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Bresaola Valtellina Igp guarda a Olimpiadi 2026 per crescere all’estero

Bresaola Valtellina Igp guarda a Olimpiadi 2026 per crescere all’esteroMilano, 30 mag. (askanews) – Prosegue e si intensifica in vista delle olimpiadi Milano-Cortina del 2026 l’impegno del Consorzio di tutela della Bresaola Valtellina Igp per promuovere questo prodotto simbolo del territorio, puntando a un turismo che proprio grazie all’appuntamento olimpico sarà sempre più internazionale. Come ha ricordato Paola Dolzadelli, coordinatrice del Consorzio di tutela, durante la presentazione milanese, “Non si può pensare di promuovere un prodotto a Indicazione geografica senza promuovere il territorio intero”. Ecco allora che torna anche quest’anno la campagna Destinazione Bresaola, con una novità, Valtellina nascosta, uno spin off della campagna madre che punta a promuovere il territorio in tutta la sua varietà, accompagnando il turista, nei mesi estivi, in luoghi che spesso sfuggono alle guide ufficiali, poco commerciali, ma che sono luoghi del cuore per chi in questi territori ci vive.



Perchè “viaggiare like a local” è il mood che guida sempre più spesso i viaggiatori nella scelta della propria meta: oltre 7 su 10, ci conferma una ricerca Doxa per il Consorzio, cercano destinazioni o esperienze poco conosciute, fuori dalle rotte più gettonate. E la tendenza aumenta soprattutto per i più giovani (18-34 anni 81%). Non solo perchè si cerca autenticità ma anche per evitare luoghi troppo affollati e sempre più artefatti (40% del campione). Così la nuova campagna, realizzata con l’ausilio di Rossana Pelliccioni, storica dell’arte ed esperta di territorio, e in collaborazione con l’Azienda di promozione e formazione della Valtellina, propone 15 destinazioni segrete che raccontano una Valtellina inedita (anche attraverso podcast dedicati) e 21 “Bresaola experience” point, luoghi del cibo con una forte identità locale, dove degustare nel secondo e nel quarto weekend dei mesi da giugno a settembre sapori del territorio, a partire dalla Bresaola della Valtellina Igp. “La campagna Destinazione Bresaola – afferma Mario Moro, presidente del Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina – sta diventando un appuntamento fisso. Quest’anno per noi sarà particolarmente importante perché ci avviciniamo sempre di più all’evento olimpico 2026, che in parte si svolgerà proprio nel nostro territorio. È una grande occasione che rappresenta un’opportunità unica di crescita e visibilità per la Valtellina. La nostra guida nasce proprio per accogliere al meglio i turisti italiani e stranieri che arriveranno, per fare in modo che conoscano e apprezzino la vera identità del nostro territorio, con il suggerimento di luoghi particolari che solo chi è nato e vive in Valtellina può conoscere”.


Le Olimpiadi del 2026 avranno gare nelle città valtellinesi di Bormio e Livigno ma il Consorzio insieme all’Azienda di promozione e formazione della Valtellina punta a generare ricadute su tutto il territorio. “Nel 2023 ci sono stati 1,3 milioni di turisti di cui quasi il 40% stranieri, flussi sempre in crescita nonostante il covid e oggi abbiamo superato anche i livelli del 2019 – ha spiegato Valeria Puca, marketing e project manager dell’Apf Valtellina – Per quanto riguarda l’Italia c’è un’alta percentuale di turismo di prossimità con molti lombardi chiaramente ma anche veneti e piemontesi. Dal entro c’è un buon afflusso dl lazio. Tra gli stranieri c’è un’alta percentuale di Svizzera e Germania per via della ricerca nel turismo estivo di attiività all’aperto ed experience come i workshop sui pizzoccheri. Particolare il trend del mercato americano che sta crescendo molto grazie anche al traino del Lago di Como”. E’ chiaro che per un prodotto come la Bresaola Igp che ha sofferto per inflazione e perdita di potere d’acquisto dei consumatori in questi anni, il turismo rappresenta una occasione importante di rilancio dei consumi (e i dati sul calo dei consumi in vaschetta a vantaggio del banco al taglio sono indicativi della sensibilità dei consumatori al fattore prezzo, come ha confermato il presidente Moro). Non a caso i contenuti della campagna saranno in italiano e in inglese, per intercettare anche potenziali consumatori stranieri, dove le ci sono buoni margini di crescita (tra gli italiani gode di una fama plebiscitaria). All’estero il salume certificato con una media del 44% di chi la conosce (34% in Uk, 37% in Usa, 44% in Germania e 64% in Svizzera) e del 13,5% di chi l’ha assaggiata o consumata (12% in Uk, 9% in Usa, 9% in Germania, 24% in Svizzera). Tra i luoghi di consumo, prevale la dimensione domestica, seguita dall’acquisto al supermercato, in negozi di prodotti alimentari tipici (Uk 75%, Usa 53%, Germania 46%, Svizzera 62%), da amici (Uk 30%, Stati Uniti 36%, Germania 21%, Svizzera 29%), in locali tipici di cucina italiana (Uk 27%, Stati Uniti 33%, Germania 46%, Svizzera 38%) o durante un viaggio in Italia (Uk 22%, Stati Uniti 16%, Germania 40%, Svizzera 26%).


Ma Valtellina nascosta, ha assicurato Dolzadelli, “è un progetto che non finisce con le Olimpiadi. L’obiettivo è quello di creare qualcosa che resti anche dopo sul territorio”. Non solo: “Per noi il tema dello sport è strategico e stiamo andando nella direzione di declinare anche in una versione invernale la campagna per intercettare il turismo per lo sport invernale”, con tutta probabilità in continuità con la fine della campagna Valtellina nascosta a settembre.