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Blinken: competizione con Cina non diventi conflitto

| Redazione StudioNews |

Blinken: competizione con Cina non diventi conflittoRoma, 17 nov. (askanews) – La relazione con la Cina per gli Stati uniti è “una delle più importanti” e va gestita “in modo responsabile” in modo che la “competizione non diventi conflitto”. L’ha affermato oggi il segretario di Stato Usa Antony Blinken intervistato dalla CBS, all’indomani del vertice tra il presidente Usa Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping a San Francisco, a margine del summit APEC.

Quella con la Cina “è una delle relazioni più importanti che abbiamo, una delle relazioni più importanti tra due paesi al mondo, e abbiamo l’obbligo di cercare di gestire in modo responsabile tale relazione”, ha detto Blinken, ricordando i due risultati ottenuti nel vertice: la ripresa del dialogo a livello di militari – “importante per cercare di evitare un errore di calcolo, un errore che potrebbe portare a un conflitto” – e l’accordo per fermare il commercio dei precursori del fentanyl. Provenienti dalla Cina. . Blinken è stato interpellato anche sulla dichiarazione di ieri sera di Biden, che ha definito Xi un “dittatore” provocando una reazione irata di Pechino. Il segretario di Stato, durante la dichiarazione di Biden era inquadrato in televisione, ha mostrato un certo disagio di fronte alla definizione.

“Beh, non è esattamente un segreto che abbiamo due sistemi molto diversi e il Presidente parla sempre in modo sincero e parla per tutti noi”, ha detto Blinken. “Continueremo – ha continuato – a fare cose che alla Cina non piacciono, proprio come suppongo che loro continueranno a fare e dire cose che a noi non piacciono. Ma l’aspetto più importante dell’incontro di ieri, di tutto il lavoro che abbiamo svolto negli ultimi sei mesi per garantire un impegno diplomatico con loro, è proprio quello di garantire che, per le cose che contano davvero, si persegua l’obiettivo di far in modo che la competizione non diventi conflitto, gestendo le nostre differenze e anche cercando aree di cooperazione”.