Berlusconi, leucemia mielomonocitica cronica in 80% casi colpisce anziani
Berlusconi, leucemia mielomonocitica cronica in 80% casi colpisce anzianiRoma, 12 giu. (askanews) – “Il tipo di leucemia diagnosticata a Silvio Berlusconi è considerata rara. Si stima infatti colpisca ogni anno circa 4 persone ogni 100mila. Si chiama leucemia mielomonocitica cronica ed è la più frequente tra le sindromi mielodisplastico-mieloproliferative. Circa l’80% dei pazienti colpiti ha più di 70 anni al momento della diagnosi e la prognosi infausta in età avanzata è strettamente legata all’insorgenza di complicanze, come infezioni e sanguinamenti”. A spiegare le caratteristiche della malattia di cui era affetto Silvio Berlusconi è Umberto Vitolo, responsabile studi clinici emalotologici presso l’Istituto di Candiolo – Fondazione del Piemonte per l’oncologia IRCCS. “La leucemia mielomonocitica cronica è caratterizzata dall’aumento dei monociti, una componente dei globuli bianchi prodotta dal midollo osseo, e dall’insufficiente presenza di altri elementi del sangue, come globuli rossi e piastrine- spiega l’esperto -. Non posso esprimermi su Berlusconi, di cui non conosco nei dettagli la storia clinica, ma nei soggetti anziani con leucemia mielomonocitica cronica può essere comune l’insorgenza di complicanze che possono compromettere le condizioni del paziente. Sono ad esempio più frequenti le infezioni, a cui poi si unisce anche una minor capacità di rispondere alla terapia antibiotica, o possono verificarsi sanguinamenti”.
Anche se quindi ogni caso a sé, l’età del paziente può giocare un ruolo importante. “Ci sono comunque forme croniche della leucemia mielomonocitica cronica che possiamo definire ‘tranquille’, che non richiedono una terapia immediata ma solo l’osservazione clinica – afferma Vitolo -. Esistono anche terapie blande, ci sono farmaci ipometilanti che sembrano funzionare discretamente nel bloccare la progressione della malattia. E poi sono in corso di sperimentazione una serie di nuovi trattamenti che sembra abbiano un buon tasso di risposta da parte dei pazienti. La terapia più efficace rimane il trapianto di midollo osseo, oggi possibile nei pazient fino ai 75 anni d’età. Ma per pazienti dell’età di Berlusconi, gli over 70, o con co-morbilità rimane una strada difficilmente percorribile”.