Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Caputo (CoR): gli agricoltori in Ue meritano giusta remunerazione

Caputo (CoR): gli agricoltori in Ue meritano giusta remunerazioneRoma, 1 feb. (askanews) – Il Comitato europeo delle Regioni ha chiesto all’Unione europea di cambiare le modalità di assegnazione dei fondi agli agricoltori, per proteggerli meglio dai crescenti rischi derivanti da eventi meteorologici estremi, fluttuazioni dei mercati e crisi globali. Lo annuncia in una nota l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, nel giorno delle proteste degli agricoltori a Bruxelles, spiegando: “l’Europa deve cambiare approccio, è fondamentale assicurare la sostenibilità economica delle aziende agricole, che sono sempre più a rischio. Non possiamo più ignorare le proteste degli agricoltori, che scendono in piazza per far sentire con forza la propria voce. Gli agricoltori meritano una giusta remunerazione. È il momento di condividere un modello innovativo per rafforzare l’agricoltura, che gioca un ruolo chiave nella transizione verso un futuro sostenibile. Lotta ai cambiamenti climatici, tutela dei lavoratori e stabilizzazione del reddito agricolo devono necessariamente coesistere”.

Intanto, proprio ieri è stato approvato all’unanimità dai membri del Comitato europeo delle Regioni, riuniti in plenaria presso l’emiciclo del Parlamento europeo, il parere “Gestione dei rischi e regolamentazione dei mercati: gli strumenti per rafforzare la sostenibilità dell’agricoltura europea” presentato proprio da Caputo. “Il Parere individua i possibili miglioramenti da apportare negli strumenti di gestione dei rischi e nel meccanismo della riserva di crisi previsto dalla nuova Politica agricola comune – spiega Caputo – In particolare, ho evidenziato l’importanza di assegnare i finanziamenti dell’UE in base a criteri su misura e di promuovere prodotti assicurativi solidi per proteggere gli agricoltori dagli shock finanziari provocati da epidemie, conflitti e altre crisi, con impatti pesantissimi sui prezzi delle commodity agricole e dell’energia – conclude Caputo – che hanno reso insostenibili i costi di gestione aziendale per gli agricoltori, rafforzando al contempo la resilienza del settore agricolo”.