#cambiamoagricoltura a Ue: non ritirare regolamento pesticidi-Sur
#cambiamoagricoltura a Ue: non ritirare regolamento pesticidi-SurRoma, 19 dic. (askanews) – 81 Organizzazioni non Governative europee, compresa la Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura, hanno inviato una lettera alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, per esprimere il loro sostegno collettivo a un’ambiziosa proposta sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR). Nella lettera chiedono di non ritirare la proposta per un Regolamento UE sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR) con impegni vincolanti per gli Stati membri. Un appello collettivo per una riduzione dell’uso di pesticidi in linea con il più ampio movimento globale per un’agricoltura sostenibile, come definito in vari accordi e convenzioni internazionali.
Per questo le 81 Associazioni esortano la Commissione Europea a persistere nei suoi sforzi per rispettare questi impegni fondamentali e pertanto non ritirare la proposta di Regolamento SUR, ma a continuare a lavorare intensamente per un compromesso che mantenga obiettivi e norme vincolanti per gli Stati membri, dando priorità alla salute dei cittadini e dell’ambiente, garantendo la sicurezza alimentare a lungo termine. Nel Consiglio AgriFish dell’11 dicembre scorso la maggior parte dei ministri dell’Agricoltura dell’UE ha espresso la propria determinazione a continuare a lavorare sulla regolamentazione dell’UE sui pesticidi, nonostante il Parlamento europeo abbia votato contro il proseguimento di ulteriori negoziati. La proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi (SUR) mira a dimezzare l’uso e il rischio dei pesticidi negli Stati membri dell’Unione entro il 2030, come stabilito dalla strategia Farm to Fork. Le 81 Associazioni attendono, quindi, con urgenza la ripresa del confronto tra le Istituzioni europee sulla base della proposta della Commissione e la posizione del Consiglio, per riportare il Regolamento SUR ad un nuovo voto da parte del Parlamento UE, per un’agricoltura dell’UE a prova di futuro.