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Milano, ipotesi triplicamento tariffa sosta per i grandi Suv

Milano, ipotesi triplicamento tariffa sosta per i grandi SuvMilano, 23 lug. (askanews) – Seguire l’esempio di Londra, Parigi, Lione e Basilea introducendo una “tariffazione fortemente differenziata della sosta stradale a seconda della dimensione del veicolo, finalizzato a disincentivare l’utilizzo in ambito urbano di veicoli particolarmente ingombranti”, prevedendo una maggiorazione pari al doppio o al triplo di quanto paga un’auto ordinaria. Lo chiede una mozione dei consiglieri comunali milanesi Enrico Fedrighini (Misto), Angelica Vasile (Pd), Carlo Monguzzi (Europa Verde), Rosario Pantaleo (Pd), Marco Fumagalli (Lista Sala), Gabriele Rabaiotti (Lista Sala), Simonetta D’Amico (Pd).


Il provvedimento, che sarà discusso dopo la sessione di bilancio del Consiglio comunale intorno alle fine di luglio, prevede così di generare contestualmente risorse da destinare “al potenziamento della rete di trasporto pubblico ed alla realizzazione di itinerari ciclabili protetti e di intersezioni sicure con semaforizzazione differenziata per veicoli a motore, ciclisti e pedoni”. L’obiettivo è impegnare sindaco e giunta “a programmare una adeguata maggiorazione della tariffazione della sosta su strada (da due a tre volte la tariffa ordinaria in ogni ambito di sosta interessato) che dovrà riguardare tutti i veicoli privati per trasporto passeggeri, indipendentemente dalla residenza o domiciliazione del proprietario, a partire da un peso superiore alle 1,6 tonnellate con motore termico o elettrico”.


Oltre al peso del veicolo, secondo i promotori della mozione ulteriori elementi per definire la tariffazione maggiorata della sosta potranno riguardare: le dimensioni del veicolo; il tempo di stazionamento del veicolo; l’area urbana di utilizzo dello spazio pubblico di sosta (Centro città/Periferia). “Lasciamo agli uffici una valutazione tecnica, ma vogliamo una norma che non escluda come a Parigi i residenti e neanche gli utilizzatori di auto elettriche di grosse dimensioni perché dobbiamo uscire dal luogo comune che l’auto elettrica sia un bene a prescindere” ha commentato Fedrighini riferendosi a una ricerca di Arpa e Ats secondo la quale il particolato emesso da freni e pneumatici supera quello che esce dal tubo di scarico. “L’obiettivo strategico – ha aggiunto Fedrighini – è liberare spazio urbano occupato oggi dal traffico privato, che a Milano è molto superiore che in altre città europee”. Quanto al rischio di promuovere un provvedimento molto impopolare il consigliere di maggioranza ha osservato che “il sindaco in Europa che ha fatto le cose più avanzate in fatto di ambiente è quello di Londra, Sadiq Khaned, ed è stato appena rieletto per il terzo mandato. Se vogliamo quindi prendere atto di quello che ci dicono Ats e Arpa servono misure serie, nessuna delle quali è facile, ma se hai il coraggio di attivarle seriamente la gente ti segue” ha concluso.


I promotori della mozione hanno inoltre evidenziato che, secondo l’ong Transport & Environment, il numero di nuovi Suv immessi sul mercato nel 2010 pesava per circa il 9% sul totale delle vendite delle sei maggiori case automobilistiche europee (Stellantis, Renault, Volkswagen, Bmw, Mercedes e Volvo); nel 2022 questa percentuale era salita al 47%; ma se si considerano tutti i produttori, la quota dei nuovi veicoli venduti con allestimento Suv supera il 50%. “Questo significa che mentre lo spazio fisico urbano non e espandibile, una quota crescente dello spazio urbano disponibile viene progressivamente ridotto a causa dell’incremento numerico e dimensionale del parco veicolare circolante” si legge nella mozione.

Lombardia, nasce programma per chimica verde e futuro sostenibile

Lombardia, nasce programma per chimica verde e futuro sostenibileMilano, 22 lug. (askanews) – Regione Lombardia e Federated Innovation @Mind – il modello collaborativo pubblico-privato nato nel 2021 come driver di innovazione del distretto Mind Milano Innovation District – lanciano il programma ‘Chimica verde Lombardia per un futuro sostenibile 2024’. L’obiettivo è favorire una collaborazione virtuosa tra le aziende dell’industria chimica sostenibile e i protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione come spinoff universitari e startup. Il programma favorirà la ricerca di soluzioni innovative nel campo della chimica verde il cui contributo, in un mercato caratterizzato da una competizione globale, risulta fondamentale per consentire agli attori del settore della Regione Lombardia di accedere a talenti, brevetti e tecnologie e attivare percorsi di sviluppo industriale anche attraverso l’attrazione di capitali pubblici o privati.


Il piano, presentato oggi a Mind alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, si articola in tre fasi. La prima consiste in una manifestazione d’interesse da parte di imprese che operano in Lombardia nei settori delle materie prime organiche, inorganiche e biomasse, della chimica di base e della chimica fine e specialistica e anche le imprese dei settori utilizzatori. Queste aziende dovranno indicare le aree prioritarie sulle quali intendono individuare soluzioni innovative. La seconda fase prevede l’entrata in scena di spinoff universitari e startup che, attraverso una ‘Call for Ideas’, presenteranno le loro proposte di innovazione. Dopodichè, come terza e ultima fase, i progetti delle startup selezionati da una giuria qualificata parteciperanno a un ‘Matching Day’, previsto a ottobre a Palazzo Lombardia, con un premio da 25.000 euro messo a disposizione da Regione Lombardia e la possibilità di usufruire di una giornata di servizio di tutoring gestito da Federated Innovation, con il supporto di Cariplo Factory, per valutare una potenziale collaborazione con le imprese che hanno preso parte alla manifestazione di interesse.

Stadi, al Pirellone consensi bipartisan su ristrutturazione S.Siro

Stadi, al Pirellone consensi bipartisan su ristrutturazione S.SiroMilano, 18 lug. (askanews) – L’audizione di oggi al Pirellone, davanti alla Commissione V Territorio, infrastrutture e mobilità della Regione Lombardia, dei comitati contrari alla realizzazione dei nuovi stadi di Milan e Inter a San Donato e Rozzano ha fatto registrare consensi a favore della ristrutturazione di San Siro non solo dall’opposizione di centrosinistra, che aveva organizzato l’incontro. Secondo il consigliere regionale e comunale di Fratelli d’Italia Marco Bestetti i comitati hanno infatti “confermato tutte le criticità emerse negli ultimi mesi in merito a queste ipotesi progettuali dal punto di vista urbanistico, viabilistico e ambientale”.


“L’alternativa esiste – ha aggiunto Bestetti – ed è quella di mantenere le squadre a Milano nella Scala del calcio, con un’importante riqualificazione dello stadio per renderlo conforme ai più moderni standard internazionali e alle legittime aspettative delle società in termini di incremento dei ricavi. Questa soluzione non solo è tecnicamente possibile e consente di poter continuare a giocare le partite, come conferma lo studio di Webuild, ma è sicuramente la strada maestra. Milan e Inter abbandonino i fantaprogetti di improbabili cattedrali in mezzo ai campi e si siedano al tavolo con il Comune per condividere le migliori soluzioni per dare al Meazza una nuova vita, che ne valorizzi la storia gloriosa e lo proietti nel futuro”. L’assessore regionale a Territorio e sistemi verdi, Gianluca Comazzi, ha ricordato che nella delibera di Giunta di adesione all’Accordo di Programma vengono messe chiaramente in evidenza le “criticità” del progetto San Donato, in ordine “all’accessibilità, al piano parcheggi, alle compensazioni ambientali e alle modifiche del sistema Tpl. Su tutti questi punti la Giunta e il sottoscritto si riservano di fare le più attente valutazioni e di chiedere i necessari correttivi”


Per le minoranze sono intervenuti Pietro Bussolati e Simone Negri (PD) che hanno preso atto positivamente delle puntualizzazioni dell’Assessore Comazzi: “Dalle parole di Comazzi – ha detto Bussolati – capiamo che la partita per la Regione non è affatto chiusa. Il Consiglio regionale deve assolutamente prendere una posizione su un tema così strategico”. Sulla stessa linea Nicola Di Marco (Movimento5Stelle) e Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra) che hanno chiesto che al termine delle audizioni programmate la Commissione voti un documento da portare all’Aula per definire una posizione univoca e condivisa sulla materia.

Milano, firmata intesa tra Comune e Fondazione oratori Fom

Milano, firmata intesa tra Comune e Fondazione oratori FomMilano, 18 lug. (askanews) – La Giunta comunale di Milano ha approvato le linee guida di un protocollo d’intesa con Fondazione Oratori Milanesi (Fom) che rilancia un rapporto virtuoso che vuole trovare nuovi strumenti di collaborazione e di reciproco supporto. L’accoglienza dei giovani di origine straniera, l’attività di mediazione, l’inserimento nelle strutture scolastiche, l’insegnamento della lingua italiana, i laboratori, i molti progetti dedicati, mediante il lavoro capillare svolto attraverso i servizi comunali rappresentano solo alcuni dei tasselli utili all’integrazione e all’inclusione scolastica. Con il Protocollo siglato tra Comune di Milano e Fom si intende quindi rafforzare anche interventi già in campo attraverso il potenziamento degli stessi e la creazione di ponti diffusi per favorire lo scambio continuo di competenze ed esperienze fra istituzioni, scuole, oratori e altre agenzie educative e territorio.


In base all’accordo stipulato, il Comune di Milano e la Fom lavoreranno insieme per meglio individuare ragazzi in difficoltà, coordinando azioni da proporre alle autonomie scolastiche per contribuire alla lotta alla dispersione e alla segregazione scolastica. Inoltre il Comune si occuperà di facilitare il raccordo con le Istituzioni scolastiche, coinvolgendo Fom e le parrocchie con oratorio nella stipula dei Patti Educativi e favorendo la partecipazione congiunta a bandi italiani ed Europei finalizzati al raggiungimento degli obiettivi. La Fom si impegnerà a svolgere un ruolo di coordinamento educativo e di facilitatore degli oratori per il raggiungimento degli obiettivi comuni e per la co-progettazione sui territori e a livello comunale, mettere a disposizione educatori professionali, educatori volontari e luoghi su tutto il territorio milanese per le attività educative, ricreative, culturali e sportive.

Lombardia, firmato protocollo per legalità appalti nella logistica

Lombardia, firmato protocollo per legalità appalti nella logisticaMilano, 18 lug. (askanews) – È stato firmato in Prefettura a Milano un Protocollo d’Intesa per la legalità dei contratti di appalto nel settore della logistica. Si tratta di un settore in forte crescita negli ultimi anni e con rilevanti dati economici. In Lombardia genera un indotto pari a 35 miliardi di euro e registra la presenza di 28.718 imprese che occupano 232.375 addetti e movimentano 400milioni di merci. In Lombardia il 93% delle imprese sono movimentate su gomma, il 7% su ferro.


“Nonostante ciò – ha affermato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel corso della sottoscrizione – a causa di una narrazione spesso negativa, che lo associa a orari su turni, attività logoranti, competenze manuali è ancora poco attrattivo”. Il Protocollo, promosso da Regione Lombardia, Prefettura di Milano, Politecnico di Milano, le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, l’Osservatorio sulla Cooperazione presso l’Ispettorato di Area Metropolitana di Milano e le Associazioni Datoriali maggiormente rappresentative nei settori della logistica, dei trasporti e della distribuzione, ha l’obiettivo di rendere il settore della logistica più trasparente ed efficiente, contrastando l’intermediazione illecita di manodopera e il fenomeno del caporalato, nonché, più in generale, ogni forma di illegalità, al fine di garantirne uno sviluppo solido e responsabile.


Si tratta di un “settore strategico” che “offre grandi opportunità di lavoro – ha proseguito Fontana – : oltre a ricercare urgentemente autisti, magazzinieri, supply chain manager, ingegneri logistici ed esperti in sicurezza informatica, da qui al 2030 richiederà profili altamente qualificati. Per queste ragioni le Istituzioni devono, ognuna, fare la propria parte per la costruzione, il monitoraggio e l’indirizzamento di questo settore”. Fontana ha poi sottolineato che “le imprese che operano nel settore logistico devono essere sostenute nel loro impegno a rispettare le normative e adottare pratiche etiche. È inaccettabile tollerare forme di intermediazione illecita di manodopera e il fenomeno del caporalato. Regione Lombardia è attiva e gioca la sua parte e si impegna a migliorare il settore, consapevole che non sia solo un obiettivo strategico, ma una necessità etica. Dobbiamo unire gli sforzi per creare un ambiente di lavoro giusto, trasparente ed efficiente, privo di illegalità e sfruttamento”.


“Voglio far presente – ha concluso il presidente – che nell’ambito della logistica Regione Lombardia sta per approvare un progetto di legge atto a regolamentare gli insediamenti stessi. La proposta di progetto di legge è volta a disciplinare non solo i processi di pianificazione territoriale per la localizzazione di insediamenti logistici, ma anche le procedure per la valutazione di compatibilità delle proposte di intervento finalizzate alla realizzazione o all’ampliamento di tali insediamenti”. “Finalmente – ha osservato la coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Alessandra Dolci – siamo arrivati alla firma di questo protocollo che non è un’operazione estetica, è un passo in avanti concreto per una prevenzione efficace” delle infiltrazioni della criminalità organizzata. “Un esempio di sinergia istituzionale e con organizzazioni di categoria. Dalle nostre indagini è stato evidenziato come si tratti di uno dei settori preferiti dalle organizzazioni mafiose” ha aggiunto sottolineando la presenza nel protocollo di elementi di “premialità” invece della solita “minaccia della sanzione” come l’amministrazione giudiziaria dell’impresa.

Lombardia, intese per valorizzarne ruoli e competenze delle Province

Lombardia, intese per valorizzarne ruoli e competenze delle ProvinceMilano, 17 lug. (askanews) – “È auspicabile che a guidare l’Unione Province d’Italia sia un presidente della Lombardia. Perché la nostra regione è l’unica a delegare alle Province una serie di funzioni che danno loro la dignità che meritano”. Lo ha detto l’assessore della Regione Lombardia Massimo Sertori (Enti locali e Montagna) dopo la sottoscrizione delle intese relative al triennio 2024-2026 con le Province lombarde e la Città Metropolitana di Milano per le funzioni regionali che la Lombardia conferisce a tali Enti.


Nello specifico le materie delegate riguardano: Protezione civile, vigilanza ittico-venatoria (con esclusione della Provincia di Sondrio, titolare della funzione), turismo, cultura (con esclusione della Città Metropolitana), politiche sociali-registro unico nazionale del terzo settore, servizi portuali di Cremona e Mantova, funzioni ambientali, governo del territorio, trasporti. Sono inoltre ricomprese le funzioni in materia di servizi per il lavoro – centri per l’impiego e collocamento mirato dei disabili, opere pubbliche e rete escursionistica della Lombardia. Nell’elenco anche le attività d’interesse regionale tra le quali: disabilità ed eliminazione barriere architettoniche e sperimentazione in tema di riscossione dell’imposta provinciale di trascrizione per gli autoveicoli. Presenti il presidente dell’Unione Province Lombarde Luca Santambrogio (Monza Brianza), il vicesindaco della Città Metropolitana di Milano Francesco Vassallo e i presidenti delle Province Pasquale Gandolfi (Bergamo), Emanuele Moraschini (Brescia), Fiorenzo Bongiasca (Como), Paolo Signoroni (Cremona), Alessandra Hofmann (Lecco), Fabrizio Santantonio (Lodi), Massimiliano Gazzani (vicepresidente Mantova), Giovanni Palli (Pavia), Davide Menegola (Sondrio), Marco Magrini (Varese). “Le intese – ha aggiunto l’assessore Sertori – hanno un valore complessivo, per il triennio 2024-2026, pari a un budget regionale di 58 milioni di euro. Sono inoltre così confermate le funzioni già conferite da Regione alle Province prima della ‘Riforma Delrio’ che ne aveva invece ridotto competenze e dotazioni”.


“Con queste intese – ha concluso Sertori – Regione Lombardia ha definito regole e contenuti dei rapporti istituzionali con Province e Città Metropolitana, che costituiscono veri e propri centri di competenze, professionalità e strutture amministrative per la gestione dei territori. La Lombardia è ora pronta a dare attuazione alle riforme nazionali sull’Autonomia differenziata, di recente approvazione, e sulla revisione degli impianti istituzionali e delle competenze di Province e Città Metropolitane, in itinere, con importanti ricadute sul ruolo non solo delle Regioni, ma anche di Province, Città Metropolitane e Comuni”. Sottoscritta, inoltre, l’intesa-quadro con Città Metropolitana che, alla luce della specificità riconosciutale dalla legge, ha definito ulteriori modalità di collaborazione su numerosi temi strategici. L’intesa-quadro prevede modalità di raccordo costanti tra i due Enti su 13 ambiti strategici. Tra questi ci sono: sviluppo sostenibile, e tutela del territorio e dell’ambiente, famiglia, solidarietà sociale e disabilità, governo del territorio, sicurezza, sistema dei parchi, infrastrutture e opere pubbliche, trasporti e mobilità sostenibile, sviluppo economico, turismo, cultura e grandi eventi sportivi. Non mancano riferimenti anche a istruzione e politiche per il lavoro, nonché alla trasformazione digitale.

Turismo, in Lombardia previsioni molto positive per il Lago di Como

Turismo, in Lombardia previsioni molto positive per il Lago di ComoMilano, 17 lug. (askanews) – “Il Lago di Como si conferma come destinazione preferita dai turisti stranieri provenienti da tutto il mondo, a riprova di un grande potenziale attrattivo, un vero orgoglio lombardo. Per il 2024 le previsioni sono molto positive, con flussi in crescita anche rispetto all’anno scorso”. Lo ha detto l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, intervenuta oggi all’incontro con la Camera di Commercio di Como e Lecco, negli spazi di Lario Fiere a Erba.


Stando ai dati dell’Osservatorio per il Turismo e l’Attrattività della Regione, nell’area di Como e Lecco i soggiorni nel 2023 sono stati 5,6 milioni, superando del 20,7% i livelli del 2019, anno di riferimento per le migliori performance turistiche. “Lo scorso anno abbiamo avuto quasi un milione di turisti in più rispetto a 5 anni fa – ha commentato Mazzali – un risultato ottimo, reso possibile anche da un’ampia offerta ricettiva locale, che conta su 10.144 strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere”. Ricordando l’alta attrattività estera delle due province affacciate sul Lago di Como, l’assessore ha, quindi, aggiunto: “Nel 2023 Como (85%) e Lecco (73%) sono state le prime due province lombarde per presenze di turisti internazionali”.


Ottime le premesse per l’anno in corso. L’assessore ha reso noto, infatti, che “l’analisi dei primi dati del periodo gennaio-marzo 2024 indica un aumento del 13,5% delle presenze rispetto allo scorso anno. Per alcune strutture importanti e durante i weekend, il tasso di saturazione degli alberghi e è già mediamente sopra l’85% con picchi attorno al 90-95%. Sfruttando anche il last minute, andiamo verso il sold-out”. Per Mazzali “i successi del Lario sono sinonimo di bellezza e di stile di vita lombardo. A conquistare il turista sono la bellezza rigenerante dei panorami naturali, il fascino culturale di dimore storiche e borghi, oltre a un’ampia varietà di attività ‘outdoor’ e una ricca enogastronomia locale. Il Lario è un mondo in cui non manca nulla per una vacanza da sogno, resa possibile da tanti imprenditori capaci e innovativi”.


Presentando il nuovo progetto di Marketing Territoriale, ‘Lombardia Style’, l’assessore ha anche lanciato un invito: “Il Lago di Como è tra i ‘volti’ più noti della Lombardia nel mondo ed è un luogo tra i più fotografati. Invitiamo, quindi, a partecipare alla competizione che abbiamo lanciato e in esito alla quale saranno selezionate e premiate 5 foto oltre che 5 video. Potrebbe venire da qui l’immagine di un angolo nascosto del Lago di Como, che attraverso uno scatto fortunato potrà diventare un nuovo luogo simbolo”.

Arriva “Talent stories”, il podcast che racconta il talento

Arriva “Talent stories”, il podcast che racconta il talentoRoma, 17 lug. (askanews) – Talent Garden e Forbes Italia, lanciano ‘Talent Stories’, un podcast che esplora il concetto di talento attraverso le storie di successo dalla voce dei protagonisti in diversi settori professionali. Il podcast, composto da 14 episodi, sarà disponibile ogni due settimane sulle piattaforme Spreaker, Google Podcast, Spotify e Apple Podcasts a partire dal 17 luglio.


Il progetto nasce dall’idea di valorizzare il talento e l’innovazione, due elementi fondamentali che caratterizzano la mission di Talent Garden, realtà europea nell’Edutech, da sempre impegnata nel promuovere la formazione continua e lo sviluppo delle competenze digitali. “Questo podcast rappresenta un’estensione naturale del nostro impegno: costruito con la collaborazione della nostra community, fonte inesauribile di storie di successo e innovazione, composta da start-up, scale-up, grandi aziende, professionisti e partner, come Forbes Italia. Con ‘Talent Stories’, vogliamo dare voce a queste esperienze, raccogliendo le migliori testimonianze e condividendole con un pubblico più ampio. Questo non è solo un podcast, ma un viaggio attraverso il talento, narrato dalle persone che lo vivono ogni giorno”, afferma Davide Dattoli, presidente e founder dell’azienda.


Nei successivi episodi si potranno ascoltare le storie di Maurizia Cecchet, Chief Human Capital & Transformation Officer di Generali Investments, che parlerà del rapporto tra talento e capitale umano, e di Andrea Moccia, Founder and Director di Geopop, che si concentrerà sul talento e le innovazioni. Jody Cecchetto, creator, speaker e conduttore, condividerà gli inizi della sua carriera nel mondo della radiofonia. Saranno ancora tanti gli speaker coinvolti: voci e storie dal mondo dello Sport, dell’Arte, della Letteratura, del Business e del Management creativo e digitale.

Lombardia, presentato nuovo bando europeo per gemellaggi di città

Lombardia, presentato nuovo bando europeo per gemellaggi di cittàMilano, 17 lug. (askanews) – “I gemellaggi sono un’occasione straordinaria di scambi reali tra le popolazioni, di esperienze di formazione, sono contesti nei quali si condividono best practices amministrative nell’ambito dei grandi cambiamenti che attraversano la nostra società, dai cambiamenti climatici ai fenomeni migratori. I gemellaggi contribuiscono a promuovere e sviluppare quel sentimento dell’unione europea che non sempre gli Stati e i Governi riescono a trasmettere”. Lo ha sottolineato questa mattina il vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Emilio Del Bono, all’Info Day organizzato a Palazzo Pirelli da Aiccre (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) per presentare il nuovo bando europeo “Gemellaggi di Città”, promosso nell’ambito del programma UE 2021-2027 “Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori” (Cerv).


Il programma Cerv è finanziato dalla DG Justice and Consumers della Commissione europea e si pone come obiettivo quello di proteggere e di promuovere i diritti e i valori sanciti dai Trattati dell’Ue in materia di diritti umani, per sostenere e contribuire allo sviluppo di società aperte, democratiche, inclusive e basate sullo Stato di diritto. L’edizione di quest’anno del bando mira a promuovere l’inclusione e la diversità culturale nonché a sviluppare opportunità di impegno civico a livello dell’Unione. “Il tema al centro del bando è quello della solidarietà che Comuni ed Enti locali possono sviluppare attraverso eventi culturali, festival, workshop e qualsiasi progetto che esprima il senso di unione tra i popoli europei” ha precisato la Presidente di Aiccre Milena Bertani.


La dotazione finanziaria complessiva del bando è di 4 milioni di euro. Il budget massimo previsto per ciascun progetto, che deve avere la durata di un anno e deve unire due comunità dell’Unione, è compreso tra 8.455 e 50.745 euro. La scadenza è fissata per venerdì 19 settembre. Sono intervenuti all’incontro anche il Consigliere regionale e Segretario generale di Aiccre Lombardia Carlo Borghetti, il Vice Presidente di Aiccre Giuseppe Valerio, il Vice Presidente Vicario di Aiccre Franco Brussa, il Segretario Generale Ccre Cerm (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) Fabrizio Rossi, il Direttore di Aiccre Fabio Travaglini e la Responsabile del Progetto – Gemellaggi e Costruzione Partenariati Ccre Cerm Maddalena Fontana.

”Baruc, luce dei miei occhi” finalista al Premio Roccagloriosa

”Baruc, luce dei miei occhi” finalista al Premio RoccagloriosaMilano, 13 lug. (askanews) – E’ tra i dieci finalisti che si contendono oggi il Premio Letterario Roccagloriosa (SA), il racconto “Baruc, luce dei miei occhi” di Angela Niro, tratto dal libro “Se-dici donne (sussurri e voci in farmacia)”. Niro è una farmacista della Farmacia Montegani, angolo via Barrili, nel quartiere Stadera, periferia sud di Milano. Qui, nel corso di venti anni di lavoro, ha raccolto la testimonianza e le confidenze di tante donne straniere che si presentavano al bancone per chiedere medicinali, ma “passo passo, in punta di piedi”, ha raccontato l’autrice, aprendo poi il loro cuore e il loro vissuto difficile all’interlocutrice col camice bianco. Un ruolo di ascoltatrice paziente che ha portato la farmacista e scrittrice di origini pugliesi a raccogliere le testimonianze e a tradurle in un libro. Dei brevi racconti in prima persona, intervallati dalle poesie di Angela Niro, che portano il lettore a conoscere paesi e tradizioni lontani. E soprattutto a farsi un’idea diversa di queste donne che abitano il quartiere multietnico milanese, provenienti da India, Sudan, Bangladesh, Marocco, Romania, Uganda.


“Il libro Se-dici donne è rivolto alle donne italiane – spiega la scrittrice – In farmacia o al supermercato basta un velo per girarci dall’altra parte. Invece queste donne hanno molto da raccontarci. Donne che hanno vissuto delle esperienze bruttissime nel loro paese. Ma parliamo anche di donne che nel nostro paese sono rinate”. Il racconto di Baruc inizia in Somalia e prosegue con un’odissea in fuga dai terroristi di Al Shabaab attraversando tutta l’Africa per approdare in Italia, poi in Svezia e negli Stati Uniti. Quello di Saleha prende invece il via in Sri Lanka e parla di una donna ripudiata dal marito perché mette al mondo solo figlie femmine. Il racconto di Brinda, indiana di Calcutta, è la confidenza alla farmacista di una donna che scopre di non essere sterile, ma la colpa di non dare al mondo figli non ricadrà sul marito, bensì, come spesso accade, su di lei.


Nel libro si parla anche di matrimoni combinati, di uomini violenti, di mogli costrette a vivere in spazi ristretti con altre mogli dello stesso marito, di inganni, prostituzione forzata, di nostalgia per gli affetti lontani e di un paese, l’Italia, che diventa a volte un rifugio rassicurante e altre solo l’illusione di una vita migliore. Il tutto raccolto da un osservatorio molto speciale: una farmacia, punto di riferimento delle comunità che abitano nel quartiere.