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Consorzio Vini Valpolicella a Vinitaly con collettiva di 22 aziende

Consorzio Vini Valpolicella a Vinitaly con collettiva di 22 aziendeMilano, 10 apr. (askanews) – Con una collettiva di 22 aziende espositrici e oltre 50 aderenti alle degustazioni al banco mescita, il Consorzio Tutela Vini Valpolicella si presenta a Vinitaly 2024 (Pad.8, H2-H3-H4) con un programma di eventi centrato sulla qualità dei vini della principale Denominazione “rossa” del Veneto “che guarda al futuro grazie al coinvolgimento della nuova generazione di produttori”.



In palinsesto dal 14 al 17 aprile, anche alcuni focus tematici come quello dedicato ai “Distretti del cibo veneti: grazie alla nuova legge regionale prospettive e opportunità anche per il mondo del vino”. “Con questo convegno intendiamo esplorare le implicazioni della recente legislazione regionale in riferimento alle prospettive di sviluppo per il settore vinicolo in un contesto di valorizzazione dell’enogastronomia del nostro territorio” ha spiegato il presidente del consorzio, Christian Marchesini, aggiungendo che “inoltre, con il calendario delle degustazioni a Vinitaly vogliamo esprimere la versatilità dei nostri vini, che raggiungono ogni anno 87 Paesi del mondo e muovono un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro”. A Vinitaly, il Gruppo Giovani della Valpolicella sarà invece protagonista di un tasting guidato in collaborazione con il Prosecco Docg, con l’obiettivo di evidenziare le peculiarità e le qualità dei vini delle due Denominazioni interpretati dalle nuove generazioni. Previste anche degustazioni tematiche con l’Associazione italiana sommelier (Ais) e l’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav).


In agenda anche le degustazioni di Amarone e Recioto della Valpolicella abbinati al sigaro toscano, e incontri tematici sulla freschezza del Valpolicella Doc con cicchetti veneti, sull’abbinamento del Valpolicella Superiore con il formaggio Asiago, e sull’accostamento dell’Amarone con il cioccolato di Modica. Infine il riconoscimento al presidente Marchesini da parte dell’Unione italiana cuochi.