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Vino, al via i nuovi “Virtual Tasting” del Prosecco Superiore Docg

Vino, al via i nuovi “Virtual Tasting” del Prosecco Superiore DocgMilano, 10 gen. (askanews) – Si apre il 18 gennaio la terza edizione dei “Virtual Tasting” del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Dopo il successo delle tre precedenti edizioni che hanno visto la partecipazione di numerosi produttori e circa 330 wine lovers provenienti da tutta Italia, il Consorzio ha voluto riproporre l’iniziativa completa: 5 nuovi appuntamenti che vedranno il coinvolgimento di 15 aziende del territorio e che accompagneranno gli appassionati fino ad aprile.

L’appuntamento del 18 gennaio è andato immediatamente sold out sul sito del Consorzio, a conferma dell’interesse ad approfondire la conoscenza della Denominazione attraverso un’immersione virtuale nel territorio attraverso la degustazione guidata da esperti del settore come Cristina Mercuri (Dip WSET e Wine Educator) per i primi tre appuntamenti, e del sommelier e wine expert, Filippo Bartolotta, per gli ultimi due. “Tutti gli incontri vedranno la partecipazione attiva dei produttori che, assieme ai moderatori, condurranno i partecipanti nel mondo di queste celebri bollicine” spiega il Consorzio, aggiungendo che “verranno fatta chiarezza sulla Denominazione, a partire dalla sua collocazione all’interno della piramide qualitativa, fino a raccontarne le caratteristiche peculiari che lo rendono uno spumante Superiore”. Questi ultimi sono gli argomenti attorno ai quali ruota questa terza edizione di Virtual Tasting. Le diverse date si differenziano per gli argomenti trattati, che spaziano dall’ABC del Conegliano Valdobbiadene, alle varie tipologie, alle menzioni geografiche a tutela della qualità, e ci sarà anche un episodio interamente dedicato ai nuovi volti della Denominazione, per ascoltare il punto di vista dei giovani produttori, e uno rivolto ai piccoli produttori “eroici” del Conegliano Valdobbiadene.

Tutti gli appuntamenti sono pensati in ottica conviviale, ovvero il consumatore sarà invitato a condividere la degustazione guidata in diretta con amici e parenti, tra un calice di Conegliano Valdobbiadene e un racconto direttamente dal vigneto. Per ognuno degli appuntamenti i partecipanti riceveranno un cadeau: il kit completo di tre bottiglie, indicazioni per il servizio e consumo, e materiali utili ad intraprendere insieme questa esperienza di degustazione. Il tutto sarà contenuto nella scatola firmata Controversa che rimontata al contrario diventa un contenitore illustrato da conservare. L’obiettivo è quello di lasciare un ricordo dell’esperienza vissuta con un occhio di riguardo sempre rivolto alla sostenibilità: non generare rifiuti in eccesso, così che anche per il packaging dei vini si è optato per il cartone anziché il polistirolo.

Stefano Sequino nuovo direttore del Consorzio vini Doc delle Venezie

Stefano Sequino nuovo direttore del Consorzio vini Doc delle VenezieMilano, 9 gen. (askanews) – Stefano Sequino è il nuovo direttore del Consorzio tutela vini Doc delle Venezie. Scelto dal Cda presieduto da Albino Armani, il neodirettore è chiamato a dirigere un team consolidato nello svolgimento delle numerose attività di promozione, comunicazione e sviluppo della seconda più estesa in Italia, che riunisce gli operatori della filiera produttiva di Pinot grigio di Veneto, Friulia Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento, territorio che conta 27mila ettari vitati potenzialmente destinati alla Doc delle Venezie per una produzione di 250 milioni di bottiglie all’anno.

Nato a Tivoli nel 1978, Stefano Sequino è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie e in Viticoltura ed Enologia. Dal 2004 al 2020 ha lavorato presso il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali come funzionario del Dipartimento ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), mentre negli ultimi tre anni ha ricoperto la carica di responsabile del settore vitivinicolo presso Confcooperative. Docente e relatore in numerosi convegni per tematiche relative ai sistemi normativi del settore vitivinicolo, ha partecipato attivamente al confronto europeo e nazionale nonché ai tavoli di lavoro costituiti per l’adozione nazionale della normativa di settore. “Mi impegnerò a dare il mio contributo per un progetto particolarmente importante, per le dimensioni economiche oltre che territoriali, per la straordinaria capacità di proiezione della Doc delle Venezie nei mercati esteri, un’autentica ambasciatrice dell’Italia nel mondo che ritengo debba però trovare maggiore spazio anche nella propria terra d’origine” ha commentato il nuovo direttore, spiegando che tra i primi obiettivi, accanto al rafforzamento delle misure di governo dell’offerta, vi è il consolidamento delle attività di promozione che, affiancando le operazioni di visibilità all’estero, dovrà prevedere un piano strategico e strutturato di fidelizzazione del mercato domestico, che ad oggi assorbe circa il 5% del consumo totale. Imprescindibile per Sequino proseguire, accanto a Triveneta Certificazioni, il lavoro per mantenere tracciabilità e controllo dei vini Doc delle Venezie, non solo per tutelarne la qualità e le peculiarità ma, grazie all’applicazione del contrassegno di Stato su tutte le confezioni in commercio, anche per accrescere il valore del prodotto sul mercato.

“Rispetto al Pinot Grigio del Nordest, occorre considerare che la Doc delle Venezie è al centro di un sistema complesso, costituito dal proprio potenziale viticolo nonché dai volumi riclassificati dalle altre Denominazioni territoriali” ha proseguito Sequino, aggiungendo che “per questo confermiamo l’impegno a lavorare in maniera armonizzata e congiunta con le altre DO per programmare e governare l’offerta a livello territoriale”. “Il Pinot grigio delle Venezie trova la sua naturale collocazione nel Nordest italiano e, per farne apprezzare ancora di più lo stile distintivo che ne ha fatto il successo nel mondo, dobbiamo lavorare più che mai per dare voce, anche nell’areale di produzione, all’identità territoriale” ha continuato Sequino, concludendo che “è solo raccontando il legame con il territorio che possiamo valorizzare il patrimonio culturale collettivo e rafforzare l’unità e la consapevolezza di condividere una denominazione d’origine che è leader nei mercati mondiali”.

In Svizzera vini italiani dominano in volume, i francesi in valore

In Svizzera vini italiani dominano in volume, i francesi in valoreMilano, 8 gen. (askanews) – Con 2,6 milioni di ettolitri consumati nel 2022 (quasi 30 litri all’anno per abitante), il mercato svizzero è dominato in termini di volume dai vini italiani, mentre quelli francesi hanno riconquistato il dominio sulle importazioni in termini di valore, guidati dai bordolesi, seguiti da Champagne e Borgogna. Lo scrive “Vitisphere”, sito di informazione francese dedicato al mondo della viticultura.

Nel 2022, la Svizzera, dove si consumano prevalentemente rossi (il 59%), ha prodotto circa un milione di ettolitri di vino, che viene consumato principalmente sul mercato interno, dove rappresenta il 37% di tutto il vino bevuto nel Paese. “Vitisphere” spiega che i due operatori della grande distribuzione Coop Genossenschaft e Denner AG (gruppo Migros), generano l’80% delle vendite di vino del Paese, con una rappresentanza maggioritaria italiana. Il prezzo medio di una bottiglia acquistata al supermercato oscilla intorno agli 11 euro, mentre in enoteca supera i 25 euro.

Vino, Ais Veneto: oltre 500 nuovi iscritti in ultimi due anni, +15%

Vino, Ais Veneto: oltre 500 nuovi iscritti in ultimi due anni, +15%Milano, 8 gen. (askanews) – Nel biennio 2021-2023 l’Associazione italiana sommerlier (Ais) del Veneto ha registrato un incremento di iscritti del 15%. Lo ha reso noto la stessa Ais, evidenziando che grazie all’impegno nella formazione di nuove figure professionali, la promozione del patrimonio enologico regionale e l’organizzazione di eventi per sommelier e wine lover, l’associazione conta oggi più di 500 nuovi iscritti in due anni (da dicembre 2021 a dicembre 2023), per un totale di 3.977 soci, contro i 3.458 del 2021.

“La crescita che stiamo registrando in questi anni è motivo di grande orgoglio perché da sempre il nostro obiettivo è diffondere la conoscenza e la cultura del vino” ha spiegato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, sottolineando che “dal 1971, anno di fondazione della nostra associazione, non ci siamo mai fermati, nemmeno durante il Covid, snzi, i numeri sono aumentati anche durante la pandemia, grazie all’organizzazione di corsi online nel 2021, prima di tornare all’insegnamento in presenza nel 2022”. “Ogni anno – ha concluso – in tutta la regione, forniamo corsi per diventare sommelier e molte occasioni, per chi ha già concluso il percorso, di perfezionare la preparazione con ulteriori livelli di approfondimento, aggiornamenti, seminari e corsi di specializzazione”. La crescita dell’Associazione si accompagna infatti al lancio dei nuovi percorsi formativi previsti in partenza a gennaio e febbraio 2024: 33 corsi, suddivisi in tre livelli e distribuiti capillarmente in tutte le province.

AssoDistil: in Cina indagine antidumping su distillati vino europei

AssoDistil: in Cina indagine antidumping su distillati vino europeiMilano, 8 gen. (askanews) – “AssoDistil sta investendo da alcuni mesi nel mercato cinese con un progetto di promozione del Brandy italiano, eccellenza dei distillati Made in Italy, e proprio in questi giorni cominciamo a registrare i primi segnali di interesse da parte dei consumatori cinesi. Adesso veniamo a conoscenza, con sconcerto, dell’indagine antidumping che il ministero del Commercio cinese ha avviato su alcune tipologie di prodotti alcolici di provenienza UE, in particolare proprio i distillati di vino. Sebbene, dalle prime informazioni sembrerebbe che lo scopo dell’indagine sia eminentemente ritorsivo contro analoghe indagini UE indirizzate verso l’import di motori elettrici dalla Cina, non vi è dubbio che l’iniziativa cinese metta a rischio lo sviluppo del mercato del Brandy in quel Paese nonché la propensione all’investimento da parte di quei produttori non ancora presenti in Cina che vedono nel grande Paese asiatico un interessantissimo mercato potenziale di sviluppo sia del brandy che dei distillati in generale”. E’ quanto ha dichiarato in una nota il direttore di AssoDistil, Sandro Cobror.

“Un’indagine antidumping rischierebbe inevitabilmente di bloccare sul nascere una iniziativa come quella della promozione del Brandy italiano in Cina oltre che recare un danno economico enorme al settore degli spirits e tutto questo senza alcuna ragione reale” ha aggiunto Cobror, sottolineando che “infatti, oggi sul mercato cinese il brandy UE viene venduto a prezzi decisamente superiori a quello dei distillati locali e comunque, laddove pure si ravvisasse l’opportunità di bloccare le importazioni di distillati dall’UE, ciò risulterebbe economicamente ininfluente per controbilanciare il rischio di un blocco delle importazioni in UE di componentistica e motori elettrici dalla Cina che vale dieci volte di più”. “Per questo, come associazione di categoria che rappresenta la quasi totalità della produzione distillatoria in Italia – conclude il direttore di AssoDistil – abbiamo chiesto al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che le nostre istituzioni si adoperino per impedire che questa pericolosissima iniziativa abbia seguito”.

A “VinNatur Genova 2024” i vini “secondo natura” di 95 vignaioli

A “VinNatur Genova 2024” i vini “secondo natura” di 95 vignaioliMilano, 8 gen. (askanews) – Conto alla rovescia per “VinNatur Genova”, l’evento dedicato ai vini naturali che si terrà domenica 21 e lunedì 22 gennaio ai Magazzini del Cotone al Porto Antico. La rassegna, che vedrà protagonisti oltre 90 vignaioli iscritti all’associazione, si arricchisce di tre masterclass di approfondimento sulla viticoltura che esegue minimi interventi in vigna e in Cantina.

Comincerà l’enologo Giacomo Buscioni che, domenica 21 gennaio alle 15.30 condurrà una degustazione di vini opportunamente modificati per far conoscere le principali alterazioni organolettiche di origine microbiologica e le loro caratteristiche più comuni. Lunedì 22 gennaio alle 11, Samuel Cogliati Gorlier, autore, editore e divulgatore indipendente italo-francese nonché fondatore di Possibilia Editore, guiderà il tasting alla cieca “Italia contro Francia”, mirato a individuare i tratti stilistici o espressivi distintivi della maniera di intendere il vino nei due principali Paesi produttori mondiali. A seguire, sempre a cura di Gorlier, alle 14 si terrà “Il Piemonte nascosto”, incentrata sui vitigni meno noti delle Langhe. In assaggio selezionate etichette dei vignaioli Carussin, Crealto, La Morella, Rocca Rondinaria, Santuvario e Tère Ruse. “Dopo un’edizione interrotta a febbraio 2020 e un’altra di dimensioni più contenute per l’emergenza sanitaria Covid-19 ancora in atto nel 2021, siamo felici di ritornare quest’anno ai Magazzini del Cotone con un grande VinNatur Genova” ha dichiarato il presidente dell’associazione, Angiolino Maule, sottolineando che “oltre a coinvolgere 95 produttori di vino, per proporre un evento ancor più ampio nel programma e nelle iniziative, abbiamo lavorato insieme ai ristoratori del territorio per dare vita al ‘VinNatur Bistrot’, un’area food collocata all’interno della manifestazione dove saranno presenti diversi chef del territorio, e coinvolto numerosi locali in VinNatur in città, un ciclo di serate organizzate per condurre il pubblico di appassionati e curiosi nel mondo del vino naturale, insieme a divertimento e intrattenimento musicale”.

Vino, il 29 e 30 gennaio alle Ogr Torino torna “Grandi Langhe 2024″

Vino, il 29 e 30 gennaio alle Ogr Torino torna “Grandi Langhe 2024″Milano, 6 gen. (askanews) – Lunedì 29 e martedì 30 gennaio a Torino torna “Grandi Langhe 2024”, ottava edizione dell’anteprima delle nuove annate delle Docg e Doc di Langhe e Roero. Le Cantine che presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi delle Officine grandi riparazioni (Ogr Torino), saranno 300, “quasi la totalità delle aziende associate” spiega il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.

Dopo aver avuto come ospiti il Consorzio tutela Nebbioli Alto Piemonte, “quest’anno la novità sarà la partecipazione attraverso un grande banco d’assaggio del Consorzio Alta Langa”. “L’intenzione – sottolinea il Consorzio – è infatti quella di tendere la mano ad altri territori per rappresentare al meglio l’intera regione vitivinicola piemontese”. Ad apertura della due giorni, si organizzerà la terza edizione di “Changes”, che tratterà il tema “Langhe (not) for sale” attraverso la presentazione della ricerca svolta quest’anno dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e che ha coinvolto più di 200 cantine delle Langhe proprio per approfondire il tema del cambio generazionale e l’interesse di capitali stranieri nei confronti delle nostre zone.

Il Consorzio evidenzia infine che “si rafforza anche il dialogo con le Ogr Torino, attraverso un più strutturato legame con l’area di ristorazione Snodo, con cui collaboreranno i nostri partner Consorzio di Tutela della Razza Piemontese (Coalvi) e il Consorzio Tutela Nocciola Piemonte”. I promotori di “Grandi Langhe 2024” sono il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio di Tutela Roero, con il supporto di Regione Piemonte e il sostegno di Intesa San Paolo.

Prosecco Doc prima Denominazione a volume e a valore anche nel 2023

Prosecco Doc prima Denominazione a volume e a valore anche nel 2023Milano, 5 gen. (askanews) – Il Prosecco Doc si conferma anche per il 2023 la prima Denominazione enologica italiana sia a volume che a valore, con una produzione imbottigliata di oltre 616 milioni di bottiglie. Lo ha comunicato il Consorzio Prosecco Doc, spiegando che “si è registrato tuttavia un calo del 3,5% negli imbottigliamenti rispetto all’anno precedente, che scende sotto il 2% se non si considera la tipologia rosé, che ha subito un calo più significativo, pur continuando a rappresentare oltre l’8% dell’intera Denominazione”.

“Il dato è sostanzialmente in linea con le previsioni operate dal Consorzio in vista dell’Assemblea ordinaria dei soci che, prima dell’estate, ha approvato la governance della Denominazione proposta dal Consiglio di Amministrazione” ha spiegato il presidente, Stefano Zanette, precisando che “nell’analizzare i dati non possiamo non tener conto di un contesto internazionale piuttosto complicato e di una situazione economica pesantemente condizionata da un’inflazione che, seppure in calo, pesa notevolmente sui bilanci delle famiglie, sia in Italia che in molti dei nostri mercati più importanti”. “Nelle prossime settimane la nostra attenzione si concentrerà – su alcune importanti modifiche del Disciplinare di produzione che riguarderanno una maggiore segmentazione delle produzioni, sia in termini qualitativi che geografici, ma anche il confezionamento e l’etichettatura” ha aggiunto Zanette, sottolineando “ciò al fine di meglio rispondere alle attese dei consumatori più esigenti, nella convinzione che il Prosecco saprà rappresentare, anche per il futuro, una delle eccellenze enologiche italiane più apprezzate al mondo”.

Vino, Ass. Produttori Ruchè: nel 2023 +30% di crescita in valore

Vino, Ass. Produttori Ruchè: nel 2023 +30% di crescita in valoreMilano, 5 gen. (askanews) – Una produzione in leggero calo sul 2022 ma con una crescita in valore che si aggira sul 30%. Questa in estrema sintesi la fotografia del 2023 scattata dall’Associazione Produttori Ruchè di Castagnole Monferrato (Asti) che, in attesa dei dati ufficiali, esprime soddisfazione per l’andamento dell’anno appena concluso. La produzione complessiva della Docg del Monferrato Astigiano si è attestata su circa un milione di bottiglie, di cui più o meno 700mila sono prodotte delle aziende che fanno capo all’Associazione.

Nel 2023 le Cantine socie attive nei sette Comuni astigiani della Denominazione (Castagnole Monferrato, Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi) hanno investito principalmente su sviluppo dell’enoturismo e riduzione dell’impatto ambientale, e per il 2024, l’Associazione presieduta da Franco Cavallero annuncia una novità. Alla consolidata “Festa del Ruchè di Castagnole Monferrato” in programma a maggio, si aggiungerà infatti “Anteprima Ruchè”, un evento itinerante che porterà le aziende della Denominazione nelle principali città italiane. “Il nuovo evento – sottolinea Cavallero – avrà l’obiettivo di fare conoscere il Ruchè ad un pubblico nuovo ma anche, e soprattutto, di presentare i volti dei produttori che ogni giorno lavorano e investono seriamente su un vino straordinario e contemporaneo”.

Consorzio Primitivo Manduria con la Vinitaly International Academy

Consorzio Primitivo Manduria con la Vinitaly International AcademyMilano, 31 dic. (askanews) – Il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria si unisce come supporter alla Vinitaly nternational academy (Via), siglando un accordo che consacra la collaborazione tra il più importante ente consortile pugliese e la struttura educativa di Vinitaly. La partnership riguarderà le attività relative a “Via 2024”, che si terranno ad aprile 2024 con sessioni e masterclass focalizzate sul Primitivo di Manduria Doc e Docg.

L’anteprima avrà luogo in Austria il 25 gennaio 2024 presso il suggestivo Seehotel a Rust, dedicato a “Via and Vinitaly preview Rust”. Questa iniziativa permetterà all’Academy di presentare anticipazioni sugli eventi della prossima primavera a Verona, coinvolgendo operatori del settore in un walk-around tasting che comprende oltre 100 vini italiani provenienti da 20 regioni. L’evento sarà arricchito da un light dinner e da momenti informali di networking, culminando con la degustazione delle etichette di Primitivo di Manduria. “La decisione di supportare la Vinitaly International Academy sottolinea il carattere internazionale della nostra denominazione” ha spiegato la presidente del Consorzio, Novella Pastorelli, aggiungendo che “questa importante collaborazione consente di offrire supporto alle aziende, fornendo loro nuovi strumenti di promozione e marketing per affrontare le sfide complesse del panorama attuale”.