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Calcio e food delivery: i quattro profili dei tifosi da divano

Calcio e food delivery: i quattro profili dei tifosi da divanoMilano, 30 mar. (askanews) – Il regista, l’event manager, l’agonista e lo zero sbatti. Sono i profili degli italiani che guardano le partite di calcio e ordinano cibo attraverso piattaforme di food delivery secondo la ricerca condotta da Just Eat, in collaborazione con l’istituto di ricerca Squadrati.



Il calcio e il cibo a domicilio sono un binomio consolidato. Dalla pizza agli hamburger, passando per sushi, piatti etnici e opzioni vegetariane, le alternative “gastronomiche” per accompagnare la visione di una partita sono diverse. Con la ricerca di Just Eat e Squadrati si delinea il “Quadrato semiotico dei tifosi da divano”, uno studio che non solo esplora le abitudini alimentari degli italiani durante i match, ma analizza anche i rituali e gli atteggiamenti legati a questi momenti di intrattenimento. Il primo profilo, il regista, è rappresentato da coloro che affrontano la partita con grande attenzione ai dettagli e ai rituali: ogni aspetto, dall’atmosfera al momento in cui deve arrivare il cibo, deve essere coordinato e pianificato con precisione. Il secondo profilo, l’agonista, vive la partita con un’immersione totale ed è definito da una forte tensione emotiva, con il cibo che non rappresenta altro che un complemento a una visione molto focalizzata e competitiva della partita. L’avent manager, invece, è il profilo di chi vede il match come un momento di piacere e socializzazione, dove il calcio è la passione che unisce e il cibo che aiuta come collante sociale. Mantiene un approccio rilassato, ma comunque attento ai rituali e ai particolari che rendono speciale l’esperienza. Infine, il profilo dello zero sbatti rappresenta chi affronta la partita con leggerezza, sia dal punto di vista emotivo che alimentare, senza preoccuparsi troppo dei dettagli e vivendo il momento con spontaneità. L’importante è che ci sia il match, una birra e qualcosa da sgranocchiare.


Questi profili sono stati sviluppati a partire da due dimensioni che definiscono la loro esperienza: la dimensione del rituale vs essenziale e quella della tensione vs leggerezza. La prima dimensione distingue chi vede la partita come un momento pieno di significati e gesti simbolici, da chi invece la vive in modo più semplice. La seconda, invece, differenzia coloro che vivono la partita con grande intensità emotiva da chi, al contrario, approccia il match come un’occasione di relax e socializzazione. Questa ricerca mette dunque in luce quanto il cibo sia centrale nella routine dei tifosi da divano e come il delivery food non sia solo una comodità, ma una vera e propria esperienza.