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Nasce “Appalti News”, il podcast di informazione di Asacert

Nasce “Appalti News”, il podcast di informazione di AsacertRoma, 4 gen. (askanews) – Asacert, ente accreditato e leader nei servizi legati al settore dell’ingegneria e dei controlli tecnici, lancia “APPALTI NEWS” il podcast di informazione sul mondo degli appalti, a cura degli avvocati Marco Briccarello e Gabriele Molinari. Il servizio è un focus point per esplorare in modo chiaro e immediato le dinamiche, le sfide e le opportunità nel settore degli appalti pubblici, offrendo approfondimenti e analisi dettagliate. Aggiornamenti legati alla giurisprudenza e al panorama legislativo-amministrativo non solo italiano, ma anche internazionale, che spesso risulta di non facile interpretazione.

Il primo podcast, pubblicato sulle principali piattaforme, si intitola: “La Brexit e gli appalti pubblici in Italia, la storia non è finita”. In questi mesi il mondo degli appalti pubblici è stato scosso da una tempesta. Il 21 aprile 2023 il Consiglio di Stato – sovvertendo un assetto consolidato – ha stabilito che nell’ambito delle commesse pubbliche i certificati rilasciati da soggetti accreditati da organismi rappresentanti Stati non appartenenti all’Unione europea (come il britannico UKAS) non conservano validità al fine di partecipare alle gare o comunque di ottenere punteggi premiali. Quando tutti gli operatori avevano ormai fatto fronte a questo nuovo scenario, il 9.11.2023 il Consiglio di Stato è tornato sui suoi passi e ha stabilito che le certificazioni di qualità rilasciate dall’UKAS – in quanto ente firmatario dell’accordo EA/MLA (European cooperation Multilateral Agreement) – sono equivalenti alle certificazioni di qualità rilasciate da organismi accreditati dagli enti nazionali degli Stati membri. Un appuntamento gratuito messo a disposizione da Asacert, ogni mese, per fornire agli ascoltatori una prospettiva chiara e aggiornata su un tema cruciale per la nostra economia e per il sistema Paese. Come risulta dalla Banca Dati di Anac, lo scorso anno si è registrata una vera impennata degli affidamenti: il valore complessivo degli appalti di importo superiore a 40.000 euro è stato di circa 290 miliardi di euro, a fronte dei quasi 208 dell’anno precedente, con un incremento di circa il 39% rispetto al 2021 e del 56% rispetto al 2020, quando il valore degli appalti si era attestato sui 185 miliardi di euro. La crescita è dovuta soprattutto al notevole aumento del settore dei lavori, per un valore di 108 miliardi di euro complessivi, rispetto ai circa 45 miliardi di euro del 2021. Questo il link al podcast: https://shorturl.at/enxzD

Premio Angi, menzione speciale al Sottosegretario Butti

Premio Angi, menzione speciale al Sottosegretario ButtiRoma, 20 dic. (askanews) – All’interno della sede del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, a Largo Pietro di Brazzà, è avvenuto l’incontro istituzionale tra il sottosegretario Alessio Butti e la delegazione dell’Angi, Associazione Nazionale Giovani Innovatori, presieduta dal Presidente Gabriele Ferrieri e dal Direttore del Comitato Scientifico prof. Roberto Baldassari.

L’occasione è stata propizia per un positivo confronto su progetti e iniziative comuni sul fronte dello sviluppo dell’economia digitale e per una collaborazione strategica in merito alle linee guida per sostenere le imprese e il mondo delle startup, in particolare quelle legate alla digital trasformation e all’intelligenza artificiale. Congiuntamente all’incontro, la delegazione dell’ANGI è stata onorata di conferire al SS Butti, l’Innovation Government Award, legato alla cerimonia degli Oscar dell’Innovazione 2023. Una menzione speciale riservata al Sottosegretario Butti per l’importante e profuso lavoro svolto al servizio delle istituzioni e dello stato.

Gbc Italia, edilizia sostenibile asset strategico per 78% italiani

Gbc Italia, edilizia sostenibile asset strategico per 78% italianiRoma, 14 dic. (askanews) – All’interno della prestigiosa cornice dell’Acquario Romano – Casa dell’Architettura, Green Building Council Italia (GBC Italia) ha organizzato l’evento “La responsabilità del cambiamento per il benessere delle persone” dedicato ad attivare un ampio e partecipato confronto orientato a ridefinire il concetto di “Sostenibilità” oggi in Italia. In questo quadro, strutturale è il ruolo ricoperto dalle filiere edile e immobiliare, le cui azioni, attività e scelte sono e saranno fondamentali leve per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti a livello internazionale, anche a margine di quanto raggiunto nell’ambito di COP28. “L’appuntamento di oggi è stato un’importante occasione in cui abbiamo cercato di scardinare il generale sentimento secondo cui occuparsi di sostenibilità significhi essere guidati esclusivamente da tematiche di carattere ambientale in senso stretto” afferma a chiusura della giornata Fabrizio Capaccioli – Presidente di GBC Italia. Che prosegue “L’urgenza della crisi climatica, con l’allarme sull’imminente catastrofe ecologica, recentemente lanciato anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres, ha di fatto celato l’importanza strategica, direi cruciale, della dimensione sociale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Come ho ricordato anche in COP28, per GBC Italia, non è sufficiente affrontare la crisi ecologica, ma è indispensabile fare i conti anche con le disuguaglianze, la giustizia sociale ed anche con l’impegno civile di ogni singolo cittadino. È necessario far germogliare e radicare un pensiero che si faccia portatore di un nuovo modo di agire, basato sul principio di responsabilità sociale, per un cambiamento che guardi a un nuovo Umanesimo della sostenibilità, in cui sia finalmente l’uomo fulcro e obiettivo delle nostre strategie sostenibili”.

Una necessità ben sottolineata anche dal Professor Umberto Galimberti nel corso della sua Lectio Magistralis, durante la quale ha ricordato che “Per difendere la vita dobbiamo includere nei diritti dell’uomo i diritti di tutti i viventi. Dobbiamo passare da una visione antropocentrica a una visione biocentrica, in cui l’uomo venga tutelato in quanto parte del tutto. Oggi l’umanità si trova di fronte a una sfida che non è quella che ha imparato dalla sua storia, ossia la logica del nemico, ma l’umanità deve difendersi da sé stessa, da quella concezione distruttiva con cui ha agito sulla terra”. La responsabilità del cambiamento riguarda quindi tutte le compagini sociali, a partire dagli stessi cittadini. Otto italiani su dieci si dimostrano, oggi, particolarmente consapevoli e sensibili alle tematiche di sostenibilità a partire dall’ambiente costruito. Questo è quanto emerge con chiarezza dalla ricerca demoscopica “Edifici sostenibili: la percezione degli italiani”, commissionata da GBC Italia, condotta da Eumetra e i cui risultati sono stati presentati oggi dal Professor Renato Mannheimer. “Primario dato che connota l’attuale scenario italiano è il riconoscimento del ruolo attivo attribuito all’edilizia rispetto alla sostenibilità ambientale e nel contingentare l’impatto dell’uomo sull’ambiente” – evidenzia il Professor Renato Mannheimer – “Un’evidenza condivisa da oltre il 78% degli intervistati. Il 66% dei cittadini italiani coinvolti nell’indagine, inoltre, ritiene necessario sostenere interventi mirati ad efficientare il proprio immobile, esprimendo una convinta posizione a guardare con concretezza ai temi del vivere sostenibile. Per farlo, ben l’89% gradirebbe aver a disposizione una guida e indicazioni chiare per procedere in questa direzione, in adeguamento anche alle normative europee; così come ampia è la condivisione nel ritenere necessaria l’azione svolta da un soggetto indipendente nel certificare la qualità del lavoro svolto”.

Si tratta di riconoscimenti fondamentali, che sostengono l’urgenza di operare a supporto di una transizione del costruito, a tutte le scale – territori, città, borghi, quartieri e anche singolo edificio -, per la definizione di una nuova cultura del costruire, di qualità, che utilizzi le risorse in modo sostenibile. Un’idea condivisa anche dall’On. Matteo Salvini – Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti che è intervenuto in conclusione dell’evento ricordando che “Come Ministero stiamo lavorando proprio a un innovativo e nuovo Piano Casa. Parlando di responsabilità, sono convinto che l’errore più grande che si possa commettere sia quello di non scegliere. Responsabilità significa proprio prendere la responsabilità di scegliere, altrimenti si sbaglia. Il cambiamento non può essere fine a sé stesso, ma deve portare a un miglioramento. Da qui il tema del benessere”. In questo scenario, pertanto, GBC Italia, e gli strumenti che mette a disposizione del mercato, si qualificano come elementi cruciali nel percorso di cambiamento, come dimostrato anche dall’Impact Report dell’edilizia certificata in Italia presentato lo scorso giugno ed elaborato insieme a The European House – Ambrosetti. In questa direzione, l’Associazione è chiamata, sin da oggi, a operare con uno sforzo condiviso e inclusivo affinché questo futuro sia quanto più democratico e accessibile a tutti i cittadini, che manifestano ampia sensibilità ai temi dell’edilizia sostenibile. Due distinti panel di relatori sono intervenuti nel corso della mattinata mettendo a sistema strumenti, strategie e possibili azioni a cui guardare nei prossimi anni agendo in una dimensione locale, nazionale e globale, sino ad abbracciare quella spaziale. Anche il mondo dello spazio sta cambiando, anche in termini di prospettive e opportunità: dalla Space Economy possono giungere innovative soluzioni per un vivere più rispettoso sulla Terra, verso l’ambiente e verso gli altri individui.

Tra i relatori: Gian Marco Centinaio – Vicepresidente del Senato della Repubblica, Matteo Salvini – Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Umberto Galimberti – Filosofo, saggista e psicoanalista, Renato Mannheimer – Sociologo e saggista e Franco Malerba – Primo Astronauta italiano della Storia.

Al via la nuova serie podcast “Si fa presto a dire Nomadi Digitali”

Al via la nuova serie podcast “Si fa presto a dire Nomadi Digitali”Roma, 11 dic. (askanews) – Tempo e mobilità sono i veri asset dei nomadi digitali, i pionieri di una nuova era, nella quale il lavoro non è più sinonimo di profitto e percorsi limitanti, ma si arricchisce della dimensione adrenalinica del viaggio e delle passioni che diventano professioni. Benessere, qualità di vita e, soprattutto, libertà sono i valori chiave che ispirano il manifesto dei Nomadi Digitali: dipendenti, imprenditori e manager che hanno sposato la filosofia del lavoro itinerante, sempre e dovunque, da qualsiasi dispositivo. E proprio questi valori sono il filo conduttore delle dieci puntate della serie disruptive “Si fa presto a dire Nomadi digitali”, realizzata dall’Audio Factory Dr Podcast e fruibile su tutte le piattaforme di streaming audio: Spotify, Spreaker, Apple Podcast, e Amazon Music.

Una filosofia rivoluzionaria alla portata di tutti. Intervistato d’eccezione sarà Alberto Mattei, Presidente dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali e massimo esperto in tema di nomadismo digitale in Italia, che attraverso la sua esperienza e le testimonianze di cinque nomadi digitali racconterà in che modo questa filosofia sta rivoluzionando la geografia e l’economia del remote working.

“Il nomadismo digitale è un fenomeno in forte crescita, sia a livello globale che italiano. Tuttavia, viene affrontato spesso con una scarsa consapevolezza. Ecco perché, con questa serie, miriamo a comunicare in modo realistico e coinvolgente la reale visione di questo movimento, mostrando tutti i vantaggi, ma anche le criticità e le esigenze dei remote worker, attraverso le storie di chi con coraggio ha abbracciato questo stile di vita”, ha spiegato Mattei. Durante le prime cinque puntate, Mattei risponderà alle domande fondamentali per definire il nomadismo digitale, illustrando le opportunità che questo movimento offre, sia ai singoli individui che a interi Paesi, ad esempio attraverso il networking culturale e la condivisione trasparente di competenze e Know-How. Lo story telling delle successive puntate si svilupperà attraverso le testimonianze di cinque nomadi digitali, che racconteranno come questa filosofia di vita sia concreta e accessibile, anche per coloro che hanno una famiglia, una carriera o un posto del cuore dal quale partire.

I nuovi nomadi digitali si raccontano. A dare voce alle loro storie saranno proprio cinque professionisti che hanno abbracciato con coraggio questo stile di vita non convenzionale, ridisegnando le loro vite: Ilaria Cazziol, Giuseppe Masili, Piera Mattioli, Maria Scarzella Thorpe, Davide Benaroio, Francesca Pozzan.

Ilaria sceglie un viaggio di sola andata, Giuseppe il nomadismo in formato famiglia. Il minimo comun denominatore delle storie al centro della mini serie è sicuramente la voglia di benessere e di libertà: Ilaria Cazziol, Freelance Content Writer, Brand Storyteller e Co-Founder di Viaggiosoloandata.it, decide di licenziarsi da un’agenzia di comunicazione per intraprendere, con il suo compagno, un “viaggio solo andata”, e inizia a raccontare le sue storie da nomade digitale. Giuseppe Masili, Consulente Web Marketing, Social Media Marketing, Ricercatore e Docente, opta invece per un nomadismo in formato famiglia, raccontando come ha trovato l’equilibrio perfetto tra famiglia, lavoro, viaggio e divertimento. Inversione di rotta per Maria, mete lontane per Davide, Elisir di benessere per Francesca. Una decisa inversione di rotta anche quella di Maria Scarzella Thorpe, Workplace Strategist & Event Producer, che dopo un decennio di esperienze internazionali, oggi aiuta Team e aziende a essere sempre più connessi per massimizzare produttività ed efficacia grazie a retreat aziendali e percorsi di formazione. La sua è anche una call to action alle aziende affinchè sposino un modello di lavoro sempre più flessibile e adatto ad attrarre il talento dei nuovi nomadi digitali. E ancora: Davide Benaroio, Senior Product Manager & Photographer, ha 29 anni e sperimenta per la prima volta il remote working durante la pandemia. Si innamora sempre più di questa nuova modalità di lavoro, fino ad esplorare destinazioni sempre più lontane, scoprendo, passo dopo passo, ciò che lo rende davvero felice. Anche Francesca Pozzan, formatrice per aspiranti Travel Designer e Direttore Tecnico di agenzia viaggi, dopo dieci anni di lavoro dipendente decide di cambiare tutto diventando freelance, spinta dalla voglia di maggiore indipendenza, ma anche di ritornare a stare bene. Grazie a lei scopriremo quanto il nomadismo digitale possa diventare un vero elisir per il benessere psico-fisico, fino a influenzare positivamente anche la vita professionale. Mobilità lavorativa ad alto valore aggiunto. I profili dei cinque nomadi digitali rappresentano alcuni degli aspetti salienti emersi anche dal Secondo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia realizzato dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali: svolgono professioni a elevato valore aggiunto, hanno scelto la dimensione dei piccoli centri urbani in nome della ricerca della felicità e di un maggior Work Life Balance. Ecco, infatti, alcuni dei dati in primo piano nel Secondo Rapporto: il 46% dei remote worker ha già fatto esperienze di nomadismo digitale, mentre il restante 54% dichiara di volerlo fare nel prossimo futuro. La maggior parte dei nomadi digitali lavora in settori ad alto valore aggiunto, con competenze che spaziano dal mondo della comunicazione, all’insegnamento e all’information technology. Sono solo alcuni dati emersi dal Secondo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia realizzato dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali. L’Italia dei borghi conquista i remote workers. L’Italia risulta una destinazione attraente agli occhi dei nomadi digitali: il 43% degli intervistati sceglierebbe il Sud Italia e le Isole come destinazione privilegiata, il 14% una destinazione del Centro Italia e solo il 10% il Nord Italia. Ma non solo. Il 93% degli intervistati ha risposto di essere interessato a vivere la propria esperienza da nomade digitale soggiornando per periodi di tempo variabili in piccoli comuni e borghi dei territori marginali e aree interne del nostro Paese, considerati luoghi dove la qualità della vita è migliore, rispetto ai grandi centri urbani.

Otto milioni di docenti e personale Ata nella giungla delle graduatorie

Otto milioni di docenti e personale Ata nella giungla delle graduatorieRoma, 11 dic. (askanews) – Come fare per scalarle? Migliorare il proprio titolo di studio e frequentare corsi di formazione. Servono dagli 8,5 ai 10,5 punti per avere un incarico con contratto a tempo determinato. Vicenza, Cuneo, Varese, Udine, Alessandria, Brescia le province dove è più facile entrare. Al Sud, si punta su Palermo, Catania e Foggia. Ecco i consigli dell’esperto…

Una questione che riguarda potenzialmente otto milioni di italiani. Sono tutti docenti e rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) che, ancora precari, lottano per un posto utile in graduatoria. Utile ovviamente a trovare, secondo un criterio provinciale, una cattedra o, più in generale, un posto di lavoro a scuola: “Sono persone – spiega Domenico Madeo, uno dei massimi esperti del settore – che, ogni anno, vivono con il patema di dover affrontare lunghe attese per sapere se hanno o meno la possibilità di avere un incarico e spesso accettano anche il rischio di spostarsi in posti lontani pur di poter non solo assicurarsi uno stipendio a fine mese ma soprattutto di accumulare punti per scalare appunto la graduatoria”. Una questione che riguarda in particolare il Sud Italia: “Le scelte – continua Madeo – avvengono su base provinciale e nelle Regioni meridionali è più difficile trovare spazio con un punteggio che va al di sotto di 10,5 punti. Serve meno, intono agli 8,5 punti, per essere chiamati invece in diverse province del Nord. Vicenza, Cuneo, Varese, Udine, Alessandria, Brescia, Milano, Modena, Parma, Bergamo e Verona sono le province più facilmente accessibili. Un’informazione, questa, necessaria per sapere dove indirizzare la propria domanda e avere appunto chance importanti di successo. Fermo restando che anche alcune province del Centro e del Sud sono più a portata di mano di altre: Roma, Latina, Palermo, Catania, Foggia, Bari, Taranto, Cosenza, Salerno, Messina, Catanzaro e Reggio Calabria quelle da scegliere se proprio non ci si vuole allontanare troppo da casa”.

Dagli 8,5 ai 10,5 punti è dunque il range necessario per ambire a una cattedra o a un posto di lavoro nel mondo scolastico: “Ma per sapere quanti punti si hanno – ricorda Madeo – non sempre è facilissimo. Per questo, 360 Forma, di cui sono il Ceo, ha deciso di mettere a disposizione di tutti, a titolo gratuito, un calcatore che riguarda in particolare il personale Ata che, degli otto milioni di italiani in graduatoria, rappresenta senz’altro la fetta più consistente. L’uso è molto semplice ma altrettanto funzionale. Determinare il punteggio infatti dipende da diverse variabili: il titolo di studio, ovviamente, ma anche le precedenti esperienze lavorative e alcuni aspetti personali e familiari legati anche al proprio stato di salute. Una verifica capillare, che il calcolatore permette, riesca a offrire molto presumibilmente il punteggio con cui si entra appunto in graduatoria”. Anni di sacrifici e una passione infinita per il proprio lavoro sono dunque i presupposti per costruire la propria carriera lavorativa all’interno del sistema scuola: “Chi si mette in gioco dietro una cattedra o comunque nel circuito formativo del nostro Paese – continua Madeo – lo fa non solo per avere quello che un tempo avremmo chiamato posto fisso ma anche e soprattutto per il desiderio di contribuire alla costruzione delle nuove generazioni. Vi assicuro che, per tutti, gli inizi non sono facili. La giungla delle graduatorie rappresenta una vera e propria spirale che, per anni e anni, leva il sonno. Per questo, occorre muoversi in modo consapevole e, diciamo così, capace di sfruttare le norme vigenti”.

Cosa fare allora? “Il mio consiglio – dichiara Madeo – è di non trascurare nessun aspetto perché ogni punto è prezioso per scalare la graduatoria. Se si ha solo il diploma, ad esempio, è il caso, se possibile, di continuare negli studi: il conseguimento della laurea breve, ad esempio, garantisce 2 punti per arrivare ad acquisire il massimo dei punti. Ma non solo: serve anche iscriversi a corsi di formazione ufficialmente riconosciuti dal Miur. 360 Forma ne offre un’ampia gamma. Un aiuto arriva anche dalle certificazioni informatiche che possono aggiungere anche 0,6 punti. Conoscere significa avere la possibilità di crescere e di rendere meno duro il raggiungimento di un sogno: la firma di un contratto a tempo indeterminato”.

Oscar dell’innovazione: la voce delle imprese

Oscar dell’innovazione: la voce delle impreseRoma, 9 dic. (askanews) – Cerimonia di premiazione della VI edizione degli Oscar dell’Innovazione – Premio ANGI 2023 promossa dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori e ospitata nella cornice della Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma. Più di 30 i riconoscimenti conferiti per gratificare i progetti di eccellenza del mondo delle imprese e delle startup e per omaggiare alcuni dei maggiori esponenti della società civile e della classe dirigente che si sono distinti per il loro importante percorso professionale.

A fare gli onori il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri (già ForbesU30) che ha così commentato: “Sostenere le giovani generazioni, valorizzare le eccellenze italiane e promuovere il talento sono le scelte alla base della missione dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori. Occorre investire maggiormente per rilanciare il nostro ecosistema Paese mettendo al centro dell’agenda l’innovazione, la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile. Questo il nostro appello all’Europea e al Governo Meloni”. “Come A2A crediamo fermamente nel ruolo che le aziende possono assumere per sostenere lo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione attraverso un approccio aperto, collaborativo e in grado di valorizzare le eccellenze del nostro Paese. Circular Material, startup in cui abbiamo investito con il nostro programma di Corporate Venture Capital, rappresenta un’eccellenza tecnologica: la prima ad aver ingegnerizzato un processo in grado di recuperare con grande efficienza materiali catodici attivi a partire dalla black mass delle batterie esauste. Investire in nuove realtà ci permette di contribuire allo sviluppo industriale circolare di nuove filiere, come quella delle batterie dei veicoli elettrici, strategiche in uno scenario europeo di forte scarsità di materia prima.” Patrick Oungre, Head of Innovation, CVC and Digital Hub di A2A

“Gli Oscar dell’innovazione sono un’importante occasione per mettere al centro del dibattito sulla competitività delle imprese italiane il ruolo dell’innovazione tecnologica. La mission di TeamSystem è quella di portare il digitale in ogni impresa grazie ai propri servizi e alle piattaforme in Cloud e per vincere questa sfida ha pianificato di investire in Ricerca & Sviluppo e Open Innovation circa 1 miliardo di euro entro il 2027 con un focus su Fintech, AI, cloud e cybersecurity. Siamo lieti di supportare il Premio ANGI nella prospettiva di affiancare al potenziale delle startup e PMI innovative gli asset delle grandi realtà italiane per la ricerca e la valorizzazione del Made In Italy.” Claudia Pollio, Head of Public Affairs & Institutional Relations Dott. Alessio Acomanni, Presidente dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi ” La mission della nostra università è da sempre proiettata ad una formazione di qualità attraverso l’innovazione e la ricerca, con una importante vocazione all’internalizzazione e una forte attenzione alla sostenibilità, all’inclusione e alla diversità.”

“Siamo orgogliosi del lavoro svolto nel campo dell’intelligenza artificiale con la startup Digitiamo al servizio dei nostri clienti, una collaborazione per noi molto virtuosa e il cui valore aggiunto è stato oggi riconosciuto anche da ANGI” ha dichiarato Alessandra Grendele, Direttrice E-Commerce, Marketing, Dati e Trasformazione Digitale di Carrefour Italia. “La trasformazione digitale è una sfida e un’opportunità per il nostro Paese, che richiede la collaborazione di tutti gli attori della nostra società. Carrefour Italia è da sempre attenta alle esigenze dei suoi clienti ed è per questo che, nel percorso per diventare una Digital Retail Company, abbiamo deciso di investire nelle nuove tecnologie e nell’intelligenza artificiale. Per Carrefour l’innovazione è uno strumento privilegiato per promuovere un modello di business sostenibile, generando valore economico, sociale e ambientale attraverso azioni quotidiane”. “Ci auguriamo che questa iniziativa, questo riconoscimento creato per premiare le eccellenze giovanili nei vari campi dell’imprenditoria e dell’innovazione, possa con il tempo acquisire sempre più valore e importanza a livello istituzionale, politico e sociale. Il coinvolgimento di rappresentanti del Governo, delle istituzioni, dei media, è sicuramente il miglior riconoscimento per ANGI e per il suo operato, e in SWAG siamo più che orgogliosi di essere stati loro partner in questo 2023. Le categorie premiate, le tante aziende in corsa per un riconoscimento, confermano come in Italia esista un movimento imprenditoriale giovanile di primo piano, ricco di idee e progetti in tutti i campi. Dall’ambiente alla tecnologia, dal benessere al food, fino a robotica e mondo della blockchain. Un movimento spesso non completamente visibile ma che crea conoscenza e ricchezza e che meriterebbe i giusti strumenti legislativi e finanziari per progredire a livello internazionale.” Giovanni Lionetti Ceo di SWAG.

“Sono molto felice di consegnare il premio a una realtà innovativa che ha saputo rendere il digitale un driver fondamentale per porre al centro le persone e rispondere ai diversi bisogni. Un’attitudine che rispecchia pienamente l’impegno che, in Edenred Italia, mettiamo in campo ogni giorno per promuovere il benessere e il corretto equilibrio vita-lavoro con soluzioni digitali in grado di coinvolgere anche le nuove generazioni” ha dichiarato Simona Finazzo, Direttore Public Affairs di Edenred. Tutti i partner sostenitori della manifestazione: A2A, Bayer, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Carrefour, Swag, Unimarconi, Edenred, Meta, Team System, Building Heritage, Errebian, Cottorella, Nimlok, Ecolanyard, Alto Lato, CM Service, Ciù Ciù.

Oscar dell’Innovazione, tutti i vincitori

Oscar dell’Innovazione, tutti i vincitoriRoma, 7 dic. (askanews) – Cerimonia di premiazione della VI edizione degli Oscar dell’Innovazione – Premio ANGI 2023 promossa dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori e ospitata nella splendida cornice della Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma. Più di 30 i riconoscimenti conferiti per gratificare i progetti di eccellenza del mondo delle imprese e delle startup e per omaggiare alcuni dei maggiori esponenti della società civile e della classe dirigente che si sono distinti per il loro importante percorso professionale.

Queste le Startup premiate: per Energy & Environment premiata Circular Materials; per Smart City e New Technologies premiate Feelera e Beaconforce; per Wellness & Digital Health premiata Salute360; per Sustainability & Food tech premiata Digitiamo; per Blockchain e Digital Industry premiata The Cryptonomist; per Robotica e Industry premiati i ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia Mario Caironi e Alessandra Sciutti; per AI & VR premiate DWorld e Virevo; per Blockchain e Innovazione premiata con una menzione del Lusso AURA Blockchain Consortium; per Moda e Luxury premiata E. Marinella; per Mind e Training premiate Norma’s Teaching e HR Coffee; per Future Mobility & Proptech premiate Reefilla e Casavo; per Musica, Cultura e Media premiate Factanza, ANote e NUWA Technologies. Menzioni speciali inoltre a: Giampaolo Rossi, Direttore General Rai; Francesco Soro Amministratore Delegato del Poligrafico e della Zecca dello Stato; Paolo Carito Direttore Generale Fondazione EuroRoma2024; Flavio Manzoni, Chief Design Officer Ferrari; Cinzia Romanelli Ceo e Founder Building Heritage – Forbes Global Properties; Andrea Moccia, Fondatore e Direttore Editoriale di Geopop; Zeno D’Agostino presidente dei porti europei (Espo); Paolo Ruffini Prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede; infine per i suoi 35 anni di attività, un riconoscimento anche alla Italpress con la menzione ritirata dal delegato dell’agenzia, Giorgio Piscolla.

Tra i partner sostenitori della manifestazione: A2A, Bayer, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Carrefour, Swag, Unimarconi, Edenred, Meta, Team System, Building Heritage, Errebian, Cottorella, Nimlok, Ecolanyard, Alto Lato, CM Service, Ciù Ciù.

Umbria, un francobollo per Greccio con la Cometa Hale-Bopp

Umbria, un francobollo per Greccio con la Cometa Hale-BoppRoma, 2 dic. (askanews) – Presentato, a Greccio, il Francobollo celebrativo appartenente alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato alla Prima Rappresentazione del Presepe di Greccio, nell’800° Anniversario.

La cerimonia è stata aperta dall’intervento introduttivo del Sindaco di Greccio Emiliano Fabi, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e ringraziato tutti i presenti; successivamente sono intervenuti il Consigliere regionale Eleonora Berni, il Sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, il Ministro provinciale dei Frati minori francescani padre Luciano De Giusti, il Responsabile commerciale filatelia di Poste Italiane Marco Di Nicola e il Direttore provinciale di Poste Italiane Andrea Petrone. Presenti, inoltre, i delegati del Comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. L’emissione filatelica è a cura del Ministero dell’Imprese e del Made in Italy (MIMIT): il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e diffuso da Poste Italiane in tutto il Paese con una tiratura di duecentomilaquattro esemplari. La vignetta riproduce una veduta notturna del Santuario francescano del Presepe di Greccio; nel cielo stellato è visibile a sinistra il passaggio della cometa Hale-Bopp. In alto a sinistra è presente il logo del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe. Completano il francobollo la legenda “800 anni dalla prima rappresentazione del presepio di Greccio”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.

La fotografia che ritrae la cometa Hale-Bopp che solca il cielo del reatino quasi a sfiorare il Santuario Francescano del Presepe di Greccio è stata realizzata dal fotografo e appassionato di astronomia, Stefano Tocchio, presente alla cerimonia. Uno scatto iconico, impresso nella pellicola l’8 aprile del 1997, con una Yashica FX 2000 manuale su cavalletto e con pellicola 1600 ISO a colori. “La presentazione del francobollo celebrativo dedicato alla Prima rappresentazione del Presepe di Greccio – ha sottolineato il Sindaco di Greccio Emiliano Fabi a margine della cerimonia – è un ulteriore straordinario tassello nel grande mosaico del suo 800° Anniversario. La vignetta, con il suo cielo stellato e la Cometa, rimanda ad alcuni esemplari passaggi della lettera Apostolica “Admirabile signum” che Papa Francesco firmò proprio a Greccio 4 anni fa. Una lettera sul significato e sul valore del presepe che rappresenta il messaggio di Francesco da custodire e tramandare nella vita di ogni giorno”.

Presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbiente

Presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbienteRoma, 30 nov. (askanews) – Presso la Sala della Regina alla Camera dei Deputati, Roma, è stato presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbiente, nel corso dal convegno “Disagi minorili, educare dalla culla al banco”.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Vicepresidente della Camera, l’onorevole Sergio Costa: “Un argomento oggi per il quale la politica non ha dato le risposte che avrebbe dovuto dare, ma che ha una profondità politica enorme. Stiamo parlando di quel momento in cui si costruisce l’affettività dei vostri figli e nipoti, la fascia 0-6 anni. Sono molto orgoglioso di poter aprire questi lavori, un momento ed un invito alla riflessione fatto qui, nel tabernacolo della democrazia. Noi siamo abituati a dire che stiamo costruendo i dirigenti del futuro. Io contesto fortemente questa cosa. La società aiuta a costruire le persone del futuro, è diverso, che faranno i dirigenti della nostra nazione. Quando si parla di questi argomenti non conta il partito, ma la visione politica che vogliamo costruire. Parliamo di bambini che non sono figli di un partito, sono figli della nazione”. Stefano Zago, giornalista parlamentare, direttore responsabile di TeleAmbiente ed ideatore del progetto “Crescimi Tu”, lanciato con l’omonima trasmissione TV settimanale condotto da Bianca Damato, ha dato il via ai lavori. “Andando alla ricerca su cosa avrebbe potuto fare di concreto per aiutare le generazioni future, Teleambiente ha deciso che la chiave di volta era quella di puntare sull’educazione in una determinata e specifica fascia d’età. Una volta formata la forma mentis dell’individuo difficilmente cambia. Se la educhi correttamente, invece, essa sarà capace di adattarsi al cambiamento. – spiega nei saluti iniziali il direttore Stefano Zago – Ecco perché abbiamo bisogno di così tante leggi, se avessimo tutti rispetto per l’ambiente in cui viviamo non servirebbero. Una mente ben educata è una mente equilibrata che affronterà le vari sfide della vita senza ansia e senza eccessi”.

Il Maestro Michelangelo Pistoletto, che quest’anno ha compiuto 90 anni, con la sua presenza all’evento ha portato il messaggio del Terzo Paradiso, diffuso in tutto il mondo e di cui TeleAmbiente è ambasciatrice. “Il simbolo del Terzo Paradiso è la formula della creazione. L’ho realizzato partendo da una commissione in un ospedale di Marsiglia. Lì c’era una cappella cattolica, ma essendo una città portuale, erano presenti molte religioni. Ci fu una reazione da parte di molti che si chiedevano perché ci fosse solo la cappella cattolica nell’ospedale. Penso che bisogna mettere tutte le religioni in condizione di riconoscersi vicendevolmente. – afferma il Maestro – Così come la formula del Terzo Paradiso mette tutti gli elementi che esistono nei due cerchi esterni, permettendo a quello interno, che è sempre vuoto, di produrre qualcosa che prima non esisteva. È il luogo della relazione, dell’incontro, della creazione. Il Terzo Paradiso è, quindi, un simbolo che raccoglie tutta la fenomenologia simbolica in qualcosa di scientificamente provato e reale, quindi veritiero”. “Un’iniziativa che ci vede per la prima volta in partnership ufficiale con TeleAmbiente. – afferma l’avvocato Alfredo Cirillo, presidente dell’Associazione FDS (La Famiglia nel Diritto e nella Società), promotrice dell’evento – In uno stato di diritto le norme devono valere come misura dello spazio che ogni cittadino deve garantire all’altro. In un’epoca come la nostra, in cui la violenza sta invadendo pericolosamente famiglie e relazioni sentimentali, è più che mai importante iniziare dall’età tra 0 e i 6 anni, il momento che segna ciò che sarà la personalità del soggetto, a spiegare che, vivere e crescere, significa dare ad ognuno il proprio spazio. Questa è l’unica maniera per eliminare dalla società la zavorra della violenza e dell’antagonismo fine a se stesso, che costituiscono il più frequente detonatore dei gravi episodi che purtroppo riempiono le nostre cronache”.

Il convegno, moderato dalla giornalista di TeleAmbiente, Mariaelena Leggieri, è stato suddiviso in quattro panel, all’interno dei quali sono state affrontate le tematiche alla base del progetto, accompagnati dalle letture a cura della dott.ssa Maia Orienti, attrice, doppiatrice e dialoghista. Con il suo intervento la Sen. Simona Flavia Malpezzi, Vicepresidente Commissione Infanzia e Adolescenza, ha sottolineato che “se i dati ci dicono che un bambino che frequenta l’asilo nido ha meno possibilità in futuro di essere un ragazzo disperso e, quindi, opportunità e competenze maggiori, è chiaro che, aumentare i posti negli asili nido, deve essere l’elemento prioritario di qualsiasi governo”. Ed ha aggiunto: “Abbiamo pochissime regioni italiane che oggi tengono quella che è la media europea del 33%, obiettivo che doveva essere raggiunto. In questa media complessiva nazionale abbiamo un sud che è ulteriormente svantaggiato. Si fa un’equazione che è sbagliata: i nidi servono laddove le mamme lavorano. Siccome al sud ancora meno di una donna su due lavora, allora i nidi non servono. Non è così. Il meccanismo deve essere rovesciato. I nidi servono perché in primis servono a tutti i bambini del nostro paese, e se poi ci sono i nidi è più semplice per una donna poter iniziare un percorso di lavoro. Al primo posto ci devono essere i bambini”.

“Se volessimo fare un vero salto di qualità come Stato, dovremmo arrivare alla gratuità del nido, così come lo è la scuola dell’infanzia. È uno dei punti fondamentali per intervenire sulle disuguaglianze. – afferma la dott.ssa Anna Serafini, già presidente Commissione Infanzia e Adolescenza, nel corso del suo intervento – Il nido consente al bambino che proviene da situazioni di disagio di sentirsi accolto e stimolato. Un’ulteriore dimensione poi, è quella della socializzazione del bambino con i suoi pari, anziché con gli adulti. I genitori oggi hanno bisogno di essere sostenuti. Occorre tener conto della complessità e dell’importanza dell’investimento sulla fascia 0-3. Sostenere i ragazzi, oggi, diventa un priorità fin dalla prima infanzia, agendo affinché si controlli la paura e si lasci sempre più spazio alla speranza”. “Il problema del bullismo va ricercato nella sofferenza del bullo che non nasce, come alcuni potrebbero pensare, cattivo o aggressivo. La problematica del bullismo si sviluppa nel periodo della preadolescenza e dell’adolescenza, e riguarda ragazzi che soffrono in famiglia e a volte anche al di fuori. – afferma il dott. Sergio Cutrona, già Presidente Tribunale dei minorenni di Perugia, intervenuto nel panel dedicato al fenomeno del bullismo – La famiglia può essere origine e causa del disagio del bambino: un crogiolo in cui si forma la persona, sia in modo positivo che in modo negativo, come una persona che soffre, perché non riesce a ricevere amore e attenzione dei genitori. Il sentimento d’amore, dove non appagato, si trasforma in risentimento d’amore, che il bambino scaricherà verso l’esterno, soprattutto verso i propri pari. Il fenomeno del bullismo va più che combattuto, attraverso una massima attenzione verso i disagi, a partire dall’età adolescenziale dei bambini”. Nel corso del convegno i saluti della Consigliera d’amministrazione Cnpr Michela Benna, e gli interventi della Sen. Elena Leonardi, Membro Commissione Infanzia e Adolescenza, l’On. Valentina D’Orso, Membro Commissione Infanzia e Adolescenza, prof. Antonio Spadafora, professore ordinario di Istituzioni di diritto privato presso l’Università Roma Tre, prof. Giuseppe Noia, specialista ginecologia, Medicina Prenatale, dott. Michele Dotti, EducAttore, dott.ssa Elide M. Taviani, Direttivo Opera Nazionale Montessori, dott.ssa Cecilia Goloboff, Cooperazione educativa dell’Ambasciata di Francia. Sponsor: Assicurazioni Generali – Agenzia Corso Trieste Roma BCC Colli Albani – “Da oltre un secolo la banca del territorio” Media partner: Italpress, Askanews, Radio Radicale

Missione Xmas White Challenge, regalarsi un sorriso da star a Natale

Missione Xmas White Challenge, regalarsi un sorriso da star a NataleRoma, 29 nov. (askanews) – Il sorriso è la nostra curva più seducente ed il miglior accessorio da indossare, sempre e comunque. Questo vale, però, in particular modo durante le festività di Natale ed i festeggiamenti per dare il benvenuto al nuovo anno. Lo sanno bene alcune delle celebrities da sempre sotto i riflettori dei Red Carpet internazionali: da Angelina Jolie ad Anne Hathaway – che devono la loro immutata popolarità anche ai loro sorrisi luminosi – e alcune delle personalità più amate del nostro Jet Set, come Miriam Leone, Luca Argentero e Tiziano Ferro.

Ma quali sono le abitudini “salva sorriso”? Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica, svela i dietro le quinte di alcuni dei sorrisi più invidiati nel firmamento delle Star. “Ognuno di noi ha un sorriso unico, non soltanto nelle forme che lo contraddistinguono, ma anche nel colore, che non è mai uguale per tutti”, racconta l’odontoiatra. “Il colore naturale dei nostri denti dipende dallo smalto dentale, che determina il bianco naturale del nostro sorriso. Ecco perchè lo smalto dentale deve essere preservato, evitando abitudini o fattori che lo possano danneggiare e dedicando un’accurata igiene orale, senza eccedere con alimenti che ne favoriscano la iper pigmentazione o addirittura l’erosione. Per avere un sorriso bello e luminoso, il primo passo è quindi prendersene cura”.

La Beauty Routine che fa brillare il sorriso:a corretta igiene orale e maschere remineralizzanti. Spesso quando il sorriso appare ingiallito si tratta di macchie superficiali che potremmo evitare con una buona smile care. Poche abitudini ma buone: dedicare tre minuti allo spazzolamento almeno due volte al giorno e utilizzare il filo interdentale. Sono passaggi fondamentali per proteggere lo smalto e per mantenerne il candore nel caso in cui sia già stato fatto un percorso di sbiancamento. Mai mancare all’appuntamento con la seduta di igiene orale dal proprio odontoiatra di fiducia, da segnare in agenda ogni sei mesi. E ancora: utilizzare maschere remineralizzanti che nutrano lo smalto dei denti è il segreto in più, da tenere a mente per un sorriso sempre luminoso.

Un sorriso ultra white inizia (anche) a tavola. Per ritrovare in tempi brevi un sorriso luminoso, la prima cosa da fare è fare attenzione a quello che si mangia. “Tè, tisane, caffè, frutti rossi, liquirizia e tutte le verdure cotte a foglia verde intenso, per esempio, macchiano i denti se assunti con elevata frequenza”, sottolinea l’esperta. “Per ottenere luminosità extra, consiglio di ridurre il consumo di queste bevande e alimenti. Se proprio non si possono evitare, come rimedio S.O.S. dopo l’assunzione si beva un bicchiere d’acqua. Attenzione a non esagerare anche con bevande/alimenti acidi quali gli agrumi e i soft drinks: se assunti troppo spesso corrodono lo smalto dei denti” Conclude l’esperta.

Chewing Gum allo Xilitolo: il super alleato che non ti aspetti. Se ci si trova fuori casa senza spazzolino e si desidera comunque preservare la propria igiene orale, è sicuramente di aiuto masticare per 4/5 minuti chewing gum senza zucchero e allo xilitolo. L’utilizzo del chewing gum aumenta la produzione di saliva, che riequilibra il pH della bocca e deterge. Inoltre, a differenza delle sostanze zuccherine, lo xilitolo non fermenta nel cavo orale, rinfresca e non compromette integrità dei denti No ai rimedi casalinghi: bicarbonato (abrasivo) e limone (corrosivo). Si crede, erroneamente, che lavare i denti con bicarbonato e limone, sia un ottimo rimedio naturale per sbiancarli, in realtà è molto nocivo. Il bicarbonato, infatti, non solo non ha nessun effetto sbiancante, ma se usato sullo spazzolino consuma lo smalto dei denti e lo riga perché è altamente abrasivo. Il risultato? I denti si macchiano ancora più facilmente e si consumano. Il limone invece contenendo acido citrico, corrode chimicamente lo smalto, portando progressivamente alla sensibilità dentale. I prodotti da banco non sbiancano. Per avere un sorriso più bianco è fondamentale rivolgersi ad un professionista. Infatti, tutti i prodotti da banco, come dentifrici sbiancanti e pennette, per legge non possono contenere più dello 0,1% di perossido di idrogeno (unica molecola sbiancante), e tale percentuale è insufficiente a cambiare il colore dei denti. Lo sbiancamento professionale dal dentista utilizza invece prodotti con concentrazione efficaci che, in base al protocollo e alla tecnica, consentono di ottenere risultati evidenti e duraturi. Oltre i falsi miti. Sfatiamo uno dei falsi miti più diffusi sullo sbiancamento dentale: non è assolutamente dannoso. Si tratta, infatti, di una procedura che utilizza un gel a base di perossido di idrogeno, che a contatto dei denti libera ossigeno. Questo penetra all’interno ed elimina tutte le molecole pigmentanti che hanno ingiallito il sorriso. Più smalto c’è, migliore sarà il risultato. “Più smalto c’è, migliore sarà il risultato”, spiega Clotilde Austoni. “Per questa ragione se un paziente desidera un sorriso bianco e luminoso, ma ha consumato lo smalto dentale a causa del Bruxismo oppure per un’alimentazione ricca di alimenti e bevande acide, durante la visita gli deve essere spiegato che per avere un sorriso bianco potrebbe dover ricorrere a tecniche diverse dallo sbiancamento e cambiare anche alcune delle sue attuali abitudini”. Che fare, quindi, se abbiamo consumato lo smalto dei denti e questi appaiono gialli perchè traspare lo strato di dentina? In questi casi dobbiamo “ricreare” il volume di smalto perso e questo è possibile con faccette in ceramica, sottili gusci che applicati sulla superficie esterna del dente determinano colore e armonia. Sbiancamento domiciliare: più efficace e duraturo. Lo sbiancamento alla poltrona prevede che sia il dentista a posizionare il gel sbiancante. Si utilizza un gel che contiene una concentrazione più alta di perossido di idrogeno, ma che viene applicato solo per la singola seduta. Per dare risultati apprezzabili questo trattamento necessita di almeno tre o quattro sedute, ma garantisce risultati mediamente meno efficaci e duraturi di quello domiciliare. La tecnica domiciliare, invece, prevede di realizzare mascherine su misura all’interno delle quali è il paziente a posizionare il gel sbiancante. Le mascherine vengono indossate per qualche ora al giorno per almeno due settimane. In questo caso il gel è più delicato ma poiché l’applicazione è costante nel tempo consente di ottenere risultati più efficaci e duraturi. Immaginiamo una maglietta sporca di sugo: verrà più bianca se lasciata a mollo nella candeggina per ore oppure con un lavaggio rapido in lavatrice?