Berlusconi, il cordoglio di Pd-M5s per l’avversario di sempre
Berlusconi, il cordoglio di Pd-M5s per l’avversario di sempreRoma, 12 giu. (askanews) – Sui social molti elettori di sinistra non apprezzano, ma in Parlamento dalle opposizioni arrivano solo attestazioni di rispetto. Tutti, da Elly Schlein a Giuseppe Conte, passando ovviamente per i centristi, per un giorno scelgono di mettere in secondo piano la battaglia politica. Persino Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, porge le sue “condoglianze alla famiglia, ai suoi cari, alla sua comunità politica”, pur precisando che “dalle sue idee, dalla sua visione di Paese siamo sempre stati e saremo lontanissimi”. È una postilla che aggiungono quasi tutti gli esponenti di sinistra o di centrosinistra, perché chiunque sa che questo non è un tempo in cui il “fair play” viene apprezzato in politica. Il dovuto omaggio all’avversario di sempre viene sistematicamente accompagnato dalla rivendicazione di una totale lontananza politica dalle idee del Cavaliere.
La Schlein in segno di rispetto rinvia anche la direzione Pd, che era in programma per questo pomeriggio, si presenta alle telecamere per testimoniare il proprio cordoglio: “Partecipiamo al cordoglio della sua famiglia, dei suoi cari, di tutta Fi, delle altre forze di maggioranza e del governo”. Anche lei, ovviamente, chiarisce: “Siamo stati sempre avversari ma in questo momento rimane il grande rispetto che si deve a un protagonista della storia della vita politica di questo paese”. Simile Giuseppe Conte: “Berlusconi ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia. Ha acceso e polarizzato il dibattito pubblico forse come nessun altro, e anche chi lo ha affrontato da avversario politico deve riconoscere che non gli sono mai mancati il coraggio, la passione, la tenacia”.
Non manca il ricordo di Romano Prodi, il rivale storico del leader di Fi, l’unico capace di batterlo per ben due volte: “Nel nostro lungo confronto politico abbiamo rappresentato mondi diversi e contrapposti, ma la nostra rivalità non è mai trascesa in sentimenti di inimicizia sul piano personale, mantenendo il confronto in un ambito di reciproco rispetto”. Anzi, il leader dell’Ulivo gli riconosce anche un merito, e forse è un modo per parlare alla premier Giorgia Meloni: “Ho apprezzato il suo sostegno alla causa europeista. Soprattutto perché confermato e ribadito in un periodo in cui il nostro comune destino europeo era messo duramente e imprudentemente sotto accusa”. Molto simili le parole di Walter Veltroni, che perse contro il Cavaliere nel 2008, sia pure con il record di voti per il Pd: “Voglio sottolineare il suo ancoraggio all’europeismo e ad una idea di bipolarismo. Sul resto siamo stati avversari, nel rispetto reciproco”.
Anche Achille Occhetto, il primo a sfidarlo – perdendo – nel 1994, spiega ad Askanews che “Berlusconi merita rispetto”. Certo, è stato lui il “vero padre del populismo”, ma – aggiunge – “è stato un avversario politico. Non abbiamo mai avuto scontri a livello personale”. Solo i centristi, ovviamente, evitano di rimarcare la distanza ideologica da Berlusconi, dal momento che quel bacino di elettori è nel mirino sia di Azione che di Iv. Asciutto il commento di Carlo Calenda: “Esprimo le condoglianze mie e di Azione alla famiglia e alla comunità di Forza Italia, per la morte di Silvio Berlusconi. Ha lottato fino alla fine contro la malattia con un coraggio incredibile”. Più appassionato quello di Matteo Renzi: “Tanti aggiunge – lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti”.
Per oggi si chiude così, è il giorno della discrezione imposta dal lutto. Ma adesso si è chiusa davvero un’era e le Europee – con i voti di Fi potenzialmente in libera uscita – diventano un test cruciale sulla tenuta del governo e sui rapporti di forza tra destra e opposizioni.