaccelerazione sui rialzi dei tassi di interesse. “Sebbene l’inflazione si sia moderata negli ultimi mesi, il processo per riportarla al 2% ha una lunga strada davanti ed è probabile che risulti accidentato. Gli ultimi dati economici si sono rivelati più solidi del previsto, il che suggerisce che probabilmente il livello finale dei tassi sarà più elevato di quanto precedentemente anticipato”, ha detto alla prima delle due giornate della sua audizione semestrale al Congresso.
Inoltre “se l’insieme dei dati indicherà che è necessario un inasprimento più marcato – ha puntualizzato Powell – saremo pronti a aumentare il ritmo di rialzo dei tassi”.
Frasi inserite nelle dichiarazioni introduttive dell’intervento, quindi scelte e soppesate con il chiaro intento di avere la massima visibilità sui mercati. E l’effetto è stato immediato: Wall Street si è mossa al ribasso, mentre il dollaro è scattatato al rialzo, con l’euro tornato sotto quota 1,06 sul biglietto verde.
Alla Federal Reserve “continuiamo a ritenere che aumenti dei tassi sui fed funds saranno appropriati per raggiungere una linea di politica monetaria che sia sufficientemente restrittiva per riportare l’inflazione al 2%”, ha detto ancora Powell. E questo potrebbe appunto anche implicare un ritorno a rialzo a colpi di 50 punti base, laddove nelle ultime riunioni la Fed era tornata a muovere i tassi nella misura di 25 punti base (che una volta era la normalità).
Secondo Powell sul versante monetario contro l’alta inflazione “abbiamo fatto molta strada e i pieni effetti del nostro inasprimento devono ancora essere avvertiti. Ma anche così c’è ancora del lavoro da fare”. E “senza stabilità dei prezzi – ha ribadito il banchiere centrale – l’economia non funziona per nessuno. Continueremo ad assumere le nostre decisioni volta per volta, tenendo presente l’insieme dei dati che perverranno e le loro implicazioni per le prospettive dell’attività economica e dell’inflazione”.
Sull’ipotesi di una insolvenza sui pagamenti del governo federale, “l’unica strada” per evitarla “è alzare il tetto al debito in maniera tempestiva, in modo da permettere di effettuare i pagamenti”. Mentre “le conseguenze” di un default “potrebbero essere straordinariamente avverse e durare molto a lungo”, ha avvertito.

Da 31 marzo a 3 aprile a Verona il fuori salone “Vinitaly and the City”

Da 31 marzo a 3 aprile a Verona il fuori salone “Vinitaly and the City”Milano, 7 mar. (askanews) – Un brindisi diffuso per Verona. E’ “Vinitaly and the City”, il fuori salone dedicato al pubblico e agli appassionati, che per quattro giorni, dal 31 marzo al 3 aprile, colorerà il centro storico scaligero in un mosaico di appuntamenti costituito da degustazioni, masterclass, talk, incontri e visite guidate all’insegna dell’eccellenza enologica italiana.
Il quartier generale sarà il triangolo tra piazza dei Signori (Loggia di Fra Giocondo, Loggia Antica, Torre dei Lamberti), Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, dove si concentrerà la gran parte degli appuntamenti e le “lounge” per i “tasting”. Nella Loggia di Fra Giocondo ci sarà la grande Enoteca di Vivite-Alleanza delle Cooperative, dove sarà possibile degustare varietà da tutta Italia prima di avventurarsi nella Mixology, nella Loggia Antica.
Il Consorzio Tutela Lugana Doc porterà l’asticella dei brindisi a quota 84 metri, nella terrazza panoramica della Torre dei Lamberti, mentre nel Cortile Mercato Vecchio troveranno spazio il Consorzio di Tutela Chiaretto e Bardolino, il Consorzio Vini Asolo Montello e la Regione Calabria. Qui si terranno anche i “Wine talk” condotti dall’enologa e wine writer Sissi Baratella: uno spazio di dibattito e confronto tra pubblico e produttori. Si contenderanno infine il Cortile del Tribunale, in una rassegna di istantanee dal panorama vinicolo di tutto il Paese, la guida Vini d’Italia del Gambero Rosso e la Regione Lazio, protagoniste di degustazioni e tasting tra vini premiati e curiosità enogastronomiche.
Tra le novità più suggestive in programma, il lancio della wine guitar di “Vinitaly and the City” in legno di botte di castagno realizzata da Fabrizio Paoletti, il liutaio che ha firmato le chitarre di star come Bruce Springsteen, Keith Richards e Joe Walsh. Non mancano gli appuntamenti letterari, in collaborazione con la libreria Feltrinelli di Verona, che domenica 2 aprile entra nel palinsesto della manifestazione con due introduzioni a tema enogastronomico. Roberto Valbuzzi (figlio d’arte e chef del ristorante Crotto Valtellina) parlerà del suo “Cuoco, ristoratore, contadino”, edito da Gribaudo (ore 15), mentre Joe Bastianich presenterà il libro “Il grande racconto del vino italiano” scritto con Tiziano Gaia per Mondadori Electa (ore 19).
“Vinitaly and the City” è organizzato da Veronafiere in collaborazione con Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona.

Autonomia, Solinas: attualizzata e difesa con atti concreti

Autonomia, Solinas: attualizzata e difesa con atti concretiRoma, 7 mar. (askanews) – “L’autonomia deve essere attualizzata e difesa con atti concreti, non invocata a intermittenza e lasciata, nei fatti, sottomessa alle derive centralistiche care alla sinistra”. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, risponde alle critiche avanzate dalle forze di opposizione in Consiglio Regionale in merito al ddl sull’autonomia differenziata.
“La Sardegna deve vivere la propria autonomia, declinarla in base alle sfide e ai cambiamenti e tradurla in una resistenza culturale che non è isolamento ma piena condivisione e partecipazione. Nuove prospettive legislative possono ampliare i confini dell’autonomia sarda, e dovrebbero vedere impegnate tutte le forze politiche in uno sforzo unitario. Dobbiamo proseguire nel percorso avviato sulle entrate, che grazie agli accordi da me sanciti con il Governo ha portato a maggiori introiti alla casse regionali per 480 milioni annui, nonché all’assegnazione di 1 miliardo e 600 milioni per la realizzazione di nuove opere pubbliche”, ha sottolineato.
“Vedo invece l’opposizione poco incline all’elaborazione di proposte e più attratta dallo sterile scontro politico, che considero peraltro legittimo e rispettabile. L’annunciato dibattito in aula sarà l’occasione per ricercare nuovi punti in comune per rilanciare la nostra battaglia autonomistica non solo nel Parlamento nazionale ma anche a Bruxelles, per ottenere una revisione profonda della normativa europea, per renderla più rispondente alle sfide dei nostri territori che le crisi quali quella attuale evidenziano e aggravano”, ha detto.

Schifani: bene assoluzione Lombardo, nessun ombra mafia su Regione

Schifani: bene assoluzione Lombardo, nessun ombra mafia su RegioneRoma, 7 mar. (askanews) – “La definitiva assoluzione di Raffaele Lombardo dalle accuse di concorso esterno e di corruzione elettorale aggravata dall’avere favorito la mafia è una doppia buona notizia. Da un lato perché la sentenza della Cassazione cancella ogni possibile ombra sul fatto che un ex presidente della Regione Siciliana possa essere sceso ad accordi con la mafia, dall’altro perché restituisce, a tredici anni dall’avvio dell’inchiesta e dopo un iter molto complesso e travagliato, serenità a una persona perbene e alla sua famiglia”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Sardegna punta a Einstein Telescope, progetto da 1,5 mld di euro

Sardegna punta a Einstein Telescope, progetto da 1,5 mld di euroRoma, 7 mar. (askanews) – È pari ad almeno un miliardo e mezzo di euro l’investimento per l’Einstein Telescope, che coinvolgerà in fase di costruzione oltre 2.500 persone, e sul lungo termine sarà un grande polo scientifico di valore internazionale, destinato ad attrarre risorse da investire alla frontiera della scienza e della tecnologia. Determinante è il ruolo della Regione Sardegna che ha preso un impegno formale con il governo per stanziare 350 milioni di euro da aggiungere al finanziamento statale che sarà di circa 1 miliardo una volta che sarà definita la miniera di Sos Enattos quale luogo deputato a ospitare ET. Un impegno partito da lontano, quello della Regione, dato che ammontano a circa 3,5 milioni di euro le risorse già investite in questi anni dalla RAS per la realizzazione dei Laboratori SarGrav, precursore dell’Osservatorio ET).
“Il progetto Einsten Telescope porterà l’Isola al centro della scienza mondiale consentendo all’intero Paese di mantenere la leadership scientifica e tecnologica nel settore di ricerca della fisica”, ha spiegato il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, secondo cui “il nuovo rivelatore gravitazionale rappresenta un’opportunità di sviluppo unica nel suo genere, un motore di sviluppo, innovazione e crescita per la Sardegna, l’Italia e l’Europa intera”.
Come sede dell’infrastruttura, la Sardegna beneficerà di una parte rilevante del volume d’investimenti calcolato in oltre 4,5 miliardi, per 36mila posti di lavoro in nove anni. “L’Einstein Telescope è una grande opportunità non solo per la ripartenza economica della zona che lo ospiterà, ma di tutta l’Isola – spiega l’Assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino – Al di là del grande valore scientifico e culturale, la realizzazione di Et nel nuorese avrebbe quindi un significativo impatto socio-economico: dei 4,5 miliardi stimati come volume d’investimenti, il 65-70% saranno infatti di ricaduta regionale, circa 3 miliardi”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

Terapie avanzate, eccellenza clinica e sfida all’accesso

Terapie avanzate, eccellenza clinica e sfida all’accessoRoma, 7 mar. (askanews) – Il valore delle terapie avanzate che rappresentano la nuova frontiera della cura e opportunità uniche per i pazienti, ma anche la sfida dell’accesso alle terapie genetiche e cellulari. Si è parlato di questo all’incontro “Unlocking Innovation: come preparare il sistema salute alla sfida delle Terapie Avanzate”, organizzato dall’Ambasciata americana e da Vertex Pharmaceuticals.
L’evento ha rappresentato l’occasione per clinici, farmacoeconomisti e rappresentanti delle istituzioni per riflettere sul valore delle terapie avanzate e sulle sfide per il Sistema Sanitario Nazionale, con un focus su come pubblico e privato possano collaborare per costruire insieme il “sentiero” per garantire l’accesso a queste innovazioni per i pazienti italiani.
“Compito dei clinici – ha spiegato Franco Locatelli, Direttore Dipartimento Onco-Ematologia e Terapia Cellulare e Genica IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – è quello di sfruttare queste opportunità sia contribuendo alle sperimentazioni internazionali che vengono sviluppate dalle industrie, sia sviluppandone all’interno delle istituzioni accademiche, dei progetti mirati a rendere questi approcci applicabili a un numero sempre maggiore di malati e a un numero sempre maggiore di differenti patologie”.
A oggi i prodotti medicinali di terapia avanzata approvati in Europa sono 25, di cui 18 attivi; 10 hanno ricevuto la rimborsabilità da parte dell’Aifa. Si stima che entro il 2030 potrebbero essere lanciate fino a 60 nuove terapie cellulari e geniche, che potrebbero trattare circa 350mila pazienti.
“Il Convegno di oggi – ha aggiunto Federico Viganò, Country Manager di Vertez per Italia e Grecia – è particolarmente importante perché per la prima volta mette insieme stakeholders differenti: il mondo politico, il mondo medico e delle aziende. L’obiettivo è di avere un dialogo fra i diversi attori per poter pensare a metodologie per rendere queste terapie avanzate disponibili il più presto possibile per i pazienti italiani”.
Su questa scia è nato il progetto #VITA: Valore e Innovazione delle Terapie Avanzate, supportato anche da Vertex Pharmaceuticals: un gruppo di lavoro composto da clinici, pazienti, farmacoeconomisti, legali impegnati a promuovere il valore delle terapie avanzate.

Lollobrigida: pronti a investire sulla ristorazione autentica

Lollobrigida: pronti a investire sulla ristorazione autenticaMilano, 7 mar. (askanews) – Il made in Italy agroalimentare può crescere solo se fa squadra: ne sono convinti tutti, dal ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida fino ai ristoratori che sono coloro che portano attraverso i propri piatti il meglio della nostra produzione sulle tavole italiane e del mondo. Il tema è stato al centro della seconda giornata di Futura l’evento organizzato a Cavalese in provincia di Trento dall’associazione Ambasciatori del gusto.
“Noi potremo imporci sui mercati non con la quantità ma con il valore aggiunto di cui siamo capaci – ha detto Lollobrigida – Quel valore aggiunto è quello che dobbiamo difendere. Come? Noi siamo la nazione dei Comuni, delle differenze, dei piccoli e medi imprenditori che spesso hanno immaginato la concorrenza col proprio vicino, con il comune di fianco. Ma non avevano percepito che in epoca di globalizzazione occorre una visione più ampia, e quindi quello che serve non solo per difenderci ma per valorizzare il potenziale unico della nostra nazione è fare sistema. È di questo che ha bisogno il brand Italia che è il più affermato in questo settore”.
E la ristorazione in questo gioca un ruolo chiave, di promozione e diffusione delle nostre materie prime agroalimentari. Proprio per sostenere il comparto il ministro ha confermato che è già pronto il documento per “distribuire 72 milioni di euro di fondi”. “Noi siamo pronti e vogliamo investire sul sistema Italia” ha detto annunciando un modello “che difenda la ristorazione autentica che significa raccontare questo valore aggiunto attraverso un marchio e un disciplinare che il governo può dare dopo averli costruiti con operatori di sistema, giornalisti esperti, ambasciatori del gusto, chef ed enologi. È un modello di ristorazione che deve corrispondere al modello Italia”. Un modello che porta avanti quello “di una collega pugliese, la Bellanova perché penso che non ci sarebbe nulla di male se i ristoranti italiani avessero un riconoscimento come quelli giapponesi”. Non solo “anche i nostri ambasciatori devono avere un riconoscimento come nel modello francese”. E qui imprescindibile è il tema della formazione partendo dagli istituti alberghieri con cui “faremo una convenzione come già abbiamo fatto con gli istituti agrari” per proseguire nel progetto di valorizzazione di quello che è uno dei comparti chiave della nostra economia – 60 miliardi solo l’export nel 2022 – ma anche estremamente copiato visto che il danno derivante dall’italian sounding ci costa circa 120 miliardi.
Le parole del ministro sono state apprezzate dagli ambasciatori del gusto – il cui simbolo non a caso sono tre uomini che infornano insieme una pagnotta di pane a simboleggiare il bisogno di fare sistema – che da tempo lavorano per mantenere un dialogo aperto con la politica, e il ministero nello specifico, per dare supporto concreto alla ristorazione. “Da tempo vorremmo che il ministero creasse un ufficio direzionale che possa parlare con la ristorazione – ha ricordato il direttore generale dell’associazione Gianluca De Cristofaro – Questo è un settore che ha una rappresentanza molto frammentata e il covid ha messo a nudo questo limite. Noi per questo abbiamo realizzato il progetto Fare rete che ha riunito 30 associazioni per oltre 100mila partite Iva: era la prima volta che in Italia tutte le associazioni parlavano a una sola voce. Passato il periodo pandemico si è di nuovo riproposta questa criticità ma come Ambasciatori vogliamo continuare a parlare alla politica non fare politica nel tentativo di allargare la base e fare un’azione comune”.

Consorzio Vini Oltrepò Pavese: 5 tappe negli Usa con Slow Wine Tour

Consorzio Vini Oltrepò Pavese: 5 tappe negli Usa con Slow Wine Tour

Per promuovere le DOC e la DOCG. Poi Prowein, Vinitaly e London W.F.

Milano, 7 mar. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese è volato negli Sati Uniti per partecipare al tour in cinque tappe di Slow Wine Usa 2023, con incontri, masterclass di approfondimento, banchi di degustazione e walk around tasting con esperti e professionisti del settore che operano in America, per riproporsi su un mercato fondamentale per l’export del vino italiano. Il tour prevede San Francisco (6 marzo, City Vieuw at Metreon), Seattle (7 marzo, Block 41), Dallas (9 marzo, Eataly Dallas), Miami (13 marzo, Rubell Museum) e New York (14 marzo, Eataly NCY Downtown).
La promozione è concentrata “sul lancio dei prodotti che rappresentano le identitarie DOC e la DOCG d’Oltrepò, quest’ultima fiore all’occhiello con il suo Metodo Classico da Pinot nero, sempre più apprezzato in Italia e all’estero, con la consapevolezza di un livello qualitativo eccellente raggiunto e conclamato dalle guide più importanti e anche dai recenti eventi di degustazione qualificati ed esigenti”.
Sono oltre cento i produttori selezionati da Slow Wine Guide nelle tappe dello Slow Wine Tour. Il Consorzio Oltrepò porta in degustazione le seguenti etichette: Berté & Cordini, Bruno Verdi, Cà Di Frara, Cà Montebello, Calatroni, Cantine Montagna, Castello di Cigognola, Castello di Luzzano, Conte Vistarino, Cordero San Giorgio, Defilippi, Frecciarossa, Giorgi, La Travaglina, La Versa, Losito & Guarini, Manuelina, Quaquarini, Tenuta Mazzolino, Terre d’Oltrepò, Torti Eleganza del Vino e Vanzini.
“Le attività 2023 del Consorzio sono iniziate ufficialmente in Italia già da alcune settimane con un primo evento di grande successo come quello dedicato a ‘Oltrepò terra di Pinot nero’ con AIS Milano, che ha richiamato all’assaggio 450 sommelier ed esperti” – ha ricordato il direttore del Consorzio, Carlo Veronese, aggiungendo “un’iniezione di fiducia che fa ben sperare in questo nuovo tour americano, mercato sempre più interessante, anche perché attento al racconto autentico del vino, di chi lo fa, del territorio, dell’identità e tipicità che rappresenta le varie aree vitivinicole”. “Il mondo del vino, come tutto il mondo agroalimentare, si trova a fronteggiare una crisi importante e bisogna rimboccarsi le maniche e frequentare i grandi eventi all’estero dove abbiamo da qualche tempo aperto nuovi canali con effetti già positivi” ha proseguito Veronese, aggiungendo che “dobbiamo inoltre cercare di supportare quelle aziende che possono fare il salto di qualità complessivo, non solo per la bontà del prodotto nel calice ma anche un salto organizzativo e di sviluppo sostenibile per molte piccole aziende che possono aspirare a diventare medie e contribuire in modo decisivo al successo e valore complessivo delle Denominazioni”. “Solo portandole nei radar internazionali – ha concluso – si può iniziare un percorso determinante per il loro futuro”.
Dopo lo Slow Wine Tour, il Consorzio parteciperà a Prowein a Dusseldorf con Ascovilo-Grana Padano, Vinitaly a Verona, London Wine Fair e Vinoforum a Roma. Sta inoltre programmando una serie di attività dedicate al settore della ristorazione e della sommellerie sia portando sul territorio dell’Oltrepò operatori e opinion leader, sia proponendo degustazioni su piazze importanti come Roma (FIS-Hilton Cavalieri), Ais Monza e Ais Sicilia.