Basilicata, Conte: Lacerenza impallinato, noi mai con certe famiglie
Basilicata, Conte: Lacerenza impallinato, noi mai con certe famiglieMilano, 16 mar. (askanews) – “Abbiamo trovato una sintesi su un candidato, si è scatenato un tiro al piccione. Diciamo alle altre forze politiche, la persona che abbiamo trovato aveva i requisiti, un professionista serio competente e capace, un civico. Hanno iniziato a impallinarlo come me quando ero premier. Ma noi in Basilicata non sottoscriveremo mai, e dico mai, la gestione di una politica sanitaria come si è sviluppata negli ultimi decenni. Le famiglie che hanno governato la Lucania per 40 anni non le appoggeremo, non saranno con noi. Chiaro? Lo dico a chi ci sta insultando in queste ore”. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, durante l’assemblea provinciale del M5s di Napoli, in riferimento alla situazione in Basilicata dove il candidato del ‘campo largo’ Domenico Lacerenza ha annunciato il ritiro della sua candidatura.
“In Basilicata, dove in queste ore la questione si sta facendo incandescente, noi abbiamo lavorato con le forze disponibili e affidablili, a un progetto comune, una proposta unitaria e trasparente. E quando ci sono delle forze civiche che hanno maturato un percorso e che sono compatibili con i nostri principi, siamo ben felici di allargare il campo anche a sane forze civiche. E così è stato fatto, abbiamo lavorato per trovare una persona che potesse rappresentare tutti. Noi non poniamo veti: se abbiamo fatto qualche osservazione perchè i candidati non rispondevano ai nostri standard. Facciamo nome e cognome: c’era un candidato, Chiorazzo, una persona per bene, un imprenditore. Ma era una candidatura nata un po’ male, e poi l’ho detto chiaramente a lui guardandolo negli occhi: rappresenti una realtà imprenditoriale che opera nel settore socio-sanitario e assistenziale. Rischi di avere come riflesso la realtà imprenditoriale in cui ha operato fino al giorno prima. Noi lavoriamo per prevenire i conflitti d’interesse, ci potremmo trovare in situazioni che, se non sono, appaiono conflittuali. Questa è la buona politica”.