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Chiude la vendemmia siciliana 2024: calo medio del 20% ma uve sane

Chiude la vendemmia siciliana 2024: calo medio del 20% ma uve saneMilano, 7 nov. (askanews) – Uve sane e di qualità nonostante la siccità abbia messo a dura prova la vendemmia siciliana appena conclusa con un calo medio di circa il 20%. Iniziata a metà luglio negli areali della Sicilia occidentale, con oltre quindici giorni di anticipo, la vendemmia si è chiusa in questi giorni nei territori dell’Etna. “Il bilancio conclusivo che possiamo fare dalla vendemmia 2024 rispecchia quanto già potevamo presagire: abbiamo avuto un calo nella produzione che si attesta intorno al 20%, dovuto sicuramente alle scarse piogge durante tutto l’inverno che non hanno permesso di rimpinguare le riserve idriche del terreno e di affrontare nelle migliori condizioni un’estate lunga e calda” dichiara Antonio Rallo, presidente del Consorzio Vini Doc Sicilia, spiegando che la situazione, a fine vendemmia, è eterogenea nel territorio siciliano. A Nordest la quantità di uva raccolta è nella media, mentre ad Ovest le perdite sono state maggiori. Se la quantità lascia i produttori insoddisfatti – aggiunge Rallo – la qualità delle uve raggiunge picchi storici di eccellenza, in particolare per alcune varietà simbolo della Sicilia quali Nero d’Avola, Grillo e Frappato”.


“Il calo stimato è del 10-15% rispetto all’annata 2022 ma le uve sono perfettamente sane e di qualità. Perricone, Grillo, Catarratto e Syrah hanno mostrato in questa annata grande resistenza e qualità” commenta Mario Di Lorenzo, presidente del Consorzio Doc Monreale, che conta dieci associati, un Disciplinare rinnovato e territori con un’altezza che varia dai 300 ai 600 metri sul livello del mare. “Il Marsala di questa vendemmia sarà unico e di qualità eccellente perché i vini base di Grillo, Catarratto e Insolia, hanno raggiunto, grazie ad una perfetta maturazione, una gradazione ottimale di quasi due gradi in più, arrivando fino a 12 gradi” racconta Benedetto Renda, presidente del Consorzio per la tutela del vino Marsala Doc, Denominazione che chiude questa vendemmia con una perdita che si assesta in media al 30%. Bilancio positivo anche per il Cerasuolo di Vittoria Docg, il cui Consorzio stima rese inferiori a quelle degli ultimi anni ma grande qualità. “Il nostro areale ha nel Frappato e Nero d’Avola un grande punto di forza: sono due varietà tipicamente meridionali e particolarmente adatte ad areali contraddistinti da scarsa piovosità” dice il presidente Guglielmo Manenti, sottolineando che “grazie al lavoro di selezione del viticoltore, hanno incrementato la capacità di resilienza nel superamento di annate siccitose, aiutato anche dalle importanti escursioni termiche tra la notte e il giorno, di cui gode l’areale, insieme a condizioni di ventilazione ristoratrici”.


Nei territori del versante Nord-Est, a Messina, l’unica provincia che vanta tre Doc (Faro, Malvasia delle Lipari, Mamertino) tra la terraferma e le isole Eolie, la presidente del Consorzio Faro Doc, Enza La Fauci, afferma che “ci aspettiamo dei rossi freschi con una buona complessità e struttura”, spiegando che “tra i vitigni che hanno reagito meglio alla siccità: il Nocera, perché robusto, ma anche il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio”. “Il calo è in media del 20-30%” aggiunge la presidente della Doc Mamertino, Flora Mondello, che parla di “una qualità senza dubbio indiscutibile, con rossi eleganti e bianchi profumati”. Il Consorzio Malvasia delle Lipari registra anch’esso un calo produttivo tra il 20 e il 30%. “Una vendemmia di qualità – commenta il presidente Mauro Pollastri – con bianchi dal profilo organolettico che punta su aromaticità, intensità, persistenza e dal lungo invecchiamento”. “A Pantelleria, nella maggior parte dei vigneti, la vendemmia dello Zibibbo è iniziata e si è conclusa in anticipo di circa una settimana e sono state raccolte uve sane e ben mature, caratterizzate da una qualità più che buona con punte di eccellenza nonostante il calo stimato sia del 40%” afferma Benedetto Renda, presidente del Consorzio Pantelleria Doc che vanta 406 ettari vitati e 322 viticoltori. A chiudere la lunga vendemmia siciliana, i produttori del vulcano. In attesa dei dati ufficiali del Sian, il Consorzio Etna Doc conferma la previsione di un +60% rispetto al 2023, quando si registrò un -42%. “Dopo un periodo di siccità, la maggior parte della produzione etnea in area Doc ha goduto di leggere ma continue piogge da fine luglio e ciò ha permesso alle piante di riequilibrare il proprio stato idrico” spiega il presidente del Consorzio Etna Doc, Francesco Cambria, rimarcando che “per molti produttori la 2024 sarà un’annata decisamente interessante”.

Borgo Conventi arricchisce linea Cru con il “Pinot Nero Collio Doc 2021″

Borgo Conventi arricchisce linea Cru con il “Pinot Nero Collio Doc 2021″Milano, 7 nov. (askanews) – La storica Tenuta Borgo Conventi di Farra d’Isonzo (Gorizia) presenta il suo primo Pinot Nero, “Euda” che si affianca al “Braida Nuova” e a “Luna di Ponca Collio Bianco Doc” arricchendo la linea Crù. Si tratta di un Collio Doc dell’annata 2021 progettato e realizzato assieme al celebre enologo Riccardo Cotarella che da oltre vent’anni collabora con la famiglia Moretti Polegato (Villa Sandi) che ha acquisito la Cantina friulana nel 2019 dalla famiglia Folonari.


Coltivare un vitigno difficile come il Pinot Nero in questa splendida mezzaluna in provincia di Gorizia celebre soprattutto per i suoi grandi bianchi, è una scommessa coraggiosa praticata da un pugno di viticoltori più o meno in 13 ettari complessivi sui circa 1.500 del Collio. “Euda” è ottenuto da uve selezionate in un vigneto di appena un ettaro a Dolegna, nell’area più a Nord della Doc Collio, al confine con la Slovenia, dove il suolo è caratterizzato dalla disgregazione di marne e arenarie stratificate ed è tendenzialmente argilloso. Dopo una macerazione prefermentativa a freddo sulle bucce, inzia la fermentazione in acciaio che poi si conclude in barriques di rovere francese, quindi affina circa un anno sempre nelle piccole botti e poi in bottiglia. Vino di fascia alta prodotto complessivamente in 1.800 bottiglie, è destinato esclusivamente ad un circuito selezionato di ristoranti ed enoteche. “Siamo orgogliosi di presentare la nuova etichetta: un vino pregiato, dalla forte personalità, che prosegue la tradizione di eccellenza della Cantina” ha dichiarato Giancarlo Moretti Polegato, sottolineando che “il nostro obiettivo è quello di continuare a produrre vini eccezionali, con rispetto e amorevole cura per ogni dettaglio, trasferendo in ogni bottiglia i sapori, i colori e i profumi straordinari di questa terra”.


Euda è il diminutivo di Eudaimonia, “la felicità intesa in senso filosofico come fine ultimo dell’esistenza, una condizione dell’anima attribuita ad Amedeo Modigliani, cui è ispirata l’etichetta che raffigura un volto senza età, realizzato con una microincisione su lamina grigia con un effetto tattile progettata dal designer Massimiliano Gosparini per Tonutti Tecniche Grafiche, che ha vinto il premio “Best Excellence in Embellishment” al Vinitaly Design Award 2024.

Vino, Ampelaia imbottiglia due nuovi Cru di Cabernet Franc per il 2025

Vino, Ampelaia imbottiglia due nuovi Cru di Cabernet Franc per il 2025Milano, 6 nov. (askanews) – Ampeleia, Cantina biodinamica di Roccatederighi (Grosseto), approfondisce il suo viaggio nel suo vitigno di riferimento, il Cabernet Franc, imbottigliando due nuovi cru che si aggiungono alle sue due referenze in purezza già in commercio, una delle quali, nata dalla vendemmia inaugurale nel 2002, prende il nome dell’azienda, sviluppata da Giovanni Podini con il prezioso apporto della celebre vignaiola Elisabetta Foradori (oggi membro del Cda).


Questi due vini sono frutto di un lavoro di selezione figlio di una profonda conoscenza delle vigne, che mette in luce non solo i differenti terroir ma esalta i singoli filari presenti negli otto ettari di vigneti dove questa varietà internazionale riesce ad esprimersi con notevole e interessante differenza, pur senza perdere la propria identità. L’intuizione è nata dall’osservazione delle (piccole) differenze tra una pianta e l’altra nel vigneto della Rocca, e nel 2019 le uve raccolte dai pochissimi filari selezionati sono state destinate ad una sperimentale vinificazione separata, che ha confermato le loro peculiarità e il loro potenziale, poi ratificato da una consulenza geologica. Sempre secondo quanto spiegato infatti dall’enologo Marco Tait, la differenza sta soprattutto nel terreno che in queste Colline Metallifere, differisce di metro in metro: in alcune zone c’è una maggiore presenza di sasso, meno argilla e un calcare diverso, e persino il microclima riesce a variare, grazie a correnti d’aria che investono un filare e non quello a fianco. Ma il merito di questo patrimonio così ricco è certamente anche del metodo biodinamico che protegge i suoli e salvaguardia la buona salute delle piante in un contesto di grande biodiversità. L’uscita sul mercato dei nuovi Cru è prevista per settembre 2025, con l’introduzione delle annate 2022: in totale, fra entrambe le etichette non si arriverà a 2.000 bottiglie. Ampelaia conta oggi su 120 ettari di terreno tra i 200 e i 600 metri sul livello del mare nell’Alta Maremma, con 35 ettari di vigneto sparsi tra boschi e prati per “lasciare la natura il più intatta possibile”, secondo il motto “preservare senza alterare”. Dopo la sala degustazione e il wine shop aperti nel 2023, nel maggio scorso l’azienda ha inaugurato “Ampeleia Vini e Cucina”, il nuovo “agri-ristoro” con i piatti della tradizione maremmana.


Varietà di punta, il Franc trova grande sinergia con il terreno argilloso-calcareo di Roccatederighi, che gli dona tanta forza quanta gentilezza. Negli anni, a questo vitigno a bacca nera originario di Bordeaux, si sono affiancate altre varietà: Alicante Nero, Merlot, Mourvèdre, Carignano, Sangiovese, Alicante Bouschet, Trebbiano, Malvasia e Ansonica, parte dei quali danno vita all’icona pop “Unlitro”, blend “conviviale” e portavoce più conosciuto di Ampelaia. Sette le etichette in catalogo, tutte ottenute da fermentazioni spontanee, talvolta con percentuali di grappolo intero, e l’uso esclusivo di vasche di cemento sia per la fermentazione che per l’affinamento.

Alla Cantina Montina una mostra dedicata alle caricature di Benny

Alla Cantina Montina una mostra dedicata alle caricature di BennyMilano, 6 nov. (askanews) – Alla Galleria d’arte della Tenuta Montina di Monticelli Brusati (Brescia), l’8 novembre si inaugura la mostra di Benny, all’anagrafe Benedetto Nicolini, illustratore caricaturista e pittore modenese di nascita.


Il rapporto con la franciacortina Montina rende questa mostra unica, poiché collega due grandi realtà sportive lombarde: l’AC Milan, di cui Montina è stata Official Sparkling Wine per nove stagioni, e la Pallacanestro Brescia, di cui è sponsor da diversi anni. Le opere in mostra infatti celebrano gli atleti di entrambi i club: le caricature esaltano la personalità e le caratteristiche fisiche dei campioni rossoneri del passato e del presente, nonché quelle dei cestisti bresciani, trasformandoli in icone pop. Classe 1974, trasferitosi a Torino ancora bambino, Benny Nicolini, dopo esseresi specializzato all’Istituto europeo di design come illustratore, nel 1998 approda all’agenzia Armando Testa di Torino dove lavora come visualizer per sette anni. Da anni collabora con testate giornalistiche e pubblicitarie italiane ed estere, realizza locandine teatrali e partecipa con le sue caricature a diverse rassegne satiriche.


La mostra, è anche un omaggio al territorio bresciano e lombardo in generale, che vanta una lunga tradizione sportiva ed enologica, e celebra la passione per il calcio, la pallacanestro e il buon vino. Dal titolo “Benny plays MontinA – Un Franciacorta da Seria A” a cura di Mirko Gambaro, l’esposizione è visitabile, previa prenotazione, dal 9 novembre al 28 febbraio 2025.

Vin Santo Doc ospite d’onore al premio per il miglior budino di riso

Vin Santo Doc ospite d’onore al premio per il miglior budino di risoMilano, 5 nov. (askanews) – Due prodotti della tradizione e dell’ingegno toscano: Vin Santo ospite d’onore al concorso del miglior “Budino di riso – Il Dessert fiorentino”. Al ristorante biologico “Opera 83 Natural Kitchen” di Firenze è andata in scena la seconda edizione del concorso con 20 pasticcerie e forni dell’area metropolitana. Prodotti valutati da una giuria tecnica composta da pastry chef, giornalisti e specialisti di settore gastronomico. Ai primi tre posti si sono classificati il Caffè “Patrizia” di Campi Bisenzio, la Pasticceria “Cesare” di Firenze e la Pasticceria “Ginella” di Grassina.


“Il Vin Santo, la cui leggenda si perde nel Medioevo, è oggi un vino ottenuto dalla fermentazione di uve appassite e segnato da un lungo affinamento, che dal 1996 ricade in una Denominazione di Origine Controllata maggiormente rappresentata dal Consorzio Vino Chianti” ha ricordato Giovanni Busi, presidente del Consorzio, parlando di “un vino dal carattere unico, grazie alla sua rara complessità giocata su durezze e morbidezze, e il suo sorso setoso ed avvolgente. Siamo felici di aver portato il vin santo a ‘bagnare’ i vincitori di questa bella iniziativa”.

Vino, Cantina Produttori di Valdobbiadene: De Rui eletto presidente

Vino, Cantina Produttori di Valdobbiadene: De Rui eletto presidenteMilano, 5 nov. (askanews) – Cambio al vertice per Cantina Produttori di Valdobbiadene: l’assemblea dei soci ha eletto presidente Stefano De Rui che succede a Franco Varaschin, in carica negli ultimi dieci anni. Classe 1957, De Rui era vicepresidente dal marzo scorso ma il suo percorso nel gruppo cooperativo trevigiano era iniziato nel 1994 con la nomina a consigliere.


“Desidero ringraziare il presidente uscente, Franco Varaschin, per l’impegno profuso durante il suo mandato e per aver contribuito a condurre il nostro polo cooperativo dove è oggi” ha detto il nuovo presidente, sottolineando che “grazie alla sua attenta guida abbiamo raggiunto significativi traguardi e consolidato la nostra posizione nel mercato, divenendo nel panorama enologico italiano una realtà ancora più lungimirante e innovativa. Il suo lavoro instancabile e la sua visione hanno tracciato un percorso che continueremo a seguire, affrontando le sfide future con rinnovata determinazione e spirito di collaborazione”. Nata nel 1952 su iniziativa di 129 soci fondatori, Cantina Produttori Valdobbiadene conta oggi oltre mille ettari di vigneto collocati nei diversi areali di produzione e gestiti da circa 600 soci viticoltori.

Consorzio Brunello: seconda Stella a Campo del Drago consacra Montalcino

Consorzio Brunello: seconda Stella a Campo del Drago consacra MontalcinoMilano, 5 nov. (askanews) – “La seconda stella Michelin assegnata oggi al ristorante Campo del Drago di Rosewood Castiglion del Bosco guidato dallo chef Matteo Temperini, unitamente alla riconferma della stella alla Sala dei Grappoli Poggio alle Mura di Castello Banfi-Il Borgo capitanato dallo chef Domenico Francone, rinsaldano l’immagine di Montalcino, un territorio sempre più bandiera dello stile di vita italiano nel mondo. Siamo convinti che il trinomio vino, ristorazione e ospitalità rappresenti sempre di più un valore che si identifica con la ricerca costante della qualità totale, intesa anche quale leva per la crescita collettiva”. Lo ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, commentando i riconoscimenti annunciati oggi dalla Guida Michelin nel corso della cerimonia ufficiale dell’edizione Italia 2025 al Teatro comunale Pavarotti di Modena.

Vino, Ais: domani a Firenze presentazione di “Vitae In deguSTAZIONE”

Vino, Ais: domani a Firenze presentazione di “Vitae In deguSTAZIONE”Milano, 5 nov. (askanews) – Domani, 6 novembre, a mezzogiorno alla Camera di Commercio di Firenze in piazza Mentana 1, si terrà la conferenza stampa di presentazione del programma dell’evento “Vitae In deguSTAZIONE”, la grande manifestazione dell’Associazione italiana sommelier (Ais) prevista per il 16 novembre alla Stazione Leopolda. Alla conferenza stampa sono annunciati gli interventi di Massimo Manetti (presidente Camera di Commercio di Firenze), Stefania Saccardi (vicepresidente Regione Toscana) Sandro Camilli, (presidente nazionale Ais) e di Marco Aldegheri (referente Area Comunicazione Ais). L’evento ha il patrocinio del Comune di Firenze, della Città metropolitana di Firenze, della Regione Toscana e della Camera di Commercio di Firenze.


La mattina del 16 alla Leopolda è prevista la finale del concorso nazionale “Miglior Sommelier d’Italia-Premio Trentodoc”, mentre nel pomeriggio un grande banco di assaggio celebrerà le eccellenze della guida ai vini “Vitae 2025”. Ad arricchire il ricco programma della giornata la consegna dei premi “Tastevin” Ais, Bonaventura Maschio e Surgiva. Dopo cinque anni torna la degustazione non solo delle ventidue etichette premiate col Tastevin Ais ma anche dei vini che hanno raggiunto il riconoscimento della “Gemma”. In programma anche delle masterclass guidate.

Academie du Champagne: a Milano l’alta formazione in un format rinnovato

Academie du Champagne: a Milano l’alta formazione in un format rinnovatoMilano, 5 nov. (askanews) – L’Académie du Champagne, l’interessantissimo appuntamento dedicato all’alta formazione organizzato dal Bureau du Champagne in Italia, è tornata, con 180 professionisti del vino, della ristorazione e della distribuzione che il 4 novembre si sono dati appuntamento all’Hotel Principe di Savoia di Milano. Qui hanno potuto sperimentare un format rinnovato, con tre percorsi diversificati che hanno permesso ad ogni partecipante di scegliere quali temi approfondire sulla base delle proprie competenze.


La masterclass “Scoperta” è stata pensata per chi è all’inizio del suo viaggio di conoscenza dello Champagne ed è stata incentrata sull’assemblaggio, sulle caratteristiche dei vitigni e sulla gamma. Le lezioni sugli “Aromi” hanno messo al centro l’olfatto e si sono rivolte a quanti hanno già acquisito una buona conoscenza dello Champagne approfondendo gli stadi di sviluppo degli aromi. Il percorso “Alla Cieca” ha messo invece alla prova i professionisti più esperti. Claudia Nicoli, Andrea Gori e Pietro Palma, rispettivamente Ambasciatori dello Champagne per l’Italia nel 2006, 2011 e 2018, sono stati gli animatori delle masterclass di questa edizione. L’Académie è stata anche l’occasione per rilanciare tutti gli strumenti didattici ideati dal Comité Champagne e oggi raccolti all’interno di “Champagne Education”, il portale interamente dedicato alla formazione disponibile anche in lingua italiana (www.champagne.education/it): una risorsa pensata per i professionisti del vino che vogliono consolidare le loro competenze e per tutti gli appassionati desiderosi di scoprire i segreti del “vino dei re”. Dai quiz per testare le proprie competenze iniziali fino alla formazione certificata, il portale è strutturato in cinque aree. Il passaggio iniziale è “Champagne MOOC”, il primo strumento di formazione online sullo Champagne. Il corso ha una durata di circa cinque ore, è accessibile 24 ore su 24 e sette giorni su sette ed è articolato in 54 video divisi in quattro aree tematiche: “Diversità e degustazione”, “L’elaborazione dello Champagne”, “Il Terroir Champenois” e “Storia ed Economia dello Champagne”. Al termine di ogni sezione è previsto un test per verificare i progressi e misurare il grado di apprendimento.


Il portale presenta anche un’ampia sezione di risorse per la didattica da scaricare gratuitamente (dalle schede tematiche che vanno dalla storia allo sviluppo sostenibile fino ai video e alle mappe della regione) ed è inoltre il punto di partenza per le attività di formazione in presenza. Due le formule: “Champagne Specialist”, il corso che consente di ricevere una certificazione rilasciata dal Comité Champagne attraverso la rete di centri partner selezionati in tutto il mondo e la formazione personalizzata. Con questa modalità distributori, enoteche, catene di hotel e ristoratori, così come insegnanti di scuole alberghiere potranno mettersi in contatto con il Bureau in Italia per accedere alle attività programmate dal Bureau in Italia.

Vino, ecco le 131 Cantine scelte da Wine Spectator per “OperaWine 2025″

Vino, ecco le 131 Cantine scelte da Wine Spectator per “OperaWine 2025″Milano, 5 nov. (askanews) – La celebre rivista specializzata statunitense “Wine Spectator” ha annunciato i 131 produttori di vino italiani per “Vinitaly OperaWine 2025”, l’evento di apertura della 57esima edizione di Vinitaly, che andrà in scena sabato 5 aprile alle Gallerie Mercatali di Verona. La comunicazione è stata fatta ieri sera dai redattori senior Bruce Sanderson e Alison Napjus nel corso del “wine2wine Business Forum” a Verona, alla presenza dei vertici di Veronafiere, il presidente Federico Bricolo, l’Ad Maurizio Danese e il Dg Adolfo Rebughini, e del presidente di ITA – Italian Trade Agency, Matteo Zoppas.


L’unico evento di degustazione che Wine Spectator organizza al di fuori dagli Stati Uniti è rivolto a buyer, operatori del settore horeca e giornalisti specializzati internazionali per mettere in risalto le Cantine italiane più significative secondo la rivista americana con le loro etichette più iconiche e rappresentative sui mercati mondiali. Per l’edizione 2025 le 131 aziende selezionate (contro le 130 del 2023 e 2022) vedranno due esordienti: Borgo del Tiglio e Caprili. Questo l’elenco completo: per l’Abruzzo Binomio e Masciarelli. Per la Basilicata D’Angelo e Grifalco della Lucania. Per la Calabria Vincenzo Ippolito. Per la Campania Colli di Lapio, Feudi di San Gregorio, Mastroberardino, Montevetrano, Quintodecimo, Salvatore Molettieri e Terredora di Paolo. Per l’Emilia-Romagna Medici Ermete. Per il Friuli Venezia-Giulia Bastianich, Borgo del Tiglio, Jermann, Livio Felluga, Marco Felluga e Vie di Romans. Per il Lazio Famiglia Cotarella. Per la Liguria Cantine Lunae Bosoni. Per la Lombardia ArPePe, Bellavista, Ca’ del Bosco, Conte Vistarino, Guido Berlucchi e Nino Negri. Per le Marche Bisci, Garofoli e Umani Ronchi. Per il Molise Catabbo. Per il Nord-Est Masottina e Nino Franco. Per il Piemonte Aldo Conterno, Cavallotto, Ceretto, Elvio Cogno, Falletto di Bruno Giacosa, G.B. Burlotto, G.D. Vajra, Giacomo Borgogno & Figli, Giuseppe Mascarello & Figlio, Luciano Sandrone, Massolino, Oddero, Paolo Scavino, Pecchenino, Pio Cesare, Produttori del Barbaresco, Prunotto, Ratti e Roagna. Per la Puglia Gianfranco Fino, Masseria Li Veli e Tormaresca. Per la Sardegna Agricola Punica e Argiolas. Per la Sicilia Benanti, Cusumano, Donnafugata, F. Tornatore, Feudo Montoni, Graci, Morgante, Pietradolce, Planeta, Tasca d’Almerita e Tenuta delle Terre Nere. Per il Trentino-Alto Adige Cantina Nals Margreid, Cantina Terlano, Elena Walch, Ferrari, J. Hofstatter e Tenuta San Leonardo. Per la Toscana Altesino, Antinori, Argiano, Barone Ricasoli, Biondi-Santi, Boscarelli, Canalicchio di Sopra, Caprili, Carpineto, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Castello Banfi, Castello di Albola, Castello di Ama, Castello di Monsanto, Castello di Volpaia, Fattoria di Fèlsina, Fontodi, Il Poggione, Isole & Olena, Istine, Lamole di Lamole, Le Macchiole, Marchesi de’ Frescobaldi, Mazzei, Ornellaia, Poggerino, Rocca delle Macìe, Rocca di Montegrossi, San Filippo, San Giusto a Rentennano, Siro Pacenti, Tenuta di Trinoro, Tenuta San Guido, Tenuta Sette Ponti e Valdicava. Per l’Umbria Arnaldo Caprai, Lungarotti, Scacciadiavoli e Tabarrini. Per la Valle d’Aosta Les Cretes. Per il Veneto Allegrini, Bertani, Cesari, Gini, Leonildo Pieropan, Masi, Monte del Frà, Prà, Roberto Anselmi, Romano Dal Forno, Suavia, Tedeschi, Tommasi, Tommaso Bussola, Zenato e Zymè.