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Transpotec e Nme: Fiera Milano espone il futuro della mobilità sostenibile

Transpotec e Nme: Fiera Milano espone il futuro della mobilità sostenibileMilano, 5 mar. (askanews) – L’evoluzione del trasporto merci e delle persone sta vivendo un’evoluzione guidata dalla tecnologia, ma anche dalla consapevolezza crescente che il progresso debba avvenire nel rispetto dell’ambiente. Parte da qui la proposta di Nme-Next mobility exhibition, manifestazione dedicata a mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie per un sistema di mobilità collettiva sostenibile, e di Transpotec Logitec, evento dedicato all’autotrasporto e alla logistica, due appuntamenti fieristici organizzati da Fiera Milano, che si svolgeranno in contemporanea a maggio 2024.


Nme si terrà a Fiera Milano nei padiglioni di Rho dall’8 al 10 maggio 2024, mentre Transpotec Logitec durerà un giorno di più, fino all’11. Le due manifestazioni, che occuperanno un totale di sei padiglioni, manterranno ciascuna la propria identità e il proprio progetto, ma offriranno agli operatori punti di contatto. Obiettivo di Transpotec logitec e Nme sarà creare nuova consapevolezza intorno gli obiettivi di medio e lungo periodo dei due settori, mettendo a disposizione strumenti e know-how per raggiungerli. Un cambio di prospettiva possibile anche attraverso il contributo dell’innovazione raccontata dalla offerta espositiva, che ad oggi vede già confermate 425 aziende da 22 Paesi, con le principali presenze estere da Germania, Turchia, UK, Olanda e Polonia. Per supportare lo sviluppo internazionale delle due manifestazioni si sta inoltre lavorando allo scouting di 150 hosted buyer da 44 Paesi, selezionati – per area geografica e alta capacità di spesa – da Fiera Milano in collaborazione con Agenzia ICE e provenienti da Europa, Sudafrica e paesi CIS.


“Il trasporto merci e la mobilità delle persone rappresentano due mercati separati, con modalità proprie e logiche specifiche, ma sono oggi accomunati dalla sfida della transizione energetica – spiega Simona Greco, direttore manifestazioni di Fiera Milano – In quest’ottica abbiamo unito nelle stesse date Transpotec logitec e Next mobility exhibition, per raccontare con più forza le urgenze comuni, ma anche il contributo che la loro innovazione può offrire. Oggi abbiamo in casa più di 400 aziende, ma il nostro obiettivo è ospitarne il prossimo maggio 500, mettendo così a disposizione degli operatori un panorama completo di mezzi, servizi e soluzioni, utili per dimostrare la centralità di questi settori per l’intera società”. Allo stato attuale, la nuova sensibilità verso l’ambiente e verso gli effetti del cambiamento climatico è centrale per il mondo del trasporto: basti pensare che il settore è responsabile del 24% delle emissioni dirette di CO2, ovvero di otto miliardi di tonnellate di emissioni totali (Fonte: United Nations. Sustainable transport, sustainable development. Interagency report for second Global Sustainable Transport Conference 2021).


Per raggiungere gli obiettivi posti dalla Comunità Europea, cioè zero emissioni nette entro il 2050, le emissioni dei trasporti dovrebbero diminuire di oltre il 3% all’anno entro il 2030. Si tratta di un obiettivo davvero sfidante, che richiama gli operatori dei due settori a un impegno senza precedenti. “I sistemi di trasporto dovranno mostrarsi capaci di garantire una transizione verso modelli di mobilità inclusivi ed economicamente sostenibili, capaci di trasformare la sfida ambientale in un’opportunità di sviluppo. L’innesco potrà avvenire, da una parte, per effetto di un cambiamento dei comportamenti individuali e, dall’altra, dallo sfruttamento delle opportunità tecnologiche”, afferma Pierluigi Coppola, professore di pianificazione dei trasporti al Politecnico di Milano.


La tecnologia c’è: le motorizzazioni alternative – elettrico, idrogeno e, in particolare per il trasporto pesante, anche biodiesel e biometano – sono già presenti sul mercato e le sperimentazioni di veicoli a guida connessa e autonoma (dal track platooning per i veicoli merci ai Robotaxi per il trasporto passeggeri, ai droni per le merci) si stanno facendo strada. In crescita, con buone prospettive d’uso anche in Italia, c’è anche l’Urban Air Mobility, che comporta l’utilizzo di velivoli elettrici a decollo verticale per il trasporto passeggeri. Anche l’analisi dei big data e la digitalizzazione rappresentano un fattore di innovazione di alto profilo, utile per ottimizzare il trasporto e minimizzarne l’impatto ambientale: se nel trasporto pubblico locale si sta andando verso il MaaS (mobility as a service) la lettura di grandi masse di dati – come quelli derivati dal traffico urbano – sta cambiando anche il trasporto merci, legato ormai a doppio filo ad una logica di logistica avanzata che si basa su sistemi di tracciamento digitale delle rotte e dei mezzi, sul coordinamento remoto delle flotte e sulla valutazione dei percorsi migliori. Ma anche fattori esterni incidono su come può evolvere in senso sostenibile il settore dei trasporti. L’aumento e l’invecchiamento della popolazione, la sua polarizzazione verso i centri urbani (nel 2050% il 68% delle persone vivrà in città, rispetto al 55% di oggi) cambieranno il modo di gestire i servizi di trasporto sia persone (maggiore accessibilità ed efficienza), sia merci (maggiore investimento sull’”ultimo miglio”). Infine, ci sono i comportamenti che stanno cambiando: la sharing economy è sempre più pervasiva e si prevede che i ricavi della mobilità condivisa possano raggiungere oltre 1500 miliardi di dollari nel 2024 a livello globale, con una crescita fino al 3,5% nel medio periodo (2028). Stiamo poi diventando “ipermobili” e ottimizziamo sempre di più gli spostamenti per fare acquisti o per svago, ampliando le tipiche sequenze “casa-lavoro-casa”, verso dinamiche più complesse. Nascono quindi esigenze nuove, che devono trovare nuove risposte nel mondo del trasporto.

Lombardia, Zamperini(Fdi): declassare status di protezione lupi

Lombardia, Zamperini(Fdi): declassare status di protezione lupiMilano, 5 mar. (askanews) – “Il prossimo 13 marzo incontrerò il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin per chiedere che, nel Consiglio Europeo Ambiente del 25 marzo, l’Italia esprima una posizione favorevole al declassamento dello status di protezione del lupo. Tale passaggio sarà utile a riconsiderare la normativa nazionale (c.d. Piano lupo) affinché sia demandata alle Regioni la facoltà di adottare piani di contenimento e gestione del lupo, al pari di quanto avviene per altre specie della fauna selvatica come cervi, cinghiali e nutrie. I dati dimostrano che esiste anche il problema dei danni provocati da attacchi degli orsi, è necessario quindi che sia monitorata anche questa problematica”. Così il consigliere regionale lombardo di Fdi Giacomo Zamperini, coordinatore del gruppo di lavoro “Grandi carnivori” in seno alla “Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine; Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera”.


“Nel territorio lombardo non è solo la presenza dei lupi a destare preoccupazione, ma anche quella degli orsi, danni che dal 2018 al 2023 sono stati segnalati per 74 attacchi con danni per i quali Regione Lombardia ha corrisposto indennizzi di oltre 100 mila euro. Nella maggior parte dei casi, gli attacchi hanno interessato gli apiari ma talvolta si sono verificate predazioni ad animali, come, ad esempio, nel 2022 ai danni di due caprini, un bovino, due ovini nella Provincia di Brescia, e di un asino e sei tordi nella Provincia di Bergamo” ha aggiunto. “Regione Lombardia non ha mai abbassato la guardia in merito al tema dei grandi carnivori presenti sul territorio e, muovendosi lungo le tre direttrici del monitoraggio, delle azioni di prevenzione e degli indennizzi agli allevatori, ha adottato diverse misure per contenere i danni arrecati dalle due specie, ma è fondamentale che queste vengano implementate per fronteggiare il problema delle crescenti aggressioni. Ricordo che, secondi dati Ersaf, i lupi accertati nella nostra Regione superano abbondante il centinaio, senza tenere conto di quelli in dispersione, cioè quelli che lasciano il branco e che sono capaci di percorre, spostandosi da un territorio ad un altro, fino a mille chilometri. Va enunciato un principio chiaro per il quale le attività rurali o quelle legate alla presenza dell’uomo, non debbono essere messe in pericolo dall’espansione di questi grandi carnivori, anche a difesa degli altri animali da pascolo, domestici e d’affezione” ha concluso.

In Lombardia nuove regole per fotovoltaico e tutela aree agricole

In Lombardia nuove regole per fotovoltaico e tutela aree agricoleMilano, 4 mar. (askanews) – Via libera dalla Giunta della Lombardia alle prime regole applicative del Programma Regionale Energia Ambiente Clima (Preac) per l’installazione di impianti fotovoltaici e la tutela delle zone agricole. “Regione Lombardia – sottolinea l’assessore a Enti locali e Risorse energetiche, Massimo Sertori – ha l’obiettivo di trovare un giusto equilibrio che riesca a coniugare l’esigenza di incremento da fonti rinnovabili con la tutela delle aree oggi destinate alla produzione agricola. Proprio per questi motivi, sono molti i bandi e le politiche attuate dal mio assessorato per lo sviluppo di pannelli fotovoltaici nell’ambito degli edifici pubblici, nell’ambito delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) e di recupero di zone dismesse”.


“Nei prossimi giorni proseguirà il confronto con il Governo – conclude l’assessore Sertori – anche in relazione all’attribuzione di incremento Fer per ogni singola Regione entro il 2023, discussione portata avanti nell’ambito del prossimo decreto sulle aree idonee che dovrà varare il Governo”. “Con questa delibera – aggiunge l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – Regione Lombardia arriva a definire la massima tutela possibile per i terreni agricoli, in attesa del decreto interministeriale che dovrà fissare puntualmente le procedure per la definizione delle aree idonee alla produzione di energia. Questo atto, però, porta a un primo miglioramento restrittivo, poiché ci siamo mossi guardando alla necessità di preservare il suolo agricolo, il cui utilizzo deve restare prevalente per il settore primario”.


“La possibilità di produrre energia pulita e rinnovabile tramite l’agrivoltaico – precisa l’assessore Beduschi – va di pari passo con l’occasione di continuare a produrre cibo in tutte le aree vocate della Lombardia e, in tal senso, le aziende che decideranno di destinare parte delle superfici a questi impianti, lo dovranno fare mantenendo la produzione lorda vendibile degli anni precedenti, quindi a saldo produttivo invariato”. “Sostenibilità ambientale e sostenibilità economica: solo con un equilibrio tra queste due esigenze potremo garantire lo sviluppo del nostro territorio” evidenzia l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione. “Agricoltura e ambiente – aggiunge – sono sinonimi e abbiamo la necessità di produrre energia pulita tutelando la vocazione agricola della nostra regione. Un indirizzo chiaro che vogliamo mantenere attraverso il dialogo costante con le associazioni per consolidare ancora di più la Lombardia come un modello di riferimento europeo”.

Alla Casa di Cura San Camillo di Cremona la parola ai pazienti

Alla Casa di Cura San Camillo di Cremona la parola ai pazientiMilano, 4 mar. (askanews) – Entro il 2035, secondo le stime, 1,9 miliardi di persone vivranno in una condizione di obesità, con un impatto economico globale calcolato in 4,32 trilioni di dollari, senza contare le conseguenze della salute. A essere colpiti da sono anche i più piccoli: tra il 2020 e il 2035 ci si attende un incremento del 100% di obesità infantile.


Dati che fanno riflettere e che meritano di essere analizzati in occasione del World Obesity Day, la giornata internazionale dedicata alla prevenzione e alla sensibilizzazione sul tema dell’obesità, che ricorre il 4 marzo. Proprio per sensibilizzare sull’argomento, la casa di cura San Camillo di Cremona prende alla lettera l’iniziativa del World Obesity Day 2024 “Parliamo di obesità”, dando questa volta voce ai pazienti per far loro raccontare la loro storia, al di là di ogni tabù sul tema. Marco, Massima, Luigi, Valentina e Paola hanno età e percorsi diversi, ma in comune hanno un vissuto con l’obesità: la casa di cura San Camillo ha chiesto loro di condividere la loro esperienza, cercando di mostrare come questa patologia non sia solo una condizione fisica legata all’alimentazione, ma rappresenti una situazione estremamente più complessa dove spesso si instaura una vera e propria “lotta psicologica” contro le proprie abitudini alimentari, il rapporto disfunzionale con il cibo, gli stili di vita scorretti e lo stigma sociale.


Proprio per tenere in considerazione tutti questi aspetti, la casa di cura San Camillo offre da tempo un percorso specifico denominato MAC (ovvero Macroattività Ambulatoriale Complessa) per Obesità, che prende in carico a 360° gradi il paziente, accompagnandolo nel miglioramento dello stato di salute, fisico e mentale, attraverso l’attività di una equipe multidisciplinare. Il team, costituito da diverse figure sanitarie come il dietista, lo psicologo, l’endocrinologo, il fisiatra, il fisioterapista e il chirurgo generale, studia un percorso personalizzato sulla base delle singole esigenze della persona. Perché il viaggio verso la guarigione è diverso da persona a persona, ed è anche e soprattutto un percorso interiore, fatto di ostacoli, impegno e tante vittorie. Ciò che conta è il coraggio di mettersi in gioco.

Milano, il 2-3 marzo Sunday Photo: mercatino della fotografia

Milano, il 2-3 marzo Sunday Photo: mercatino della fotografiaMilano, 1 mar. (askanews) – Sabato 2 e domenica 3 marzo torna Milano Sunday Photo, il primo e unico mercatino della fotografia milanese che si svolgerà presso Cascina Cuccagna: un’occasione per gli appassionati di fotografia dove, al contrario di quanto accade nelle fiere tradizionali, tutto avviene sui banchi, che abbattono i ruoli e creano un ponte conviviale tra pubblico e autori.


Manifestazione nata da un’idea Giuseppe Ferraina e giunta alla sua settima edizione, sostenuta da FcF Forniture Cine Foto in qualità di Main Sponsor, come da tradizione Milano Sunday Photo si distingue per un approccio insolito ma allo stesso tempo innovativo che aiuta a creare un’atmosfera accogliente e inclusiva, nella quale gli espositori rappresentano le diverse anime della fotografia: autori, fotografi professionisti, artisti emergenti e affermati, nonché venditori specializzati di prodotti fotografici, attrezzatura fotografica di alta qualità e materiale fotografico, oltre alla fotografia vintage e all’editoria di settore, grazie anche all’agreement fra Milano Sunday Photo e Rodolfo Namias Editore, Main Media Partner della manifestazione con le testate Fotografia.it e Tutti Fotografi. 33 gli autori presenti alla settima edizione di Milano Sunday Photo: Davide Agostoni, Fulvio Airaghi (AF Slider), Federica Antico, Alessandro Arnaboldi, Angelo Avogadro, Luigi Barbato, Karen Berestovoy, Cristina Buldrini, Claudia Carenza, Sara Cattaneo, Mario Cucchi, William De Biasi, Tullia Diena, Pietro Di Girolamo, Alessandro Fois, Francesco Fontana, Giorgio Formenti, Elena Fornasieri, Sonia Franguelli, Stefano Germi, Ugo Grandolini, Davide Luongo, Ivan Manzone, Tiziano Masciadri, Enus Mazzoni, Paolo Nicoletti, Daniele Overa, Martina Pavloska, Emiliano Sciandra, Stefano Tomassetti, Toby Vignati, Wally Villani, Nest Wandenken.


Inoltre, esporranno e saranno presenti il gruppo fotografico Photo Grafia, l’Associazione Culturale Ponti x l’Arte, la libreria specializzata Obiettivolibri, la scuola di fotografia Orti Fotografici. Durante il Milano Sunday Photo il pubblico avrà anche l’opportunità di partecipare gratuitamente a interessanti letture portfolio tenute da professionisti e docenti dei vari ambiti della fotografia come Ugo Baldassarre, Manuela Masciadri, Giovanni Salvati, Michele Vacchiano e Luca Monducci, che offrono una preziosa occasione per approfondire la conoscenza della fotografia e scambiare idee con esperti del settore.


Infine, Giuseppe Ferraina in qualità di redattore per Namias Editore visionerà e sceglierà i lavori e i progetti fotografici di fotografi emergenti per 4 rubriche (Quartiere, Plaquette, Fanzine, Stories), dedicate agli autori emergenti e alle aziende del settore che saranno pubblicate su Tutti Fotografi e Fotografia.it.

Lombardia, via a lavori a Lecco per ponte previsto per Olimpiadi

Lombardia, via a lavori a Lecco per ponte previsto per OlimpiadiMilano, 1 mar. (askanews) – Al via i lavori per realizzare il nuovo Ponte Manzoni a Lecco, opera che rientra nel piano infrastrutturale per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Alla cerimonia per la posa della prima pietra hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, gli assessori regionali Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche), Alessandro Fermi (Università, Ricerca, Innovazione) e il sottosegretario regionale Mauro Piazza (Autonomia e Rapporti con il Consiglio regionale), insieme al vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.


L’intervento, del valore complessivo di oltre 35 milioni di euro, consentirà di ampliare il tracciato esistente sulla direttrice di marcia da Milano-Pescate verso Lecco-Bione e prevede la realizzazione di tre strutture in adiacenza ai manufatti esistenti, ovvero: un primo viadotto che costituisce la rampa di ingresso, lato Pescate; il Ponte sull’Adda, posto in totale adiacenza all’esistente ponte Manzoni, organizzato su quattro campate; un ultimo viadotto che costituisce la rampa di uscita dal Ponte sull’Adda e che si sviluppa in adiacenza alla rampa esistente in direzione per Bione con quattro campate. Sarà inoltre realizzata una pista ciclabile larga 2,50 metri. “Il nuovo ponte Manzoni – ha evidenziato Fontana – è un’opera fondamentale per la viabilità di Lecco e di tutto l’asse stradale che collega Milano alla Valtellina. Siamo impegnati per rendere la Lombardia sempre più interconnessa e dinamica: lo snodo lecchese in questo senso è assolutamente cruciale. Da parte nostra c’è un’attenzione capillare per tutti i territori e le Olimpiadi sono l’occasione per potenziare le infrastrutture realizzando interventi importanti e attesi”.


“Gli investimenti messi in campo – ha proseguito il presidente della Regione – sono certamente funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi, ma sono anche e soprattutto interventi che resteranno sul territorio e che sono utili ai cittadini. Ringrazio il ministro Salvini che da quando ha assunto l’incarico sta dando un’accelerata sostanziale alla realizzazione delle opere pubbliche”.

Turismo, Bresciano provincia lombarda più attrattiva dopo Milanese

Turismo, Bresciano provincia lombarda più attrattiva dopo MilaneseMilano, 1 mar. (askanews) – “Nel 2023 la provincia di Brescia ha superato i 13 milioni di pernottamenti, posizionandosi come seconda provincia lombarda ad alta vocazione turistica, dopo Milano (18,8 milioni)”. A illustrare i numeri dell’Osservatorio regionale lombardo su Turismo e Attrattività è Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, in occasione del convegno organizzato dalla Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale dal titolo ‘Stato dell’arte dello sviluppo turismo in Valle Camonica’ all’auditorium Marcolini di Capo di Ponte (Brescia).


“Sui 13 milioni di turisti che hanno soggiornato nel Bresciano il 70, 6% sono stranieri” ha aggiunto Mazzali. “Un dato straordinario che conferma quanto questo territorio abbia un mondo da offrire in termini turistici, spaziando dai tesori archeologici della Valle Camonica ai paesaggi unici del Lago di Garda, dal fascino dell’area vitivinicola della Franciacorta alle bellezze culturali di Brescia, fino alle montagne di Ponte di Legno, in questi giorni colme di sciatori, anche esteri”. “La Valle Camonica ha registrato 835.000 pernottamenti nel 2023 – ha proseguito l’assessore – con un +17 per cento rispetto al 2022. Il picco si è registrato nella stagione estiva, ad agosto con 146.000 presenze, trainate dagli italiani (l’85%)”. Per questi numeri, Mazzali ha ringraziato “e aziende, che hanno capito che oggi sono vincenti quando abbracciano la ricchezza della propria cultura e tradizioni. Ne sono l’emblema l’artigianato e l’enogastronomia. Attività che non solo contribuiscono a consolidare l’economia locale ma, al contempo, a preservare le radici culturali della nostra grande Regione Lombardia”


Rinomata per le incisioni rupestri di 8.000 anni fa, testimonianze della vita preistorica dell’umanità tra le più importanti d’Europa e sancite patrimonio Unesco, la Valle Camonica è un viaggio nel tempo. Ma anche nella creatività del presente – ha continuato Mazzali -. Tra i manufatti più rinomati dei maestri artigiani locali, spiccano le opere in ferro battuto. Cui si aggiungono anche ceramiche, tessuti e oggetti in legno intagliato. Nelle botteghe i visitatori possono osservare il processo creativo. Ed anche acquistare pezzi unici come souvenir di viaggio, al pari di formaggi e salumi tipici camuni, e vini a denominazione Igt”.

Milano, slitta riqualificazione Lorenteggio ma fondi non a rischio

Milano, slitta riqualificazione Lorenteggio ma fondi non a rischioMilano, 1 mar. (askanews) – Si allungano i tempi per la maxi riqualificazione da quasi 100 milioni di euro del quartiere di case popolari Giambellino-Lorenteggio, ma il progetto “non è a rischio” visto che “le risorse europee sono state messe in sicurezza”. È quanto è emerso dalla commissione Fondi europei e Casa del Comune di Milano che si è riunita ieri a Palazzo Marino con la partecipazione anche della Regione Lombardia.


Soddisfatto il presidente della commissione Pnrr e fondi Ue del Comune, Carmine Pacente (Azione): “Grazie alla riprogrammazione dei fondi europei fatta dalla Regione utilizzando la flessibilità concessa da Bruxelles durante il Covid, le risorse europee in scadenza al 2023 sono state messe in sicurezza con uno spostamento sul fondo sviluppo e coesione e i tempi si allungano al 2026”. I tanti cantieri aperti registrano dunque ritardi sulla tabella di marcia, ma “nessun rischio sulle risorse e i lavori dovranno essere conclusi con varie scadenze entro il 2026” ha aggiunto Pacente. I rallentamenti sono stati dovuti, secondo la Regione, in parte alle bonifiche, in parte alla costruzione della linea 4 della metropolitana e naturalmente alla pandemia.


L’accordo di programma Lorenteggio-Giambellino per la rigenerazione infrastrutturale e sociale vale 95 milioni di euro, di cui circa 60 di fondi europei. “Ringrazio la Regione e i tecnici del Comune per aver accettato di chiarire in sede istituzionale lo stato dell’arte e rassicurare anche i cittadini” ha concluso Pacente.

Sanità, per Newsweek 6 ospedali lombardi fra 250 migliori al mondo

Sanità, per Newsweek 6 ospedali lombardi fra 250 migliori al mondoMilano, 28 feb. (askanews) – Sono sei gli ospedali lombardi che entrano nella classifica dei 250 migliori al mondo che, come ogni anno dal 2019, redige la rivista ‘Newsweek’. Sul primo gradino del ‘podio lombardo’ sale il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (52esimo nella classifica generale e 2° in Italia dopo il Policlinico universitario Gemelli di Roma), seguito dall’Irccs Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato (57°), dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI, 65°), dall’Ospedale Policlinico San Matteo di Pavia (117°), dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (135°) e dagli Spedali Civili di Brescia (202). La classifica include dati (organizzati per nazione) di 2.400 ospedali di 30 Paesi.


“Siamo sicuramente orgogliosi e lusingati di rientrare in questo importante ranking internazionale con così tante strutture di eccellenza – ha commentato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso – ma quello che ci interessa davvero sono solamente i giudizi e i voti dei nostri concittadini. Ogni struttura, che sia un ospedale, una casa di comunità, una Rsa, un ambulatorio, un dispensario o qualsiasi altra tipologia, per noi è importante e vogliamo che possa rientrare nella migliore classifica di accoglienza, funzionalità ed efficienza”.

Milano, a gennaio continua calo settimanale ingressi in Area C e B

Milano, a gennaio continua calo settimanale ingressi in Area C e BMilano, 28 feb. (askanews) – Nel mese di gennaio 2024 a Milano ci sono stati più accessi ai parcheggi di interscambio e al trasporto pubblico, meno ingressi settimanali in Area C e Area B e il bike sharing ha dominato sugli altri mezzi in condivisione. Questi i dati che emergono dal report di Amat, agenzia del Comune per la mobilità, l’ambiente e il territorio. Nel confronto con i dati dello stesso mese dell’anno scorso, gli ingressi in Area C segnano una diminuzione del 3,78% dal lunedì al venerdì, un -3,16% il sabato e un aumento del 6,02% la domenica.


Rispetto a gennaio 2023, diminuiscono anche gli ingressi in Area B nei giorni infrasettimanali (-0,7%) e di sabato (-1,63%), mentre aumentano la domenica (del 10% e questo, unito a un particolare picco di ingressi in occasione dello sciopero del trasporto pubblico, condiziona la media mensile). Si ricorda che i dati fotografano l’intero parco macchine in ingresso, senza distinguere il tipo di motorizzazione. Registrano un incremento medio del 5,4% il trasporto pubblico (+2,98% nell’infrasettimanale, +1,23 il sabato, +12,73% la domenica) e del 6,55% i parcheggi di interscambio (alle strutture si accede prevalentemente dal lunedì al venerdì, +4,12%, meno di domenica, -3,39%). Il bike sharing aumenta del 27,05%, a scapito del car sharing (-7,29), dello scooter sharing (-26,02%) e dei monopattini in condivisione (-30,98%). A tal proposito si ricorda, come per il mese scorso, che l’esito del nuovo bando per bici e monopattini, con la diminuzione degli operatori di monopattini, potrebbe aver spinto gli utenti dei servizi non più operativi ad utilizzare l’abbonamento, ancora in vigore, per le biciclette. Il calo degli scooter in sharing, invece, è verosimilmente legato al fatto che, dopo la chiusura di Cityscoot, è rimasto attivo un solo operatore e gli effetti già visti a dicembre si sono protratti anche a gennaio. L’operatore rimasto, eCooltra, si sta attrezzando per incrementare la flotta in modo da recuperare utenti.


“Siamo soddisfatti dell’andamento dei dati – ha commentato l’assessore comunale alla Mobilità, Arianna Censi – perché il trend si sta consolidando. Siamo convinti che si arriverà a raggiungere gli obiettivi prefissati, ma certamente non avverrà in qualche mese. Vorrei sottolineare in ogni caso che il cambiamento del parco auto che sta avvenendo nell’area metropolitana avrà degli effetti duraturi e importanti, e non è detto che si traduca automaticamente in una diminuzione di ingressi, ma di sicuro in una diminuzione di emissioni nocive, di cui beneficeranno tutti i cittadini e le cittadine”.