Boem, l’hard seltzer di Fedez e Lazza che piace a Leonardo Del Vecchio jr
Boem, l’hard seltzer di Fedez e Lazza che piace a Leonardo Del Vecchio jrMilano, 30 mag. (askanews) – Si annuncia come la novità dell’estate, pronta da essere sorseggiata in purezza, per far scoprire agli italiani un modo di bere, frizzante e leggermente alcolico, che nel mondo è già un fenomeno da oltre 10 miliardi di dollari. E’ Boem, l’hard seltzer in lattina su cui hanno scommesso Lazza e Fedez insieme a Camillo Bernabei, rappresentante della quarta geenrazione del gruppo di riferimento per il beverage in Italia, e all’erede dell’impero Luxottica, Leonardo Maria Del Vecchio. Gli abbiamo chiesto come è nata l’idea di investire in questo progetto, presentato non a caso in uno dei suoi ristoranti a Milano, il Vesta di via Fiori Chiari: “L’abbiamo deciso sulle scale di questo ristorante. Fedez è venuto qui da Vesta come cliente, mi ha parlato di questa idea in maniera veloce, poi il giorno dopo ci siamo visti a casa: mi ha fatto vivere il progetto, mi è piaciuta molto la sua italianità, la cura che avremmo avuto sul cliente perchè alla fine io ho investito nel food and beverage: col food ci siamo, mi mancava solo il beverage”.
In Italia quello degli hard seltzer è un mercato praticamente inesistente: secondo una ricerca tra i giovani tra i 18 e i 25 anni solo uno su sette sa cosa siano. Toccherà a Boem fare da apripista, che nella sua versione allo zenzero debutterà a metà giugno nell’horeca per poi sbarcare nella grande distribuzione nel 2024. Puntando su due elementi: tasso alcolico ridotto, 4,5% di volumetria e basso apporto calorico, 91 calorie per una lattina da 330 ml. In linea con le attuali esigenze dei consumatori, come ci ha spiegato l’amministratore delegato di Lmdv Capital, Marco Talarico: “L’idea nasce proprio dalla volontà di aggredire il mercato con qualcosa che non esiste perchè parliamo di un drink leggermente alcolico e a bassissimo contenuto calorico che è una novità se pensiamo al mondo degli alcolici, delle birre che hanno un numero di calorie piuttosto elevato”. Per il lancio di questo soft drink è stata costituita la Tubo Srl, che riunisce la joint venture tra Fedez e Bernabei, azionista di maggioranza, la Lmdv Capital di Leonardo Maria Del Vecchio e la J project Srl di Lazza. Ma Fedez e Lazza, oltre a essere soci, sono anche i testimonial della nuova bevanda, partecipando in prima persona alla sua promozione:
“E’ una grande sfida perchè non stiamo andando a conquistare una fetta di mercato ma andiamo a cercare qualcosa di totalmente nuovo – ha detto Fedez che insieme a Bernabei è partito col progetto iniziale a cui si sono poi uniti Lazza e Leonardo Del vecchio jr – Gli hard seltzer sono un impero in America mentre in Italia sono una realtà quasi inesistente ed è bello perchè è un prodotto che non esiste finora. La sfida sarà cercare di farlo entrare nella vita quotidiana delle persone”. Per ora, nessuno si sbilancia sugli obiettivi di mercato di questa impresa, neanche l’amministratore delegato di Tubo Srl, Massimo Benetello. “Credo che il periodo finestra per tirare le somme siano i tre anni – ha detto Fedez – la grande sfida sarà il prossimo anno”. La bevanda, per la quale sono allo studio anche altri gusti – “Abbiamo già un altro gusto pronto, la gamma si amplierà ma non arriveremo a 20-30 referenze come negli Stati Uniti” – viene prodotta nello stabilimento di Ormea di acqua San Bernardo e per ora è destinata al mercato italiano: “Per noi – ha detto Benetello – in questo momento la sfida è qui. L’Italia è molto tradizionale ma Boem ha tutte le caratteristiche per sfondare”. “Ne incentiveremo il consumo in purezza dall’ora dell’aperitivo in poi” ha sottolineato precisando che è pensato per un mercato di giovani adulti ma non solo, interessati a un consumo moderato di alcol e zuccheri.
“Il nostro obiettivo è promuovere il prodotto in una maniera interessante, Federico è bravissimo in questo, però ovviamente vogliamo indurre il nostro pubblico che sono ragazzi giovani a bere in una maniera responsabile, a non sfasciarsi e a fare i bravi”, è stato il messaggio lanciato da Lazza che ha “invitato gli amici a casa per testarlo come quando faccio ascoltare un disco nuovo”. Ultima curiosità, il nome: secondo la versione ufficiale sembra si ispiri al termine francese Bohème usato per la prima volta nel XIX secolo per descrivere lo stile di vita non convenzionale dei cosiddetti bohémien. Nei fatti i due artisti non lo hanno confermato, “dividendosi” sulla pronuncia. “E’ a libera interpretazione – ha concesso Fedez – lui (Lazza) lo chiama Boèm, io Bòem. Siamo aperti”.