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Calcio, Rubiales: “Io vittima di una persecuzione”

| Redazione StudioNews |

Calcio, Rubiales: “Io vittima di una persecuzione”Roma, 4 apr. (askanews) – Luis Rubiales rompe il silenzio e parla per la prima volta in televisione a La Sexta in un’intervista esclusiva concessa da Ana Pastor. L’ex presidente della Real Federcalcio spagnola (RFEF) fornisce spiegazioni sulle indagini e sui procedimenti giudiziari aperti contro di lui negli ultimi mesi, processi che vanno dal bacio non consensuale a Jenni Hermoso all’inchiesta secondo la quale Rubiales avrebbe dirottato un milione di dollari dalla RFEF alla società di costruzioni del fratello dell’ex direttore legale, Ángel González Segura, e alla società del suo amico Nene. “E’ una bugia – dice – come tante altre, come quella secondo la quale avrei terreni per la costruzione di alberghi in Arabia Saudita”. La gente, sottolinea Pastor, trova però “strano” che suo fratello sia “in un’impresa di costruzioni con la quale la Federazione ha stipulato contratti. “Mi sembra strano che si possa porre il veto a qualcuno se supera un concorso e supera i filtri – continua – Non possiamo escludere qualcuno perché c’è una famiglia, non si può fare”. Rubiales parla dei suoi conti bancari bloccati. “Non posso nemmeno pagare una Coca cola senza aver dimostrato nulla”, si lamenta. L’ex presidente della RFEF si rammarica della situazione che sta attraversando la famiglia di Nene e si considera vittima di una “corrente devastante contro persone contro le quali non è stato dimostrato nulla”. “Hanno presentato 70 denunce contro di me. Le vittime sono la mia famiglia e i miei amici. Siamo in una società mediatica in cui vige la presunzione di innocenza per alcuni, ma non per tutti”.



Durante l’intervista, Rubiales parla anche del suo bacio non consensuale con Jenni Hermoso, arrivando a chiedersi se lui venga interrogato “perché è un uomo” e la giocatrice no, dicendo che è vittima di una “brutale persecuzione”. “Non puoi interrogare la signora Hermoso e io si? Perché sono un uomo?”, chiede Rubiales. L’ex presidente della RFEF racconta la sua versione di quanto accaduto durante la premiazione della finale dei Mondiali, assicurando che la versione che aveva Hermoso al momento dei fatti era la stessa, poi è stata cambiata. Rubiales, che ha concesso l’intervista prima di tornare in Spagna, non è stato arrestato. Gli agenti della Guardia Civil lo hanno informato delle sue accuse dopo avergli letto i suoi diritti. Rubiales si è rifiutato di testimoniare senza la presenza del suo avvocato e, quando è comparso il suo avvocato, si è rifiutato di testimoniare anche lui. Al momento non esistono misure cautelari nei confronti di Rubiales né è stato emesso alcun mandato di cattura. Il piano del giudice Delia Rodrigo è di chiamare Rubiales a testimoniare nei prossimi giorni presso i tribunali di Majadahonda, non vedendo alcun rischio di fuga.