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Carenza veterinari,da Confagricoltura e Cia tavolo con stakeholder

Carenza veterinari,da Confagricoltura e Cia tavolo con stakeholderRoma, 27 feb. (askanews) – Un tavolo di confronto con tutti gli stakeholder per trovare soluzioni alla cronica carenza di veterinari. A organizzare il primo incontro sul tema sono state Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani. Il tavolo si è tenuto oggi a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura a Roma, alla presenza delle rappresentanze dei veterinari privati e pubblici, dell’Ordine dei veterinari, delle organizzazioni agricole e di filiera. 



In Italia, infatti, al momento ci sono 1.221 veterinari per circa 350.000 aziende zootecniche. Questa, sottolineano Confagricoltura e Cia, è una criticità importante a fronte di quanto stabilito nel 2017 dal decreto ministeriale che ha istituito la figura del veterinario aziendale con il compito di lavorare all’interno degli allevamenti. Inoltre, in questi anni, la normativa si è evoluta e richiede sempre di più la presenza di tale figura nelle imprese zootecniche. La regione con il numero maggiore di veterinari aziendali è la Lombardia, con 229, seguita dal Piemonte con 160, dal Veneto con 119 e dall’Emilia Romagna con 115. Poi, in ordine decrescente, ci sono Campania (70), Sardegna (63), Toscana (61), Sicilia (53), Trentino Alto Adige (50), Puglia (46), Umbria e Basilicata (42), Marche (33), Abruzzo (24), Calabria (22), Friuli Venezia Giulia (21), Valle d’Aosta (19), Molise (9), Liguria (6).


Il primo incontro, spiegano le confederazioni agricole in una nota è stato “proficuo” e le parti hanno concordato di voler proseguire il percorso di confronto “per arrivare a un provvedimento ministeriale che aiuti a definire meglio questa figura e le sue funzioni, nell’ottica di venire incontro alle necessità tecniche e garantire lo stato sanitario degli allevamenti italiani rendendoli ancora più competitivi”.    Il coinvolgimento di tutte le parti interessate a questo primo tavolo di confronto, si spiega, sottolinea la necessità di affrontare in modo condiviso e strutturato una problematica che incide direttamente sulla sostenibilità degli allevamenti italiani. La carenza dei veterinari, complice anche la tendenza degli studenti del corso di laurea, orientati più verso la specializzazione sugli animali da compagnia piuttosto che sugli animali da reddito, acuita dalle richieste della normativa europea e nazionale, sta infatti creando problemi alle aziende zootecniche che necessitano di indicazioni chiare rispetto al rapporto con il veterinario aziendale e le sue funzioni.   Il tavolo con tutti gli stakeholder rappresenta un passo importante che Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani, con le associazioni e l’Ordine dei veterinari e gli altri operatori, intendono portare avanti per arrivare a un equilibrio definito tra le necessità delle aziende e del sistema pubblico.