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Autore: Redazione StudioNews

Mattarella difende il diritto d’asilo, i drammi migratori vengono strumentalizzati

Mattarella difende il diritto d’asilo, i drammi migratori vengono strumentalizzatiRoma, 16 dic. (askanews) – Di fronte a un mondo “segnato dal proliferare di conflitti, da una corsa alla frammentazione, anche economica” in cui “le istituzioni multilaterali faticano ad agire in modo efficace” e “gli stessi drammi migratori sono talvolta oggetto di gestioni strumentali da parte di alcuni Stati, per trasformarli in minaccia nei confronti dei vicini, in palese violazione di convenzioni internazionali liberamente sottoscritte” l’Italia sa bene come posizionarsi perchè è la Costituzione che indica quali siano i nostri valori e i nostri principi come il diritto di asilo. E’ il richiamo fatto oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento alla XVII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia.


Per il capo dello Stato oggi ci troviamo “di fronte al paradosso di una società globale sempre più interconnessa e interdipendente che attraversa una fase in cui si affacciano nuovamente, con ricette stantie, le sirene del settarismo nazionalistico, etnico, quando non arbitrariamente religioso. Divisioni e fratture profonde si moltiplicano”. E il pericolo, avverte Mattarella viene anche da quegli “operatori internazionali svincolati da ogni patria, la cui potenza finanziaria supera oggi quella di Stati di media dimensione, e la cui gestione di servizi essenziali sfiora, sovente, una condizione monopolistica”. Un riferimento neanche tanto velato a Elon Musk con cui il capo dello Stato ha già avuto modo di “scontrarsi” in un botta e risposta quando alcune settimane fa il miliardario attaccò la magistratura italiana. Mattarella rinnova la sua fiducia nella diplomazia e nel ruolo del dialogo interculturale e per quanto riguarda il nostro paese ricorda che “la stabilità di un posizionamento è nei principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11: diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l’esercito delle libertà democratiche, ripudio della guerra, perseguimento di pace e giustizia tra le nazioni anche attraverso limitazioni alla sovranità, in condizioni di parità con gli altri Stati. Di qui l’integrazione d’Europa, le Convenzioni internazionali, di qui le Corti di giustizia che ne sono derivate, a tutela dell’applicazione degli ordinamenti”.


“Lo sforzo incessante della nostra azione è stato diretto, quindi, a prevenire i conflitti, a elaborare soluzioni idonee a ricostruire il capitale di fiducia tra gli Stati, oggi pericolosamente eroso. Questo – ribadisce il Presidente della Repubblica – ha consentito alla Repubblica di acquisire influenza e credibilità, in numerosi organismi multilaterali, a partire dalle Nazioni Unite, strumento ampiamente imperfetto ma prezioso. Paziente e determinata ricerca della pace, difesa dei diritti inviolabili della persona, capacità di sintesi tra le posizioni dei nostri principali partner sui temi prioritari dell’agenda globale, sono gli sforzi evidenti, messi in campo anche nell’esercizio della Presidenza del G7”. Nel suo discorso ai diplomatici riuniti alla Farnesina il capo dello Stato non ha mancato di riferirsi ai più drammatici eventi bellici di questa stagione invocando per il Medi Oriente da un lato la liberazione degli ostaggi israeliani e dall’altro la soluzione a due Stati per garantire “al popolo della Cisgiordania e di Gaza un traguardo di giustizia e una convincente prospettiva di speranza per il proprio futuro”. Così come per l’Ucraina a cui va confermato il sostegno convinto e la prospettiva europea.


Ma la preoccupazione di Mattarella è per le sfide dell’epoca moderna “globalizzazione e digitalizzazione” che se da un lato hanno reso il mondo “molto più interconnesso e interdipendente e più vicine le sue varie parti” dall’altro ha fatto emergere “nuovamente la pretesa di alcuni governi di calare cortine sui flussi di informazione e sulle relazioni tra i cittadini di vari Paesi o di incidere negativamente su di essi attraverso ostili strumenti di manipolazione delle informazioni e di condizionamento di opinione”. La diplomazia quindi “ha il non facile compito di analizzare e comprendere costantemente la realtà internazionale, i movimenti al suo interno, e di costruire proficue relazioni con i nostri interlocutori esteri a tutela degli interessi fondamentali della Repubblica e di quello generale della Comunità degli Stati. Un interesse che ritengo oggi coincida più che mai con il rispetto del quadro di principi e norme dell’ordinamento internazionale”, ha concluso.

Mattarella difende il diritto d’asilo, drammi migratori strumentalizzati

Mattarella difende il diritto d’asilo, drammi migratori strumentalizzatiRoma, 16 dic. (askanews) – Di fronte a un mondo “segnato dal proliferare di conflitti, da una corsa alla frammentazione, anche economica” in cui “le istituzioni multilaterali faticano ad agire in modo efficace” e “gli stessi drammi migratori sono talvolta oggetto di gestioni strumentali da parte di alcuni Stati, per trasformarli in minaccia nei confronti dei vicini, in palese violazione di convenzioni internazionali liberamente sottoscritte” l’Italia sa bene come posizionarsi perchè è la Costituzione che indica quali siano i nostri valori e i nostri principi come il diritto di asilo. E’ il richiamo fatto oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento alla XVII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia.


Per il capo dello Stato oggi ci troviamo “di fronte al paradosso di una società globale sempre più interconnessa e interdipendente che attraversa una fase in cui si affacciano nuovamente, con ricette stantie, le sirene del settarismo nazionalistico, etnico, quando non arbitrariamente religioso. Divisioni e fratture profonde si moltiplicano”. E il pericolo, avverte Mattarella viene anche da quegli “operatori internazionali svincolati da ogni patria, la cui potenza finanziaria supera oggi quella di Stati di media dimensione, e la cui gestione di servizi essenziali sfiora, sovente, una condizione monopolistica”. Un riferimento neanche tanto velato a Elon Musk con cui il capo dello Stato ha già avuto modo di “scontrarsi” in un botta e risposta quando alcune settimane fa il miliardario attaccò la magistratura italiana. Mattarella rinnova la sua fiducia nella diplomazia e nel ruolo del dialogo interculturale e per quanto riguarda il nostro paese ricorda che “la stabilità di un posizionamento è nei principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11: diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l’esercito delle libertà democratiche, ripudio della guerra, perseguimento di pace e giustizia tra le nazioni anche attraverso limitazioni alla sovranità, in condizioni di parità con gli altri Stati. Di qui l’integrazione d’Europa, le Convenzioni internazionali, di qui le Corti di giustizia che ne sono derivate, a tutela dell’applicazione degli ordinamenti”. “Lo sforzo incessante della nostra azione è stato diretto, quindi, a prevenire i conflitti, a elaborare soluzioni idonee a ricostruire il capitale di fiducia tra gli Stati, oggi pericolosamente eroso. Questo – ribadisce il Presidente della Repubblica – ha consentito alla Repubblica di acquisire influenza e credibilità, in numerosi organismi multilaterali, a partire dalle Nazioni Unite, strumento ampiamente imperfetto ma prezioso. Paziente e determinata ricerca della pace, difesa dei diritti inviolabili della persona, capacità di sintesi tra le posizioni dei nostri principali partner sui temi prioritari dell’agenda globale, sono gli sforzi evidenti, messi in campo anche nell’esercizio della Presidenza del G7”.


Nel suo discorso ai diplomatici riuniti alla Farnesina il capo dello Stato non ha mancato di riferirsi ai più drammatici eventi bellici di questa stagione invocando per il Medi Oriente da un lato la liberazione degli ostaggi israeliani e dall’altro la soluzione a due Stati per garantire “al popolo della Cisgiordania e di Gaza un traguardo di giustizia e una convincente prospettiva di speranza per il proprio futuro”. Così come per l’Ucraina a cui va confermato il sostegno convinto e la prospettiva europea. Ma la preoccupazione di Mattarella è per le sfide dell’epoca moderna “globalizzazione e digitalizzazione” che se da un lato hanno reso il mondo “molto più interconnesso e interdipendente e più vicine le sue varie parti” dall’altro ha fatto emergere “nuovamente la pretesa di alcuni governi di calare cortine sui flussi di informazione e sulle relazioni tra i cittadini di vari Paesi o di incidere negativamente su di essi attraverso ostili strumenti di manipolazione delle informazioni e di condizionamento di opinione”.


La diplomazia quindi “ha il non facile compito di analizzare e comprendere costantemente la realtà internazionale, i movimenti al suo interno, e di costruire proficue relazioni con i nostri interlocutori esteri a tutela degli interessi fondamentali della Repubblica e di quello generale della Comunità degli Stati. Un interesse che ritengo oggi coincida più che mai con il rispetto del quadro di principi e norme dell’ordinamento internazionale”, ha concluso.

Bce, Schnabel “colomba”: avanti gradualmente verso tassi neutrali

Bce, Schnabel “colomba”: avanti gradualmente verso tassi neutraliRoma, 16 dic. (askanews) – Anche secondo Isabel Schnabel, l’esponente tedesca del Comitato esecutivo della Bce, ritenuta dell’ala più intransigente nel direttorio, il ripristino della stabilità dei prezzi nell’area euro “è a portata di mano”. E “considerati rischi e incertezze che continuiamo ad affrontare, la linea di azione più appropriata è abbassare i tassi di riferimento gradualmente verso un livello neutrale”.


Schnabel ha rilasciato i suoi commenti, insolitamente accomodanti, durante un simposio organizzato a Parigi dal Cepr. Ma ha anche messo le mani avanti su quella che sarà la fase successiva per la Bce: non si potrà tornare a politiche monetarie di stimolo ultra espansive, dato che si sono dimostrate incapaci di risolvere i problemi strutturali della bassa crescita: questo spetta piuttosto a riforme e governi. Al momento “la crescente fiducia di un calo sostenibile dell’inflazione verso il nostro obiettivo del 2% ha consentito al Consiglio direttivo di rimuovere una parte consistente della restrizione monetaria negli ultimi sei mesi. Con la nostra decisione della scorsa settimana (giovedì scorso la Bce ha tagliato nuovamente i tassi di interesse dell’eurozona di 0,25 punti percentuali) il tasso sui depositi, al 3%, è un punto percentuale al di sotto del suo picco”.


“Con i tassi di interesse che si avvicinano al territorio neutrale e con i rischi sulle prospettive di inflazione che appaiono ampiamente bilanciati, la politica monetaria deve procedere gradualmente e restare legata ai dati”, ha detto. Secondo Schnabel, in questo modo si può assicurare che l’inflazione non si stabilizzi sopra l’obiettivo del 2% ed evitare al tempo stesso indebolire oltre il necessario mercati del lavoro e economia.


Più avanti, “una volta che la stabilità dei prezzi sarà stata ripristinate in maniera sostenibile, i comportamenti rispetto all’inflazione muteranno in misura tale da consentire alle banche centrali di tollerare deviazioni moderate dell’inflazione rispetto al valore obiettivo, in ambo le direzioni”. Secondo la banchiera centrale tedesca, dati i limitati margini di manovra, la politica monetaria dovrà quindi concentrarsi sul “rispondere energicamente” a eventuali shock che dovessero avere la capacità di destabilizzare le aspettative di inflazione.


Infine “la politica monetaria non è uno strumento per sostenere l’offerta. Non può risolvere problemi strutturali che pesano sulle pressioni dei prezzi, come è stato nel 2010 quando una linea altamente accomodante sul lungo periodo – ha sostenuto – è stata incapace di risollevare l’economia dalla bassa crescita, bassa inflazione. Di questo sono responsabili le politiche strutturali che vengono decise dai governi”. (fonte immagine: ECB 2024).

Coldiretti: bene ok Ue a sgravi contributivi per agricoltura

Coldiretti: bene ok Ue a sgravi contributivi per agricolturaRoma, 16 dic. (askanews) – Coldiretti in una nota esprime soddisfazione per l’approvazione da parte della Commissione Europea degli sgravi contributivi previsti nel Decreto Agricoltura adottato lo scorso maggio. Questa misura, fortemente sostenuta da Coldiretti, rappresenta un aiuto concreto per le imprese agricole di Emilia-Romagna, Marche e Toscana, territori pesantemente colpiti dalle alluvioni del maggio 2023 e dalla crisi economica derivante dal conflitto tra Russia e Ucraina.


Le risorse stanziate ammontano a 167 milioni di euro e mirano a migliorare la liquidità delle aziende agricole, offrendo un sollievo essenziale a chi è stato messo in ginocchio da eventi climatici estremi e dalle tensioni internazionali. Questo intervento, aggiunge Coldiretti, testimonia l’impegno del Governo nel sostenere il settore primario per garantire la continuità e competitività delle imprese italiane, un segnale concreto di attenzione verso un settore chiave dell’economia nazionale, fondamentale per la sicurezza alimentare e la salvaguardia dei territori.


Gli sgravi contributivi consentiranno agli imprenditori agricoli di affrontare le difficoltà economiche con maggiore stabilità e di programmare le attività con una prospettiva più serena. Per questo Coldiretti accoglie con favore questa misura, considerandola un passo necessario per sostenere le imprese agricole in un momento di crisi e per proteggerle dalle conseguenze di eventi eccezionali. La continuità delle attività agricole e la resilienza delle comunità rurali dipendono da interventi tempestivi e mirati come questo.

Nasce prima guida dedicata al mercato ittico di Milano

Nasce prima guida dedicata al mercato ittico di MilanoMilano, 16 dic. (askanews) – SogeMi, la società che per conto del Comune di Milano gestisce il mercato alimentare della città presenta “Il Pesce a Milano 2025” la prima guida dedicata al mondo ittico e al Mercato Ittico di Milano. Un progetto editoriale innovativo pensato per promuovere l’acquisto consapevole del pesce e valorizzare la filiera ittica. Realizzata per offrire ai cittadini uno strumento pratico e autorevole, la guida si propone come punto di riferimento per orientare i consumatori milanesi verso scelte sostenibili, di qualità e informate.


La guida è stata presentata questa mattina presso il Foody Business Center di via Cesare Lombroso alla presenza di Cesare Ferrero, Presidente di Sogemi; Anna Scavuzzo, Vicesindaco di Milano e delegata Food Policy; Danilo Simonetta, direttore Mercato Ittico di Milano; Chicco Cerea, Ristorante da Vittorio, Brusaporto, Bergamo; Andrea Collodi, pescheria Pedol presso il Mercato Wagner. La presentazione è stata moderata da Mario Cucci, editore. L’inedito contiene voci autorevoli del settore che raccontano la filiera ittica e il suo ruolo strategico, tra queste Cesare Ferrero, Presidente di Sogemi, Anna Scavuzzo, Vicesindaco di Milano e delegata della Food Policy di Milano, Danilo Simonetta, responsabile del Mercato Ittico di Milano e il medico veterinario Fausto Quattrone che affronta il tema della sicurezza alimentare e della qualità del pescato. La guida propone anche un approfondimento a cura del professor Giorgio Calabrese, noto nutrizionista, che illustra i benefici del pesce all’interno di una dieta equilibrata.


“Come Sogemi siamo impegnati a riqualificare e rinnovare tutta l’area mercatale con un progetto molto ambizioso e importante per la città di Milano, che restituirà una piattaforma centrale per il cibo e per la mobilità delle merci, ma anche un centro in cui informazione e formazione giocheranno un ruolo determinante. Questo volume rappresenta un esempio concreto con cui iniziare a farlo. Un mezzo per far conoscere e approfondire una filiera strategica per il nostro Paese, come quella del pesce” ha commentato Cesare Ferrero, Presidente di Sogemi, Mercato Alimentare di Milano. “Sosteniamo con piacere la diffusione di questa guida che racconta l’eccellenza milanese del Mercato del Pesce di Milano, il cibo buono, sano e sostenibile – ha sottolineato la Vicesindaco e assessore all’Istruzione con delega alla Food Policy e Agricoltura Anna Scavuzzo. È proprio attraverso le Food Policy che il Comune di Milano fa propri questi principi, contribuendo a creare una cultura del cibo sano e di qualità che possa essere sempre più diffusa, a partire da bambini e bambine, educando e accompagnando grandi e piccoli nella scelta di cibo buono e sostenibile, di prodotti freschi e di stagione. Un’attenzione che abbiamo confermato anche nelle mense scolastiche, dove insieme a Milano Ristorazione siamo alle prese con nuove ricette, impegnati a migliorare sempre di più il gradimento di verdura, legumi e per l’appunto pesce! Sappiamo che alimenti sani e freschi possono contribuire a mantenerci in salute, sono elemento importante di prevenzione e contribuiscono a farci vivere meglio” ha sottolineato Anna Scavuzzo, Vicesindaco di Milano e delegata Food Policy.


Il manuale esplora il ruolo di chi trasforma e distribuisce il pesce, proprio a partire dagli operatori del Mercato Ittico di Milano, i principali ristoranti, le pescherie della città e gli ambulanti dei mercati rionali. In qualità di “Ambassador” dei ristoranti di Milano, l’intervista esclusiva alla famiglia Cerea (Ristorante Da Vittorio) con protagonisti gli chef Enrico e Roberto che raccontano il valore della qualità nel pesce per l’alta cucina e il ruolo strategico del Mercato Ittico nella distribuzione del pesce a Milano.


Segue un dialogo con Andrea Collodi, rappresentante della storica pescheria Pedol, situata all’interno del Mercato Wagner. La sezione include anche una mappa dei ristoranti di pesce, delle pescherie e degli ambulanti che animano i mercati rionali milanesi, per mettere in luce il legame tra tradizione, territorio e filiera del pesce. Questa iniziativa editoriale si colloca in un momento di grande attenzione alla sostenibilità ambientale e alimentare, ponendosi come uno strumento utile per incentivare l’acquisto di prodotti ittici di qualità e sostenibili. Il manuale sarà distribuito presso i ristoranti, le pescherie, i mercati rionali e in moltissimi altri luoghi di Milano.

Arriva il primo agnello di Sardegna Igp certificato bio

Arriva il primo agnello di Sardegna Igp certificato bioRoma, 16 dic. (askanews) – Arriva il primo Agnello di Sardegna IGP Biologico, presentato il 14 dicembre a Oristano. Un risultato, frutto della collaborazione tra il Contas e il Distretto di Sardegna Bio, che rappresenta un’importante evoluzione per la pastorizia sarda, coniugando la qualità garantita dal marchio IGP e le rigorose pratiche di allevamento bio. Il lancio rappresenta un nuovo tassello nel panorama economico e agroalimentare sardo che si fregia in Italia di un grande primato: è una delle Regioni con maggiore superficie in biologico (222mila ettari secondo Sardegna Agricoltura nel 2023 con ben 61mila ettari dedicati a pascolo); ben 731 aziende dedicate allevamento di ovini e circa 70mila capi allevati.


“Questo è un traguardo storico per il nostro settore – commenta Battista Cualbu, presidente del Contas – La certificazione IGP e il metodo di allevamento biologico rappresentano un ulteriore riconoscimento ufficiale della qualità e dell’eccellenza della nostra carne ovina”. “Abbiamo lavorato a lungo per raggiungere questo obiettivo – ha commentato Andrea Campurra, presidente del Distretto Bio Sardegna – Ora possiamo offrire al mercato un prodotto che non solo soddisfa le esigenze dei consumatori più attenti, ma promuove anche il benessere animale e la sostenibilità ambientale”. “L’inizio di un percorso del piano promozionale finanziato dalla Legge regionale n. 17 del 19 dicembre 2023 – spiega invece il direttore del Distretto Bio Aldo Buiani – uno strumento fondamentale che permetterà finalmente di avviare numerosi distretti rurali in Sardegna. Nei prossimi mesi saremo impegnati in numerose iniziative promozionali in ambito regionale e nazionale allo scopo di valorizzare le produzioni bio e garantire un futuro prospero e sostenibile per l’intero comparto agroalimentare sardo”.


Fondamentale sarà da ora continuare sulla strada della tutela e valorizzazione delle carni sarde. “Da subito abbiamo aderito al Distretto Bio Sardegna perché siamo convinti che le produzioni biologiche saranno un valore aggiunto a un prodotto che il consumatore già riconosce come eccellente. Questo ci permette di inserirci in un mercato tutto nuovo per il nostro agnello – commenta Alessandro Mazzette, direttore del Contas – 731 aziende di cui il 70% iscritte al Consorzio di Tutela dell’Agnello di Sardegna Igp. Abbiamo 70 mila capi ovini in biologico biologici, ma fino ad oggi non era mai stato venduto un solo chilogrammo di carne di agnello Igp certificato bio”.

Rc auto sempre più cara, Ivass: sale a 416 euro a ottobre 2024, +7,2% su anno

Rc auto sempre più cara, Ivass: sale a 416 euro a ottobre 2024, +7,2% su annoMilano, 16 dic. (askanews) – Nel mese di ottobre 2024, il prezzo medio della Rc Auto è di 416 euro (da 414 euro a settembre 2024), in aumento su base annua del +7,2% (+6,8% a settembre 2024) in termini nominali (+6,3% in termini reali). E’ quanto emerge dalla consueta indagine mensile Iper dell’Ivass sui prezzi effettivi della Rc Auto.


Tutte le province italiane, riporta una nota, registrano incrementi di prezzo su base annua, compresi tra il +1,5% di Reggio Calabria e il +11,5% di Roma. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 267 euro, in aumento del +11,7% su base annua e in riduzione del 41,4% rispetto allo stesso mese del 2014.


Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo medio è del +10,3%, a fronte di un aumento del +6,4% per gli assicurati in prima classe.

Leone Alato (Generali) ottiene ok a target decarbonizzazione da Sbti

Leone Alato (Generali) ottiene ok a target decarbonizzazione da SbtiMilano, 16 dic. (askanews) – Leone Alato, holding agroalimentare e vitivinicola di Generali, è la prima azienda agricola italiana ad aver ottenuto l’approvazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2e da parte di Science based target initiative, network internazionale nato dalla collaborazione tra World resource institute, carbon disclosure project, United nations global compact e WWF. In linea con gli obiettivi globali sul cambiamento climatico, per contribuire a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, Leone Alato rende concreto e misurabile l’impegno a ridurre del 90% entro il 2040 le emissioni assolute di gas serra (scope 1, 2 e 3) lungo tutta la catena del valore.


Nello specifico, per le emissioni Forest land and agriculture, ovvero emissioni legate all’uso del suolo e specifiche del settore agricolo, è stato validato un obiettivo altrettanto ambizioso: ridurre, sempre entro il 2040, del 72% le emissioni dirette e indirette (Scope 1 e 3). “Fare sostenibilità, principio ispiratore del nostro modello di business, per noi significa essere un’azienda trasformativa, generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo e creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder – ha commentato Giancarlo Fancel, country manager & Ceo di Generali Italia e presidente del gruppo Leone Alato – L’approvazione dei target da parte di SBTi è un importante riconoscimento che consolida il ruolo del gruppo Leone Alato come riferimento per la sostenibilità nel settore agricolo italiano non solo nella lotta al cambiamento climatico, ma anche nella volontà di costruire un’eredità positiva per le generazioni future, coerentemente con gli obiettivi strategici di Generali”.


Contestualmente a quelli di lungo termine, sono stati definiti i cosiddetti obiettivi “near term”: entro il 2033, Leone Alato si impegna, infatti, a ridurre del 58,8% le proprie emissioni dirette (Scope 1 e 2) e del 35% le emissioni indirette (Scope 3). Nello specifico, sempre entro il 2033, per la categoria FLAG l’obiettivo è una riduzione del 42,4% delle emissioni Scope 1 e 3. Per raggiungere questi obiettivi, Leone Alato sta mettendo in campo e implementerà una serie di azioni mirate tra cui, ad esempio, l’adozione di pratiche agricole rigenerative, l’uso di tecnologie legate all’agricoltura 4.0 (droni, satelliti, etc.), l’impiego di biocarburanti, fertilizzanti organici e packaging sostenibile nonché la produzione e l’utilizzo di energia da sistemi fotovoltaici e agrivoltaici.

Riforma della giustizia, Santalucia(Anm): lo sciopero è in campo, decideremo quando

Riforma della giustizia, Santalucia(Anm): lo sciopero è in campo, decideremo quandoMilano, 16 dic. (askanews) – Lo sciopero della magistratura contro la riforma della giustizia all’esame del Parlamento è uno strumento che “abbiamo messo in campo, ma non ancora indetto, vedremo quando sarà opportuno farlo anche in base all’andamento dei lavori in Parlamento”. Così il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, a Affaritaliani.it. “Abbiamo deciso di creare un comitato di studiosi, non solo magistrati, per spiegare la nostra contrarietà alla riforma costituzionale della giustizia e utilizzeremo tutte le occasioni pubbliche per dirlo chiaramente ai cittadini” ha aggiunto.


“Il nostro sforzo sarà quello di contrastare una narrativa che non corrisponde alla verità. La riforma danneggia i rapporti tra i poteri dello Stato e non migliora la giustizia” ha continuato spiegando le ragioni della mobilitazione decisa all’unanimità dall’Associazione Nazionale Magistrati. “La discussione con il governo non si interrompe mai e i rapporti con il ministro Nordio sono buoni, ma ora il pallino è nelle mani del Parlamento che sta andando avanti in Aula. E sulla riforma il nostro dissenso è netto e totale. Ci sarà la consultazione referendaria al termine dell’iter parlamentare, che non avrà quorum, noi sfrutteremo ogni occasione per invitare i cittadini a votare no alla riforma. Non è questo il modo di toccare il sistema giudiziario” ha osservato.


“Come ha detto anche il ministro, il referendum deve essere l’occasione per un dibattito ampio e completo. Non va trasformato banalmente in ‘ti piace la giustizia o no?’ ma va spiegato all’esterno che servono altri cambiamenti e non stravolgere la Costituzione e un equilibrio che ha retto il Paese per 80 anni” ha proseguito. Quanto alla possibile riforma della responsabilità civile dei magistrati, il presidente dell’Anm ha dichiarato: “C’è già, esiste. La prima rivalsa obbligatoria è contro lo Stato e poi in seconda battuta nei confronti del magistrato se ha sbagliato. Ma che ci sia lo Stato in prima battuta è a garanzia dei cittadini stessi che eventualmente subiscono un danno perché se c’è un risarcimento di milioni e milioni di euro il magistrato non li ha e non può svolgere l’azione riparatoria. Poi ci sono le punizioni penali se quello è il piano e anche quelle disciplinari a discrezione del ministro. Non abbiamo alcun desiderio che gli errori dei magistrati non vengano a galla”, ha concluso Santalucia.

Agroalimentare, nasce Rete impresa di filiera dei Castelli Romani

Agroalimentare, nasce Rete impresa di filiera dei Castelli RomaniRoma, 16 dic. (askanews) – Nasce la Rete d’Impresa di Filiera dei Castelli Romani “V.I.P.”, Vino Innovazione e Pane. Un progetto unico e innovativo nel panorama laziale, finanziato dalla Regione Lazio, ai sensi della DGR n. 68/22 e che realizza una filiera produttiva intercomunale.


La rete è composta da 21 aziende produttive che ricadono nel territorio dei comuni di Genzano di Roma, Lanuvio, Velletri, Albano Laziale, Nemi e Ariccia e di cui 16 sono produttori di vino Doc dei Castelli Romani e olio, ma di cui fanno parte anche un forno e panificatore di pane di Genziano Igp; un’azienda che produce articoli per imbottigliamento per l’industria vinicola e olearia, in particolare tappi e capsule; un’azienda “agro-ecologica” di coltivazione e trasformazione di erbe officinali e prodotti botanici edibili; tre agriturismi che offrono vitto o vitto e alloggio”. Tra gli obiettivi, quello di aumentare la visibilità e importanza delle imprese locale tramite sinergie, promuovere il turismo enogastronomico, valorizzare i prodotti tipici, e incrementare le relazioni tra produttori, distributori e ristoratori.


L’evento di presentazione della Rete Vip a Roma si terrà il 2 e 3 febbraio 2025 presso lo spazio della Regione Lazio WeGil. Il progetto della rete delle imprese del vino e del pane dei Castelli Romani è stato proposto alla Regione Lazio con la finalità di “realizzare un’opportunità unica per valorizzare un territorio ricco di storia e di tradizioni, e per promuoverlo a livello turistico e commerciale, ma anche culturale e sociale”.