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Politecnico di Milano, al via i lavori del nuovo campus in Bovisa

Politecnico di Milano, al via i lavori del nuovo campus in BovisaMilano, 22 set. (askanews) – La piantumazione di un albero al posto della tradizionale posa della prima pietra. Così il Politecnico di Milano dà il via ufficiale al cantiere del cosiddetto “parco dei gasometri”, un’area ex industriale alla periferia Nord della città che entro il 2026 ospiterà il nuovo campus universitario “Bovisa-Goccia” dell’ateneo milanese progettato dall’archistar Renzo Piano.

“Un gesto carico di significato – lo ha definito la Rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, durante la cerimonia di inaugurazione -. Quest’albero indica il rispetto per la natura, elemento fondamentale di questo progetto di riqualificazione. Ma l’albero porta con sè anche un altro messaggio importante: è una metafora della vita e lo dedichiamo a Federico Bucci”, il prorettore del Polo Territoriale di Mantova travolto da un’auto il 2 settembre scorso mentre faceva jogging e morto dopo due settimane in ospedale. Il campus del Politecnico in Bovisa sarà “aperto, verde e permeabile” e si estenderà su un’area di 32 ettari (23,4 ettari di proprietà comunale e 9,1 ettari appartenenti al Politecnico). Il progetto prevede la costruzione di venti nuovi edifici di quattro piani, alti 16 metri, per una superficie totale di circa 105 mila metri quadrati. Saranno inclusi percorsi pedonali alberati che collegano il campus alle Scuole Civiche, mentre un ampio percorso ciclo-pedonale unirà le stazioni ferroviarie di Bovisa e Villapizzone, con una rinnovata interconnessione. Il piano preserverà un bosco di 24 ettari oltre il confine con la storica centrale termica e integrerà grandi alberi tra gli edifici, creando una connessione verde. Il piano terra degli edifici sarà completamente trasparente, offrendo un’esperienza immersiva nella natura circostante. L’obiettivo è raggiungere l’indipendenza energetica e zero emissioni di CO2, con la costruzione di edifici per aule, start-up, un’aula magna da 1.000 posti e due residenze universitarie con circa 500 posti letto.

Così, ha sottolineato ancora la rettrice, “si apre una nuova fase per Bovisa: da quartiere operaio ad area universitaria, Bovisa si candida a una terza dimensione, quella del Distretto di Innovazione. Un intervento significativo che segna il ritorno delle fabbriche bianche, quelle che investono in innovazione, in ricerca e in startup ad alto potenziale. Un progetto che, grazie al coinvolgimento delle istituzioni, segna per Milano e per la Lombardia un passo in avanti verso l’Europa”. “Entusiasta” del progetto ancohe il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini: “Questo è uno dei più grandi interventi di natura urbanistico-edilizia e infrastrutturale, di rifunzionalizzazione e rispristino ambientale mai realizzati in Italia. Un vero parco scientifico, un polo dell’innovazione con aree dedicate a servizi per gli studenti, per le imprese e per la cittadinanza – ha commentato -. È un modo nuovo di vedere la città, è il futuro che diventa presente. Il tutto reso possibile grazie, soprattutto, alla immaginifica azione di Renzo Piano, che non finiremo mai di ringraziare a sufficienza per lo straordinario contributo di opere che ci ha donato, per la generosità con cui condivide sempre le sue idee e per l’attenzione vera, convinta e appassionata per i giovani”.

Certificazione di genere, confronto aziende-istituzioni a Milano

Certificazione di genere, confronto aziende-istituzioni a MilanoRoma, 22 set. (askanews) – “Lo strumento della certificazione della parità di genere è importante quando l’azienda comprende l’importanza della sua applicazione. Non è obbligatoria ma dà l’agevolazione al datore di lavoro di partecipare a dei bandi nazionali ed europei ed avere dei punteggi superiori. Auspichiamo un cambio culturale nel nostro Paese, che non ci debba essere un’imposizione da parte del legislatore per far cambiare la cultura. Per questo non amo parlare di “quote rosa” ma di quote di genere. La legge sulle quote di genere è stata una sconfitta sia per gli uomini che per le donne”. Lo ha detto nel suo intervento Anna Maria Gandolfi, consigliera regionale per la Parità della regione Lombardia, all’evento “L’opportunità delle pari opportunità”, stamane a Milano alla Fondazione Stelline, organizzato da 4shiva.

Un incontro importante per “il confronto rispetto alle attività portate avanti dalle consigliere delle Pari Opportunità. In Italia – ha sottolineato Sonia Alvisi, consigliera regionale per la Parità in Emilia Romagna – la metà delle donne non lavora ma molte delle donne sono altamente scolarizzate e hanno spesso risultati scolastici più importanti rispetto ai maschi. E’ come se si investisse su degli atleti di talento per poi non farli giocare. Il nostro Paese deve abbattere il divario di genere sul lavoro. Abbattere questo divario fa bene alle donne e all’Italia”. Una visione ottimistica non condivisa da Anna Limpido, consigliera regionale per la Parità della regione Friuli Venezia Giulia, che nel suo intervento parla di risultati ben lontani da quelli sperati: “Oggi su “Il Piccolo” – ha raccontato – leggo che il 22% delle donne guidano le aziende in Italia. Potremo parlare di parità di genere solo quando avremo raggiunto il 50%”. Una parità che può e deve essere raggiunta, per questo Ivana Pipponzi, consigliera regionale per la Parità della regione Basilicata si è soffermata sull’importanza del rapporto biennale sulla situazione del personale: “Un documento prezioso a cui sono tenute obbligatoriamente a redigerlo le aziende pubbliche e private, con oltre 50 dipendenti. La pubblicazione di questo rapporto ha come obiettivo sensibilizzare e consolidare una cultura della parità, vista non solo sotto l’aspetto dell’equità sociale ma anche come motore di crescita. Serve sia per far emergere discriminazioni sul posto di lavoro ma anche ad indurre le imprese a riconsiderare le loro politiche aziendali e così a migliorare la loro reputazione e immagine aziendale”.

In questa veste le consigliere della Parità di genere sono come un pubblico ufficiale che verifica eventuali condotte discriminatorie delle aziende, perché non è solo un discorso economico e di sgravi contributivi, ma di reputazione aziendale che passa attraverso un cambio culturale radicale.

”L’opportunità delle pari opportunità”, venerdì 22 incontro a Milano

”L’opportunità delle pari opportunità”, venerdì 22 incontro a MilanoRoma, 15 set. (askanews) – Venerdì 22 settembre, dalle ore 9, avrà luogo presso la “Fondazione Stelline”, Corso Magenta 61, Milano, l’evento “L’opportunità delle pari opportunità”, un’importante occasione per ricordare a tutte le aziende, PA e non, l’opportunità delle Pari Opportunità. Interverranno le istituzioni con Sonia Alvisi, consigliera regionale per la Parità della settimana regione Emilia Romagna, Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio Milano, Lodi, Brianza, Anna Maria Gandolfi, consigliera regionale per la Parità della regione Lombardia, Anna Limpido, consigliera regionale per la Parità della regione Friuli Venezia Giulia, Ivana Pipponzi, consigliera regionale per la Parità della regione Basilicata e Luisa Quarta, coordinatrice Gruppo Donne Manager Manageritalia.

A seguire gli interventi dell’ente di certificazione IMQ con la Dott.sa Francesca Valenti (Head of Sales – BU Management Systems) e la società di formazione DTHINS con il Dott. Ciccione. Organizzazione, presentazione e coordinamento a cura del Dott. Stefano De Martin e del Dott. Fabrizio Fiorini della società 4SHIVA.

Sport e diversity, torna a Milano la Run for Inclusion

Sport e diversity, torna a Milano la Run for InclusionMilano, 12 set. (askanews) – Si è svolta stamattina presso Palazzo Marino la presentazione ufficiale di Run For Inclusion 2023, la corsa non competitiva ideata da Uniting Group e patrocinata dal Comune di Milano, che celebra l’unicità di ogni individuo e l’importanza dei valori di diversità, inclusione, sostenibilità e sport outdoor.

L’iniziativa, dopo una prima edizione che ha coinvolto oltre 5.000 partecipanti, tornerà il weekend del 23 e 24 settembre nel cuore di Milano. Due giorni ricchi di appuntamenti, con l’inaugurazione alle ore 13:30 di sabato 23 del “Village Run For Inclusion”, che anche quest’anno trasformerà l’area intorno all’Arco della Pace in un teatro di attività, stand informativi di aziende e Associazioni partecipanti, DJ set, talk, workshop e interventi pensati per promuovere e approfondire i valori propri dell’appuntamento, preludio alla corsa vera e propria, la cui partenza è fissata alle ore 10.00 di domenica 24 settembre. Tanti gli elementi iconici confermati come il pettorale gara, che i partecipanti potranno personalizzare scrivendo un proprio messaggio (rendendolo così un simbolo di libertà d’espressione), e il percorso unico nel suo genere di 7.24 km che rappresenta la promessa di un impegno costante verso i temi di inclusione, diversity e sostenibilità, 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

“Organizzare un appuntamento come la Run For Inclusion rappresenta per noi motivo di grande orgoglio, ma allo stesso tempo sentiamo una grande responsabilità perché l’evento nasce con lo scopo di sensibilizzare quante più persone possibili a valori fondamentali per il futuro – afferma Nicola Corricelli, Chief Culture and New Business Officer di Uniting Group – Inclusion, diversity, sostenibilità sono già oggi dei pilastri su cui fondare la crescita sociale e culturale del nostro Paese, ma lo devono diventare sempre di più. In tal senso siamo tutti chiamati a fare la nostra parte e, per questo motivo, la Run è stata ideata, progettata e verrà gestita in modo totalmente sostenibile.” “Lo sport non può né deve essere luogo di discriminazioni – ha commentato l’Assessora allo Sport, al Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Milano Martina Riva – la Run For Inclusion ricorda questo principio con entusiasmo e determinazione, attraverso i tanti appuntamenti in programma, dalla corsa ai dibattiti. Ringrazio gli organizzatori per aver affidato a una manifestazione sportiva, aperta davvero a tutti e a tutte, un messaggio così importante. Inclusione, diversità, sostenibilità e stili di vita attivi sono temi che meritano la nostra attenzione e il nostro impegno come istituzioni e come cittadini”. A meno di due settimane dall’evento in tanti hanno già deciso di sposare l’iniziativa come l’atleta e running coach Najla Aqdeir, Ambassador di Run For Inclusion, tante aziende partner, che ne condividono i valori, e alcune delle più importanti Associazioni no profit italiane a rappresentare davvero l’inclusione a 360: AGPD Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down, AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Sport Senza Frontiere, Pane Quotidiano, Fondazione Libellula, Auser Milano, Still I Rise, Rondine Cittadella Della pace, UICI Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (sezione di Milano).

Ogni partecipante, contestualmente all’iscrizione alla corsa, avrà la possibilità di fare una donazione libera ad una o più associazioni coinvolte attivamente in questa seconda edizione anche grazie a un’area dedicata all’interno del Village in cui sarà attivo un ricco palinsesto di workshop per coinvolgere chiunque lo desideri. Quest’anno sarà inoltre possibile iscriversi come Running Crew, una speciale modalità di partecipazione per aziende e Associazioni pensata per creare un’esperienza di team building dai risvolti sociali. Tante aziende hanno già aderito coinvolgendo i propri dipendenti in questo percorso di aggregazione e condivisione.

Morti per Covid al Don Gnocchi di Milano, presidio dei familiari

Morti per Covid al Don Gnocchi di Milano, presidio dei familiariRoma, 12 set. (askanews) – “Non devono morire due volte: verità e giustizia per le 396 vittime Don Gnocchi”. Si legge così su uno striscione con stampate le foto di alcuni anziani deceduti all’interno della struttura di assistenza milanese della Fondazione Don Gnocchi. Oggi i familiari, tutti vestiti di nero, si sono dati appuntamento davanti al tribunale del capoluogo lombardo.

“Abbiamo organizzato il sit-in per un’opposizione pubblica alla richiesta di archiviazione da parte della Procura – si spiega – Domani si svolgerà l’udienza in cui il giudice deciderà” di chiudere il caso o meno. “É importante che venga sottolineato che la nostra causa non è puramente legata all’emergenza Covid, ma a un problema di inadeguatezza e disorganizzazione pregressa di queste strutture”. Perché – si sottolinea – “non sono stati tutelati gli ospiti fragili delle rsa e i pazienti ‘scaricati’ dagli ospedali in questi luoghi incapaci di assicurare cure adeguate, con personale assente, bugie, omissioni, silenzio”. L’avvocato Romolo Reboa che rappresenta la parte civile ha spiegato: “Siamo stati sconcertati dalla richiesta di archiviazione. Non rinunceremo al diritto di opporci ad un atto che riteniamo sia qualificabile come errato dal punto di vista giuridico e profondamente ingiusto ed irrispettoso del valore della vita umana”.

AssoDanza Italia partner ufficiale di OnDance per “Ballo in Bianco”

AssoDanza Italia partner ufficiale di OnDance per “Ballo in Bianco”Milano, 8 set. (askanews) – Su invito dell’etoile Roberto Bolle, AssoDanza Italia (AdI) è partner ufficiale nell’organizzazione di “Ballo in Bianco”, l’evento che vedrà 2.300 ragazzi provenienti da tutta Italia impegnati in una lezione di sbarra classica condotta dallo stesso Bolle, il prossimo 10 settembre alle 9.40 in piazza Duomo a Milano. I ragazzi provengono da oltre 200 istituti, con rappresentative da ogni regione, che fanno parte della rete di scuole di danza private associate ad AdI, e l’evento sarà trasmesso in diretta su Rai1 nel corso di uno “speciale” con Francesca Fialdini.

Sempre in piazza del Duomo si terranno per tutta la giornata le “open class” con un calendario come sempre ricchissimo di generi di danza per tutti i gusti. L’edizione 2023 di OnDance vede ospiti eccellenti tra cui Oriella Dorella, Lorella Cuccarini, Alessandra Celentano, Massimo Bernardini oltre a figure istituzionali e giovani tik toker. Tra le novità di questa edizione anche la collaborazione con Raffes, istituto di Moda e Design di Milano che, con i suoi studenti, “attraverso una mostra che ripercorre la storia del costume della danza, vestirà i luoghi di OnDance in piazza del Duomo, ripensando gli spazi in maniera originale e cercando punti di incontro tra arte in movimento e di design”. Dei ragazzi di Raffes anche l’ideazione grafca delle maglie OnDance di questa edizione. “Far parte di questo grande progetto e rappresentare l’importanza del lavoro educativo e formativo svolto dalle Scuole di Danza italiane è per noi motivo di orgoglio, in quanto associazione di tutela del settore” ha dichiarato la presidente AdI, Miriam Baldassari, ringraziando “di cuore Roberto Bolle di averci voluti nuovamente al suo fianco per questa meravigliosa iniziativa, che rappresenta un monito a non trascurare l’importanza di una disciplina meravigliosa, dimensione essenziale per moltissimi giovani e adulti”.

“Questa è un’edizione straordinaria per OnDance, più che mai ricca e proiettata verso il mondo esterno” ha spiegato Roberto Bolle, ideatore e direttore artistico di OnDance, aggiungendo che “il nostro canto, che è anche un grido, di amore per la danza verrà amplificato dalla televisione con questa diretta su Rai1 così importante del nostro ‘Ballo in Bianco’ le cui immagini già l’anno passato hanno fatto il giro del mondo, raccontando quanto la passione per questa arte sia viva e diffusa”. E poi racconteremo il rapporto della danza con la contemporaneità insieme con tanti ospiti amatissimi dal pubblico – ha proseguito Bolle – ne indagheremo gli effetti sul nostro benessere, sperimenteremo nuove strade di racconto con i social e quest’anno per la prima volta con Tik Tok, balleremo insieme ogni genere di danza e di ritmo e molto, molto altro. Insomma – ha concluso la stella della danza – abbiamo preparato un’edizione di OnDance ricca di danza, da condividere con gioia ed entusiasmo con un numero ancora maggiore di persone”.

Scrittrice Briganti: invoco sciopero generale contro violenza su donne

Scrittrice Briganti: invoco sciopero generale contro violenza su donneRoma, 7 set. (askanews) – “Si parla di ‘cultura’ dello stupro, di ‘cultura’ maschilista, sessista, patriarcale. E allora, ho deciso di affrontare la violenza contro le donne in uno dei luoghi della cultura per eccellenza, il Festivaletteratura di Mantova, anche se non era previsto dal programma”. Lo dice, nel corso del suo intervento al Festivaletteratura di Mantova, la scrittrice e giornalista Annarita Briganti.

“Lo chiede la realtà, l’emergenza che stiamo vivendo – spiega Briganti – la letteratura è realtà. All’inizio di questo incontro – mia prima volta da scrittrice al Festivaletteratura dopo aver fatto la volontaria da ragazza e tanti scoop da giornalista qui – voglio ricordare le ragazze e le donne vittime di violenze perché io sono una di loro. Non basta il cambiamento culturale in questa guerra contro le donne, ma serve anche una rivoluzione culturale e voglio farla partire da questo importante luogo del dibattito pubblico. Questo incontro, dal titolo ‘Vite di donne eccezionali’, basato sui miei libri, è contro la violenza contro le donne, come tutto ciò che dico, scrivo, faccio. Come vi dicevo, conosco bene il tema. La scarsa lettura in Italia aumenta la violenza che caratterizza questo periodo storico. I libri mi hanno salvato la vita, danno quel senso delle possibilità che ora ai giovani, e non solo, manca. E quindi, prima di parlare di letteratura, di fare letteratura, vi chiedo un minuto di silenzio per le vittime di violenze, con pensieri pieni di amore per chi si è salvata, ricordando l’importanza di denunciare”. “Invoco anche uno sciopero generale. Vorrei che l’Italia si fermasse contro questa mattanza, indegna di un Paese civile. E, come ho detto in televisione, chiedo la lettura delle chat di Palermo nel primo giorno di scuola. Una scuola in cui si dovrebbe parlare di questa emergenza per tutto l’anno e in cui andrebbero introdotte materie quali Educazione sessuale, sentimentale, digitale e studi di genere. Lo dico da molto tempo, ma preferiamo, come Paese, come società, il porno legalizzato. Vorrei sentire che non siamo sole”, conclude.

Milano dedica una targa al Mike Bongiorno partigiano

Milano dedica una targa al Mike Bongiorno partigianoMilano, 7 set. (askanews) – Milano dedica una targa in memoria di Mike Bongiorno, celebre presentatore, ma anche partigiano antifascista. Verrà scoperta domani alle ore 15, in via Giovanni da Procida 10, dall’assessore comunale alla Cultura, Tommaso Sacchi, insieme ai familiari di Bongiorno. Il futuro ‘re del telequiz’ italiano era nato a New York nel 1924 da famiglia italo-americana e si era presto trasferito con la mamma a Torino. Durante la guerra di Liberazione fu impegnato come staffetta tra le formazioni della Resistenza e gli Alleati, che raggiungeva in Svizzera. A Bongiorno, morto a Montecarlo l’8 settembre 2009, è già dedicata in città anche una strada parallela al Viale della Liberazione.

Lombardia, Bestetti(Fdi): bene più prestazioni ospedale S.Carlo

Lombardia, Bestetti(Fdi): bene più prestazioni ospedale S.CarloMilano, 6 set. (askanews) – “L’ampliamento dell’offerta di prestazioni sanitarie all’Ospedale San Carlo di Milano, che ha aperto dieci nuove sedute settimanali di sala operatoria di chirurgia nasale, dell’orecchio e dei bambini è un’ottima notizia che conferma l’impegno di Regione Lombardia nel potenziare la qualità della sanità pubblica a beneficio dei nostri cittadini”. Così in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Lombardia Marco Bestetti.

“Mi congratulo con la Direzione Generale, la Direzione Sanitaria e la Direzione della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Asst Santi Paolo e Carlo per il lavoro svolto, certificato anche dal sensibile incremento degli interventi chirurgici eseguiti nel complesso rispetto allo scorso anno, anche nell’ottica della riduzione delle liste di attesa. È la strada giusta sulla quale proseguire con determinazione, per garantire ai nostri cittadini un’offerta sanitaria sempre migliore, com’è nel Dna di Regione Lombardia” ha concluso Bestetti.

Caruso(Lombardia):Casa Atellani e Vigna Leonardo restino visitabili

Caruso(Lombardia):Casa Atellani e Vigna Leonardo restino visitabiliMilano, 6 set. (askanews) – “Mi auguro che Casa degli Atellani e la Vigna di Leonardo da Vinci restino visitabili anche dopo il 30 settembre. Mi appello alla proprietà affinchè si trovi un modo per mantenere fruibile al pubblico la dimora vinciana, un simbolo di Milano e patrimonio culturale della Lombardia e dell’Italia”. Lo ha scritto in una nota l’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, in merito alla notizia sull’impossibilità di accedere al Museo di Casa degli Atellani dopo il 30 settembre.

“La dimora è privata – ha ricordato l’assessore Caruso – ma è auspicabile trovare una soluzione per continuare a garantire l’accessibilità al sito, magari prevedendo un calendario con specifiche giornate o orari dedicati agli ingressi di turisti e visitatori. Da questo punto di vista mi rendo disponibile per un confronto con la proprietà. Come Regione Lombardia abbiamo intenzione di agevolare la nascita di un ‘Circuito Vinciano’ che non potrebbe prescindere da un luogo così significativo per la storia e la cultura italiana”.