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Biennale Danza, 11.800 presenze per l’edizione 2023 (+26%)

| Redazione StudioNews |

Biennale Danza, 11.800 presenze per l’edizione 2023 (+26%)Milano, 28 lug. (askanews) – Si conclude domani, sabato 29 luglio, la terza edizione della Biennale Danza diretta da Wayne McGregor, che ha saputo calare ancora di più il festival entro i gangli del contemporaneo. Per una degna conclusione sul palcoscenico del Teatro Malibran i Tao Dance Theater, Leoni d’argento, porteranno in scena altri due “episodi” delle loro Numerical Series: 13 e 14.

La Biennale Danza del 2023 ha realizzato 11.800 presenze (+26% rispetto allo scorso anno) nell’arco di due settimane di programmazione che hanno visto a Venezia oltre 150 artisti da tutto il mondo per 24 titoli con 19 novità, di cui 7 mondiali, 3 europee, 9 italiane. Il Leone d’oro alla carriera è stato destinato a Simone Forti, che con la sua attività pionieristica ha regalato echi più vasti e ricchi alla danza e all’arte contemporanea. Accanto alla coreografa e artista italo-americana, nomi rilevanti come Carlos Acosta, Pontus Lidberg, Rachid Ouramdane, Oona Doherty, Lucy Guerin, fra gli altri, e i giovani danzatori e coreografi di Biennale College, vera “linfa vitale” del festival nelle parole del direttore Wayne McGregor. Intitolata “Altered States”, stati di alterazione, questa edizione del festival ha ancora una volta ragionato intorno all’idea del corpo, della sua presenza, anche politica, sulla scena dell’oggi Sul modo in cui restituire visibilità, cittadinanza e, soprattutto, visioni alternative, magari frutto di alterazioni, ma comunque vive, diverse possibili. E ancora una volta per chi ha potuto seguirla con lo sguardo del cronista è stata una somma di voci, pratiche, posture diverse – da quelle più classicheggianti a quelle più radicali e radicalizzanti – che, tutte insieme, restituiscono una fotografia imperfetta, mossa, ma consapevole, della scena contemporanea. Davvero nel solco della lezione di Simone Forti, il cui sorriso nel giorno del collegamento dagli Stati Uniti per l’inaugurazione del festival resta una delle immagini più significative di questa Biennale. Che è anche un laboratorio continuo, un cantiere aperto che si muove alla velocità – notevole – del pensiero di Wayne McGregor, direttore brillante e capace di visione e visionarietà.

Se il sipario cala sulla Biennale Danza 2023, il lavoro alla futura edizione, assicurano da Ca’ Giustinian, è già cominciato. Da domani, sabato 29 luglio, fino a martedì 12 settembre saranno on line sul sito della Biennale di Venezia (www.labiennale.org) il terzo Bando nazionale e il secondo Bando internazionale per la realizzazione di due nuove coreografie. La Biennale Danza prosegue il programma pluriennale che destina risorse alla creazione coreografica delle nuove generazioni e dopo Diego Tortelli, Luna Cenere, Andrea Peña, vincitori dei precedenti bandi, rinnova l’invito ad artisti e compagnie di danza italiane e straniere di età inferiore ai 35 anni a proporre progetti coreografici originali e inediti. Nella più ampia libertà di proposta – dall’assolo alla composizione d’ensemble – i progetti che perverranno entro il 12 settembre, rispondendo alle richieste dei bandi, verranno selezionati da Wayne McGregor, direttore artistico del Settore Danza. I due progetti selezionati debutteranno al 18esimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea e saranno sostenuti dalla Biennale di Venezia con un premio di produzione fino a un massimo di 30.000 euro, contributo che potrà autonomamente o insieme ad altri partner produttori concorrere alla realizzazione del progetto coreografico. Oltre al premio di produzione la Biennale di Venezia coprirà le spese di allestimento necessarie per il debutto a Venezia – dai cachet artistici a viaggio e alloggio e alla scheda tecnica. L’esito della selezione sarà comunicato il 10 ottobre.