Bevande analcoliche, Nomisma stima 2023 a -5,4% vendite a volume
Bevande analcoliche, Nomisma stima 2023 a -5,4% vendite a volumeRoma, 10 ott. (askanews) – Dopo un 2022 che lasciava sperare in una possibile ripresa, nel 2023 il mercato delle bevande analcoliche in Italia si sta caratterizzando per una decisa frenata dei consumi, con una contrazione delle vendite a volume che a fine anno potrebbe toccare un -5,4% rispetto al 2022 nel caso di un forte aggravarsi dello scenario macro-economico nazionale. È quanto emerge dallo studio su “Il mercato dei soft drinks in Italia: scenari evolutivi 2023-2025 tra incertezze e rischio sugar tax”, realizzato da Nomisma per Assobibe, l’associazione italiana industrie bevande analcoliche.
L’analisi prodotta da Nomisma prevede per l’anno in corso un calo del mercato dei soft drinks pari a -2,3% rispetto al 2022, con prospettive di lieve ripresa nel 2024-2025 a fronte di una congiuntura economica meno incerta e più favorevole e di una ripresa del turismo In caso, invece, di un inasprimento del conflitto in Ucraina, che potrebbe portare a una recessione economica e a una nuova accelerata dell’inflazione (scenario avverso), la contrazione del mercato sarebbe destinata ad accentuarsi ulteriormente a causa di un calo dei consumi che nel 2023 sarebbe destinato ad essere ben maggiore e pari a -5,4%.
Per altro, nel 2022 i volumi pro-capite consumati in Italia erano stati pari a 31,9 litri, inferiori rispetto al passato (erano 34,4 litri per persona nel 2012) e restano tra i più bassi in Europa. A pesare sui consumi alimentari degli italiani, inclusi quelli di bevande analcoliche, sono la congiuntura economica non favorevole e l’elevata inflazione. A causa del carovita, il 92% degli italiani ha modificato le proprie abitudini di spesa alimentare e la metà sta concentrando gli acquisti sui prodotti considerati indispensabili. Tra le categorie alimentari per le quali le famiglie hanno iniziato a ridurre la spesa, figurano ai primi posti anche i soft drinks.
A conferma di questa tendenza, nel primo quadrimestre 2023 le vendite di bevande gassate nella Distribuzione Moderna hanno segnato un -1,3% a volume, mentre quelle piatte hanno mostrato nel medesimo periodo un calo meno marcato (-0,5%). Nel prossimo futuro sul mercato nazionale dei soft drinks pesano quindi diverse incognite, spiega Nomisma, tra le quali l’incertezza dello scenario macro-economico, l’inflazione ancora elevata, il significativo aumento dei costi, la frenata dei consumi da parte delle famiglie e, non ultimo, la possibile entrata in vigore della cosiddetta sugar tax varata nel 2019 e reiteratamente rinviata.