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Bergamo, “Seven Deaths” di Marina Abramovic da gres art 671

| Redazione StudioNews |

Bergamo, “Seven Deaths” di Marina Abramovic da gres art 671Milano, 13 set. (askanews) – In mostra a gres art la grandezza, la solitudine, il mito, la caducità dell’essere umano. Un percorso che parte dall’installazione cinematografica Seven Deaths che Marina Abramovic ha dedicato a Maria Callas e si sviluppa attraverso 30 lavori recenti e storici, coinvolgendo in un rapporto osmotico anche il giardino con il paesaggio sonoro Tree, presentato per la prima volta al SKC Cultural Centre di Belgrado nel 1972.



All’interno del nuovo centro per l’arte e la cultura di Bergamo, una immersione tra le opere che racconta parte del mondo di una delle più importanti artiste contemporanee, grazie a una serie di parallelismi, richiami e rimandi. Dalle interpretazioni della divina Callas ad alcuni dei grandi temi affrontati da Marina Abramovic. L’esposizione è aperta dal 14 settembre a febbraio 2025. Gres art vuole coniugare bellezza e impatto sociale, sviluppando modelli sostenibili che promuovano il benessere della comunità. Un luogo dove andare, scoprire, sperimentare, stare, nato con un ambizioso progetto di rigenerazione urbana promosso dal Gruppo Italmobiliare con Fondazione Pesenti.


“Seven Deaths si configura come un’esperienza cinematografica immersiva basata su sette morti premature che Marina Abramovic presenta sullo schermo, come colonna sonora sette assoli di Maria Callas. L’installazione manifesta la fascinazione di Abramovic per l’opera e per la Callas in particolare, una passione iniziata durante l’adolescenza a Belgrado. Un viaggio coinvolgente attraverso la vita di una degli artisti più influenti del nostro tempo, abbinato alle arie più famose della Divina; un’esperienza catartica che spinge alla riflessione personale più profonda”, ha detto Karol Winiarczyk, curatore. “Siamo entusiasti di inaugurare gres art 671, nella sua forma definitiva, con Marina Abramovic, artista di fama mondiale che ha sempre posto l’osservatore al centro delle proprie opere e della propria arte. Il nostro polo culturale è nato proprio con l’ambizione di coinvolgere quanto più possibile i visitatori, facendoli interagire con lo spazio e le opere, rendendoli parte attiva del percorso. Dopo la preview in occasione della Capitale Italiana della Cultura 2023, ospitare ora between Breath and Fire significa aspirare ad avere, in un’unica prospettiva, la visione di un’artista straordinaria con la missione di un luogo culturale, un connubio perfetto che ci onora e che certamente saprà suscitare grandi emozioni”, ha aggiunto Roberto Pesenti, presidente di gres art 671.