Autonomia, Calderoli: le opposizioni sono state ascoltate
Autonomia, Calderoli: le opposizioni sono state ascoltateRoma, 21 nov. (askanews) – “Con il voto di oggi per il mandato ai relatori, posso dire con soddisfazione che si è ufficialmente concluso in commissione Affari Costituzionali al Senato l’iter del disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia! È senza dubbio un ulteriore passo avanti per una riforma di buonsenso, che si pone l’ambizioso obiettivo di garantire i servizi e ridurre i divari tra aree del Paese nel segno di trasparenza, responsabilità, efficienza e buona amministrazione”. Lo scrive su facebook il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli commentando l’approvazione, con il mandato ai relatori, del ddl del governo sull’autonomia differenziata da parte della commissione Affari costituzionali del Senato.
“Abbiamo raccolto questa sfida meno di un anno fa, e adesso finalmente ci siamo – scrive ancora Calderoli -. Dopo oltre 22 anni, si potrà arrivare alla piena applicazione del Titolo V della Costituzione e delle prerogative costituzionali attribuite alle Regioni. Si è già detto di come il percorso parlamentare sia stato ampio e significativo, basta guardare i numeri: oltre 110 sedute tra sede referente e consultiva, oltre 60 audizioni, centinaia di proposte emendative esaminate, di cui un’ottantina approvate, 44 delle quali a prima firma delle opposizioni. Vari step di un articolato cammino che ha visto pienamente coinvolto il Parlamento, sia maggioranza che opposizioni, così come gli Enti territoriali in più occasioni. Senza dimenticare il prezioso contributo del Clep e del professor Cassese, anche lui ascoltato in Senato in due audizioni, nonché i pareri offerti dalle commissioni parlamentari, tra le quali Bilancio e Questioni Regionali”. Secondo Calderoli, dunque, “è stato fatto un lavoro lungo e molto approfondito che ha permesso di arricchire il testo. I numeri degli emendamenti, la maggioranza dei quali sono stati presentati dalle opposizioni, dimostra che le opposizioni sono state ascoltate. Da notare anche l’allargamento del consenso per la riforma anche oltre la maggioranza. Lo dimostra il fatto che il gruppo delle Autonomie abbia votato a favore e che si sia dichiarata a favore anche la senatrice Gelmini. Ora non resta che il passaggio nell’Aula di Palazzo Madama, nei tempi che stabilirà la capigruppo. Insomma, la strada da percorrere è tracciata da tempo e non resta altro da fare che continuare a percorrerla”.
Infine, “sul presunto ‘scambio’ con il premierato che sostengono le opposizioni, ricordo – conclude il ministro – che io nel 2005 feci votare dal Parlamento una riforma che prevedeva sia l’autonomia che il premierato. Ora portiamo avanti entrambe perché è il programma del governo: noi facciamo quel che diciamo, al contrario di altri che dicono e non fanno”.