Campagna Civiltà dell’Amore “Salviamo un barcone”: 500 tratti in salvo
Campagna Civiltà dell’Amore “Salviamo un barcone”: 500 tratti in salvoRoma, 14 dic. (askanews) – Continua la campagna del Comitato di Collegamento di Cattolici per una Civiltà dell’Amore – ODV: “Salviamo un barcone” che, avviata nel luglio scorso, ha finora evitato la partenza di 7 barconi e salvato circa 500 persone, permettendo loro di lavorare nel proprio Paese, di avere un giusto salario e condizioni di vita dignitose. In occasione del Natale ormai alle porte proponiamo l’acquisto della Bibbia, nella versione ufficiale della CEI: un testo prezioso, per credenti e non, parte del cui ricavato andrà proprio a finanziare la campagna.
Dai dati del Ministero dell’Interno sappiamo che i migranti che sbarcano nel nostro Paese, in fuga da condizioni di vita precarie, aumenta di anno in anno: erano 63.062 nel 2021, 94.864 nel 2022, 152.804 nel 2023. Aumenta, di pari passi, la presenza di minori non accompagnati: dai circa 10 mila del 2021 ai 14 mila del 2022 fino ai 17 mila di quest’anno. “La nostra esperienza, però, ci dice che un’altra via è possibile: retribuendo, tramite i Missionari, il lavoro di un capofamiglia sul posto, questi riuscirà a sfamare sé stesso e la sua famiglia (spesso numerosa, composte in media da 5 persone), senza dover emigrare”, dichiara Giuseppe Rotunno, responsabile di Civiltà dell’Amore.
“Non si tratta di una forma di assistenzialismo, che si dispiega una tantum e che non risolve nulla, bensì di prospettare un futuro migliore offrendo, con quella continuità e tenacia di cui è garanzia la presenza dei Missionari in loco, un salario dignitoso, pari, nei paesi poveri in cui operiamo, a 25 euro la settimana. La persona, così, non è costretta ad imbarcarsi, andando incontro a tutto ciò che ne deriva e che purtroppo conquista tragicamente le cronache di giornali e telegiornali”. I risultati nel tempo non sono mancati. Da luglio scorso Civiltà dell’Amore ha evitato la partenza dell’equivalente di 7 barconi carichi di disperati (in media tra 40 e 80 persone a barcone) per un totale di circa 500 persone salvate, attraverso il supporto ai seguenti progetti: – Camerun – Missione Suore Domenicane, che promuovono e coordinano l’attività di giovani che lavorano la terra, imparando a coltivare, a trasformare i prodotti raccolti, a confezionarli e a venderli. In questo modo, non solo riescono a mantenere loro stessi e i loro studi, ma anche ad aiutare i genitori. – Guinea Bissau – Missione Suore Oblate, che si occupano di bambini denutriti, di donne incinta e a rischio, dell’educazione di giovani e adolescenti che vivono in condizioni di estrema povertà. – Repubblica Democratica del Congo – Missione Padri Carmelitani, che promuovono l’iniziativa “Adotta un papà”, ovvero l’assistenza alle famiglie mediante l’avvio al lavoro di mamme e papà, consentendo il mantenimento di tutta la famiglia; che si dedicano alla scolarizzazione dei bambini fino ai 15 anni; e alla realizzazione di un Ospedale/Ambulatorio, iniziato anni fa ma ancora da terminare. In questa missione con molteplici obiettivi sono stati salvati ben 4 barconi. – Sud Sudan – Ordine Frati Minori, che aiutano mamme e papà in difficoltà a provvedere ai bisogni primari di tutta la loro famiglia: cibo, vestiario, affitto, cure mediche, istruzione dei bambini.