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Vino, 10mila visitatori a Napoli per “VitignoItalia” 2024

Vino, 10mila visitatori a Napoli per “VitignoItalia” 2024Milano, 5 giu. (askanews) – Sono state circa 10mila, tra appassionati e operatori del settore, le persone che dal 2 al 4 giugno hanno partecipato a Napoli alla diciottesima edizione di “VitignoItalia” dove hanno potuto degustare oltre 1.500 etichette e di incontrare le 300 aziende e Consorzi alla Stazione Marittima. Tra banchi d’assaggio, talk e degustazioni top level, la manifestazione ha acceso i riflettori “sulle realtà enologiche più prestigiose della Penisola, puntando sul dialogo diretto con i produttori, che da sempre caratterizza questo format”.


“Un’edizione eccezionale nei numeri e più coinvolgente che mai, resa possibile grazie alla sinergia con i principali player della manifestazione a partire dalle istituzioni” ha dichiarato il direttore di “VitignoItalia”, Maurizio Teti, spiegando che “abbiamo messo in campo un programma di incontri che hanno soddisfatto e incuriosito tanto gli appassionati quanto gli esperti, con attività trasversali tra il vino e altri settori, mettendo sempre al centro il piacere della degustazione e l’interazione con i produttori”. Tutte esaurite le masterclass: dai focus su Denominazioni come Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Friuli Doc e Roma Doc, passando per i migliori vini regionali come i rossi di Sicilia, i bianchi vulcanici da invecchiamento, i bianchi e spumanti siciliani e il verdicchio dei Castelli di Jesi, fino agli “underwater wine”.


“Non da meno – hanno evidenziato gli organizzatori – l’interesse dei buyers, un gruppo di 30 tra gli operatori più competenti provenienti da 18 Paesi, selezionati in collaborazione con ICE, che hanno mostrato grande apprezzamento per le Cantine presenti e hanno preso parte all”educational tour’ nei Campi Flegrei, approfondendo i vini di questo territorio enologico, tra i più affascinanti della regione”. Significativa la partecipazione degli operatori ai talk e ai convegni dedicati ai temi più interessanti del settore, tra cui l’abbinamento pizza vino con la presentazione di “Calici e Spicchi” di Antonella Amodio, e “Verso del Vino-Verso Divino”, volume di Marianna Ferri e Ottavio Costa. A “VitignoItalia” anche i “100 Best Italian Rosé”, quarta edizione della guida edita da Luciano Pignataro, e la presentazione di “50 Insoliti Noti”, guida ai migliori 50 vini per tradizionalità e legame con il territorio, a cura di Gimmo Cuomo.

Vino, Lollobrigida dichiara eccezionale avversità atmosferica per 2023

Vino, Lollobrigida dichiara eccezionale avversità atmosferica per 2023Milano, 5 giu. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha firmato il decreto con il quale si dichiara lo stato di eccezionale avversità atmosferica che consente, nel settore vitivinicolo, di derogare al limite del 30% della spesa minima che doveva essere realizzata entro il 15 ottobre 2023 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, riducendo tale limite al 3%. Lo ha comunicato il Masaf.


“L’obiettivo è sostenere le imprese vitivinicole colpite dalla peronospora e che, a causa delle abbondanti precipitazioni piovose della primavera del 2023, sono state impossibilitate ad accedere per un lungo periodo ai terreni per svolgere gli interventi necessari alla realizzazione degli investimenti programmati. Una misura importante per sostenere questo comparto fondamentale del Made in Italy” ha dichiarato Lollobrigida, aggiungendo che “i viticoltori situati nelle aree colpite dagli eventi meteorologici avversi di quel periodo avranno così la possibilità di completare quanto già avviato, in deroga all’obbligo della realizzazione della spesa minima prevista”.

Vino, da 2 giugno a 21 luglio in Alsazia torna “Tournee des terroirs”

Vino, da 2 giugno a 21 luglio in Alsazia torna “Tournee des terroirs”Milano, 5 giu. (askanews) – Da domenica 2 giugno a domenica 21 luglio, torna in Francia la “Tournee des terroirs”, la manifestazione a metà tra un festival musicale itinerante e una degustazione di vini, che mira a mettere in risalto attraverso i suoi vignaioli la grande diversità dei terroir alsaziani e la forza del lavoro di squadra del territorio.


Lanciata l’anno scorso per celebrare il 70esimo anniversario della Strada del Vino d’Alsazia, la “Tournee des terroirs” vide la presenza di 150 produttori e di oltre 10mila visitatori in 15 domeniche consecutive, e si aggiudicò il “Coup de Coeur 2024” nella categoria “Promozione di un terroir” dei Trophees de l’oenotourisme” assegnato per il sesto anno dalla rivista “Terre de Vins” e dall’Unità Turismo del Vino di Atout France. Quest’anno i produttori che hanno aderito sono oltre un centinaio e i laboratori in programma sono 40. Anche in questa seconda edizione sono previsti un bar “effimero” ospitato da viticoltori locali nel cuore dei vigneti, carta dei vini dedicata al terroir di competenza, insolite degustazioni, eventi, oltre ad un’area “chill-out” dove rilassarsi. Il tutto in un’atmosfera musicale e familiare grazie al collettivo Strasbourg DJ. La manifestazione, dalla forte impronta sostenibile, punta anche ad evidenziare la capacità dei vini alsaziani di sposarsi perfettamente a tutti i tipi di cucina, dai piatti regionali alla cucina fusion e allo street food, e vede la partecipazione di diversi chef e ristoranti locali.


“Tournee des terroirs” si terrà il 2 giugno a Orschwihr, il 9 ad Albé, il 16 a Kientzheim, il 23 a Orschwiller, il 30 a Wolxheim, il 7 luglio a Wettolsheim, il 14 a Scherwiller e il 21 luglio a Riquewihr.

Vino, Pallini (Federvini): no a neo proibizionismo e a dazi ritorsivi

Vino, Pallini (Federvini): no a neo proibizionismo e a dazi ritorsiviMilano, 5 giu. (askanews) – “Per affrontare la dimensione delle sfide internazionali c’è bisogno di regole certe, capaci di assicurare una competizione chiara e libera sui mercati, che non cedano a tendenze neo proibizioniste e che superino la logica ritorsiva dei dazi che nel recente passato ci hanno ingiustamente penalizzato”. Lo ha affermato, tra l’altro, la presidente Micaela Pallini nel corso del suo intervento all’Assemblea generale di Federvini che si è tenuta oggi a Roma.


Al centro del dibattito della Federazione, le implicazioni della crisi russo-ucraina, le prospettive del conflitto in Medio Oriente e, appunto, i timori di nuovi dazi commerciali applicati a titolo ritorsivo. Uno scenario critico per filiere, come quelle rappresentate da Federvini, che vedono nell’export la principale leva di crescita e di creazione del valore. Per questo, il raggiungimento di accordi commerciali di libero scambio con nuovi partner, sulla scorta dell’esperienza positiva del “Ceta” definito con il Canada (per i vini italiani tasso di crescita del +7,6% nel periodo 2018-2022 rispetto al +3,7% del 2013-2017, mentre il comparto degli aperitivi, amari, liquori e distillati made in Italy balza al +13,1% rispetto al +2,9% del periodo precedente), resta per il comparto una prospettiva fondamentale per sostenere il libero scambio e le produzioni di qualità come quelle in cui l’Italia è protagonista. Tale prospettiva si traduce in un appello del sistema Federvini all’attuale presidenza italiana del G7 affinché si faccia interprete dell’esigenza di impedire che controversie commerciali originate in altri comparti possano avere ricadute sulle produzioni agroalimentari. “Auspichiamo che la prossima legislatura europea sappia mantenere la barra dritta come hanno saputo fare quei parlamentari europei italiani a cui tanto dobbiamo per il loro impegno e le loro conquiste in questi cinque anni non facili” ha aggiunto Pallini, auspicando anche che “la nuova legislatura possa contare su donne e uomini capaci di ascoltare e confrontarsi con le categorie produttive, dotati di una visione razionale e rispettosa delle specificità e del valore espresso da filiere strategiche non soltanto per l’economia nazionale, pronti a costruire ponti e alleanze fra le diverse nazionalità e famiglie politiche che compongono l’emiciclo di Strasburgo”.

Federvini: Italia secondo operatore globale, export +188% in 20 anni

Federvini: Italia secondo operatore globale, export +188% in 20 anniMilano, 5 giu. (askanews) – L’export di vini italiani negli ultimi vent’anni è passato da una quota di mercato del 17% nel 2003 al 22% nel 2023, mentre il nostro primo competitor, la Francia, nello stesso periodo è scesa al 33% dal 38%. Un risultato che permette all’Italia di consolidare, grazie al complessivo +188% in valore di export, il secondo posto mondiale e assume un carattere ancor più straordinario se pensiamo all’incremento dei mercati in cui l’Italia esprime una posizione di leadership: 46 contro i 51 della Francia, quando vent’anni fa erano 9 versus 41. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e TradeLab, diffusi oggi in occasione dell’Assemblea generale della Federazione italiana dei produttori, esportatori e importatori di vini, acquaviti, liquori, sciroppi, aceti e affini che si è svolta oggi a Roma alla presenza di numerose istituzioni e del gotha degli imprenditori italiani di un comparto che vale 21,5 miliardi di euro di fatturato, 2.300 imprese, oltre 81.000 occupati e circa il 20% dell’export del “food and beverage” del nostro Paese.


Evidenze positive emergono anche sul fronte degli spiriti: negli ultimi vent’anni, sempre secondo Nomisma, l’export ha registrato un incremento del 300% per un valore di 1,7 miliardi di euro, con l’Italia che oggi è il quinto top exporter globale. L’andamento positivo delle vendite oltre frontiera si conferma per il comparto degli aceti: +180% a valore negli ultimi venti anni. In generale, anche in considerazione di un calo strutturale dei consumi interni, le esportazioni assumono un carattere strategico, rappresentando un fatturato del 50% per i vini, del 35% per gli spiriti e del 48% per gli aceti.

Vino, per Consorzio Primitivo di Manduria un giugno ricco di eventi

Vino, per Consorzio Primitivo di Manduria un giugno ricco di eventiMilano, 5 giu. (askanews) – Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara ad un giugno ricco di eventi in Italia e all’estero, a partire dal 10, 11 e 14 giugno quando volerà a Copenhagen e a Praga, per dei “walkaround tasting” e cene esclusive in ristoranti stellati dedicati a esperti del settore, importatori, sommelier e media internazionali in collaborazione con il Gambero Rosso.


Dal 17 al 23 giugno l’ente consortile parteriperà a “Vinòforum” al Circo Massimo a Roma, dove avrà a disposizione un grande stand all’interno del quale ogni Cantina potrà presentare le proprie etichette, e dove ogni giorno il sommelier del Consorzio guiderà delle masterclass con degustazioni delle tre tipologie: Primitivo di Manduria Doc, Primitivo di Manduria Doc Riserva e Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg. Sempre nella Capitale e sempre in collaborazione con il Gambero, il 19 giugno al “47 Circus Roof Garden” si terrà una cena degustazione dei Primitivo di Manduria del Consorzio, abbinati a un menu appositamente ideato dallo chef Maurizio Lustrati. “Il Consorzio si conferma così un punto di riferimento imprescindibile nel panorama vinicolo nazionale e internazionale, portando avanti con determinazione la sua mission di promozione e tutela di un’eccellenza enologica dal sapore autentico e inconfondibile che parte dalla Puglia si è diffusa in tutto il mondo” ha dichiarato la presidente del Consorzio, Novella Pastorelli, aggiungendo che “continueremo a lavorare instancabilmente per valorizzare al massimo la nostra straordinaria Dop che si conferma più ambasciatrice della qualità e della tradizione italiana nel mondo”.

Vino, “Roero Days”: ben riuscita la settima edizione a Milano

Vino, “Roero Days”: ben riuscita la settima edizione a MilanoMilano, 4 giu. (askanews) – Si è chiusa con successo la settima edizione di “Roero Days”, l’evento itinerante organizzato dal Consorzio Tutela Roero, che quest’anno ha festeggiato il primo decennale nel cuore di Milano. Sono state circa 700 le persone, tra operatori del settore e wine lovers, che hanno degustato gli oltre 500 vini dei 64 produttori giunti nel capoluogo lombardo.


La tappa meneghina andata in scena il 3 giugno nella splendida cornice di Palazzo Giureconsulti, è stata arricchita da diverse proposte di approfondimento: le due masterclass condotte da Daniele Cernilli, Chiara Giannotti, Adua Villa e Paolo Zaccaria hanno ben evidenziato le tante sfaccettature del territorio roerino capace di dare vita a vini di grande complessità e longevità sia nella tipologia bianca che rossa. La presentazione del nuovo volume De Agostini “Il Roero, terra del Nebbiolo e dell’Arneis”, moderata dal vicedirettore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, è stata inoltre l’occasione per raccontare questo angolo di Piemonte in cui i vigneti sono armoniosamente inseriti in un ambiente ricco di storia, tradizioni e biodiversità e talmente intriso di bellezza da essere Patrimonio Mondiale Unesco. La giornata è stata anche palcoscenico del binomio arte-vino, con l’esposizione delle opere dei finalisti del concorso indetto dal Consorzio, in collaborazione con Artàporter, per l’ideazione della nuova immagine istituzionale dei vini Roero Docg con la proclamazione ufficiale del vincitore: l’artista torinese Bruno Casetta. “Rientriamo a casa felici di constatare che continuano a crescere sia la notorietà che l’apprezzamento per il Roero, oltre alla consapevolezza da parte del pubblico che i vini di questa Docg hanno una loro identità personalissima, distinta e riconoscibile, tanto nella versione bianca, che rossa” ha dichiarato soddisfatto il presidente del Consorzio Tutela Roero, Massimo Damonte, ricordando che “nel prossimo triennio avremo la possibilità di un incremento della produzione annuale del 7% grazie all’entrata in produzione dei 30 ettari che ogni anno il Consorzio concede di impiantare ai produttori. Questo – ha concluso – ci permetterà un’ulteriore crescita organica della denominazione per far fronte al costante aumento di richiesta di Roero sia in Italia che all’estero”.

Vino, “Palio del Chiaretto Bardolino”: successo malgrado maltempo

Vino, “Palio del Chiaretto Bardolino”: successo malgrado maltempoMilano, 4 giu. (askanews) – La 19esima edizione del “Palio del Chiaretto Bardolino” ha chiuso con numeri oltre le aspettative: con 18mila kit degustazione venduti, un migliaio in più rispetto allo scorso anno, è stato infatti sfiorato l’anno d’oro del Palio, il 2019.


Il meteo incerto non ha dunque scoraggiato decine di migliaia i visitatori che hanno partecipato alle diverse attività della manifestazione sorseggiando tra gli stand dei produttori, seduti sulle panchine vista lago o ai tavoli della tensostruttura a Parco Carrara Bottagisio. Tantissimi anche gli stranieri, in particolare tedeschi, che anche per la festività del Corpus Domini continuano a prediligere il lago di Garda come destinazione. Soddisfatti gli organizzatori, le Cantine e i punti ristorazione che hanno offerto le tipicità gastronomiche del territorio che ben sposano l’abbinata con uno dei vini rosati più venduti al mondo. Successo anche per le nuove escursioni collinari alla scoperta dell’entroterra di Bardolino e per le proposte musicali, sul palco e itineranti. Apprezzati il nuovo bicchiere e gli allestimenti floreali collegati dal “pink carpet”, e boom di visite del Palio e per le bacheche virtuali dell’evento, con metà delle interazioni arrivate da Germania, Austria, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito.


L’enologa e comunicatrice del vino Sissi Baratella, l’albergatrice bardolinese e sommelier Giulia Zoccatelli, la manager Tilia Ludovica Miranda, il fondatore del portale “gardasee.de” Hubert Kiebler e il presidente di Veronafiere Federico Bricolo sono stati nominati nuovi ambasciatori del Vino Chiaretto Bardolino. Ricevendo l’onorificenza, secondo il rito officiato dal Gran Maestro cerimoniere Fausto Zeni, hanno preso l’impegno di portare il nome di questo vino in giro per il mondo. La cerimonia si è svolta a Villa Carrara Bottagisio e ha visto la partecipazione del sindaco di Bardolino, Lauro Sabaini, inieme con altri primi cittadini o delegati in rappresentanza dei territori delle 31 Cantine che hanno soddisfatto i requisiti richiesti per ricevere la “Medaglia D’Oro” del 14esimo Concorso enologico. Il premio “Luana Brancher” è andato all’Azienda agricola Tre Colline.

Compagnia del Vino chiude 2023 con 10,6 mln di fatturato (+12%)

Compagnia del Vino chiude 2023 con 10,6 mln di fatturato (+12%)Milano, 4 giu. (askanews) – Compagnia del Vino ha chiuso il 2023 con un fatturato di circa 10,6 milioni di euro, con un 12% di incremento rispetto all’anno precedente. Lo ha comunicato la stessa azienda, spiegando di aver stretto nuove importanti collaborazioni nei primi sei mesi di quest’anno, dopo aver aggiunto lo scorso anno al proprio portafoglio Champagne Geoffroy, Schloss Englar, Castello di Cacchiano, Seguinot Bordet, Domaine A. Chopin e Nautilus Estate.


Sono infatti entrate a far parte del catalogo l’azienda Capanna di Cencioni a Montalcino (una delle realtà storiche del Brunello, fondata nel 1957) e Le Crocine, a cui fa capo Niccolò Marzichi Lenzi, già Ad di Tenuta di Biserno e Campo di Sasso, che assieme alla moglie Joy Green produce vini a Castagneto Carducci (Livorno). In aprile ha poi fatto il suo ingresso il Trento Doc di Borgo dei Posseri, Cantina con ettari di proprietà che si sviluppano tra i 550 e gli 800 metri di altitudine nel bosco delle “Piccole Dolomiti”, a Sud di Trento. Nuove bollicine che si aggiungono a quelle d’Oltralpe di Maison Pol Roger e delle new entry Domaine Francois Carillon, nome storico Puligny Montrachet (dal 1520), Domaine Eric Boigelot a Mersault, Domaine Du Buchot (Pouilly Fumé), pioniere del biodinamico in Loira e rivelazione dell’anno 2022 per “Revue de Vins de France”, e Jean-Paul Picard azienda storica in Sancerre. “Con l’ingresso di Borgo dei Posseri, azienda del Trento Doc, si è approcciato il Metodo Classico, ma ancor più meticolosa e capillare è stata la ricerca che ha riguardato determinate eccellenze d’Oltralpe” ha spiegato il responsabile vendite, Antonio Guerra, parlando di “un lavoro iniziato nel 2022 che ci ha portato a selezionare piccoli artigiani di Borgogna, prediligendo le singolari interpretazioni del piccolo vigneron rispetto a collaborazioni con negociant in grado di coprire più aree della Cote d’Or sotto lo stesso brand. I nostri produttori – ha sottolineato – sono vigneron autentici con la voglia di accompagnare il consumatore in un universo definito, risultante dal mix tra expertise centenaria, approccio sostenibile e rispetto del terroir e del lavoro delle generazioni passate: autentici ‘vin de garage’ carichi di tipicità prodotti in aree di indiscussa eccellenza”.


Fondata nel 1997 da Giancarlo Notari con lo scopo di produrre, importare e distribuire “vini di prestigio ed elevata qualità”, Compagnia del Vino oggi conta su 90 agenzie in tutta Italia e due sedi logistiche. Guidata negli ultimi anni da Saverio Notari, figlio di Giancarlo, ha in catalogo 26 aziende proveniente da alcune delle più vocate zone vitivinicole d’Italia e del mondo.

Vino, a Matera dal 20 al 22 giugno il primo “World Lambrusco Day”

Vino, a Matera dal 20 al 22 giugno il primo “World Lambrusco Day”Milano, 3 giu. (askanews) – Il Consorzio Tutela Lambrusco lancia la prima edizione italiana del suo evento “World Lambrusco Day” che quest’anno si svolgerà dal 20 al 22 giugno a Matera. “Fil rouge” dell’iniziativa, che conta sul Patrocinio del Comune e della Provincia di Matera, della Regione Basilicata e di Enoteca Lucana, sarà il connubio tra vini Lambrusco ed eccellenze locali, con opportunità di degustazione di vini della Basilicata e abbinamenti tra etichette emiliane e piatti tradizionali del territorio ospite.


“In attesa dell’edizione internazionale del 2026 abbiamo pensato di proporre le nostre bollicine emiliane lungo lo stivale, scegliendo come prima tappa per il 2024 una città unica nel suo genere: Matera” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Claudio Biondi, spiegando che “la due giorni richiamerà un pubblico variegato di appassionati, stampa e operatori del settore che, grazie a un programma ricco di approfondimenti, potrà scoprire le nostre Denominazioni, conoscere i produttori presenti all’evento e degustare le diverse espressioni di Lambrusco comprendendone le caratteristiche”. “La scelta di portare i vini Lambrusco in tournée, anno dopo anno, nelle più belle città dell’Italia e del mondo non è casuale” ha aggiunto il direttore dell’ente consortile, Giacomo Savorini, sottolineando che “il territorio resta un punto centrale nelle nostre strategie promozionali ma riteniamo importante per un vino così diffuso come il Lambrusco uscire dai propri confini regionali e provinciali per andare ad incontrare il suo pubblico là dove questo pubblico vive, degusta e sceglie i vini da portare in tavola. Molte delle persone che fanno conoscenza dei nostri vini in questa modalità – ha concluso – spesso programmano poi visite in Emilia per approfondire i temi e le cantine che maggiormente li hanno colpiti”.


La manifestazione prenderà il via la sera del 20 giugno con un momento di incontro con le istituzioni locali, mentre il programma del giorno successivo sarà affidato alla regia del Master of Wine Gabriele Gorelli. Il 22 giugno il “World Lambrusco Day – Italian Edition 2024” porterà nel cuore della città un banco di assaggio aperto al pubblico (previa registrazione) nello storico Palazzo Malvinni Malvezzi. A partire dalle 9.30 e fino alle 12.30 appassionati e operatori potranno degustare gli oltre 70 vini Lambrusco proposti in mescita e conoscere i sedici produttori di Modena e Reggio Emilia partecipanti. Dal più diffuso frizzante ai rifermentati in bottiglia, dagli spumanti Metodo Martinotti ai Metodo Classico, i presenti potranno avere una panoramica di tutte le interpretazioni che l’universo Lambrusco propone oggi sul mercato. A completare il palinsesto, una degustazione di Parmigiano Reggiano in diverse stagionature. Durante il banco di assaggio è inoltre in programma la masterclass “I colori del Lambrusco” a cura di Filippo Bartolotta. Al banco di assaggio del 22 giugno a Matera saranno presenti Azienda Agricola Pezzuoli, Cantina della Volta, Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina Puianello, Cantina Settecani, Cantina Sociale di Gualtieri, Cleto Chiarli, Fattoria Moretto, Francesco Bellei & C., Lombardini, Medici Ermete, Paltrinieri, Riunite & CIV, Ventiventi, Venturini Baldini e Zucchi.