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Consorzio vini Maremma Toscana: il Vermentino diventa Superiore

Consorzio vini Maremma Toscana: il Vermentino diventa SuperioreMilano, 17 mag. (askanews) – Dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di modifica del Disciplinare di produzione della Doc con l’inserimento della menzione Superiore per la tipologia Vermentino.

La tipologia Vermentino Superiore potrà essere utilizzata già dalla vendemmia 2021 se in linea con i requisiti previsti dal Disciplinare di produzione. Il Vermentino Superiore deve provenire per almeno il 95% da uve Vermentino, la produzione massima di uva/ettaro è ridotta a 9 tonnellate, l’immissione al consumo deve avvenire a partire dal 1 gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia. “È stato un percorso molto impegnativo ma finalmente siamo giunti all’obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l’asticella della cifra qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei, che, fin dall’inizio del suo primo mandato, ha creduto fortemente nell’esigenza di dare ai produttori l’opportunità di proporre Vermentini più complessi e maturi giustamente valorizzati anche in etichetta.

“I trend di mercato ci confermano l’apprezzamento per la personalità e per la qualità dei nostri Vermentini, non solo per quelli freschi e di facile beva, ma anche per le versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi” ha aggiunto Mazzei, sottolineando che “il Vermentino a livello di complessità e longevità può essere concepito come un grande rosso e la Maremma ha una vocazione straordinaria per questo vitigno nelle sue molteplici espressione. Con un mercato mondiale sempre più attento e curioso per i grandi bianchi – ha concluso – ci auguriamo che presto un numero significativo di aziende della nostra Denominazione inseriscano nella loro gamma il Vermentino Superiore”. “La previsione – ha spiegato il direttore del Consorzio, Luca Pollini – è che già dalle prossime settimane si assisterà alla commercializzazione del Vermentino Superiore Annata 2021 da parte di diversi produttori pronti sul nastro di partenza per questo nuovo importante traguardo per la Denominazione”.

Vino, “Save the bees and farmers”: il messaggio di Tiare in etichetta

Vino, “Save the bees and farmers”: il messaggio di Tiare in etichettaMilano, 16 mag. (askanews) – “Save the bees and farmers” (“Salviamo le api e gli agricoltori”) è la frase che campeggia sulla retro etichetta delle bottiglie dell’annata 2022 di tutta la gamma dei vini bianchi della Cantina Tiare di Dolegna del Collio (Gorizia). Un messaggio chiaro per diffondere il più possibile verso il consumatore la consapevolezza dell’importanza di questi indispensabili insetti impollinatori per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, nonché della preziosa sinergia possibile, grazie a semplici accorgimenti agronomici, fra apicoltura e viticoltura nel rispetto dell’ambiente.

L’attenzione dell’azienda di Roberto Snidarcig verso le api, di cui il 20 maggio si celebra la Giornata internazionale, ha preso il via qualche anno fa con l’adesione al progetto “Eno Bee – Api in vigna” e con l’installazione di cinque arnie fra le vigne di Malvasia all’ingresso della tenuta. Su ciascuna spicca una lettera, a comporre il nome Tiare: una sorta di benvenuto in cui si evidenzia l’importanza che le api, bioindicatore per eccellenza, hanno per le vigne e per la sopravvivenza degli ecosistemi agricoli e, in generale, della terra tutta. Si deve infatti a loro l’impollinazione del 70% di tutte le specie vegetali del mondo. Solo in Europa, ben quattromila varietà agricole dipendono dalle api e negli ultimi 50 anni il volume della produzione agricola è aumentato del 30% grazie al loro contributo diretto. I vigneti di Tiare sono un habitat ideale in cui si sono perfettamente ambientate e della cui sostenibilità sono anche diventate un attendibile sensore. Le api stesse fanno infatti da garanti dello stato di salute dell’ambiente che la circonda, dato che muoiono se vengono usati in vigna trattamenti dannosi. Ora, con la scritta “Save the Bees and Farmers” sulla retro etichetta della decina di suoi bianchi (che rappresentano oltre il 50% della sua produzione) Tiare fa un ulteriore passo avanti, così come aveva fatto tingendo di rosa l’annata 2021 dei suoi vini per promuovere la solidarietà e l’impegno verso il lavoro della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), il cui inconfondibile logo rosa compariva su tutte le confezioni dei bianchi.

Tiare produce circa 90mila bottiglie annue grazie a 12 ettari vitati sulle colline della Doc Collio.

Assovini Sicilia promuove l’Isola a “wine destination” di eccellenza

Assovini Sicilia promuove l’Isola a “wine destination” di eccellenzaMilano, 16 mag. (askanews) – I soci di Assovini Sicilia scommettono sempre di più sull’enoturismo e contribuiscono con successo a trainare il brand Sicilia valorizzando il proprio territorio. Infatti, secondo un sondaggio rivolto agli associati e diffuso durante il convegno “Sicilia: Top Wine, Film, Tourism destination” a chiusura della 19esima edizione della manifestazione “Sicilia en Primeur”, il 90% delle aziende ha una struttura destinata all’enoturismo per la degustazione in Cantina, e il 32% di queste possiede una struttura ricettiva con posti letto e il 30% offre una proposta di ristorazione.

In una nota, l’associazione vitivinicola regionale spiega inoltre che i servizi offerti dalle Cantine associate sono sempre più curati e diversificati, trasformandosi in “wine experience”: oltre il 51% offre infatti dai corsi di cucina ai percorsi benessere, dal wine trekking ai tour che interagiscono sempre più con il paesaggio e la cultura dei luoghi. “Unendo le strategie vincenti di marketing dell’accoglienza adottate in California, con l’unicità, la ricchezza del patrimonio storico, culturale, archeologico della Sicilia e l’autenticità dei luoghi e dei produttori siciliani, la Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza, la Sicily Valley del Mediterraneo” ha affermato il presidente di Assovini Sicilia, Laurent de la Gatinais, aprendo il convegno nello splendido scenario del parco botanico Radicepura, ai piedi dell’Etna, dove nei giorni scorsi è stata inaugurata la Biennale del Paesaggio Mediterraneo.

“L’enoturismo si rivela in Sicilia un fattore economico e strategico grazie alla capacità delle cantine di essere un contenitore culturale ideale dove coniugare arte, storia, natura, cultura gastronomica, territorio, genius loci e all’abilità delle aziende nell’aver saputo intercettare prontamente questo potenziale sviluppandolo con competenza e professionalità” ha proseguito il presidente, aggiungendo che “Assovini Sicilia intende valorizzare l’enoturismo dei nostri associati come strategia per promuovere la diversità e la qualità dei territori siciliani, la loro ricchezza e cultura gastronomica, il patrimonio paesaggistico-culturale”. “Le wine destination non rappresentano solo un prodotto turistico ma un modello di sviluppo territoriale sostenibile” ha spiegato il professor Benedetto Puglisi nel suo intervento, aggiungendo che “la Sicilia in questo contesto ha fatto emergere eccellenze e grandi potenzialità di sviluppo: le caratteristiche territoriali dell’isola, la varietà di vigneti e cantine ed il suo importante patrimonio turistico, culturale e ambientale sono il mix di elementi alla base di un tourism wine destination di successo”.

“La ricchezza dell’isola è data da un clima invidiabile ma anche da un territorio che presenta più di 70 varietà autoctone e 42mila ettari di viticoltura sostenibile” ha poi precisato il presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, Antonio Rallo, sottolineando che “tra i nostri impegni prioritari c’è quello di dedicarci alla conservazione della biodiversità generata dai 3.000 anni di viticoltura nell’isola”.

Sommelier Manca vince Trofeo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Sup. Docg

Sommelier Manca vince Trofeo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Sup. DocgMilano, 16 mag. (askanews) – Il 34enne sommelier rodigino Michele Manca è il vincitore del terzo Trofeo nazionale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg 2023, organizzato da Ais Veneto in collaborazione con il Consorzio. Il concorso si è tenuto il 15 maggio nella sede del Consorzio a Pieve Di Soligo (Treviso), dopo tre giorni dedicati all’alta formazione sulla Docg.

Sommelier Ais dal 2014, Manca è stato “Miglior Sommelier del Veneto 2022” e si è recentemente classificato terzo al “Master Chianti Classico 2023” e secondo al “Gran Premio Sagrantino 2023”. Attualmente lavora come docente di Sala e Vendita all’Ipsaa “Bellini” di Trecenta (Rovigo), e come consulente presso alcune realtà ristorative. “Sono orgoglioso di questo riconoscimento, un risultato ottenuto grazie a un grande impegno e allo studio costante del territorio, delle sue peculiarità e delle aziende che ne fanno parte” ha detto Manca, aggiungendo che “studiare, visitare la denominazione, assaggiare e ancora mettere alla prova le proprie conoscenze è il modo migliore di conoscere un vino e il territorio in cui nasce e di cui il calice si fa ambasciatore”.

“Lavorare in sinergia con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg ci permette di raccontare quanto il vino sia parte fondamentale del territorio e del suo paesaggio” ha spiegato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, aggiungendo che “sono state tre giornate interamente dedicate all’alta formazione sull’areale produttivo riservate a comunicatori e operatori del settore che, partecipando a conferenze, seminari e visite al territorio, hanno avuto modo di aggiornarsi e di ammirare dal vivo tutta la bellezza di queste colline uniche al mondo”.

Vino, dal 23 al 26 maggio l’Irpinia ospita “Campania Stories” 2023

Vino, dal 23 al 26 maggio l’Irpinia ospita “Campania Stories” 2023Milano, 16 mag. (askanews) – È l’Irpinia ad ospitare l’edizione 2023 di “Campania Stories”: dal 23 al 26 maggio la stampa specializzata nazionale ed internazionale sarà in provincia di Avellino per la presentazione delle nuove annate dei vini prodotti nelle principali Denominazioni campane. Oltre 90 le adesioni da tutta la regione alla rassegna organizzata da Miriade & Partners con le cantine campane, la collaborazione di Ais Campania e il sostegno della Regione Campania.

“Campania Stories” sarà come sempre strutturata con tasting riservati alla stampa e visite in cantina e ai territori della regione. Sede delle degustazioni dell’edizione 2023 di Campania Stories sarà l’”Hotel Villa Calvo – Ristorante La locandina” di Aiello del Sabato (Avellino), mentre il luogo in cui si darà inizio alla rassegna sarà il centro storico di Gesualdo, tra i “Borghi più belli d’Italia”. Il suo castello ospiterà la serata inaugurale: una “festa contadina” in cui si festeggerà anche il trentennale della denominazione Taurasi Docg, in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, e che celebrerà l’Irpinia nella sua autenticità, dalle produzioni tipiche alle espressioni artistiche, accompagnati dalla Scuola di Tarantella Montemaranese, interprete di una tradizione popolare millenaria dell’Irpinia. Durante il 2023 verranno inoltre organizzati “groupage” internazionali dando la possibilità alle cantine di far assaggiare i propri vini alle più importanti testate mondiali, fornendo allo stesso tempo a giornalisti e operatori contenuti tecnici e aggiornamenti sui dati di produzione di filiera. Una rassegna, dunque, che dura 365 giorni, anche attraverso le attività digitali di promozione dei vini campani nel mondo.

Etichette Irlanda, Uiv: bene esposto associazioni imprese vino europee

Etichette Irlanda, Uiv: bene esposto associazioni imprese vino europeeMilano, 16 mag. (askanews) – “La fuga in avanti dell’Irlanda rischia di aprire il campo a una babele informativa all’interno dell’Ue. Siamo pronti a discutere un nuovo sistema di etichettatura del vino, ma solo se questo è condiviso in ambito Comunitario. Per questo condividiamo la richiesta di presentare una denuncia alla Commissione Europea contro l’Irlanda, anche alla luce dei pareri contrari alla condotta di Dublino espressi in sede di Wto da parte di 8 Paesi Extra-Ue”. Lo ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, commentando il reclamo annunciato oggi dal Comité européen des entreprises vins (Ceev) e da spiritsEurope contro l’etichetta per gli alcolici con le avvertenze sanitarie proposta dall’Irlanda.

“La vicenda irlandese è nata male anche a causa del silenzio-assenso della Commissione Ue e nello specifico della sua Dg Sante, determinando di fatto una distorsione di un principio fondativo dell’Unione come quello della libera circolazione delle merci nel mercato interno” ha ricordato Frescobaldi, aggiungendo che “Uiv evidenzia ancora una volta come il vino non sia responsabile del problema dell’alcolismo in particolare in Nord Europa: è proprio nei Paesi a maggior consumo di vino che si registrano, infatti, i minori tassi di alcolismo”.

Slow Food: due progetti per la Giornata mondiale della biodiversità

Slow Food: due progetti per la Giornata mondiale della biodiversitàMilano, 16 mag. (askanews) – “Per celebrare questa giornata abbiamo scelto di riportare al centro il piacere della conoscenza attraverso il gusto, puntando su due progetti centrali per Slow Food Italia in questo 2023: uno nuovissimo, per salvare prati stabili, i pascoli e i loro custodi, e l’altro, gli “Orti Slow Food”, storico e consolidato ma che attraversa proprio ora una fase di rilancio e apertura a nuovi fronti”. Così la presidente Barbara Nappini ha annunciato come l’associazione intenda celebrare la Giornata mondiale della biodiversità che ricorre il 22 maggio. Due divertenti degustazioni, una appunto dedicata ai formaggi da prati stabili e pascoli rivolta al pubblico di curiosi e appassionati, e l”altra ai mieli per insegnanti, alunne e alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria.

“Lo scorso dicembre, i rappresentanti dei Paesi riuniti nella Cop15 hanno raggiunto un accordo storico: il Global biodiversity framework è un piano ambizioso che mira a ridurre la perdita di biodiversità entro il 2030, con un approccio fondato sui diritti umani, in primo luogo il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile, e include forti riferimenti al ruolo delle popolazioni indigene, all’agroecologia e alla tutela della biodiversità. Tuttavia, nonostante l’urgenza, non sarà semplice raggiungere questi obiettivi” ha proseguito Nappini, aggiungendo che “per questo è necessario allearci con i cittadini di tutte le età, a partire dai più piccoli, per passare dall’accordo all’azione, come recita il tema dell’edizione 2023 della Giornata mondiale della biodiversità”. Da tutta Italia, nelle scorse settimane, Condotte Slow Food, cuoche e cuochi aderenti all’Alleanza Slow Food, ma anche soci e singoli simpatizzanti hanno prenotato i kit di degustazione. Nella box recapitata a chi ne ha fatto richiesta, ci sono cinque tagli di formaggio da 500 grammi ciascuno, un vasetto da 250 grammi di miele millefiori di alta montagna del Presidio Slow Food e tutto il necessario per scoprire come sia possibile che quei caci siano così buoni, così sani, così diversi. Nel kit del “Gioco del Piacere”, solo uno dei cinque caci non proviene da prato stabile e scoprirlo farà parte del gioco. Venerdì 19 maggio alle 18.30, in diretta Zoom, gli oltre mille fortunati che hanno acquistato il kit saranno guidati in una gustosa degustazione alla scoperta dell’intruso e, soprattutto, del valore della biodiversità dei prati. Il progetto “Salviamo i prati stabili” è stato avviato grazie al sostegno di Eataly e del Consorzio del Parmigiano Reggiano Dop per combattere il fenomeno che ha portato negli ultimi 50 anni, alla perdita del 45% dei pascoli.

Il 22 maggio, 100 classi delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado celebreranno la Giornata mondiale della biodiversità con un assaggio delle attività di educazione alimentare ideate nell’ambito del progetto Orti Slow Food. In tutta Italia, 2500 tra studentesse e studenti riceveranno un kit contenente una selezione di due mieli (un millefiori di alta montagna alpina del Presidio Slow Food e un miele di acacia) e i materiali utili a guidare la degustazione con descrittori specifici per ognuno dei cinque sensi.

Etichette Irlanda, Federvini pronta a inviare esposto a Commissione Ue

Etichette Irlanda, Federvini pronta a inviare esposto a Commissione UeMilano, 16 mag. (askanews) – Federvini si appresta ad inviare un esposto formale alla Commissione europea in merito alla incompatibilità con il diritto comunitario della normativa sull’etichettatura di vini e spiriti proposta dall’Irlanda.

Lo ha reso noto la stessa Federazione, spiegando che il reclamo, in linea con le valutazioni presentate dalle associazioni europee del comparto (Comité Vins e spiritsEurope), “esprime l’evidente incompatibilità delle norme irlandesi con l’attuale disciplina unionale in materia di presentazione e di corretta informazione al consumatore”. Le misure irlandesi “rappresentano per di più un impedimento sproporzionato ed ingiustificato alla libera circolazione delle merci all’interno del territorio comunitario, in aperto contrasto alle disposizioni degli articoli 34 e 36 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”. L’esposto di Federvini segue di una settimana la scadenza dei termini per l’inoltro di commenti sulla normativa irlandese in sede di OMC (Organizzazione Mondiale per il Commercio), che ha visto Paesi quali Australia, Canada, Cuba, Messico, Nuova Zelanda, Regno Unito, Repubblica Dominicana e Stati Uniti presentare proprie osservazioni che saranno approfondite in occasione del tavolo sul “Technical barriers to trade” (Tbt) in programma a giugno. Inoltre, gli aspetti critici di incompatibilità con la legislazione europea erano stati già evidenziati da numerosi Stati membri dell’Unione (Italia, Francia, Germania, Spagna, Danimarca, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo, Romania, Slovacchia, Grecia, Polonia e Lettonia) nel corso della procedura di notifica “Tris” svoltasi nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno. Una mobilitazione internazionale “forte anche dell’intervento del governo italiano, in particolare in virtù dell’azione diplomatica condotta dal ministero degli Affari esteri e dal ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare”.

“Non distinguendo de facto tra abuso e consumo responsabile di alcol, la normativa irlandese rischia di non informare correttamente i consumatori e di danneggiare il nostro settore produttivo su scala europea, aggravando ulteriormente gli oneri a carico delle imprese produttrici che dovrebbero adottare una etichettatura ad hoc per il mercato irlandese” ha commentato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, aggiungendo che “nel considerare prioritario l’obiettivo di contrastare il fenomeno di abuso di alcol riteniamo altresì cruciale promuovere in primis una corretta educazione al bere moderato”. “L’esposto formale che invieremo alla Commissione europea rappresenta ad oggi una scelta obbligata, di fronte all’inazione delle autorità comunitarie che pure avevano recentemente espresso perplessità sulla ammissibilità della proposta dell’Irlanda” ha proseguito Pallini, sottolineando che “auspichiamo che finalmente si prenda coscienza dei limiti dell’iniziativa e si prosegua invece in direzione della definizione di un quadro normativo coerente e armonico a livello europeo”.

Vino, Le Tenute del Leone Alato acquisisce Cantina toscana Duemani

Vino, Le Tenute del Leone Alato acquisisce Cantina toscana DuemaniMilano, 16 mag. (askanews) – Il gruppo veneto Le Tenute del Leone Alato (di proprietà di Genagricola) ha portato a termine l’acquisizione del 100% di Duemani, Cantina della Maremma Pisana con 13 ettari e una capacità produttiva di 60mila bottiglie l’anno, fondata nel 2.000 da Elena Celli e dall’enologo Luca D’Attoma.

“L’acquisizione di Duemani è pienamente in accordo con la strategia del nostro polo vitivinicolo: aumentare il valore delle vendite attraverso un percorso di qualità che parte dalla localizzazione degli ettari vitati di proprietà” ha dichiarato l’ad di Leone Alato, Igor Boccardo, aggiungendo che il gruppo “deve poter contare su aziende agricole fortemente differenti tra loro, identitarie e radicate nelle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola, come Piemonte, Veneto, Friuli e da oggi anche la Toscana”. “Il racconto, il posizionamento e la promozione delle aziende del portfolio sono guidati da scelte che mettono al centro il rispetto e la valorizzazione del territorio e delle persone che lo vivono, garantendone la massima espressione attraverso scelte sostenibili nella conduzione agronomica e non solo” ha proseguito Boccardo, evidenziando che “Duemani è un importante nuovo tassello nella strategia di ampliamento delle tenute di proprietà: aggiunge all’attuale portfolio un’azienda agricola di elevato valore reputazionale, tanto a livello nazionale quanto internazionale”. “L’operazione è stata resa possibile dai traguardi di vendita che stiamo raggiungendo – ha concluso il manager – e la strategia per Duemani è pienamente condivisa con Elena Celli e Luca d’Attoma, e sarà nel solco della continuità”.

“Per Duemani questo cambiamento rappresenta una grande opportunità di crescita per il raggiungimento di ulteriori successi, tali da confermare il valore di un territorio e dell’azienda” ha affermato D’Attoma, che resterà enologo consulente, sottolineando che “questo incarico mi motiva per supportare Duemani relazionandomi con un gruppo di lavoro di grande competenza e professionalità con cui potrò condividere il percorso futuro”. “Duemani nasce dalla volontà mia e di Luca nel credere in un territorio incontaminato come quello di Riparbella – ha ricordato Celli – dove abbiamo scelto di coltivare in agricoltura biodinamica e questo ci ha permesso di mantenere e rispettare l’ecosistema che ci ha accolti”. Duemani ha circa 7,5 ettari ad Ortacavoli (Riparbella), impiantati nel 2001, e circa 4,5 a Bagnoli (Castellina Marittima). Qui Cabernet Franc, Merlot, Syrah e Grenache vengono coltivati esclusivamente con metodo biodinamico certificato Demeter. I vini sono distribuiti per il 66% all’estero e per la restante parte in Italia.

Oltre 7.300 visitatori a “MIxology Experience” a Milano

Oltre 7.300 visitatori a “MIxology Experience” a MilanoMilano, 15 mag. (askanews) – Oltre 7.300 visitatori e più di 160 aziende. Questo il bilancio della seconda edizione di MIxology Experience, il più importante evento italiano dedicato al mondo della mixology e alla “bar industry”, che si è tenuto al Superstudio Maxi di Milano.

“Abbiamo consolidato l’interesse intorno al nostro evento da parte di un pubblico altamente qualificato” ha dichiarato l’organizzatore della manifestazione, Luca Pirola, aggiungendo che “siamo particolarmente soddisfatti per aver saputo mettere insieme piccoli, medi e grandi brand, creando per tutti l’ideale opportunità di matching e business”. “Una fonte di ulteriore soddisfazione è aver ospitato gli internazionali ‘Barback Games’ di Fernet-Branca – ha concluso – aver organizzato con Aibes la prima edizione di “theNextBartender”, la più importante sfida di miscelazione tra le scuole alberghiere per i giovani bartender, e aver garantito alle aziende la nostra piattaforma di “Business Match”, dove hanno potuto condividere e gestire i propri ed i nuovi rapporti commerciali”. Alla manifestazione ha debuttato anche il primo “Speed Round Contest” che ha decretato il bartender più veloce d’Italia del 2023: il napoletano Ciro Adriano de Georgio, che lavora ad Amsterdam. La prossima edizione di MIxology Experience si terrà dal 17 al 19 marzo 2024.