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Assovini Sicilia: si prospetta una delle vendemmie più difficili

Assovini Sicilia: si prospetta una delle vendemmie più difficiliMilano, 2 ago. (askanews) – La vendemmia più lunga d’Italia, mediamente oltre cento giorni, quest’anno inizierà con un ritardo di dieci giorni rispetto all’annata 2022. Si comincia nella Sicilia Occidentale, con la raccolta della base spumante, per poi passare a Chardonnay e Sauvignon Blanc, seguiti dai vitigni autoctoni. A chiudere la vendemmia siciliana saranno a fine ottobre i produttori dell’Etna. “Nonostante il susseguirsi di condizioni climatiche estreme, dalle piogge torrenziali di maggio e giugno al caldo estremo di luglio, gli incendi e la presenza di attacchi fungini, tra cui la peronospora della vite, la condizione e la qualità delle uve in Sicilia non sembra essere compromessa” spiega Assovini Sicilia, l’associazione di vitivinicoltori siciliani che riunisce un centinaio di aziende, che sottolinea come grazie al ritorno delle temperature più fresche, “il calo iniziale, stimato fino al 40% in alcune zone, potrebbe essere inferiore”.

“A circa una settimana dall’inizio della vendemmia – afferma la presidente di Assovini Sicilia, Mariangela Cambria – è ancora difficile e prematuro fare stime accurate sulla produzione: sicuramente la Sicilia dimostra di saper governare, grazie ad una agricoltura e tecniche agronomiche sempre più sostenibili, l’effetto dei cambiamenti climatici puntando sulla qualità e non sulla quantità”. Per quanto concerne le previsioni vendemmia nella Sicilia Occidentale il tecnico viticolo di Cantine Settesoli, Filippo Buttafuoco, spiega che “ad oggi la qualità delle uve è ottima, non avendo avuto problemi di oidio né di botrite. A causa del grande caldo abbiamo perso circa il 40% delle uve, anche se essendo tornate temperature più fresche le uve non bruciate stanno iniziando a riprendere vigoria per cui il calo potrebbe complessivamente essere inferiore” prosegue, precisando che “siamo soddisfatti di come abbiamo gestito il problema peronospora, avendolo fatto preventivamente grazie all’ausilio di capannine meteo che hanno la capacità di indicare elettronicamente la probabilità della malattia, evitando danni irreparabili”.

Nell’areale viticolo di Regaleali, in provincia di Palermo, i mesi di marzo e aprile, tendenzialmente asciutti e freddi, hanno determinato un ritardo nel germogliamento generale di circa 10 giorni. “Questo ritardo ha contribuito a rendere più gestibile il successivo periodo molto piovoso ma tendenzialmente freddo, e reso la pressione delle patologie della vite, quali la peronospora, meno invasiva” evidenziano le enologhe di Tasca d’Almerita, Lorenza Scianna e Laura Orsi, spiegando che “attualmente le vigne presentano una chioma adeguata, sono sane e si registra una diminuzione delle temperature medie cha lascia presagire una buona maturazione delle uve a partire dall’invaiatura di Pinot nero e Chardonnay che sta avvenendo in questi giorni”. Riguardo alle quantità, anche la tenuta di Sallier, a Camporeale, dovrebbe rispettare le medie storiche aziendali ma è ancora presto per cantare vittoria. La buona copertura vegetativa protegge l’uva da eventuali bruciature e aiuta a conservare aromi e freschezza. Infine, a Mozia, sempre secondo Scianna e Orsi, “l’alberello dovrebbe maturare subito dopo Ferragosto con quantità che rientrano nelle medie storiche di Mozia e con uve sane e croccanti”. Manca ancora qualche mese all’arrivo della vendemmia sull’Etna dove, si legge ancora nella panoramica regionale realizzata da Assovini Sicilia, fino a fine giugno si sono registrate basse temperature e piogge continue, tali da rendere difficili gli interventi in vigna, seguite dal caldo estremo di fine luglio con ridotte escursioni termiche tra giorno e notte e vento caldo.

“Grazie alle sabbie vulcaniche molto drenanti, alle altitudini importanti e ventilazione costante – spiega Maria Carella, enologa di Cantine Nicosia, sul versante Sud est di Trecastagni, Zafferana e Santa Venerina – non c’è stata presenza di peronospora e, nonostante i picchi di temperature alte, le piante si mantengono bene”. Sul versante Nord dell’Etna, l’enologa di Planeta, Patricia Toth, conferma che “la peronospora è sotto controllo grazie all’arrivo del caldo e delle alte temperature: nelle zone alte, intorno a 900 metri, abbiamo delle uve stupende grazie alla diversa ventilazione di queste zone e anche alla struttura dei suoli. A Capo Milazzo, nel Nord-Est dell’Isola – conclude Toth – i venti che tante volte possono diventare una sfida quest’anno hanno trovato pace, l’allegagione e anche il controllo degli insetti ad oggi sta procedendo bene”. Più preoccupante la situazione nella zona Sud-Est della Sicilia. “La vendemmia 2023 sarà una delle più difficili degli ultimi tempi: quest’anno, caldo torrido di questi giorni a parte, abbiamo avuto piogge torrenziali e forti raffiche ventose a maggio e giugno che hanno messo in ginocchio il duro lavoro che portiamo avanti” commenta Arianna Occhipinti alla guida dell’omonima Cantina di Vittoria, nel Ragusano, sottolineando che “l’arrivo consistente della peronospora ha causato danni considerevoli per il 30-35 % circa della nostra futura produzione: i trattamenti di zolfo e rame (unici trattamenti che facciamo in vigna) in concentrazione maggiore, non sono bastati a contenere il problema”. “Avremo sicuramente una raccolta inferiore rispetto la vendemmia 2022 – conclude Occhipinti – ma questo non vuol dire che la qualità delle uve sarà messa in discussione, anzi, possibilmente avremo meno quantità ma una maggiore qualità”.

“A Vittoria è importante sottolineare la posizione e il suolo dei vigneti: ci troviamo sul pendio con un puro strato superiore sabbioso, che affaccia il mare, sopra Marina di Acate, dove appunto la sabbia e il movimento d’aria non hanno dato spazio ad un’umidità costante” spiega ancora Patricia Toth di Planeta, aggiungendo che “prevediamo buone produzioni come sul Nero d’Avola anche sul Frappato, tenendo sotto osservazione stretta i vigneti per controllare la presenza delle cocciniglie e cicaline. A Noto – conclude Toth – come generalmente in tutta l’isola, ad oggi consideriamo circa una settimana o anche 10 giorni di ritardo nelle fasi fenologiche, con uve sane e davvero promettenti”.

Vino, Consorzio Conegliano Valdobbiadene in tour in Australia e UK

Vino, Consorzio Conegliano Valdobbiadene in tour in Australia e UKMilano, 2 ago. (askanews) – Dopo gli Stati Uniti, il tour internazionale del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg prosegue in Australia e Regno Unito, dove si terranno numerosi appuntamenti che avranno come focus la Denominazione e i suoi valori identitari espressi attraverso il suo territorio e le sue selezioni enologiche.

Le tre tappe in Australia si caratterizzeranno per le presentazioni della Denominazione attraverso la degustazione dei vini delle tredici aziende aderenti al tour australiano, le masterclass per operatori di settore e giornalisti ed gli eventi dedicati, mentre in UK si rinnova la sponsorizzazione di “IF Opera”, festival dedicato all’Opera che si terrà tra metà agosto ed inizio settembre nella splendida Belcombe Court a Bradford-on-Avon, nel Wiltshire. Per il Consorzio, la partecipazione a quest’iniziativa “è volta a raggiungere un target di consumatori di elevato profilo, permettendo loro di associare la Denominazione ad esperienze culturali di alta qualità”. Nelle giornate del 24 agosto e del 1 settembre una selezione di giornalisti e influencer inglesi avranno l’opportunità di assistere alla messa in scena dell’opera Fedora, anticipata da una presentazione dei vini della Denominazione tenuta dalla Master of Wine Sarah Abbott, portavoce del Consorzio nel Regno Unito.

L’Australia è un mercato emergente per la Denominazione, che rientra nella top ten dei mercati più importanti per l’export, con quasi 800mila bottiglie vendute pari ad un valore di circa quattro milioni di euro. Dopo due anni di attività svolte dal Consorzio nel Paese, quest’anno il percorso amplierà il numero delle città toccate che salgono a cinque in tutto e verranno presentati e degustati in ogni tappa i vini rappresentativi di 13 aziende: Bortolomiol, Bortolotti, Col Vetoraz, Collalto, L’Antica Quercia, Le Bertole, Le Colture, Mongarda, Perlage, Sanfeletto, Spagnol – Col Del Sas, Terre di San Venanzio e Villa Sandi. Si parte il 2 agosto a Sydney, si prosegue a Melbourne il 16 agosto, Brisbane il 23 agosto, Perth il 4 ottobre per terminare il tour nella città di Adelaide il 9 ottobre. Gli appuntamenti organizzati in ognuna delle città coinvolte seguiranno un format preciso che prevede l’organizzazione di masterclass di presentazione della Denominazione condotte da Tyson Stelzer, esperto di spumanti e giornalista pluripremiato. Alle degustazioni seguiranno dei pranzi, con menù pensati ad hoc in abbinamento al Conegliano Valdobbiadene, presso una selezione di rinomati ristoranti italiani. L’attività di promozione e rafforzamento della conoscenza della Denominazione prevede inoltre l’organizzazione di un incoming di giornalisti e professionisti australiani ospitati direttamente nella zona del Conegliano Valdobbiadene così da poter far vivere appieno il territorio impareggiabile che caratterizza questa zona.

“La dinamica dell’offerta destinata ai mercati esteri che ci contraddistingue è piuttosto articolata – ha spiegato il direttore del Consorzio, Diego Tomasi – e conferma la nostra capacità di manovra e di quella dei produttori associati di ricercare sempre destinazioni interessanti con l’obiettivo di accrescere sempre di più l’interesse rispetto al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, facendone conoscere le diverse sfaccettature e proponendo le tipologie che meglio si adattano al pubblico di riferimento nei diversi Paesi”.

Vino, Uiv-Vinitaly: in I semestre vendite piatte in top mercati esteri

Vino, Uiv-Vinitaly: in I semestre vendite piatte in top mercati esteriMilano, 2 ago. (askanews) – Tornano in linea di galleggiamento, nel primo semestre di quest’anno, le vendite del vino italiano tra gli scaffali della grande distribuzione e retail nei primi tre mercati al mondo. Nel complesso, secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato gli ultimi dati di Nielsen-IQ, le vendite tricolori in Usa, Germania e Uk chiudono il semestre con un risultato tendenziale piatto a volume (-0,2%) e con un lieve incremento a valore (+1,3%, a 2,2 miliardi di euro). La performance, rileva l’Osservatorio, è migliore rispetto al primo trimestre (-4% volume e -1% valore) ma ancora insufficiente per dare respiro alle imprese di un settore tuttora fortemente penalizzato da un surplus di costi che incide per circa il 10% sul prezzo medio.

Il totale dei volumi commercializzati di vini fermi e frizzanti segna un +0,7%, complici gli incrementi in Uk (+3,2%) e soprattutto in Germania (+4,2%), sostenuta dalla forte domanda dei nostri frizzanti “low cost”. In controtendenza i fermi negli Usa, che cedono il 7,4%. Gli spumanti accusano invece un decremento del 2,8%, con gli Usa positivi (+2%), controbilanciati in negativo da Regno Unito (-6%) e Germania (-3,8%). “Rispetto al primo trimestre riscontriamo una timida risalita, ancora però troppo debole se consideriamo le tensioni vissute dal settore” ha affermato il segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti, evidenziando che “lo scatto in avanti dei volumi commercializzati in Germania è dovuto al raffreddamento dei listini, che nell’ultimo trimestre anziché aumentare sono scesi in media del 4%, con una contrazione anche rispetto al primo semestre del 2022. Variazioni sul prezzo medio – ha concluso – che riteniamo essere troppo deboli anche negli Usa e in Uk, rispettivamente del 4% e del 3%”.

Dei 2,2 miliardi di euro commercializzati, 960 milioni (-0,3% tendenziale, -4,4% i volumi) sono frutto di acquisti di vino made in Italy nella Gdo statunitense. Oltre 840 milioni provengono dalla domanda Uk (+2,4%, con i volumi -0,5%) e 400 milioni dalla Germania (+2,9%, +3,7% i volumi). Il primato dei volumi spetta ai tedeschi (84 milioni di litri venduti su un totale di 231 milioni nei tre Paesi) ma il prezzo medio allo scaffale di 4,7 euro al litro è tre volte inferiore a quello degli Stati Uniti (14,3 euro) e meno della metà rispetto al dato Uk (10,5 euro). In generale, è piatta la crescita dei listini per i fermi/frizzanti (+0,3%) mentre per gli spumanti l’aumento è del 4,9%. Il Prosecco, principale denominazione italiana commercializzata nel mondo, segna un -2% nei volumi (bene negli Usa, ancora negativa in Uk anche se in fase di recupero) e un +3,2% nei valori, per un corrispettivo (675 milioni di euro) che incide per il 31% su tutto il vino made in Italy commercializzato sui canali dell’off trade dei tre Paesi. “Occorre fare in modo che le difficoltà congiunturali non si trasformino in strutturali” ha dichiarato l’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, spiegando che “in queste situazioni diventa fondamentale la presenza e la promozione di bandiera del brand enologico italiano: per questo, tra settembre e dicembre di quest’anno Vinitaly attiverà una nuova campagna di internazionalizzazione attraverso 25 appuntamenti tra fiere, road show e incoming sulla prossima edizione veronese organizzati in 15 Paesi e quattro continenti”.

Produzione di pomodoro, la Cina supera l’Italia

Produzione di pomodoro, la Cina supera l’ItaliaMilano, 2 ago. (askanews) – Parte la raccolta del pomodoro da salsa con l’Italia che a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, fra grandinate, nubifragi, alluvioni e ondate di calore, rischia di produrre ancora meno dei 5,6 miliardi di chili previsti per il 2023, mentre alle frontiere nazionali si assiste al balzo del +50% delle importazioni di concentrato di pomodoro cinese che costa la metà di quello tricolore grazie allo sfruttamento dei prigionieri politici e della minoranza musulmana degli Uiguri nello Xinjiang. La denuncia Coldiretti e Filiera Italia sulla base dei dati del World Processing Tomato Council in occasione dell’avvio della raccolta in Italia a Foggia dove si coltiva quasi 1/5 (19%) dell’intero raccolto nazionale. Così – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – la Cina con 7,3 miliardi di chili nel 2023 sorpassa l’Italia, che scivola al terzo posto della classifica mondiale dei produttori di pomodoro da industria

Il pomodoro Made in Italy – evidenziano Coldiretti e Filiera Italia – rappresenta un ingrediente fondamentale della dieta Mediterranea e della vera cucina italiana candidata all’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco. In Italia – spiegano Coldiretti e Filiera Italia – sono circa 70mila gli ettari coltivati a pomodoro da salsa, con la Puglia che è il principale polo della salsa Made in Italy nel Mezzogiorno con quasi 18mila ettari concentrati per l’84% proprio a Foggia, mentre l’Emilia Romagna è l’hub dell’oro rosso al Nord con 26mila ettari, oltre la metà fra Piacenza e Parma. A livello nazionale – evidenziano Coldiretti e Filiera Italia – la filiera del pomodoro impegna complessivamente circa 7 mila imprese agricole, oltre 100 imprese di trasformazione e occupa 10 mila addetti, per un fatturato totale che lo scorso anno ha raggiunto i 4,4 miliardi di euro. Ai ritardi registrati in campagna nel trapianto delle piantine di pomodoro a causa del clima pazzo – proseguono Coldiretti e Filiera Italia – si aggiunge l’aumento dei prodotti energetici e delle materie prime che si riflette sui costi di produzione del pomodoro superiori del 30% rispetto alle medie storiche, anche per il caro carburanti e il gap delle infrastrutture logistiche di trasporto. Il tutto mentre il pomodoro agli agricoltori viene pagato solo fra i 15 e i 17 centesimi al chilo. Il risultato è che, ad esempio, per una bottiglia di passata da 700 ml in vendita mediamente a 1,6 euro solo il 9,4% riguarda il valore riconosciuto al pomodoro in campo, mentre – affermano Coldiretti e Filiera Italia – mentre il 90,6% del prezzo è il margine della distribuzione commerciale, i costi di produzione industriali, il costo della bottiglia, dei trasporti, il tappo, l’etichetta e la pubblicità.

Vino, successo per la quinta edizione di “Terre Sicane Wine Fest”

Vino, successo per la quinta edizione di “Terre Sicane Wine Fest”Milano, 1 ago. (askanews) – Il vino come motore di riscoperta e valorizzazione di un grande areale, è stato questo il tema del “Terre Sicane Wine Fest” 2023 che dal 28 al 30 luglio scorsi ha attirato appassionati ed esperti con riscontri ben oltre le aspettative. Un’idea partita cinque anni fa a Contessa Entellina (Palermo), comune pilota dell’iniziativa, e che oggi coinvolge i Comuni delle Terre Sicane: Menfi, Sciacca, Sambuca di Sicilia, Montevago, Santa Margherita Belìce, un nuovo modello di connessione tra borghi che sono anche realtà produttive.

“Il Terre Sicane Wine Fest è un investimento di risorse per la nostra piccola amministrazione – ha dichiarato il sindaco di Contessa Entellina, Leonardo Spera – ma ogni anno siamo ripagati da riscontri e ricadute positive sul territorio e questo ci spinge a continuare a credere in questa visione dei borghi come luoghi dove restare e fare impresa, anche per i giovani”. Una sinergia condivisa tra pubblico e privato quella del Terre Sicane Wine Fest. “Il progetto è nato con obiettivi molto precisi: rafforzare la rete dei produttori di vino e di altre eccellenze agroalimentari e offrire loro una vetrina dove potersi raccontare nell’autenticità del loro lavoro” ha spiegato il presidente dell’Associazione Enonauti, Michele Buscemi, aggiungendo che il successo di pubblico di questa edizione “conferma l’interesse crescente che desta questa Sicilia finora poco conosciuta e adesso così ricercata”. Per quanto riguarda il concorso enologico presieduto dal docente e giornalista Luigi Salvo, il riconoscimento per il “Miglior Grillo” è andato alla debuttante Terre di Entella – Azienda Agricola Biologica con il Grillo vendemmia 2022, e quello per il “Miglior Nero d’Avola” a Mandrarossa Wines con Terre del Sommacco vendemmia 2019. I “Premi Piacevolezza” sono stati assegnati al Grillo di Cantine De Gregorio Rahana 2020 e al Nero d’Avola di Tenuta Stoccatello – Agricoltori dal 1923 Avvocà 2022.

“Abbiamo raccontato con naturalezza la qualità delle nostre produzioni e ci siamo messi in gioco con un importante territorio ospite: quest’anno la Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese è stata la nostra partner di un gemellaggio che vuole essere scambio di competenze e di culture” ha evidenziato il direttore della Federazione italiana strade del vino, Gori Sparacino, aggiungendo che “la soddisfazione è enorme nel vedere che il nostro potenziale enoico ed enoturistico è apprezzato dai professionisti del vino di Toscana, leader riconosciuti del settore”. Molto partecipati anche alle masterclass e ai convegni che, tra i tanti argomenti, hanno trattato anche della vendemmia turistica appena regolarizzata dal protocollo d’intesa sottoscritto fra l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’Associazione nazionale Città del Vino, a parlare dettagliatamente di queste novità e dei trend enoturistici si sono alternati Paolo Morbidoni, presidente della Federazione italiana Strade, dell’Olio e dei Sapori, Paolo Radica, presidente Città del Vino, Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, Angelo Barone, presidente Consulta nazionale Distretti del cibo, Roberta Urso, delegata regionale Donne del vino, e Bruna Caira della Strada del Vino Nobile di Montepulciano.

La prossima edizione del “Terre Sicane Wine Fest” sarà il 26, 27 e 28 luglio 2024.

Vino, R. Piemonte: 7,5 milioni per promozione nei Paesi extra Ue

Vino, R. Piemonte: 7,5 milioni per promozione nei Paesi extra UeMilano, 1 ago. (askanews) – L’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha aperto il bando sulla misura Ocm vino per la promozione sui mercati dei Paesi extra Ue, con una dotazione finanziaria complessiva di 7,55 milioni di euro a sostegno del comparto vitivinicolo piemontese.

In una nota, la Regione precisa che il bando è rivolto ai Consorzi di tutela e alle associazioni di produttori vitivinicoli per i progetti regionali e multiregionali nei Paesi terzi presentati per l’annualità 2023/2024, e prevede una copertura massima del 50% delle attività promozionali presentate da ciascun soggetto beneficiario. Il termine ultimo per la richiesta di contributo è il 13 settembre 2023. “A seguito dell’apertura del bando regionale sulla misura Ocm investimenti con 3 milioni di euro a sostegno delle aziende vitivinicole piemontesi – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca, Marco Protopapa – prosegue il sostegno al comparto con l’attivazione della misura Ocm promozione che permette ai produttori e ai consorzi di tutela di dare continuità e intensificare le azioni di promozione dei nostri vini di qualità sui mercati internazionali e trovare nuovi sbocchi di mercato all’estero”.

Vino, Ais Veneto: tra settembre e ottobre al via i corsi per sommelier

Vino, Ais Veneto: tra settembre e ottobre al via i corsi per sommelierMilano, 1 ago. (askanews) – Inizieranno tra settembre e ottobre i nuovi percorsi formativi dell’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto: sono previsti 35 corsi, suddivisi in tre livelli, distribuiti capillarmente in tutta la regione. Chi si iscriverà al primo livello entro il 25 agosto, inoltre, potrà partecipare ad “AISpeak”, una formazione online di un’ora e mezza sulle principali terminologie del vino in lingua inglese.

“Da sempre il nostro scopo è formare i comunicatori del vino, e ogni anno i corsi si rinnovano seguendo l’evoluzione del panorama vitivinicolo per dare ai futuri sommelier gli strumenti più idonei per affrontare le sfide del futuro” ha dichiarato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, spiegando che “i questionari sottoposti ai corsisti riguardanti il grado di soddisfazione del percorso formativo hanno sottolineato un sempre maggiore interesse per l’enoturismo: chiedendo quali contenuti potessero rendere più stimolante la vita associativa, l’83% ha risposto indicando un maggior numero di eventi e una maggiore conoscenza degli itinerari enogastronomici. Se da un lato tutto ciò rappresenta un segno inequivocabile dell’importanza che l’enoturismo sta acquisendo – ha concluso Breda – dall’altro, per Ais, rappresenta un obiettivo su cui puntare offrendo ai soci e ai nuovi iscritti più opportunità per vivere e conoscere il territorio, anche attraverso i nuovi corsi di formazione”. Nei corsi di primo livello sarà possibile studiare elementi di viticoltura, di enologia e del servizio che rappresentano le basi della professione del sommelier, a partire dalla corretta temperatura di mescita del vino fino all’organizzazione e alla gestione della cantina. Durante le lezioni, oltre che di vino, si parlerà anche di birre e distillati, il tutto costantemente accompagnato da prove teoriche e pratiche sulla tecnica di degustazione. Il secondo livello prende in esame le più importanti zone vitivinicole italiane ed estere e consente di cogliere il legame indissolubile tra vino e territorio. Il perfezionamento costante della tecnica di degustazione diventa così elemento discriminante per apprezzare ogni singola sfumatura ed esprimere un giudizio professionale e oggettivo.

Nel terzo livello è affrontata la tecnica della degustazione del cibo e del suo abbinamento con il vino attraverso prove pratiche di assaggio con le diverse tipologie di alimenti e di preparazioni. Al termine dell’intero percorso formativo è previsto un esame di abilitazione, superato il quale si consegue il titolo di Sommelier Ais.

Vino, in Toscana tour e Cantine “pet friendly” per “Calici di stelle”

Vino, in Toscana tour e Cantine “pet friendly” per “Calici di stelle”Milano, 1 ago. (askanews) – Agosto in vigna dal tramonto fino a notte anche in compagnia del proprio amico a quattro zampe che avrà a disposizione acqua fresca e cibo, attività pensata per i “pelosi”, tour da fare al guinzaglio, cantine aperte agli animali. Quest’anno la manifestazione “Calici di Stelle” in Toscana (con programmi fino al 20 agosto), grazie al Movimento turismo del vino (Mtv) della Toscana, è “pet-friendly” ed offre iniziative pensate appositamente per i cani in modo che anche loro possano vivere la magia di una serata all’aperto.

“E’ il nostro modo per far capire quanto siano importanti per tutti noi e soprattutto quanto inimmaginabile sia il gesto di chi abbandona un animale” spiega la presidente di Mtv Toscana, Violante Gardini Cinelli Colombini, aggiungendo che “abbiamo pensato anche un’attività social finalizzata a coinvolgere tutti quanti e dare così visibilità durante le esperienze in Cantina: invitiamo i proprietari di cani a postare foto o storie taggando la cantina visitata, MTV Toscana e utilizzando l’hashtag #ionontiabbandono”. “Avere la possibilità di visitare una cantina in compagnia dei propri animali domestici è un’esigenza sempre più sentita, in conseguenza dell’aumento di persone proprietarie di un animale domestico” precisa la presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico, Roberta Garibaldi, sottolineando che “il 58% dei turisti italiani gradirebbe trovare aziende di produzione pet-friendly con servizi dedicati”. “L’offerta pet-friendly legata all’enoturismo si sta sempre più evolvendo, dai dog trekking che consentono ai visitatori di scoprire i vigneti e le Cantine in compagnia dei propri amici a quattro zampe, alle proposte Very important partooches (Vip) con personale che si occupa di accudirli nel corso dell’esperienza” continua Garibaldi, proseguendo “l’Italia è già oggi fra le mete turistiche più accoglienti, posizionandosi al primo posto nel ‘Dog-friendly Country index’ anche grazie alle numerose strutture ricettive che offrono servizi ad hoc (The Swiftes, 2022)”.

Veronafiere: Vinitaly si rimette in viaggio in 15 Paesi chiave

Veronafiere: Vinitaly si rimette in viaggio in 15 Paesi chiaveMilano, 31 lug. (askanews) – Nord America, Europa e Far East ma anche Brasile e Balcani: Veronafiere torna “on the road” e, a partire dal secondo semestre 2023 fino ai primi tre mesi del 2024, spinge ancora l’acceleratore sul posizionamento internazionale. A rafforzare il brand bandiera del vino tricolore nel mondo, un intenso programma tra eventi fieristici, Vinitaly preview e roadshow che punta ad intercettare operatori e stampa straniera, e a fidelizzare il rapporto con i top-buyer esteri in 15 Paesi-chiave selezionati che rappresentano, in valore, il 78% dell’intero export enologico italiano.

Si va dai mercati storici di sbocco come Usa, Germania, Regno Unito e Svizzera, pari a oltre la metà delle esportazioni italiane, alle sempre più importanti piazze ad alto tasso di crescita, Canada, Francia, Belgio, Giappone, Svezia e Austria, con incrementi vicini al 40% nell’ultimo quinquennio, fino alle domande emergenti di Brasile, Cina, Serbia, Corea del Sud e Danimarca. E proprio da queste ultime prende il via il calendario internazionale di Veronafiere, che dopo la pausa estiva volerà prima in Cina con l’ormai consueto “Vinitaly China Roadshow” (Pechino, Changsha e Hangzhou, dall’11 al 15 settembre) e poi in Brasile a Bento Gonçalves per “Wine South Americ”a (12-14 settembre), quarta edizione dell’appuntamento di riferimento per il mercato brasiliano e sudamericano, organizzata dalla partecipata Veronafiere do Brasil.

Sempre sul fronte fieristico, debutta a Chicago il 22 e 23 ottobre la collaborazione con International Wine Expo (Iwe) , l’iniziativa organizzata da Italian Expo in partnership con la Camera di commercio italiana a Chicago e dedicata ai professionisti wine&food del Midwest. Sarà poi la volta, dal 16 al 19 novembre, di “Wine Vision by Open Balkan” a Belgrado, in Serbia, dove Vinitaly sarà presente con una collettiva di 50 produttori italiani. È anticipata invece a partire da ottobre e fino a dicembre, la staffetta autunnale delle Vinitaly Preview, l’azione promozionale di “buyer hunting” in vista dell’edizione 2024 di Vinitaly realizzata in collaborazione con Ice Agenzia e con il Sistema Italia (Ambasciate, Consolati e Camere di Commercio) all’estero. Nel mirino del format che lo scorso anno ha portato a Verona la quota record di mille “super-acquirenti” esteri selezionati, i Paesi identificati come prioritari dagli espositori di Vinitaly e dalle indagini di mercato: Germania, Regno Unito, Corea del Sud e Giappone, ma anche Danimarca, Svezia, Francia, Belgio, Austria e Svizzera.

Non mancano infine gli appuntamenti per il 2024, che vede già in agenda nel primo trimestre due tappe di Vinitaly preview negli Usa, mentre il roadshow americano proseguirà poi tra giugno e luglio a Los Angeles, Las Vegas e San Francisco. Chiudono il cerchio gli eventi primaverili, che a maggio vedranno Veronafiere di nuovo protagonista in Cina e in Brasile per Wine to Asia (Shenzhen) e “I love Italian Wine” (San Paolo e Rio de Janeiro).

Vino, Consorzio Conegliano Valdobbiadene sempre più attivo a Cortina

Vino, Consorzio Conegliano Valdobbiadene sempre più attivo a CortinaMilano, 31 lug. (askanews) – Nell’ambito delle sue attività di promozione, il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg ha definito un calendario di attività volte a far conoscere e degustare le sue bollicine al turismo di Cortina (Belluno), dando ancor più voce alla partnership in corso con alcuni locali del centro della celebre cittadina ampezzana.

“Il complesso di attività sia formative sia promozionali sono parte di un unicum che ci contraddistingue e che hanno portato tutta la nostra realtà a primeggiare in Italia e all’estero” ha dichiarato la presidente del Consorzio, Elvira Bortolomiol, sottolineando che “se le voci del singolo possono non essere udite, tutti insieme sappiamo far arrivare i nostri valori lontano rafforzando il pregio della Denominazione”. A partire da inizio agosto fino ad ottobre, presso il locale La Suite di Cortina, il Consorzio e i produttori aderenti all’iniziativa racconteranno il territorio e il Conegliano Valdobbiadene ad un pubblico di appassionati attraverso momenti di approfondimento. Si debutta con i “Conegliano Valdobbiadene wine-desk” a disposizione del pubblico tutti i giovedì dalle 17 alle 22 sulla terrazza esterna, dove, a rotazione, i produttori aderenti saranno presenti e faranno degustare le proprie etichette. La prima data è fissata al 3 agosto con Andreola, a seguire il 10 agosto con Gli Allori, il 24 agosto con Sorelle Bronca, il 31 agosto con Bortolomiol, il 7 settembre con Le Manzane e si chiude con Duca di Dolle il 14 settembre.

A settembre e ottobre i wine-lovers potranno partecipare anche alle masterclass “Conegliano Valdobbiadene Tasting in Cortina”, che avranno l’obiettivo di approfondire alcune tematiche care alla Denominazione grazie alla conduzione del direttore del Consorzio, Diego Tomasi, e al supporto di un sommelier Ais. Il 7 settembre si affronterà il tema del terroir grazie ad una degustazione di Conegliano Valdobbiadene che esplorerà le peculiarità dei suoli sulla personalità del vino, il 21 settembre sarà la volta di una degustazione che avrà lo scopo di rafforzare la conoscenza della zona del Conegliano Valdobbiadene, dei suoi paesaggi e delle storie che hanno fatto di questi territori un patrimonio Unesco. Il 5 ottobre sarà la volta del Valdobbiadene Superiore di Cartizze, 108 ettari di vocazione enologica. Gli incontri si chiuderanno il 12 ottobre con un viaggio alla scoperta del metodo di spumantizzazione del Conegliano Valdobbiadene.