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Milano ricorda Giorgio Ambrosoli a 45 anni dal suo omicidio

Milano ricorda Giorgio Ambrosoli a 45 anni dal suo omicidioMilano, 9 lug. (askanews) – La città di Milano ricorda l’avvocato Giorgio Ambrosoli nel quarantacinquesimo anniversario del suo assassinio. Giovedì 11 luglio si terranno tre momenti per rinnovare il ricordo e onorare la memoria di Ambrosoli, nominato commissario liquidatore della Banca Privata Italiana e delle attività finanziarie del banchiere Michele Sindona, assassinato proprio l’11 luglio del 1979 da un sicario ingaggiato dallo stesso Sindona.


La mattina di giovedì prossimo, dalle ore 10.30 alle 12, per ricordare la sua scomparsa, si terrà l’evento “In memoria di Giorgio Ambrosoli” presso la Biblioteca Ambrosoli del Palazzo di Giustizia (accesso dall’ingresso di corso di Porta Vittoria). Un’importante occasione per fare memoria, promossa dall’Ordine degli Avvocati di Milano e dal Tribunale di Milano, in collaborazione con il Comune e alla quale porterà il proprio saluto la Presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi. Sempre nel giorno dell’anniversario della morte, l’Associazione Libera contro le mafie, sempre in collaborazione con il Comune, promuove alle ore 20.30 nell’auditorium del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia (via San Vittore 21) lo spettacolo teatrale “La forza di un no. La storia di Giorgio Ambrosoli raccontata ai ragazzi”, portato in scena dalle attrici e dagli attori del Macrò Maudit Teàter. L’ingresso è libero sino ad esaurimento posti.


Al termine dello spettacolo, a partire dalle ore 22, sarà possibile partecipare al tradizionale appuntamento serale davanti all’abitazione dell’Avvocato, in via Morozzo della Rocca 1, dove Giorgio Ambrosoli venne ucciso la sera dell’11 luglio ’79. L’iniziativa che conclude la giornata vedrà la partecipazione della famiglia Ambrosoli, delle Istituzioni e di Libera. Introdotti dal referente di Libera Milano, Pietro Basile, interverranno la Vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Antonino La Lumia, il referente regionale di Libera Lorenzo Frigerio, e il fondatore dell’associazione SulleRegole Gherardo Colombo.

Milano, garante del verde difende riduzione sfalci prati in città

Milano, garante del verde difende riduzione sfalci prati in cittàMilano, 9 lug. (askanews) – Il garante del verde, del suolo e degli alberi del Comune di Milano, un organo collegiale di Palazzo Marino, torna a difendere la scelta dell’amministrazione di ridurre gli sfalci di erba nelle aree verdi della città con l’obiettivo di tutelare la biodiversità. A fronte delle numerose segnalazioni di cittadini relative a questa opportunità che il garante aveva promosso con un comunicato il 23 aprile scorso, conferma infatti l’utilità dell’iniziativa, già diffusa in molti Paesi europei. “È importante per la conservazione delle specie locali, la biodiversità, la protezione del suolo e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico” sottolinea.


“Il Comune di Milano, adottando questo approccio positivo, ha implementato la gestione del prato con sfalci ridotti in 54 aree verdi, coprendo il 7% del totale dei prati in gestione pubblica, per una superficie complessiva di 1,3 milioni di metri quadri. La riduzione degli sfalci in queste zone e la scelta agronomica di effettuare sfalci selettivi favorisce la crescita spontanea di specie autoctone, arricchendo i prati di biodiversità e garantendo una maggiore fornitura di servizi ecosistemici fondamentali, tra cui la protezione dall’erosione del suolo, l’aumento della riserva idrica del terreno e la creazione di habitat per fauna e insetti” si legge in una nota. “L’amministrazione attraverso l’appaltatore del verde del Comune effettua controlli per le piante allergeniche e, ad esempio, garantisce tre sfalci annuali come richiesto dalla normativa per il contenimento dell’ambrosia. Il garante del verde si impegna a vigilare sull’applicazione e sui risultati della pratica degli sfalci ridotti, anche verificando, in seguito alle segnalazioni ricevute dai cittadini e dalle cittadine sullo stato di fatto dello sfalcio dei prati, la corrispondenza con le superfici indicate a livello municipale delle 54 aree a sfalcio ridotto” continua la nota.


Il garante specifica inoltre che si tratta di una sperimentazione su aree ben definite e segnalate con circa 200 cartelli informativi utili a individuare le aree a sfalcio ridotto, a sensibilizzare i cittadini e le cittadine sulle “oasi della biodiversità”, spiegando il motivo della riduzione degli sfalci. Quanto alle abbondanti piogge degli ultimi mesi il garante sottolinea che non hanno facilitato il lavoro degli addetti alla cura del verde e con l’obiettivo di valorizzare la scelta della pratica dello sfalcio ridotto ove previsto, auspica che si proceda nei tempi e nei modi consentiti dall’andamento meteorologico al regolare sfalcio del prato di tutte le aree verdi ove non previsto lo sfalcio ridotto per garantire la normale fruizione da parte dei cittadini, anche in compagnia degli animali domestici.

Milano, nuovo centro contro spreco alimentare in zona Loreto

Milano, nuovo centro contro spreco alimentare in zona LoretoMilano, 9 lug. (askanews) – La rete dei centri contro lo spreco alimentare presenti a Milano si arricchisce di un ulteriore tassello con l’inaugurazione, questa mattina, del nuovo Hub alimentare in zona Loreto. Lo spazio va ad aggiungersi ai sei già attivi (Gallaratese, Centro, Isola, Lambrate e Foody e Selinunte) ed è il secondo – dopo quello nel quartiere San Siro aperto lo scorso giugno – avviato come risultato del percorso di coprogettazione iniziato nel 2023 e che ha visto il coinvolgimento di oltre 20 enti del Terzo settore e soggetti pubblici e privati nelle azioni di recupero delle eccedenze alimentari e di redistribuzione alle persone più fragili. Un iter finanziato grazie alle risorse a disposizione del Comune di Milano dopo la vittoria dell’Earthshot Prize 2021, prestigioso riconoscimento internazionale dedicato alle migliori soluzioni per proteggere l’ambiente.


Il nuovo Hub alimentare Loreto sarà il primo articolato in tre spazi nel Municipio 2: Off Campus in viale Monza, lo spazio della Parrocchia Santa Maria Assunta in Turro in piazza Anelli e quello di Terza Settimana in via Leoncavallo. Un innovativo modello che favorisce il radicamento e la prossimità territoriale grazie alla diffusione su più sedi e contemporaneamente assicura il coordinamento tra tutte le realtà promotrici attraverso la gestione integrata. Il nuovo Hub sarà gestito da un raggruppamento di partner, con cooperativa sociale COMIN come capofila, insieme a Milano Positiva APS, Associazione T12 Lab, Parrocchia Santa Maria Assunta in Turro, Terza Settimana ODV e Mutuo Soccorso Milano APS. “L’esperienza di Milano e le sue iniziative nel campo delle politiche alimentari sostenibili sono riconosciute a livello nazionale e internazionale per il loro alto valore innovativo – ha commentato la vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo -. In particolare, il sistema degli Hub di Quartiere contro lo spreco alimentare si è dimostrato attivatore di circuiti virtuosi di recupero e redistribuzione delle eccedenze. L’impegno dell’Amministrazione per rafforzare questa rete, riconosciuto anche dall’attribuzione del Earthshot Prize 2021, prosegue con l’attivazione del settimo hub in una zona, il Municipio 2, non ancora coperta dall’iniziativa, introducendo come importante fattore di innovazione un’attenzione ancora maggiore alla capillarità delle risposte, attraverso la moltiplicazione dei punti di accesso”.


“Il rafforzamento della rete degli hub contro lo spreco alimentare nei diversi municipi – ha aggiunto l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – si inserisce nel solco della nostra strategia di welfare di prossimità che stiamo promuovendo come una delle priorità di questa Amministrazione. Insieme all’esperienza delle reti QuBì, portata avanti dalla Direzione Welfare e Salute, ci aiuta, infatti, a perseguire un obiettivo importante: avvicinare le risposte ai luoghi dove vivono le persone, radicarle nei quartieri e renderle, di conseguenza, più accessibili. In questo senso, la sinergia sempre più forte con i progetti dell’Area Food Policy ci renderà più efficaci nel supportare le famiglie più fragili”. Uno degli elementi innovativi del nuovo hub è costituito dall’implementazione di azioni di trasformazione degli alimenti non più freschi finalizzate alla produzione di compost, per contrastare lo spreco alimentare, ma il progetto mira anche a promuovere il volontariato e l’integrazione socio-lavorativa, grazie alla collaborazione di diversi partner e alla costruzione di una solida rete territoriale di supporto. Il funzionamento della raccolta e della consegna dei prodotti e della gestione dei tre spazi che fanno parte dell’Hub Loreto è garantito dalla cooperativa sociale Comin, dalla Parrocchia Santa Maria Assunta in Turro e da Terza Settimana Odv, in sinergia con gli altri partner progettuali.


Il sistema degli Hub di Quartiere contro lo spreco alimentare, tra l’altro, è stato selezionato come vincitore dell’Earthshot Prize 2021, il premio ambientale globale istituito dal Principe William e assegnato ogni anno a cinque progetti per il loro contributo all’ambientalismo. “Sono molto lieta – ha commentato Catriona Graham, Console Generale del Regno Unito a Milano – che grazie a questa opportunità, la città di Milano abbia potuto rafforzare questa preziosa progettualità e spero che l’esperienza del capoluogo meneghino possa essere esportata anche al di fuori dei confini cittadini”.

Taxi, a Milano 703 candidati ammessi a esame per nuove licenze

Taxi, a Milano 703 candidati ammessi a esame per nuove licenzeMilano, 3 lug. (askanews) – Sono 703 le candidate e i candidati ammessi alla prova d’esame relativa al bando di concorso del Comune di Milano per il rilascio a titolo oneroso di 450 nuove licenze taxi. Nove gli esclusi: quattro perché con iscrizione a ruolo fuori dalle province del bacino aeroportuale e cinque perché già titolari di licenza taxi. Al centro della prova scritta, che si terrà dopo l’estate, il Codice della Strada e la normativa in materia di auto pubbliche, oltre alla conoscenza della lingua inglese e delle principali località di interesse turistico all’interno del bacino.


Su 450 licenze, 300 saranno di tipologia ordinaria e prevedono il versamento di un contributo ciascuna di 96.500 euro, mentre 150 saranno a contributo agevolato. In particolare: 50 saranno riservate a veicoli allestiti per il trasporto di persone con disabilità (contributo di 77.200 euro), 50 vincolate all’impegno a svolgere, per 5 anni dalla data di assegnazione, il servizio negli orari serali, notturni e nei fine settimana (contributo di 67.550 euro) e 50 licenze saranno riservate a chi rispetterà entrambi i criteri (contributo di 57.900 euro). I proventi derivanti dal rilascio delle licenze, come previsto dalla normativa di riferimento, confluiranno in un Fondo costituito presso il Comune di Milano e saranno successivamente assegnati, in modo proporzionale, ai titolari delle licenze taxi attive alla data di pubblicazione del bando.


“Sono molto soddisfatta da questi numeri – ha commentato l’assessora alla Mobilità, Arianna Censi – che dimostrano quanta attenzione ci sia per questa professione. La grande adesione, sebbene richieda un maggiore sforzo per gli uffici, ci conferma di aver fatto la scelta giusta per garantire ai milanesi nuovi taxi per la fine dell’anno”.

Egos Colloquium a Milano: nuovi strumenti per pensare il futuro

Egos Colloquium a Milano: nuovi strumenti per pensare il futuroMilano, 3 lug. (askanews) – Un grande momento di incontro accademico sui temi economico-sociali per cercare nuove risposte alle domande del presente e del futuro. L’università di Milano Bicocca ospita la 40esima edizione degli Egos Colloquium, promossa dallo European Group for Organisational Studies. “Egos Colloquium – ha spiegato ad askanews Adriano Solidoro, docente di Studi organizzativi in Bicocca e membro dell’organizzazione dell’evento milanese – si svolge per la prima volta a Milano. E il suo scopo è quello di riunire una comunità che vede la partecipazione di studiosi, ne avremo qui circa 3mil provenienti da 100 Paesi differenti, studiosi che hanno approcci disciplinari diversi, vengono dall’antropologia, vengono della sociologia, della psicologia delle organizzazioni, dell’economia e dagli studi organizzativi”.


Egos Colloquium è una conferenza annuale che negli ultimi anni è stata ospitata da prestigiose università europee e solo altre due volte in Italia. E il punto di partenza sono proprio gli studi organizzativi. “È una disciplina scientifica che ha circa 70 anni, quindi è abbastanza giovane – ha aggiunto il docente – ha un approccio multidisciplinare e si divide in due grandi filoni per semplificare: un filone più pragmatico, funzionalista che indaga le organizzazioni impresa. Un altro filone è invece quello che si occupa dell’organizzare qualsiasi collettività che voglia inseguire degli scopi. In questo secondo filone le domande adesso che hanno dato un impulso alla ricerca sono quelle che riguardano le grandi sfide del futuro, che sono sociali e ambientali”. L’edizione milanese ha un titolo, “Crossroads for organizations”, che riflette un momento nel quale si devono prendere decisioni che potrebbero avere un impatto significativo sul futuro. “Siamo a un momento di scelta – ha concluso Adriano Solidoro – è come se le organizzazioni e anche gli individui, i governi e le istituzioni fossero a un bivio. Devono scegliere che strada prendere. Se continuare nella direzione familiare, che abbiamo visto però porta impatti negativi sull’ambiente e può produrre iniquità e diseguaglianza, oppure andare a scegliere una nuova direzione per cercare differenti opportunità”.


L’obiettivo degli Egos Colloquium è quello di mettere a disposizione non soltanto della comunità accademica, ma anche della società, teorie e strumenti per interpretare quello che sta succedendo e per dare risposte utili al futuro per un cambiamento positivo. Gli Egos Colloquium si tengono all’Università di Milano Bicocca dal 4 al 6 luglio 2024.

Trasporti, Regione Lombardia punta ad arrivare al 100% di Trenord

Trasporti, Regione Lombardia punta ad arrivare al 100% di TrenordMilano, 2 lug. (askanews) – La Regione Lombardia chiederà il 100% di Trenord, società di gestione del servizio ferroviario regionale, oggi controllata in modo paritetico con Fs. Lo ha detto stamani il presidente della Regione, Attilio Fontana, a margine di un convegno. Un obiettivo che intende raggiungere entro la legislatura regionale e che supera quello di ottenere il controllo esclusivo della società, con il 51% delle quote.


“È un percorso che condivido e che sostengo sin dal primo giorno del mio insediamento. Il controllo totale del trasporto pubblico locale su ferro da parte di Regione Lombardia ci permetterebbe di avere una gestione più diretta e snella, grazie a Trenord, del servizio, con evidenti benefici per i viaggiatori e per la Lombardia” ha commentato nel pomeriggio l’assessore ai Trasporti Franco Lucente. Un progetto, ha aggiunto, che a suo parere “dovrebbe comprendere, di pari passo, l’unione tra Trenord e Atm, in modo da creare un unico ed importante soggetto della mobilità lombarda, in grado di competere a livello internazionale. Occorre, in tal senso, un’analisi seria e scrupolosa di tutti i pro e i contro di un’operazione complessa da un punto di vista economico e tecnico. Ma ritengo che possa essere la soluzione migliore per un trasporto pubblico efficiente e moderno”.


L’eventuale fusione Atm-Trenord è stata più volte ipotizzata, in passato, e solo pochi giorni fa il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si è detto favorevole. “Per gli utenti sarebbe una grande opportunità di miglioramento del servizio” aveva detto.

Lombardia, 60mila euro per portare i giovani nei rifugi alpini

Lombardia, 60mila euro per portare i giovani nei rifugi alpiniMilano, 2 lug. (askanews) – “Portare i più giovani, le famiglie e i bambini in montagna significa dare un futuro a questi territori e mantenere l’identità delle comunità che ci vivono e lavorano: la montagna è funzionale ai giovani e alle famiglie e saprà rilanciarsi nel modo migliore se proprio i giovani e le famiglie saranno protagonisti in montagna”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, ha indicato l’obiettivo dei progetti presentati questa mattina a Palazzo Pirelli nell’ambito della “Legge per le Montagne di Lombardia”, approvata nel 2020 e ispirata ai valori contenuti nella carta di “Save the Mountains”.


Si tratta di sette progetti sostenuti dal Consiglio regionale con uno stanziamento di 60mila euro per valorizzare esperienze di giovani e famiglie nei rifugi alpini lombardi e promuovere la conoscenza del patrimonio montano lombardo. “La montagna è metafora di vita: per i giovani è l’occasione per costruire delle relazioni concrete, al di fuori della vita virtuale dei social – sottolinea Federico Romani-. Un percorso che costa fatica, mentale e fisica, ma un’avventura contagiosa che permette ai giovani di mettersi in gioco, confrontarsi e crescere. Perché la montagna è un contenitore di emozioni ed esperienze. Con questi progetti ci poniamo un obiettivo ambizioso: dare valore alle montagne lombarde attraverso le persone”. Tutti i progetti prenderanno il via domenica 7 luglio, data in cui cade e si celebra la Giornata regionale delle montagne. Nello specifico le sette associazioni riconosciute dal Consiglio regionale sono: ASD SBS Special Bergamo Sport che ha presentato il progetto “La montagna è per tutti”, per permettere a persone con diverse disabilità di partecipare a una giornata di convivenza e a una camminata in montagna, da tenersi a fine agosto con partenza da Carona (BG) verso il rifugio Calvi, situato in Alta Valle Brembana a 2015 mt nei pressi del Lago Rotondo Associazione Montagna Italia (Bergamo) che ha presentato il progetto “Festival delle Alpi di Lombardia 2024”, che si terrà dal 7 al 9 luglio presso a Bergamo, Seriate (BG) e Averara (BG), in Val Brembana.

Giustizia: inaugurata a Milano la sede del Tribunale dei Brevetti

Giustizia: inaugurata a Milano la sede del Tribunale dei BrevettiMilano, 1 lug. (askanews) – A Milano è ufficialmente operativa la sezione italiana del Tribunale unificato dei brevetti (Tub). I nuovi uffici della “Corte centrale di Milano del Tub” sono inaugurati oggi nella sede distaccata del Tribunale milanese e si aggiungono alle altre sezioni già attive a Parigi e Monaco di Baviera. La sede unica del Tub era inizialmente a Londra e l’assegnazione a Milano della nuova sezione (che si occuperà dei brevetti di settori strategici dell’economia italiana come farmaceutica, fitosanitaria, moda e agroalimentare) è una delle conseguenze della Brexit.


Il Tub è un organismo che “difende la proprietà intellettuale” e perciò “è uno strumento per favorire la competività del nostro sistema”, ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante la cerimonia di inaugurazione che ha avuto nel taglio del nastro il suo momento clou. “Questo tribunale – ha aggiunto il titolare della Farnesina – serve a creare un’ambiente favorevole, perchè dove mancano le regole è difficile crescere con serietà. La certezza delle regole è il migliore strumento per attirare gli investimenti stranieri in Italia”. Per Tajani, l’assegnazione all’Italia del Tub è un “successo frutto di un lavoro di squadra. Abbiamo lavorato tutti insieme, governo magistratura, esperti per dimostrare che il nostro paese può e deve essere al centro di una nuova politica industriale di cui ha bisogno l’Europa”. Il Tub rappresenta perciò “un giusto riconoscimento a questa città, alle sue strutture, alla magistratura, ai suoi ordini professionali – ha puntualizzato il titolare della Farnesina -. Se l’Europa sceglie di venire nel cuore dell’economia europea, siamo la seconda manifattura del continente, non è una scelta cervellotica, è una scelta europeista”. La sede del Tub a Milano, ha aggiunto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è nello stesso tempo “un’innovazione e una conquista. Un’innovazione per tutto quello che può portare come spinta alla crescita della nostra economia e una conquista per il lavoro sottostante che è stato fatto in perfetta sintonia tra magistratura, governo ed enti locali: abbiamo fatto sistema”. Inoltre, secondo il Guardasigilli, a caratterizzare l’attività del Tub sarà la “tempestività. Possiamo considerare un simbolo gli orologi digitali che abbiamo installato per le aule: il tempo è un bene prezioso e dobbiamo farne un utilizzo ottimale”.

Estate, Wonderful Italy-YouTrend: + 6% italiani in vacanza

Estate, Wonderful Italy-YouTrend: + 6% italiani in vacanzaRoma, 28 giu. (askanews) – Torna la voglia degli italiani di partire per le vacanze. Cresce il numero di quanti hanno deciso di andare in ferie quest’estate: il 68% è certo di fare una vacanza, contro il 62% dello scorso anno. A sorpresa cala il mare dal 67% al 45% e ne beneficiano le altre destinazioni: città d’arte in crescita dal 6% al 19%, montagna dal 15% al 18%, laghi dal 3% all’8% e campagna dal 4% al 7%. È questo il primo dato che emerge dalla quinta edizione della ricerca sulle vacanze degli italiani condotta da YouTrend per conto di Wonderful Italy, azienda leader in Italia nella gestione di case vacanza.


Nell’estate 2024 continua ad aumentare anche la quota di italiani che sceglie l’estero al posto dell’Italia. Nel 2022, primo anno post-pandemia, la percentuale era salita al 12% e nel 2023 ha segnato un ulteriore salto in avanti al 18%. Quest’anno, addirittura, il 21% degli intervistati andrà in vacanza oltre confine. Anche chi resta in Italia torna a preferire le destinazioni più lontane rispetto al luogo di residenza. Negli ultimi anni le destinazioni di prossimità erano state preferite come effetto della situazione economica in atto, si pensi al rincaro dei carburanti nell’estate 2022. Quest’anno, al contrario, sale dal 27% al 32% chi si sposterà fino a 500 km e dal 28% al 37% chi farà più di 500 km.


Sulla scelta di rinunciare alle ferie estive, invece, pesano i problemi economici, segnalati dal 13% degli intervistati, in calo rispetto al 2023, quando il 16% era rimasto a casa per ragioni economiche. Dopo l’estate da record del 2021 con il 71% di italiani intenzionati a partire per le ferie estive, si erano infatti registrati due anni di progressiva flessione (65% nel 2022 e 62% nel 2023) dovuti essenzialmente allo scoppio del conflitto russo-ucraino e al conseguente rialzo dei prezzi spinto dal rincaro delle fonti di energia e dall’inflazione. Quest’anno il 66% degli intervistati ha dichiarato che il rincaro dei prezzi influisce sulla scelta di andare in vacanza, mentre nel 2023 era il 70%. Altri fattori economici come l’aumento dei tassi di interesse su mutui e prestiti hanno ripercussioni per il 62% dei casi, in calo di 3 punti dall’anno scorso. Le preoccupazioni relative al lavoro e ai cambiamenti climatici pesano rispettivamente per il 33% e per il 31% delle persone. “Questa ricerca, nata nel 2020 per analizzare gli effetti della pandemia sulle tendenze degli italiani in tema di vacanze, è arrivata alla quinta edizione e ogni anno fotografa un diverso trend. A differenza delle ultime due estati, nel 2024 si registra un ritrovato ottimismo con più italiani pronti a partire e una minore preoccupazione per i temi economici, circostanza coerente con il tasso di inflazione sceso di 7 punti in due anni”, ha dichiarato Michele Ridolfo, CEO e co-founder di Wonderful Italy.


Sempre ai vertici delle preferenze le sistemazioni in albergo e nelle case vacanza, quest’ultime preferite da 1 italiano su 3, al primo posto nella fascia under 35 e tra gli over 54 anni. Gli hotel resistono, invece, nella fascia 35-54 anni. Chi preferisce le case vacanza lo fa soprattutto per avere i comfort di una vera casa (23%) e per i maggiori spazi a disposizione (21%). Stessa percentuale anche i motivi economici, seguiti dalla maggiore privacy (17%) e dalla disponibilità di una cucina (16%).

A Milano dal 2025 identità alias anche per l’abbonamento Atm

A Milano dal 2025 identità alias anche per l’abbonamento AtmMilano, 25 giu. (askanews) – A Milano è in arrivo il riconoscimento dell’identità alias per l’abbonamento di Atm ai mezzi di trasporto pubblico. Il Comune di Milano e la municipalizzata si sono impegnati a raggiungere questo obiettivo per l’inizio del 2025. “È una misura di civiltà doverosa che mi fa piacere annunciare proprio nel mese del Pride – ha commentato in una nota l’assessora alla Mobilità Arianna Censi -. L’abbonamento ai mezzi pubblici è una delle poche tessere che portiamo sempre con noi, che teniamo a portata di mano e usiamo quasi quotidianamente. È davvero bello e importante che l’identità registrata sia quella in cui ciascuno e ciascuna davvero si riconosce, non necessariamente quella anagrafica. E ringrazio Atm per partecipare a questo percorso che il Comune ha avviato grazie alla mozione della consigliera Monica Romano”.


A dicembre dell’anno scorso, la Giunta di Palazzo Marino ha dato via libera alle carriere alias per i dipendenti del Comune di Milano, consentendo loro di richiederne il riconoscimento all’interno dell’Amministrazione. Una misura che, dopo la richiesta e l’attivazione, prevede l’applicazione a tutte le interazioni interne al luogo di lavoro, ad esempio badge, cartellino di riconoscimento, posta elettronica o eventuali targhe sulla porta dell’ufficio. Inoltre, anche per le scorse elezioni, il Comune di Milano ha rinnovato a presidenti di seggio, scrutatori e scrutatrici l’invito ad accogliere elettrici ed elettori in maniera inclusiva alle urne, distribuendoli in un’unica fila, anziché dividerli in file differenziate sulla base dei generi femminile e maschile, secondo una pratica in uso da decenni ma discriminante e lesiva nei confronti delle persone transgender e non binarie. “Il riconoscimento dei diritti di tutti e tutte passa anche attraverso questi passi, tutt’altro che piccoli quando riguardano il benessere personale e la vita e le relazioni di tutti i giorni – ha evidenziato la delegata alle Pari opportunità del Comune di Milano Lattuada -. Il percorso che l’Amministrazione comunale sta compiendo è la conferma della volontà del sindaco e della Giunta di rendere Milano ‘capitale dei diritti’ e lo facciamo anche grazie al sostegno delle partecipate comunali, come Atm”.


“In un quadro legislativo ancora inadeguato – ha concluso la consigliera comunale Monica Romano – è indispensabile dare segnali inequivocabili in favore del riconoscimento del genere di elezione. Milano è una città a cui si guarda con speranza e fiducia in tema di diritti e questo nuovo traguardo è la dimostrazione che siamo sulla strada giusta”.