Milano, 22 mar. (askanews) – “La nostra lotta contro l’inflazione non è finita”. Lo ha dichiarato il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, in una intervista al Financial Times. “Non c’è dubbio che le pressioni sui prezzi siano forti e di ampia portata in tutta l’economia. Se vogliamo domare questa inflazione ostinata, dovremo essere ancora più ostinati”.
Secondo Nagel, l’inflazione dell’eurozona deve scendere “in modo significativo e sostenibile” dall’8,5% prima che la Bce smetta di aumentare i costi di finanziamento. “C’è ancora un po’ di strada da fare, ma ci stiamo avvicinando al territorio restrittivo”, ha aggiunto, spiegando che una volta che la Bce avrà smesso di alzare i tassi dovrà resistere alle richieste di tagliarli. In questo modo, “l’inflazione tornerebbe a salire”, come dopo gli shock petroliferi degli anni ’70. Parlando invece della vicenda Credit Suisse e delle obbligazioni Additional Tier 1 (AT1), che sono state spazzate via nell’ambito del salvataggio di Ubs, Nagel ha osservato: “Coloro che traggono profitto dalle opportunità dovrebbero anche prendersi la loro parte quando i rischi si materializzano. Questo è stato uno degli insegnamenti della crisi finanziaria globale”. Nagel ha comunque confermato che l’eurozona non seguirà la decisione dell’autorità svizzera a riguardo.