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Vino, dal 2 al 4 agosto in Val Seriana torna “Ardesio DiVino”

Vino, dal 2 al 4 agosto in Val Seriana torna “Ardesio DiVino”Milano, 21 lug. (askanews) – Il centro storico di Ardesio, borgo della Val Seriana (Bergamo), torna ad accogliere la mostra mercato enogastronomica “Ardesio DiVino”, la cui ventesima edizione si terrà dal 2 al 4 agosto. Organizzata dall’associazione Adivì Aps, con la collaborazione del docente di cultura del vino all’Università di Parma, Paolo Tegoni, e del Seminario Permanente Luigi Veronelli, la manifestazione sarà un’occasione per immergersi nella cultura enogastronomica locale, degustando vini e prodotti tipici d’eccellenza di 60 selezionati vignaioli provenienti da tutta Italia, Francia e Slovenia, e di 15 artigiani del gusto.


Non solo: quest’anno “Ardesio DiVino” apre ufficialmente le sue porte agli operatori del mondo Horeca, offrendo loro un biglietto di ingresso per il sabato mattina (posti limitati), con l’obiettivo di favorire un rapporto diretto con produttori e consumatori finali e promuovere una gestione sempre più trasparente e di qualità dei prodotti d’eccellenza. Ad inaugurare la manifestazione, alle 20.30 del 2 agosto, sarà come da tradizione la “Cena Divina”, esperienza culinaria d’autore curata dallo chef Andrea Bertasa e dal sommelier Paolo Tegoni al Ristorante da Giorgio (su prenotazione). Sabato 3 agosto, al via la prima giornata degustazioni che, dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16 alle 21 animeranno il centro storico e le corti del paese. Alle 17.30, presso la sala consiliare, si terrà la degustazione d’autore del Seminario Permanente Luigi Veronelli (su iscrizione) dal titolo “Scelti col cuore. Una selezione dei Sole Guida Oro I Vini di Veronelli 2024”. Alle 19 degustazione itinerante a cura del Prof. Paolo Tegoni (su iscrizione), seguita, dalle 19:30, da una cena a base di prodotti tipici per le vie e le piazze di Ardesio.


Domenica 4 agosto, proseguiranno le degustazioni agli stand, con orario continuato dalle 10.30 alle 20, e le degustazioni itineranti a cura di Mattia Asperti, “ilSommelierDiVino” (su iscrizione) in programma alle 11 e alle 16. Alle 12.30 il pranzo sarà a cura del Gruppo Alpini, mentre alle 18 alla Casa Rurale di fronte al Santuario si terrà il dibattito “Caro Gino, racconti e note attorno a Luigi Veronelli” a cura di Paolo Tegoni, con la partecipazione del cantautore e chitarrista Omar Pedrini, moderati da Paolo Confalonieri. La giornata si concluderà infine con una cena a base di prodotti tipici nelle vie e nelle piazze di Ardesio (dalle 19.30). Anche per questa XX edizione, l’offerta gastronomica sarà completata da un ricco programma di concerti. Foto di Luca Festari

Vino, Les Grands Chais de France raddoppia vendite Cremant in Italia

Vino, Les Grands Chais de France raddoppia vendite Cremant in ItaliaMilano, 20 lug. (askanews) – Con 200mila bottiglie di Cremant vendute in Italia nei primi sei mesi di quest’anno, Les Grands Chais de France, primo produttore francese di spumante Metodo Classico al di fuori della Champagne, raddoppia i numeri registrati nello stesso periodo del 2023. Dal 1 gennaio al 30 giugno del 2023 erano state infatti 105mila le bottiglie vendute sul nostro mercato. Lo ha annuciato lo stesso gruppo francese, spiegando che nel primo semestre 2024 l’esportazione delle bollicine francesi nel nostro Paese ha generato un giro d’affari di circa 1,2 milioni di euro.


Per il gruppo guidato da Famille Helfrich si tratta di un nuovo record nel nostro Paese e la conferma di un trend in continua ascesa nei canali Horeca e Gdo. Nel 2023 il giro d’affari complessivo in Italia ha superato i 7,8 milioni di euro, segnando un +17,8% sul 2022. In crescita anche i volumi: oltre 1,3 milioni di bottiglie vendute nel 2023 con un +7,83% rispetto all’anno precedente. “Abbiamo registrato una crescita di interesse nei confronti dei Cremant prodotti nelle diverse regioni francesi, dall’Alsazia alla Borgogna, senza dimenticare quelli dello Jura” ha spiegato la country manager Romina Romano, aggiungendo che “l’Italia vanta una tradizione enologica e una cultura del vino notevole e il consumatore italiano è attento alle produzioni di qualità che il nostro gruppo può offrire nelle otto diverse Denominazioni di Cremant”. Les Grands Chais de France produce complessivamente circa 19 milioni di bottiglie di Cremant, realizzando il 38% di tutti i Cremant de Bordeaux, il 34% di quelli della Loire, il 32% di quelli dello Jura, il 31% dei Cremant de Die e il 20% di quelli d’Alsace. Il gruppo ha recentemente aperto le porte del mercato italiano anche ai Metodo Classico che produce nel resto del mondo, come nel caso del Cap Classique di Villiera, l’ultima acquisizione del gruppo in Sudafrica e uno dei principali produttori di spumanti del Paese.

Vino, Castello Del Terriccio partner di “Una montagna di libri”

Vino, Castello Del Terriccio partner di “Una montagna di libri”Milano, 20 lug. (askanews) – Domenica 4 agosto alle 18, all’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo (Belluno), all’interno del cartellone di “Una montagna di libri”, la festa internazionale della letteratura giunta quest’anno al quindicesimo compleanno e alla trentesima edizione, il patron di Castello del Terriccio, Vittorio Piozzo di Rosignano, promuove l’incontro “La capsula del tempo. Vini, storie, follie”. Si tratta di una conversazione dedicata al grande vino italiano che verrà raccontato tra aneddoti e curiosità dal vicedirettore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, assieme a Francesco Chiamulera, ideatore e organizzatore della rassegna cortinese.


“Sono davvero orgoglioso di avviare una collaborazione con questa prestigiosa manifestazione che ho sempre molto apprezzato perché la considero un’occasione di approfondimento, arricchimento e scoperta non soltanto sul piano letterario ma più in generale per la cultura, la storia e la società del nostro tempo e del tempo passato” ha spiegato Vittorio Piozzo di Rosignano, torinese classe 1970, che guida la tenuta che si estende su circa 1.500 ettari (di cui circa 60 a vigneto e 40 a uliveto) lungo il limite settentrionale della Maremma Toscana affacciata sul mare.

Vino, il “Costasera” di Masi nel film “L’invenzione di noi due”

Vino, il “Costasera” di Masi nel film “L’invenzione di noi due”Milano, 20 lug. (askanews) – “Costasera”, lo storico Amarone prodotto dalle Cantine Masi in Valpolicella, è tra i simboli di Verona presenti nel film “L’invenzione di noi due”, tratto dall’omonimo bestseller di Matteo Bussola (Einaudi Stile Libero) e firmato dal regista vicentino Corrado Ceron. La pellicola, uscita nei cinema italiani il 18 luglio, è stata interamente girata a Verona ed è stata prodotta dalla veronese K Plus Film, con il contributo della Regione Veneto, il sostegno della Veneto Film Commission e il patrocinio del Comune di Verona.


Tra le eccellenze locali non poteva naturalmente mancare il celebre passito rosso secco: nel film il protagonista Milo (Lino Guanciale), cuoco in una tipica osteria veronese, prepara un tradizionale risotto all’Amarone irrorandolo con il Costasera, poi servito ad una coppia di innamorati. “Siamo entusiasti di proseguire la collaborazione con la K Plus di Nicola Fedrigoni e di vedere il nostro vino valorizzato in un contesto che celebra Verona e le sue tradizioni enogastronomiche” ha commentato Raffaele Boscaini, direttore Marketing di Masi, ricordando che l’azienda “era stata partner anche del film ‘Finché c’è Prosecco c’è speranza’, girato nei luoghi storici di produzione del Prosecco, con un’incursione in Valpolicella per il ‘Premio Civiltà Veneta’ della Fondazione Masi”. Fondazione che negli anni ha attribuito il premio a personalità del cinema come Anna Proclemer, Ermanno Olmi, Tullio Kezich, Marco Paolini, Carlo Mazzacurati, Giuseppe Battiston, Natalino Balasso e Roberto Citran. Da ricordare anche la collaborazione con il celebre documentarista Andrea Segre che ha realizzato per Masi il cortometraggio “Il Gusto del Tempo”, incentrato sul tema del tempo necessario per la produzione di un vino di pregio come l’Amarone, tra lunghi periodi di attesa durante l’appassimento delle uve e l’affinamento in botte.

Deviango: compie 5 anni il Sangiovese vinificato in bianco del Fermano

Deviango: compie 5 anni il Sangiovese vinificato in bianco del FermanoMilano, 20 lug. (askanews) – Il Deviango, vino da uve Sangiovese dalle colline della media ed alta Valle del fiume Aso vinificate in bianco, ha compiuto cinque anni ed è stato stato celebrato con una serata a Montelparo, borgo marchigiano in provincia di Fermo. Il progetto Deviango è stato infatti lanciato nel 2019 da quattro amici vignaioli: Marco Di Ruscio (Di Ruscio di Campofilone), Nico Speranza (Cantina Vittorini di Monsampietro Morico), Roberto Geminiani (Geminiani di Montalto delle Marche) e Gabriele Vitali (Casale Vitali di Montelparo). Sono i cosidetti “Deviango Boys”, sostenuti dalla comunità locale e dalla curiosità degli appassionati, e coordinati dall’enologo montelparese Matteo Lupi con il quale hanno studiato (per diversi anni) la fattibilità di questo Marche Igp Bianco.


Di Deviango, che nel dialetto fermano significa “in bianco”, ogni Cantina propone una sua interpretazione ma le bottiglie vanno sul mercato con la medesima etichetta. Alla serata ha partecipato, tra gli altri, il presidente della Commissione agricoltura della Camera, Mirco Carloni. “Ogni bottiglia di Deviango racconta una storia di passione, dedizione e maestria vinicola, portando con sé l’essenza del territorio da cui proviene” ha ricordato, aggiungendo che “il successo di questo vino non è solo un traguardo, ma un punto di partenza per continuare a esplorare e valorizzare la ricchezza enologica che ci circonda. Il merito dei ‘Deviango boys’ – ha concluso – è quello di stare uniti verso una innovazione che ha saputo valorizzare la tradizione”.

Vino, il 9 e 10 agosto a Cantina di Venosa c’è “Riflessi di Stelle”

Vino, il 9 e 10 agosto a Cantina di Venosa c’è “Riflessi di Stelle”Milano, 14 lug. (askanews) – Venerdì 9 e sabato 10 agosto torna un popolare appuntamento per il Vulture, in Basilicata: la XI edizione di “Riflessi di Stelle”, la manifestazione enoturistica, musicale e astronomica organizzata dall’importante azienda cooperativa Cantina di Venosa. Ad aprire l’evento, il 9 agosto, saranno il comico siciliano Giovanni Cacioppo e il giovane gruppo musicale di Venosa “4 for 41”. Il giorno seguente invece è previsto il concerto di Enzo Avitabile e del gruppo I Bottari di Portico.


Il programma prevede inoltre due masterclasssui vini vulcanici guidate dall’Ais, con un raffronto fra rossi dell’Etna, Taurasi del Vesuvio e gli Aglianico del Vulture di Cantina di Venosa. Alle degustazioni sarà possibile abbinare lo street food in salsa lucana e pugliese offerto da diversi stand: la “strazzata” (un pane con mortadella di suino nero Cancellara e pistacchio lucano), baccalà e peperone crusco di Senise, panzerotti gourmet di territorio, dolci tipici e da quest’anno anche gelati ispirati ai vini di Cantina di Venosa, gelato all’Aglianico, al Merlot, al Moscato e alla Malvasia. Tanti i vini di Cantina di Venosa al banco d’assaggio: le tre etichette del Verbo (bianco, rosato, rosso), il bianco D’Avalos (Malvasia 100%), il rosso “Terre di Orazio Aglianico del Vulture Dop”, il “Terre di Orazio Rosè” e le bollicine del “Virgola Brut”. “L’anno scorso, quando furono venduti oltre 5mila calici da degustazione a serata, è stato un gran ritorno dopo la pausa del Covid e tutto fa sperare che adesso supereremo di gran lunga quelle presenze” ha commentato il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo, evidenziando che “gli spettacoli, gli artisti e l’offerta enogastronomica sono come sempre di grande livello e qualità. La grande partecipazione di pubblico di questi anni – ha concluso – dimostra inoltre il radicamento e l’attaccamento al territorio e alla sua comunità di viticoltori della nostra Cantina cooperativa, un’azienda che i venosini sentono vicina”.


Cantina di Venosa conta 350 soci viticoltori per 800 ettari di vigne e produce ogni anno circa due milioni di bottiglie (su un potenziale di cinque), oltre ad un 60% di vino sfuso. Ben 24 le etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture, sia Doc che Docg.

Vino, da 19 luglio a 2 agosto il Prosecco Doc incontra 3 scrittori noir

Vino, da 19 luglio a 2 agosto il Prosecco Doc incontra 3 scrittori noirMilano, 10 lug. (askanews) – Il Prosecco Doc si tinge di giallo: dal 19 luglio al 2 agosto torna “pordenonelegge in Cantina”, tre serate estive fra brividi e bollicine, con tre nomi importanti della narrativa noir italiana, Alessia Gazzola, Ilaria Tuti, Maurizio de Giovanni, e tre aziende della viniviticoltura del territorio: Piera 1899, San Simone e I Magredi. Dalla collaborazione fra Fondazione Pordenonelegge.it e il Consorzio Prosecco Doc, torna la seconda edizione di questa rassegna estiva che sarà scandita da dialoghi frizzanti, curati e condotti dallo scrittore Alberto Garlini, suggellati ogni sera dalle famose bollicine.


Si parte venerdì 19 luglio alle 20.30 nella Cantina Piera 1899, con Alessia Gazzola e il suo ultimo successo, “Una piccola formalità” (Longanesi). Dopo il successo delle indagini di Alice Allevi, l’amata protagonista della saga di Alessia Gazzola trasposta nella fiction Rai1 “L’allieva” con Alessandra Mastronardi, l’autrice ci guida a un suo nuovo personaggio, Rachele Braganza, giornalista di lifestyle alle prese con un’ingarbugliata questione familiare. Venerdì 26 luglio il testimone passerà alla Ilaria Tuti, autrice di “Madre d’ossa” (Longanesi): alle 20.30 i riflettori sulle sue pagine si accenderanno nella Cantina San Simone, dove Tuti ci proietterà nell’ultima storia del commissario Teresa Battaglia, (impersonata da Elena Sofia Ricci nella fiction su Rai1 “Fiori sopra l’inferno). Infine, venerdì 2 agosto sempre alle 20.30, il gran finale di “pordenonelegge in Cantina” conduce ne I Magredi, dove Maurizio de Giovanni sfoglierà insieme al pubblico il suo “Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone” (Einaudi), dopo un piccolo tour nei suggestivi meandri della storica Cantina.

Vino, 15 luglio presentazione seconda annualità Accademia della Vigna

Vino, 15 luglio presentazione seconda annualità Accademia della VignaMilano, 9 lug. (askanews) – Il 15 luglio alla Scuola Enologica di Alba (Cuneo) viene presentata la seconda annualità del progetto Accademia della Vigna, la prima “academy” ad impatto sociale sulla viticoltura, ideata e coordinata da Weco Impresa Sociale. Lo ha resto noto il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, impegnato da oltre due anni nel co-promuovere questa iniziativa.


Il progetto è dedicato alla formazione del capitale umano impegnato nella conduzione dei vigneti e alla promozione di esperienze di lavoro etico e sostenibilità sociale presso le aziende consorziate. “Crediamo – ha sottolineato il Consorzio – sia un’opportunità importante per conoscere concretamente una soluzione volta alla promozione di standard di lavoro qualitativamente elevato e socialmente sostenibile, anche in grado di distinguere le nostre cantine come attori virtuosi del territorio”.

Fora Bina: due enologi fondano un wine club per vendere i loro vini

Fora Bina: due enologi fondano un wine club per vendere i loro viniMilano, 7 lug. (askanews) – “Abbiamo investito anni negli studi e nel lavoro di consulenti per fare vini che volevano gli altri, ora è arrivato il momento di mettere in bottiglia tutte le nostre competenze, e di diffonderle sia coi nostri contenuti educational, video e social, che attraverso una chat esclusiva riservata ai nostri iscritti”. Gli enologi veronesi Christian Gastaldelli e Matteo Castagna, alias “Fora Bina”, hanno messo in vendita i primi tre vini della loro produzione in edizione limitata. Si tratta del “Bina B1: Bianco IGT Verona 2023” da uve Garganega e Trebbiano, il “Bina PK1: Rosato IGT Verona 2023” da Corvinone, e del “Bina F1: Bianco Frizzante IGT Verona 2023”, vino naturalmente frizzante da rifermentazione in bottiglia, a cui in autunno seguirà il primo vino rosso, e nel 2026 un altro rosso da evoluzione, per un totale di appena 6.400 bottiglie.


Vini che nascono da piccoli terreni presi in affitto a seconda dei progetti enologici che i due tecnici si prefiggono di volta in volta, e che sono in vendita solo per gli iscritti al “Wine Club Fora Bina”, lanciato pochi mesi fa e che oggi conta circa 1.100 iscritti. Si appoggiano ad una Cantina veronese “Fora Bina” in dialetto veneto significa “fuori dai binari”, e rivela dunque fin dal nome l’obiettivo dei due compagni di studi alla facoltà di Enologia e Viticoltura di Verona di dare vita ad un progetto fuori dagli schemi. Da cinque anni responsabile tecnico della qualità, ricerca e sviluppo di un’azienda internazionale di prodotti e servizi enologici, Castagna spiega che “la sfida intrapresa con Christian è quella di ritornare alla tradizionalità della lavorazione delle uve supportati dalle nostre diverse conoscenze nel campo con un occhio sempre puntato al futuro: l’idea è di essere, con l’aiuto del nostro pubblico, divulgatori dei saperi enologici tradizionali e futuri”.

Vino, Scopone Wine Montalcino: un video 3D su parcelle del vigneto

Vino, Scopone Wine Montalcino: un video 3D su parcelle del vignetoMilano, 7 lug. (askanews) – “Si tratta di un nuovo strumento per raccontare la filosofia produttiva e la profonda connessione con il territorio, un progetto che rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione della diversità e della qualità del terroir di Montalcino. La parcellizzazione è un elemento chiave della conduzione enologica dell’azienda che, attraverso un attento studio dei terreni e di ognuna delle nostre parcelle, è in grado di comprendere e valorizzare le caratteristiche uniche di ciascun appezzamento”. Così, il direttore di Scopone Wine Montalcino, Francesco Bufalini, parla del video 3D dedicato alle 17 parcelle che dividono e caratterizzano i 12 ettari di vigneti della Cantina sulle colline di Montalcino (Siena) che guardano il monte Amiata.


Il video è stato realizzato con le riprese realizzate da un drone, che sono state poi elaborate graficamente con i dati a disposizione, permettendo di raccontare nel dettagliato le differenze tra i singoli appezzamenti. Il lavoro di analisi e mappatura condotto in collaborazione con I.TER, società bolognese specializzata nello studio dei suoli e nella sua applicazione ai fini agro-ambientali, ha permesso un’indagine approfondita delle caratteristiche fisiche e chimiche del terreno, utilizzando metodi scientifici avanzati per comprendere la diversità pedologica del terroir. I dati raccolti sono stati quindi trasformati in un video 3D realizzato dal cartografo e grafico Pierre Le Hong, che è stato poi pubblicato sulla pagina Instagram di Scopone Wine Montalcino. “Siamo convinti che la comprensione approfondita del nostro territorio sia fondamentale per produrre vini che siano espressione autentica di Montalcino” ha commentato la titolare della Cantina, Cristina Minari, spiegando che “questo video non solo mostra la bellezza dei nostri vigneti ma sottolinea anche il nostro impegno per una crescita basata sulla conoscenza e sullo studio continui”.