Roma, 24 mar. (askanews) – “Prima i Lep e costi standard. Dopo, e soltanto dopo, l’autonomia differenziata. Perché senza garantire a tutti i cittadini i Livelli essenziali delle prestazioni, quel progetto non può andare avanti”. Non ha dubbi il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in un’intervista a ‘Il Messaggero’, sulla riforma dell’autonomia differenziata, targata Calderoli.
“Non è una mia posizione personale ma quella di tutta Forza Italia. Su questo siamo tutti compatti”, sottolinea Toma che si trova sulla stessa lunghezza d’onda degli altri quattro presidenti di Regione azzurri Alberto Cirio (Piemonte), Renato Schifani (Sicilia), Roberto Occhiuto (Calabria) e Vito Bardi (Basilicata) che due giorni fa sono stati ricevuti insieme a Toma a pranzo ad Arcore da Silvio Berlusconi. Sulle risorse necessaria per finanziare i Lep, 4-5miliardi di euro, dice che “non non sono poche. Ma si devono trovare, e sono fiducioso che ciò avverrà. A mio avviso, bisognerà dare priorità ad alcuni interventi, in settori come scuola, sanità e infrastrutture. Si comincerà da lì”.