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Musicista ucciso a Napoli, Manfredi: dobbiamo fare tutti di più

Musicista ucciso a Napoli, Manfredi: dobbiamo fare tutti di piùNapoli, 6 set. (askanews) – “Noi dobbiamo tutti fare di più, chiunque rappresenti un’istituzione politica, amministrativa, spirituale deve dare sempre qualcosa in più. Dall’impegno quotidiano poi si misura l’efficacia dell’azione delle persone. Dall’omelia prendo la spinta a fare sempre di più e a fare sempre meglio”. Queste le parole del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando le parole dell’arcivescovo don Mimmo Battaglia a conclusione dei funerali di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne ucciso lo scorso 31 agosto per futili motivi da un ragazzo di 17 anni.

“C’è stata una grande partecipazione popolare, tantissimi giovani, una grande emozione. Sicuramente – ha sottolineato il primo cittadino – è un dolore enorme perché è una morte assurda, una morte senza motivo e questo chiaramente colpisce tutti nel profondo del proprio cuore, ma deve essere anche un’occasione per avere una partecipazione civica sempre più presente in città”. Per Manfredi “Napoli, se vuole liberarsi di questi suoi fantasmi, lo deve fare con un grande impegno delle istituzioni, ma anche dei cittadini. Se riusciamo a reagire, se diamo una prospettiva positiva alla nostra città, significa che questi morti non sono stati inutili”.

Parco Verde di Caivano, riunione operativa in Regione Campania

Parco Verde di Caivano, riunione operativa in Regione CampaniaNapoli, 30 ago. (askanews) – A Palazzo Santa Lucia a Napoli si è svolta, questa mattina, la riunione convocata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per affrontare “i problemi concreti emersi dalle vicende drammatiche del Parco Verde di Caivano e per mettere in piedi un programma di interventi per il Comune e il territorio”. Hanno partecipato alla riunione il viceprefetto di Napoli Stefania Rodà, il parroco Maurizio Patriciello, i dirigenti scolastici, per il Comune di Caivano il sub commissario prefettizio, l’Osservatorio degli psicologi, l’assessore all’Istruzione e Politiche Sociali Lucia Fortini, l’assessore alla Sicurezza e Legalità Mario Morcone e i consiglieri regionali Loredana Raia, Bruna Fiola, Paola Raia, Carmine Mocerino per valutare tutti gli aspetti della situazione.

In una nota, la Regione ha spiegato che sono stati innanzitutto approfonditi temi relativi al problema prioritario: “Quello della sicurezza sul territorio, imprescindibile per sviluppare qualsivoglia progetto. E poi le questioni relative al mondo della scuola, ai servizi sociali, ai programmi di riqualificazione urbana”. In merito alla condizione del centro sportivo vandalizzato e abbandonato, luogo della violenza di questi giorni, la Regione ha comunicato “la propria disponibilità ad eseguire i lavori di ristrutturazione e ad assicurare anche la gestione diretta delle attività sportive e culturali che possono essere sviluppate nella struttura, al servizio in primo luogo dei ragazzi del Parco Verde”.

Si lavorerà sui temi del lavoro, costituendo “uno sportello ad hoc per i rapporti con le imprese, sulla formazione professionale e proseguirà l’impegnò nell’ambito del programma ‘Scuola Viva’ per il quale i dirigenti scolastici presenti hanno espresso un grande apprezzamento per le attività formative e le possibilità di incontro con le famiglie che il programma consente con l’apertura anche pomeridiana delle scuole”. Si definirà, nel corso dei prossimi giorni, l’impegno per la presenza degli psicologi, per la non riduzione degli istituti scolastici e la tutela, in particolare, di un istituto collocato nel Parco Verde. Tutti i partecipanti hanno espresso l’auspicio che “sulla vicenda Caivano vengano assunti da tutte le autorità impegni concreti e importanti per il risanamento del quartiere e lo sviluppo della città”. La Regione ha ricordato “gli impegni assunti in questi anni svolgendo anche un lavoro di supplenza rispetto ad altre istituzioni, facendosi carico di problemi non di propria competenza (sicurezza, scuola, politiche sociali)”.

Cultura, visite dal 5 settembre al Teatro Antico di Ercolano

Cultura, visite dal 5 settembre al Teatro Antico di ErcolanoRoma, 29 ago. (askanews) – L’estate 2023 al Parco Archeologico di Ercolano non cessa di offrire meravigliose opportunità di conoscenza e di scoperta ad un pubblico sempre più numeroso e interessato. E’ terminato il 25 agosto con una serie di sold out il ciclo de I Venerdì di Ercolano, percorsi notturni di visite guidate, arricchiti di illuminazioni artistiche e rappresentazioni teatrali. Per andare incontro alla richiesta del pubblico per quest’anno lo staff del Parco ha ampliato il numero di posti disponibili che però si sono puntualmente esauriti di sera in sera a ulteriore conferma che il format rappresenta l’offerta di punta dell’estate vesuviana.

Nelle 6 aperture serali, che hanno coperto i mesi di luglio e agosto, sono stati 2509 i visitatori che hanno potuto apprezzare la suggestione della visita del Parco illuminato e le performance teatrali di Teatri 35, registrando il sold out per ogni serata, tranne per un evento interrotto per maltempo. Dall’analisi della customer satisfaction si evince che i visitatori prevalentemente sono provenienti dal Sud Italia, oltre la metà degli stessi aveva già visitato il Parco di Ercolano a dimostrare l’interesse che il sito suscita nei legami di fidelizzazione che esso crea, la totalità ha espresso un voto tra 9 e 10 per la professionalità di organizzazione e accoglienza, oltre che per il percorso di visita e l’allestimento. Molti appassionati hanno espresso apprezzamento anche con commenti entusiastici sia presso le apposite postazioni di feedback, sia sulle pagine social del Parco, che diventano un vero e proprio archivio condiviso di memorie ed emozioni. “Sono sicuro che anche quest’anno attraverso la visita speciale e il racconto ispirato alle testimonianze provenienti direttamente dalle case e dagli edifici, abbiamo raggiunto l’obiettivo di comunicare con la passione che contraddistingue tutto lo staff del Parco scoperte scientifiche e dati storici di grande rilevanza .- dichiara il Direttore del Parco Sirano – l”edizione 2023 de I Venerdì era incentrato sul cibo, gli spazi ad esso connessi, la dieta degli antichi, ma anche i modi in cui i cibi si preparavano, cucinavano e consumavano. Le testimonianze che il sito archeologico di Ercolano ci ha restituito consentono infatti un’esperienza unica al mondo.

Ma l’offerta culturale del Parco non termina qui. Infatti concluse le passeggiate serali, riapre il Teatro Antico, offrendo così un’ulteriore opportunità tanto per il turismo di prossimità, quanto per visitatori di ogni provenienza che in questi mesi affollano il territorio campano. E’ un invito ad unire all’esplorazione del sito all’aperto l’emozione della visita sotterranea dell’Antico Teatro”. Partono dal 5 settembre infatti le aperture dell’AnticoTeatro del Parco Archeologico di Ercolano, un viaggio nel tempo attraverso i cunicoli settecenteschi, in un percorso sotterraneo che trasporta indietro nei secoli.

Per i mesi di settembre, ottobre e novembre nei giorni di martedì, giovedì e sabato, con 6 turni al giorno (3 antimeridiani e 3 pomeridiani con due di essi in lingua inglese) a partire dalle 9.30 fino alle ore 16.30, si potrà vivere una vera esperienza esplorativa muniti di casco, torcia e mantellina in una ideale viaggio del tempo ci si troverà catapultati, nelle diverse epoche, a oltre 20 metri nel sottosuolo della città per immedesimarsi in un antico spettatore che sedeva sulle diverse gradinate o indossare le vesti dei viaggiatori del Grand Tour o ancora gli abiti dei cittadini che trovavano rifugio in questo luogo durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Domenica 3 settembre #domenicalmuseo, iniziativa del Ministero della Cultura con aperture gratuite dei siti statali, ai nostri visitatori diamo inoltre appuntamento ai prossimi incontri settembrini: Le Giornate Europee del Patrimonio con gli Ozi di Ercole.

Questo non è amore, campagna contro la violenza a Caivano

Questo non è amore, campagna contro la violenza a CaivanoRoma, 29 ago. (askanews) – A partire da oggi, fino a lunedì 4 settembre, la Polizia di Stato sarà presente nel parco verde di Caivano con il camper simbolo della campagna “Questo non è amore”, iniziativa permanente avviata nel 2016 sul tema della violenza di genere.

“Questo non è amore” è lo slogan che da anni la Polizia di Stato ha scelto di legare al suo progetto contro la violenza sulle donne, scegliendo di incontrare le vittime e tutti i cittadini che possono aiutarle, rompendo il muro del silenzio e dell’isolamento. Una campagna che impegna le Questure di tutte le province d’Italia lungo l’arco dell’intero anno in iniziative di vario genere (eventi, convegni, dibattiti, incontri) finalizzate ad accrescere la consapevolezza sul delicato tema della violenza fisica, psicologica, economica e digitale contro le donne.

L’iniziativa del camper ha dunque un doppio obiettivo: creare un contatto diretto (anche semplicemente informativo e garantendo l’anonimato) tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le richieste di aiuto e sensibilizzare i cittadini su tematiche che coinvolgono tutti indistintamente. La Polizia di Stato è così presente nei diversi contesti sociali, ed anche in luoghi particolarmente difficili, con il suo impegno costante che non si è fermato neanche durante il periodo della pandemia, perché il lockdown avrebbe potuto acuire situazioni di violenza domestica e rendere ancora più difficoltosa la loro emersione. La presenza e la distribuzione del materiale informativo, infatti, è quindi proseguita – nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale – nei mercati e nei supermercati, unici luoghi all’epoca frequentati dal pubblico, soprattutto dalle donne.

In questi giorni un’equipe di operatori specializzati della Questura di Napoli composta da personale della Divisione Anticrimine, dell’Ufficio Sanitario, della Squadra Mobile, dell’Ufficio denunce dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Commissariato di Afragola incontrerà a Caivano le potenziali vittime e tutti i possibili testimoni di atti di violenza per fornire ogni utile supporto e dare informazioni sugli strumenti di tutela, anche in chiave deterrente oltre che repressiva. In tale circostanza sarà anche distribuito un opuscolo informativo “Questo non è amore” che contiene storie di donne che hanno trovato il coraggio di dire “basta” alle violenze e di poliziotti che hanno saputo ascoltarle; una testimonianza dell’impegno costante della Polizia di Stato per combattere un fenomeno che rappresenta una grave violazione dei diritti umani, tema costantemente monitorato dall’ Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori il cui personale sarà presente a Caivano insieme a quello della Questura di Napoli.

Napoli, due ragazzine 13 anni violentate da branco a Caivano

Napoli, due ragazzine 13 anni violentate da branco a CaivanoNapoli , 25 ago. (askanews) – Due cugine di 13 anni sono state violentate da un gruppo di ragazzi, probabilmente coetanei, al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. A raccontare l’acccaduto, è il quotidiano ‘Il Mattino’. L’episodio sarebbe avvenuto a inizio di luglio quando le due cuginette sarebbero state portate in un capannone. Il branco che avrebbe abusato delle due ragazzine sarebbe stato composto da sei ragazzi. Le indagini sono iniziate ad agosto quando i familiari delle vittime hanno presentato una denuncia ai carabinieri.

Festa dell’Antica Pizza Cilentana e Premio Nazionale Giungano Cilentum

Festa dell’Antica Pizza Cilentana e Premio Nazionale Giungano CilentumRoma, 7 ago. (askanews) – In scena, fino all’11 agosto 2023 la Festa dell’Antica Pizza Cilentana a Giungano, in provincia di Salerno. La diciassettesima edizione, dopo il successo dell’anno passato, vedrà la seconda attesa edizione del Premio Giungano, nato per celebrare un territorio unico con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Giungano, L’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

La seconda edizione del Premio Giungano quest’anno ha deciso di stupire grazie all’incredibile lavoro del suo direttore artistico, Michele Pecora coadiuvato dall’istrionica Melissa Di Matteo portando sul palco, in un vero viaggio nella musica popolare e contemporanea, artisti del calibro della Nuova Compagnia di Canto Popolare e il ritorno in Italia di Mario Reyes dei grandissimi Gipsy Kings. Grande soddisfazione per Michele Pecora che nel presentare l’edizione 2023, dichiara: “Siamo partiti l’anno scorso con questa nuova avventura che, al di là delle più rosee aspettative, ha riscosso un notevole successo e gradimento da parte del pubblico e della stampa nazionale, regalandoci la voglia di superarci ancora. Quest’anno ci saranno ospiti internazionali che celebreranno la Musica e le sue meravigliose contaminazioni, per serate che saranno la cornice perfetta alla Festa dell’antica Pizza Cilentana ormai famosa su tutto il territorio nazionale”. Una vera parata di stelle per la seconda edizione del Premio Giungano a partire da Mario Reyes che, con i Gipsy Kings, famosi in tutto il mondo, ha fatto ballare intere generazioni. Un’amicizia speciale lo lega a Michele Pecora: “Sono sette, otto anni che non torno in Italia, un paese che amo molto con la sua “dolce vita”, molto simile alla nostra gipsy. Sono un grande fan della musica italiana che mi incanta da sempre e ho una grande ammirazione per gli artisti che la rappresentano. Ho avuto tante belle esperienze: sul palco di Sanremo con Little Tony è stato bellissimo suonare il suo rock’n’roll, in studio, non posso dimenticare il lavoro con il grande Paolo Conte che per prima cosa, mi disse – Mario devi sentirti libero, improvvisa, lascia che la tua chitarra si esprima liberamente come con la tua musica gipsy! – E poi la grande emozione per la collaborazione con Andrea Bocelli, uno dei più grandi artisti del mondo con cui ho inciso Sin Tu Amor e condiviso bellissimi live in New York. Sono davvero felice che mio fratello Michele mi abbia invitato a questo prestigioso Premio, l’occasione giusta per portare di nuovo in questo meraviglioso paese, un po’ della mia musica gipsy!”.

A rendere assolutamente indimenticabile la diciassettesima Festa dell’Antica Pizza Cilentana, ha aperto la kermesse, Antonio Amato Ensemble la voce della Notte della Taranta seguiranno poi Ciccio Merolla, i Tarantolati di Tricarico, Le Ninfe della Tammorra e la cilentana Piera Lombardi. Antonio Amato dichiara: “E’ stato molto bello portare la nostra musica popolare a Giungano, con il repertorio di pizziche del Salento, le ballate e tutto il nostro canto popolare salentino. Con tutta la formazione al completo, lo spettacolo è stato condiviso da tantissimo pubblico che ha ballato con noi”. Ciccio Merolla, altro volto noto della musica popolare aggiunge: “Con la nostra musica vogliamo contagiare il pubblico con la nostra “malatìa”, la nostra passione, accendendo la notte di Giungano”.

Una grande festa tra cibo e tradizione, immersi nella natura e nella musica che lascerà senza fiato le migliaia di visitatori che ogni anno invadono il Borgo di Giungano. “Arriviamo a Giungano portando la nostra storia che è quasi unica nella World Music. Abbiamo creduto da sempre nelle contaminazioni, perché sono proprio queste a regalare un valore aggiunto. Il nostro è un “cous cous” che dà vita ad una “musica nuova”. Siamo felici di portare al Premio – conclude Franco Ferri per i Tarantolati di Tricarico – le canzoni del nostro territorio rivisitate da noi. Abbiamo attinto alla tradizione, ai racconti delle persone andando porta a porta per poterla testimoniare. Canti lavorativi, di carnevale, visti e rivisti a modo nostro. Quello che portiamo è un live nuovo, una vera carta d’identità che si è coniata in quarantotto anni di carriera”. A chiudere la Kermesse sarà la NCCP, Nuova Compagnia di Canto Popolare, che dal 1970 diffonde in tutto il mondo gli autentici valori della tradizione del popolo campano: “Possono nascere solo belle cose quando si unisce la tradizione, l’arte compresa quella culinaria, perché è davvero molto importante farne memoria e tramandarle. Veniamo a Giungano, con tutto il nostro amore per la musica nell’intento di lasciare un bel ricordo, non solo della serata, ma in generale, perché non vogliamo siano dimenticate le nostre tradizioni. Siamo felici – conclude Franca Vetere per la NCCP- che eventi come questo prendano campo e non ci siano solo pretesti per fare sagre, solo cibo, ma un desiderio di cultura e la voglia di fare cose molto più importanti”.

La passione del direttore artistico Michele Pecora è testimoniata oltre che dall’impegno profuso per la sua terra, anche dalla sua musica, che trova casa nelle sue radici. Un amore profondo e ricambiato da tutta la cittadinanza, l’amministrazione e il Sindaco Giuseppe Orlotti che hanno deciso di conferire all’artista la cittadinanza onoraria nel giorno inaugurale della Festa. Ogni anno si rinnova la celebrazione di questa terra meravigliosa, del suo grano e le sue tradizioni con la Festa dell’Antica Pizza Cilentana organizzata da Pietro Manganelli e Giuseppe Coppola dell’Associazione Cilentum Pizza. L’evento si è ritagliato uno spazio di prim’ordine tra gli eventi estivi della Campania con sei giorni intensi e profumati, per il palato, l’olfatto, gli occhi e il cuore: a Giungano, dove tutto fiorisce, si rinnova la tradizione con l’enogastronomia cilentana e la buona musica. Una grande festa della tradizione cilentana che richiama, ogni sera, migliaia di persone che inondano il centro storico e che ospiterà ancora personaggi straordinari della nostra Italia; eccellenze della cultura italiana in ogni sua espressione dalla musica al giornalismo all’enogastronomia, per un viaggio che affonda le sue radici nel passato ma che guarda con fiducia e forza al futuro. Giochi della memoria, laboratori di balli tradizionali e percussioni, rievocazioni storiche all’insegna della condivisione di un intero paese che generosamente accoglie i visitatori. Una pizza che nasce dall’abbraccio, dall’unione della semola di grano duro con la farina di grano tenero, per un impasto unico nel suo genere con il quale si faceva il pane. Si ricorda come il sabato, che era un giorno di festa, scaldati i forni, si impastava l’antica pizza sia per verificare la temperatura del forno che per il piacere di riunire le famiglie nel giorno del riposo. Il nome Giungano deriva dal latino Juncus, simbolo dell’Unione, jungere, cioè, legare, (il giunco è una pianta usata per fare ceste e legacci n.d.r.) guardando all’innovazione, ma creando legami importanti di contaminazione per la conservazione e l’evoluzione della memoria storica.

Università, De Luca: ingresso a Medicina è diventato marchettificio

Università, De Luca: ingresso a Medicina è diventato marchettificioNapoli, 24 lug. (askanews) – “Oggi l’iscrizione alle facoltà di Medicina è diventata un marchettificio, è una porcheria. Non solo per i test, i quiz e le palle. Abbiamo ragazze e ragazzi che, per affrontare i test di accesso, vanno a fare i corsi di formazione a 5mila euro l’uno. E’ una vergogna. I figli della povera gente non possono più andare a Medicina, non va bene”. A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, incontrando il personale dell’Asl Napoli 3.

Il governatore, ribadendo la sua idea che occorra abolire il numero chiuso per accedere al corso di laurea, ha aggiunto: “Preferisco ingolfare la facoltà di Medicina, poi la selezione si fa sul campo se il ragazzo ha voglia di studiare, ha passione, allora andrà avanti. Ogni volta abbiamo una motivazione demenziale. Ma come è possibile? Un povero cristo di ragazzo che viene da una famiglia di povera gente, ma dove li trova i 5mila euro per fare il corso per partecipare ai quiz? E poi ne facciamo due l’anno, ti dicono il risultato dopo sei mesi. Ma questo è un manicomio, non è un Paese civile”. Il presidente ha poi continuato il suo ragionamento: “Preferisco fare la selezione sul merito e non sulla condizione economica dei ragazzi perché, tra l’altro, avere migliaia di ragazze e di ragazzi che vanno a fare i test e non li superano sta determinando una valanga di ragazzi depressi, frustrati, in crisi perché quando vai a fare il test una volta, due volte e non lo superi, cominci ad avere problemi psicologici, senso di inferiorità e questo non è vero, non è così”, ha concluso De Luca.

A Napoli l’architettura è donna, nasce “ARK Design Factory”

A Napoli l’architettura è donna, nasce “ARK Design Factory”Roma, 21 lug. (askanews) – Nasce a Napoli “ARK Design Factory”, studio di architettura e design d’interni tutto al femminile: dal semplice relooking alla ristrutturazione più importante. Pina Esposito, mente creativa e strategica dello studio, realizza interior projects studiati per soddisfare le necessità di ogni tipo di committente, dando vita ad ambientazioni “tailor made” capaci di esprimere, con stili differenti, le personalità di chi le abita. “La progettazione di case ed affini è stata sempre per me una passione e poi un lavoro: con “ARK Design Factory” voglio diventi qualcosa di più, per il mio team- formato da sole donne- e per i miei clenti.

“ARK Design Factory”, brand di interior e suggeritore di life style quindi, ma anche interior design, ha un’origine tutta napoletana ma una popolarità nazionale grazie anche ad una nuova ed innovativa campagna di comunicazione creata ad hoc per il progetto dell’architetto Esposito: “Oggi i Social Media sono diventati un canale di comunicazione fondamentale sia per le aziende che per il libero professionista. I social ti permettono di entrare in contatto con i tuoi clienti, amplificando e rendendo diretta una comunicazione che fino a pochi anni fa era mediata. In circa sei mesi siamo arrivati ad avere un pubblico foltissimo, quindi un notevole incremento nei progetti realmente sviluppati poi realizzati”. “Volevo fare qualcosa che avesse a che fare ovviamente col mio lavoro di architetto ma che fosse anche qualcosa di più, che avesse le caratteristiche di un moderno studio di architettura dove il cliente si può sentire accolto, a suo agio, ascoltato ed aiutato nel progettare il suo sogno”. “Ho voluto dare al mio studio una connotazione che desse la possibilità a tante ragazze di realizzare il loro sogno lavorativo nel pieno rispetto delle loro esigenze di vita e di crescita professionale. Credo fermamente nel potere delle donne e nel loro saper fare squadra. Diceva Margaret Tatcher : “Se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi a un uomo; se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi a una donna”.”

Caldo, al Cardarelli di Napoli in arrivo un paziente ogni 6 minuti

Caldo, al Cardarelli di Napoli in arrivo un paziente ogni 6 minutiRoma, 18 lug. (askanews) – Accessi record all’ospedale Cardarelli di Napoli nelle ultime 24 ore. Sono 231 i pazienti che sono stati accolti dal reparto di emergenza e accettazione. In media circa un paziente ogni 6 minuti ha fatto ricorso alle cure dei sanitari del Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera. Si tratta del picco massimo di accessi registrato dal 2020 ad oggi, in un quadro di iperafflusso di pazienti che il Cardarelli registra ormai da settimane; negli ultimi nove giorni la media è stata di 200 pazienti al giorno, per un totale di oltre 1700 persone ed un incremento del 30 per cento circa degli accesi.

A rendere più critico il quadro – si spiega in una nota – è la complessità dei quadri clinici dei pazienti trattati nella giornata di ieri; il 2% sono stati classificati in codice rosso, mentre il 38 per cento sono stati valutati in un codice giallo: una condizione mediamente critica, con la presenza di rischio evolutivo ed un potenziale pericolo di vita. Nella sola giornata di ieri l’aumento dei codici gialli rispetto alla media della settimana precedente è stato del 52%. Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli, spiega: “Siamo in un momento estremamente delicato, questi numeri sono il risultato di una grande fiducia che i cittadini di tutta la Campania hanno nella nostra struttura: il 57% dei pazienti che si rivolge al nostro Pronto Soccorso risiede sul territorio della città di Napoli, mentre il 40% proviene dal resto della regione. La prova che si tratta di una scelta precisa da parte dei cittadini è data dal fatto che l’86% di essi arriva al Cardarelli con mezzi propri. Ringrazio medici, infermieri e OSS per il grandissimo impegno, la professionalità e il senso del dovere che stanno mettendo in campo, facendosi carico anche della carenza di personale di emergenza che accomuna il nostro Pronto Soccorso a quello di tutti gli ospedali italiani. Data la criticità del momento invito i cittadini della città di Napoli a rivolgersi al Pronto Soccorso del Cardarelli sono nei casi in cui davvero ve ne sia bisogno; ora dobbiamo dedicare tutte le nostre energie a quanti davvero hanno bisogno di noi.”

Diciotto dei pazienti accolti nella giornata di ieri dal reparto di emergenza del Cardarelli erano già stati trattati nella stessa giornata da altri Pronto Soccorso, mentre altri erano in trasferimento direttamente da RSA e residenze per anziani del territorio. A causa dell’iperafflusso registrato in queste ore, i tecnici dell’ospedale Cardarelli hanno dovuto far slittare i lavori di ristrutturazione che sono in programma nella zona interna del Pronto Soccorso. Si tratta di un rinnovamento degli ambienti che migliorerà le condizioni di accoglienza dei pazienti, intervenendo sull’umanizzazione dei percorsi di cura.

Torre del Greco, Viminale: tratti in salvo tutti i dispersi

Torre del Greco, Viminale: tratti in salvo tutti i dispersiRoma, 16 lug. (askanews) – “Poco fa anche l’ultima persona dispersa è stata portata in salvo. Per fortuna l’intervento si è risolto senza vittime, cinque le persone tratte in salvo dai soccorritori”. Lo dichiara il Sottosegretario agli Interni Emanuele Prisco.

“Da questa mattina – ricorda- cinque squadre USAR – specializzate nella ricerca di persone tra le macerie – dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio di unità cinofile, sono intervenute a Torre del Greco, in provincia di Napoli, per cercare tra le macerie di una palazzina crollata alle 11,30 in centro storico”. “Ringrazio i Vigili del Fuoco di Napoli e gli altri soccorritori – conclude il sottosegretario agli Interni- per la professionalità e la prontezza dimostrate nell’intervento svolto in queste ore di trepidazione, mentre si ignorava la sorte di alcuni residenti che risultavano irreperibili ed ora sono affidati alle cure dei sanitari”.