Autonomia differenziata, manifestazioni in 28 città: “No allo spacca-Italia”. A Roma Schlein, Conte e Fratoianni
Autonomia differenziata, manifestazioni in 28 città: “No allo spacca-Italia”. A Roma Schlein, Conte e FratoianniMilano, 16 gen. (askanews) – Nel giorno in cui il disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata è approdato in Senato e ha iniziato il suo blindato percorso parlamentare, la rete dei comitati che tentano di bloccare il passo alla legge Calderoli ha dato vita a presidi contemporanei in 28 piazze d’Italia, davanti alle prefetture di molti capoluoghi del Sud ma anche del Nord. Da Venezia a Napoli, da Trieste a Trapani, con uno sconfinamento in Germania a Francoforte. Per dire no al cosiddetto “spacca-Italia”, considerato dalle opposizioni foriero di maggior divario e disuguaglianze a scapito del Mezzogiorno. Appuntamenti culminati nella manifestazione di Roma, davanti al Pantheon, al quale hanno partecipato, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader del M5s Giuseppe Conte e quello di Si Nicola Fratoianni.
Tutti in piazza, ha detto la portavoce dei comitati Marina Boscaino, “perché l’odioso progetto dell’autonomia differenziata entra in aula e poi continueremo a Roma fino al 19 perché la prima terribile constatazione da fare è che la discussione in aula è già stata contingentata a tre giorni dopo che il testo è uscito emendato, ma non migliorato, dalla commissione affari costituzionali”. Una protesta, ha aggiunto, contro il “defraudamento delle funzioni del Parlamento” e la “soggezione totale della democrazia parlamentare ai diktat del governo così come ai patti scellerati che si sono fatti” che vedono la riforma dei poteri della Regioni come “contraltare e contrappeso al premierato”. Un concetto ribadito da Fratoianni secondo il quale “lo scambio fra premierato di Meloni e l’autonomia di Calderoli è uno scambio indecente di cui la prima vittima è il Mezzogiorno con le sue popolazioni”. Secondo Schlein il ddl Calderoli “sigilla le disuguaglianze, le cristallizza e le fotografa”. Per questo il Pd, ha aggiunto, “con nettezza è al vostro fianco e lo deve essere da Nord a Sud”.
La battaglia in Parlamento, ha assicurato Conte, “è assolutamente viva. Stiamo contrastando questo progetto con grande determinazione in Senato, continueremo a farlo” e se non fosse sufficiente “dovremo andare a interpellare l’intero Paese, e chiamare a responsabilità la coscienza di tutti i cittadini che sono dei veri patrioti per l’Italia” con un referendum. Da Napoli l’ex sindaco Luigi de Magistris ha puntato invece il dito anche contro l’attuale “opposizione parlamentare, per come è ridotto il Parlamento, più di votare contro non può fare, e poi per quella che è oggi, quella che ha modificato il titolo V”. Per questo, a suo parere, “l’unico strumento” è “attivare una grande mobilitazione popolare e se questo accadrà e allora c’è ancora il tempo per fermare questo disegno sovversivo”.