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”Premio Guido Carli”, il 10 maggio edizione straordinaria per i 15 anni

”Premio Guido Carli”, il 10 maggio edizione straordinaria per i 15 anniRoma, 8 apr. (askanews) – L’economia e l’impresa, con l’omaggio alle grandi famiglie che danno lustro all’Italia nel mondo. Ma anche la musica, il cinema e la moda. Il Premio Guido Carli festeggerà le sue prime 15 candeline con un’Edizione straordinaria in programma a Roma il 10 maggio alle ore 17.30 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica: sarà il culmine delle celebrazioni avviate il 28 marzo, a 110 anni dalla nascita dello statista, dalla omonima Fondazione presieduta da Romana Liuzzo che ne tramanda l’eredità morale e culturale.


Alla presenza di una illustre Giuria in parte rinnovata, la cerimonia sarà aperta dal saluto iniziale di Liuzzo, cui seguiranno gli interventi del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. Protagoniste assolute saranno le 12 realtà premiate: come lo scorso anno, non più solo imprenditori, ma donne e uomini che in ogni ambito, con il loro talento e la loro genialità, tengono alta la bandiera del Made in Italy. A ciascuno sarà consegnata l’onorificenza: la speciale medaglia in bronzo con l’effigie di Guido Carli prodotta appositamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. “Tradizione e innovazione, etica ed economia: attraverso i valori che hanno guidato la vita e l’opera di Carli – spiega Romana Liuzzo – vogliamo offrire modelli per affrontare le sfide del presente. Dall’intelligenza artificiale alla transizione ecologica, dai nuovi conflitti ai rischi di marginalità e disuguaglianze, il 2024 appare l’anno della complessità. Per questa ragione, l’Edizione straordinaria del Premio Guido Carli indicherà negli esempi di alcune tra le più illustri famiglie imprenditoriali del nostro Paese e nell’attenzione al benessere della comunità la strada da seguire per trasformare in realtà il sogno di uno sviluppo che non lasci nessuno indietro. È il coronamento di un percorso che la Fondazione ha imboccato con decisione sin dallo scorso dicembre, con la donazione a Caivano di cento libri appartenuti a Carli, a cui sarà intitolata la biblioteca della città, e che ha proseguito dedicando alla piaga del disagio mentale la Lectio Magistralis di febbraio. Il 10 maggio faremo testimonianza di inclusione. Alla “cultura dello scarto” deplorata da Papa Francesco opporremo, come mio nonno avrebbe voluto, l’elogio del merito, delle energie vitali del Paese, della fiducia nelle nuove generazioni. Assegnando il riconoscimento a figure eccezionali della musica, della moda e del cinema, con la regia che sarà premiata per la prima volta: l’estro italiano che non finisce mai di regalare gioia al mondo”.


I riconoscimenti verranno assegnati dopo una selezione operata dalla Giuria di quest’anno composta da Ornella Barra, Coo International Walgreens Boots Alliance; Urbano Cairo, Presidente Cairo Communication e Rcs; Flavio Cattaneo, AD e Direttore Generale Enel; Claudio Descalzi, AD Eni; Luigi Ferraris, AD Ferrovie dello Stato Italiane; Andrea Illy, Presidente Illycaffè; Matteo Lunelli, Presidente e AD Ferrari Trento; Giampiero Massolo, Presidente Ispi e Mundys; Claudia Parzani, Presidente Borsa Italiana; Ettore Prandini, Presidente Coldiretti; Alessandra Ricci, AD Sace; Stefano Sala, Presidente e AD Publitalia ’80. La cerimonia sarà condotta dalla giornalista Veronica Gentili. In platea saranno presenti esponenti di primo piano delle Istituzioni, top manager e imprenditori, ex premiati e moltissimi studenti.


Sarà possibile seguire la XV Edizione del Premio Guido Carli anche sulla pagina Facebook della Fondazione Guido Carli.

Dopo 35 anni l’Aeronautica Militare dice addio al caccia AMX

Dopo 35 anni l’Aeronautica Militare dice addio al caccia AMXIstrana, 5 apr. (askanews) – Si è svolta oggi, 5 aprile 2024, all’aeroporto militare di Istrana (TV) – sede del 51° Stormo Caccia – la cerimonia con la quale l’Aeronautica Militare ha salutato il caccia AMX , che va “in pensione” dopo 35 anni di intensa attività operativa sia in territorio nazionale che all’estero.


Alla cerimonia, presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, hanno partecipato i vertici della Forza Armata e numerose autorità, tra cui il Ministro della Giustizia on. Carlo Nordio, il Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti e il Sindaco di Treviso Maria Grazia Gasperini; all’evento ha preso parte anche una nutrita rappresentanza del personale che, a vario titolo, nel corso degli anni, ha avuto l’opportunità di operare sull’AMX, uno dei velivoli che ha caratterizzato la storia recente dell’Aeronautica Militare e il jet aero-tattico maggiormente impiegato dalla Forza Armata nelle missioni fuori dai confini nazionali. Nato dalla collaborazione tra l’industria aeronautica italiana e quella brasiliana, il primo AMX fu assegnato all’Aeronautica Militare nel 1989, al 103° Gruppo Volo del 51° Stormo di Istrana, per poi entrare in linea successivamente anche al 2° Stormo di Rivolto, al 3° Stormo di Villafranca e al 32° Stormo di Amendola, per andare progressivamente a sostituire i G.91R e gli F-104. In 35 anni di servizio, con oltre 240 mila ore di volo di cui 18.500 in operazioni reali, l’AMX ha solcato i cieli di 33 nazioni, operando in otto diversi teatri operativi e nell’ambito di numerose esercitazioni internazionali, dai climi gelidi della Norvegia e del Canada alla sabbia del Kuwait. Per le sue caratteristiche di caccia leggero ed estremamente versatile – anche grazie ai diversi aggiornamenti che nel corso degli anni ne hanno implementato le capacità operative in termini di dotazioni avioniche, sensori, armamento di precisione e autonomia – l’AMX è stato un assetto in grado di effettuare un’ampia gamma di missioni al servizio del Paese e dell’Alleanza Atlantica, da quelle di interdizione e attacco al suolo, a quelle di scorta e supporto ai contingenti a terra, a quelle di ricognizione nell’ ambito di missioni ISR (Intelligence, Surveillance e Recognition).


A metà anni 90 il velivolo, conosciuto anche con il nickname “Ghibli”, debutta in operazioni reali sui cieli della ex Jugoslavia, poi ancora nel 1999 in Kosovo; dal 2009 al 2014 partecipa alla missione NATO ISAF in Afghanistan, uno dei teatri operativi dove è stato maggiormente impiegato, poi in Libia nel 2011 e infine in Iraq e Kuwait, dal 2016 al 2019, dove porta a termine il suo ultimo impegno all’estero nell’Operazione anti Daesh “Inherent Resolve”, tuttora in corso. Importante anche il contributo in campo nazionale, dove è stato utilizzato tra l’altro in preziose missioni di ricognizione fotografica nell’ambito del supporto fornito dalla Difesa alle popolazioni colpite da gravi calamità, come ad esempio per i terremoti in Emilia Romagna e Centro Italia, per l’alluvione in Sardegna, o anche a supporto del piano di azione per il contrasto dei roghi nella Terra dei Fuochi in Campania. “Oggi salutiamo un velivolo che ha fatto la storia dell”Aeronautica Militare”, ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Luca Goretti. “Per noi un aeroplano non è un semplice pezzo di ferro, è parte della famiglia. Dietro questo aereo c’è un mondo sommerso di gioie e dolori, di emozioni, di persone che lo hanno gestito, manutenuto, lo hanno portato in volo- e il pensiero va a chi tra loro non è più con noi – consentendo di raggiungere risultati e mantenere standard operativi straordinari”.


Pino Di Feo,

Aeronautica Militare: trasporto da Catania a Lecco per bimbo in pericolo

Aeronautica Militare: trasporto da Catania a Lecco per bimbo in pericoloBergamo, 2 apr. (askanews) – Un bimbo di due anni, ricoverato presso l’ospedale Garibaldi di Catania e bisognoso di cure specialistiche urgenti, è stato trasportato d’urgenza, nel pomeriggio di martedì 2 aprile 2024, all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio a bordo di un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, per il successivo ricovero presso l’ospedale Medea di Bosisio Parini, in provincia di Lecco.


Per il volo ambulanza, richiesto dalla Prefettura di Catania, è stato impiegato un equipaggio ed un velivolo del 31esimo Stormo di Ciampino, uno dei reparti di volo della Forza Armata che assicura 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, velivoli ed equipaggi pronti a decollare in tempi ristretti per questo genere di missioni. Il volo d’urgenza, richiesto dalla Prefettura di Catania, è stato immediatamente disposto e coordinato dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti anche quello di attivare e gestire i trasporti sanitari urgenti, dando l’ordine di decollo ai velivoli che la Forza Armata tiene in stato di prontezza, 24 ore su 24, in varie basi, per questo genere di necessità.


Equipaggi e velivoli da trasporto dell’Aeronautica Militare sono operativi ogni singolo giorno dell’anno, 24 ore su 24, per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, di organi o equipe mediche o come in questo caso di persone bisognose di trasferimento presso centri di cura specializzati sul territorio nazionale. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi, a supporto dei cittadini, dagli aerei del 31esimo Stormo di Ciampino, del 14esimo Stormo di Pratica di Mare e della 46esima Brigata Aerea di Pisa. Ove ci siano specifiche necessità operative, l’Aeronautica Militare impiega anche gli elicotteri del 15esimo Stormo di Cervia.

A Pasquetta elicottero AM soccorre donna politraumatizzata

A Pasquetta elicottero AM soccorre donna politraumatizzataLatina, 2 apr. (askanews) – L’Aeronautica Militare ha portato a termine, nella tarda serata di lunedì 1 aprile 2024, giorno di Pasquetta, un trasporto sanitario urgente a favore di una signora di circa 65 anni politraumatizzata che necessitava urgentemente di essere trasportata dall’isola di Ponza all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.


La richiesta di attivazione è giunta, nel giorno festivo del lunedì dell’Angelo, dalla Prefettura di Latina al Rescue Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico (FE) che ha, tra i propri compiti, anche quello di gestire questo tipo di missioni a favore dei cittadini in difficoltà. L’RCC ha così attivato l’85° Centro Search and Rescue (SAR) di Pratica di Mare – il più vicino, tra i centri SAR dell’Aeronautica, alla zona di intervento – che ha subito messo a disposizione un elicottero HH-139B. L’equipaggio, in pronto intervento, è così decollato dapprima in direzione di Latina per imbarcare un’equipe medica necessaria ad assistere la donna durante il volo, e successivamente si è diretto verso Ponza.


Sfruttando la capacità di volo notturno con l’utilizzo dello speciale visore NVG (Night Vision Goggles) e i sistemi di bordo per il volo in condizioni di visibilità ridotta, l’equipaggio dell’Aeronautica Militare ha potuto recuperare l’infortunata e condurla in tempi rapidi all’aeroporto militare “Enrico Comani” di Latina, da dove è stata poi trasportata in ambulanza presso la struttura ospedaliera locale. A questo punto l’elicottero ha fatto rientro a Pratica di Mare poco dopo la mezzanotte e ripreso il consueto servizio d’allarme. L’85° Centro SAR dipende dal 15° Stormo di Cervia che garantisce, 24 ore su 24, ogni singolo giorno dell’anno, la ricerca e il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche complesse, sia di giorno che di notte.


Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato migliaia di persone in pericolo di vita. Dal 15° Stormo di Cervia, oltre all’85° Centro SAR di Pratica di Mare, dipendono, dislocati su tutto il territorio nazionale, anche l’80° Centro SAR di Decimomannu (Cagliari), l’82° Centro SAR di Trapani, l’83° Gruppo SAR, sito proprio su Cervia, e l’84° Centro SAR di Gioia del Colle (Bari).

Parma è in finale come Capitale Europea dei Giovani 2027

Parma è in finale come Capitale Europea dei Giovani 2027Bologna, 26 mar. (askanews) – Parma è l’unica città italiana giunta in finale per diventare Capitale Europea dei Giovani 2027. Dovrà competere con Chinzu in Moldavia, Fuenlabrada e Mßlaga in Spagna, e Skopje in North Macedonia. La città vincitrice verrà rivelata a novembre 2024.


“E’ una notizia che ci rende enormemente felici, perché è il risultato di un lavoro serio, costruito nel tempo con pazienza e grande cura – ha commentato il sindaco Michele Guerra -. Un lavoro che ha messo in movimento energie giovani, ha creato opportunità di dialogo tra le generazioni e ha toccato settori diversi della vita della città. Essere tra le cinque migliori città giovani d’Europa deve essere motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità e da domattina saremo al lavoro per gli ultimi due step, con la consapevolezza che Parma lascerà alle generazioni più giovani nuovi metodi e nuove sfide su cui lavorare”. “Parma, una grande piazza per l’Europa” è il titolo proposto per la candidatura dal Comune insieme a Jep, Junior Enterprise Parma, in collaborazione con la Commissione Giovani di Parma e il Consiglio Nazionale Giovani.


“La soddisfazione più grande di oggi è quella che leggo negli occhi dei ragazzi e delle ragazze che hanno creduto nel progetto, che ci hanno dedicato impegno e tempo e che sognano una città che guardi sempre più attentamente ai giovani e al loro futuro. È a loro che rivolgo il mio grazie più sincero e a cui dedico questo primo importante risultato – ha commentato l’assessora alle Politiche giovanili, Beatrice Aimi -. A prescindere dall’esito finale della competizione, abbiamo gettato il perimetro metodologico delle politiche giovanili della città, abbiamo individuato un piano strategico di azioni volte a costruire un ecosistema di supporto ai giovani del territorio e stiamo costruendo insieme un ‘modello’ di protagonismo giovanile che merita di andare avanti”. Il programma presentato dalla città emiliana prevede un approccio collaborativo e inclusivo che si estende oltre l’anno 2027, mirando a creare una piattaforma permanente di dialogo e partecipazione tra giovani e società. Attraverso diversi temi selezionati in un processo partecipativo, il programma affronterà mensilmente argomenti cruciali per lo sviluppo della società, offrendo così una panoramica completa delle sfide e delle opportunità per i giovani parmigiani, italiani ed europei. I temi saranno: abitare la città; nuovi modelli e i nuovi tempi del lavoro contemporaneo; i lavori del futuro; tecnologia e innovazione; ben-essere e inclusione; protagonismo giovanile e riduzione del divario generazionale; sostenibilità ambientale; formazione politica ed europea.

Il 27 marzo a Guidonia l’Aeronautica Militare fa “100+1″

Il 27 marzo a Guidonia l’Aeronautica Militare fa “100+1″Milano, 25 mar. (askanews) – Mercoledì 27 marzo, alle 11 a Guidonia (Roma), presso il Nuovo Polo Concorsuale dell’Aeronautica Militare, alla presenza di autorità istituzionali, religiose e dei vertici della Difesa e della Forza Armata, verrà celebrato l’anniversario del “100+1”, il centounesimo anniversario dell’Arma azzurra, fondata come Forza Armata autonoma il 28 marzo 1923..


La cerimonia prosegue nel solco tracciato dalla speciale ricorrenza del Centenario AM, prestigioso traguardo raggiunto lo scorso anno dalla Forza Armata e che oggi diventa occasione per affermare e consolidare i valori e la passione che caratterizzano tutte le realtà che compongono l’Aeronautica Militare e l’accompagnano verso un domani sempre più sfidante e mutevole. L’evento sarà anche l’occasione per la consegna di onorificenze a personale e Reparti di Forza Armata distintisi per meriti particolari nell’ambito di diverse attività, tra cui missioni svolte fuori dai confini nazionali, umanitarie e di soccorso aereo e nel campo della formazione al volo.


Le celebrazioni per l’anniversario che, come ricordato, ricorre ufficialmente il 28 marzo, si apriranno con un alzabandiera solenne a Palazzo Aeronautica, sede istituzionale della Forza Armata e con la successiva deposizione da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, di una Corona in prossimità del Monumento ai Caduti della Forza Armata. Nella stessa giornata, alle 19, la Banda Musicale dell’Aeronautica Militare si esibirà in un concerto aperto al pubblico all’Aeroporto dell’Urbe.

Accademia Aeronautica, giuramento degli allievi del Corso Eolo VI

Accademia Aeronautica, giuramento degli allievi del Corso Eolo VIPozzuoli, 21 mar. (askanews) – Oggi, giovedì 21 marzo, ha avuto luogo all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Na) la cerimonia di giuramento e battesimo degli allievi del corso Eolo VI, 1^ classe dei Corsi Regolari.


Ottantasei giovani allievi, provenienti da tutte le regioni d’Italia e selezionati tra oltre 4500 domande di ammissione, hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e alle sue Istituzioni e si sono impegnati formalmente ad onorare gli ideali di lealtà, coraggio e senso del dovere, principi fondanti della Forza Armata. La cerimonia si è svolta alla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti. Numerose inoltre le autorità militari, civili e religiose locali.


Come da tradizione, erano presenti il Gonfalone della Città di Napoli decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare, quello della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Pozzuoli, i Labari e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il Comandante dell’Accademia Aeronautica, Generale di Divisione Aerea Luigi Casali, dopo aver ringraziato le autorità e gli ospiti intervenuti, si è rivolto così ai giovani protagonisti di questa giornata: “Allievi del Primo Corso, questo momento solenne avviene a valle di una severa selezione concorsuale che avete superato dimostrando capacità, determinazione, passione, carattere e forza di volontà non comuni. A ciò è seguito un periodo intenso di formazione militare ed accademica che vi ha consentito di acquisire le competenze e la consapevolezza necessaria per essere qui oggi, sul Piazzale Medaglie d’Oro, per celebrare il vostro giuramento. Fra pochi minuti, davanti alla nostra Bandiera d’Istituto, giurerete fedeltà alla Patria, siate sempre orgogliosi della vita che avete scelto, dell’uniforme che indossate e della Patria che servite. Affrontate le prossime sfide con determinazione. Ispiratevi al patto d’onore che pronuncerete tra poco e gridate, con intima convinzione, il vostro orgoglio, il vostro impegno e l’amore per la vita che avete scelto!”.


Dopo il Giuramento ha avuto luogo il Battesimo del Corso, momento in cui il gagliardetto, attraverso un ideale passaggio di consegne tra i padrini delle generazioni dei precedenti Corsi Eolo, è stato affidato al Capo Corso dell’Eolo VI. Un atto che ha sancito il benvenuto ufficiale nelle fila dell’Aeronautica Militare. I due momenti del Giuramento e del Battesimo del corso sono stati suggellati dal sorvolo delle Frecce Tricolori che hanno steso sul cielo di Pozzuoli il tradizionale tricolore.


Nel corso del suo intervento il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, rivolgendosi alle famiglie degli allievi, ha voluto sottolineare l’amore, la trepidazione e l’orgoglio che promana dai genitori e dai parenti degli allievi. “Loro – ha detto – hanno l’indiscusso merito di aver saputo sostenere le aspirazioni di questi giovani, fortemente determinati, accompagnandoli a intraprendere un percorso professionale e di vita nel rispetto di principi morali ed etici da sempre presenti in una istituzione come la nostra”. Continuando, il Generale Goretti ha evidenziato come la ricorrenza di oggi cada al termine delle commemorazioni per il Centenario dell’Aeronautica, entrata nel secondo secolo di vita: “Voi siete gli apripista del nostro nuovo cammino. La nostra Forza Armata è un albero ormai secolare, forte, tenace con le radici fermamente legate al suolo e i rami protesi verso il cielo. Ti tale albero voi costituite la linfa vitale che irrora tutta la struttura e ci permette di guardare con fiducia al futuro oltre l’orizzonte dei nostri anni, consapevoli dell’estrema qualità che stiamo introducendo con il vostro corso e con tutti i corsi presenti in Accademia. Durante questo lungo periodo pieno di gloria e passione, abbiamo ampliato i nostri orizzonti operativi, che vi porteranno ad operare in settori dall’estrema valenza tecnologica e scientifica. Uno slancio continuo verso nuove sfide che vedono tra le ultime arrivate anche i sistemi di quinta e sesta generazione nonché i nuovi domini d’intervento come spazio e cyber, oltre a quelli tradizionali, sempre esclusivamente al servizio dell’Italia! Benvenuti a bordo allievi del Corso Eolo VI!” “Le parole della formula che avete appena pronunciato sono il sigillo di una scelta di vita, dedicata a una missione impegnativa, che richiederà sacrifici, ma che saprà anche essere affascinante e piena di gratificazioni. Queste parole vi accompagneranno nei momenti di gioia e di soddisfazione, ma soprattutto nelle difficoltà, quando dovrete farne tesoro, ricordando il valore superiore del nostro impegno verso la Nazione ” questo il monito del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone nel suo indirizzo di saluto Il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha infine voluto dedicare ai giovani parole di profonda stima e orgoglio per il percorso scelto: “Allieve e Allievi del Corso EOLO VI, benvenuti nella grande famiglia della Difesa. Voi, insieme ai vostri colleghi delle altre Forze Armate, siete la base della sicurezza del nostro futuro. Avete deciso – ha affermato il Ministro Crosetto – di servire il vostro Paese per tutta la vita. Sarete portatori di valori antichi e moderni. Vi guardo con l’ammirazione di un padre e mi inchino davanti alla scelta che avete fatto”. Come da tradizione, nel corso dell’evento è stata celebrata anche la “Giornata in onore delle Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia”, durante la quale il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, ha voluto rivolgere un messaggio augurale ai giovani allievi che hanno appena assunto il loro solenne impegno. In occasione del raduno delle precedenti generazioni dei Corsi Eolo, il Comitato dei Corsi Eolo ha voluto omaggiare la città di Pozzuoli, sede della pluriennale formazione accademica, con alcune donazioni all’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati Aeronautica, alla Fondazione Tommasino, all’Opera Nazionale Figli degli Aviatori (ONFA) e infine di alcune apparecchiature mediche all’Ospedale Pediatrico Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. La consegna dei macchinari, avvenuta presso l’Ospedale puteolano nella giornata di ieri alla presenza del Generale di Squadra Aerea Francesco Vestito, Comandante della 1^ Regione Aerea nonché Capo Corso dell’Eolo IV, è stata rallegrata anche dalla consegna di uova pasquali ai piccoli pazienti. Il corso è composto da un totale di 92 frequentatori, di cui 86 giuranti più sei di nazionalità straniera, per un totale di 67 uomini e 25 donne. Nello specifico il corso si compone di: 48 Piloti , 11 del Ruolo delle Armi, 16 del Corpo del Genio Aeronautico, 9 del Corpo di Commissariato e 8 del Corpo Sanitario Aeronautico. Nel loro percorso accademico, in base agli accordi di cooperazione internazionale in atto formalizzati dall’Aeronautica Militare nel campo della formazione, i giovani cadetti sono affiancati da 6 allievi stranieri provenienti da 6 diverse nazioni (Djibouti, Burkina Faso, Etiopia, Libia, Niger e Tunisia). Come da tradizione ripristinata con la sesta generazione che vede attribuire ad ogni corso un colore, l’Eolo VI avrà come identificativo il viola ametista. Motto del Corso: “Eolo, è vela alla tua furia l’ala e il cuore è prora dritta all’infinito”.

Marchi Dop e Igp: per il 96% degli italiani sono noti (Ricerca Luiss)

Marchi Dop e Igp: per il 96% degli italiani sono noti (Ricerca Luiss)Roma, 20 mar. (askanews) – L’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine protetta (DOP) e indicazione geografica protetta (IGP) riconosciuti dall’Unione Europea. Si tratta di oltre 800 etichette che rappresentano la qualità e l’eccellenza italiana, riconosciuta in tutto il mondo.


Se per gran parte degli italiani (96%) queste attribuzioni sono note, esiste un insieme consistente di consumatori (27%) che ritiene che ‘la migliore qualità’ sia l’aspetto caratterizzante di tale denominazione mentre il 55, 5% attribuisce all’origine territoriale il loro carattere distintivo. Affinché il carattere distintivo delle denominazioni risulti più chiaro e riconoscibile e a tutela di marchi e consumatori, anche esteri, è necessario lavorare per favorire la diffusione di una maggiore consapevolezza del valore e delle loro specificità e insistere nel contrasto alla contraffazione. La collaborazione tra il settore pubblico e quello privato rappresenta senza dubbio il punto di partenza strategico per il perseguimento di questi obiettivi.


Sono queste alcune delle evidenze che emergono dalla ricerca “Conoscenza e percezione di valore delle denominazioni DOP e IGP tra i consumatori in Italia” realizzata da Luiss Business School, con il supporto di Amazon, e presentata nel corso dell’omonimo evento organizzato a Villa Blanc il 20 marzo. La ricerca condotta da Luiss Business School, con il supporto di Amazon, nasce dalla considerazione che è ancora relativamente poco noto come il consumatore realmente percepisce i prodotti DOP e IGP, quale rilievo attribuisce a tali denominazioni, come queste influiscono nelle decisioni di acquisto e quali sono le valutazioni in tema di contraffazione.


Il rapporto restituisce e analizza i risultati dell’indagine condotta su 1600 consumatori, stratificato per genere, età e area geografica di residenza. A questo campione è stato erogato un questionario orientato a verificare tre grandi tematiche: 1) il grado di conoscenza che i consumatori hanno dei prodotti denominati DOP o IGP; 2) il valore attribuito a tali denominazioni e quindi la loro rilevanza nelle decisioni di acquisto e di consumo; 3) la percezione del rischio di contraffazione per i prodotti DOP e IGP e le misure per contenerlo. Dall’indagine condotta risulta che le denominazioni DOP e IGP sono note alla quasi totalità dei consumatori italiani (il 96% degli intervistati afferma di conoscere almeno una delle due attribuzioni) e la netta maggioranza di essi (il 90%) comprende il loro significato “tecnico”. Tuttavia poco più della metà degli intervistati (il 55,5%) ha riconosciuto l’origine in uno specifico territorio come caratteristica distintiva dei prodotti DOP e IGP e per una parte molto consistente (il 27 %) l’elemento differenziante è rappresentato dalla qualità superiore. L’origine territoriale del prodotto è comunque considerata molto importante dal 58% dei consumatori, mentre solo l’8% non le attribuisce alcuna importanza. È’ invece, molto poco diffusa la percezione di altri possibili aspetti caratterizzanti un genere alimentare: il miglior contenuto nutrizionale, il minor impatto ambientale del processo produttivo e anche un costo più elevato.


Se guardiamo al carrello della spesa degli italiani, il 28% dei consumatori dichiara di prestare una notevole o decisiva attenzione alle denominazioni DOP/IGP in fase di acquisto, percentuale che aumenta al 32% durante il consumo. Sebbene solo circa il 17% degli intervistati consideri scarsamente o nulla rilevanti le denominazioni DOP/IGP, la maggior parte di coloro che si definiscono poco sensibili a queste denominazioni acquista comunque prodotti di questo tipo. La stragrande maggioranza dei consumatori (oltre il 76%) dichiara infatti di aver acquistato almeno un prodotto DOP/IGP nell’arco di un mese, con una percentuale significativa che ha effettuato numerosi acquisti: il 12% degli intervistati ha dichiarato di aver acquistato oltre dieci prodotti di questo tipo, mentre il 28% ne ha comprati tra i quattro e i dieci. Per la maggioranza dei consumatori le denominazioni DOP/IGP rappresentano un riconoscimento significativo di autenticità (81%) e di qualità superiore (69%). Il 62% degli intervistati, poi, ha sottolineato la connessione tra la qualità di questi prodotti e la precisa origine geografica. Eppure, poco più di un quarto dei consumatori ritiene che un prodotto DOP/IGP abbia un valore superiore del 15% a quello degli altri generi alimentari; per il 7,4% anche più del 20%. Seppur il 35% degli intervistati riconosce a questi prodotti il posizionamento su fasce di prezzo più alte (tra il 6 e il 10% in più rispetto agli altri generi alimentari) l’effettiva “disponibilità a spendere” è decisamente inferiore pur rimanendo significativa: l’11 % circa del campione è disponibile a pagare per i DOP/IGP un prezzo superiore al 15%, mentre circa il 30% non più del 5%. Più di due terzi dei consumatori (il 67,5%) ritiene che i prodotti DOP/IGP siano più esposti al problema della contraffazione rispetto agli altri beni alimentari ed è consapevole della necessità di implementare azioni a tutela propria, dei marchi e delle imprese produttrici. Per contrastare la contraffazione, gli intervistati considerano fondamentale aumentare i controlli e le sanzioni (85%) migliorare la consapevolezza dei consumatori (84,5%) e rafforzare la collaborazione tra produttori e distributori (81,5%). Tra i soggetti individuati per il contrasto alla contraffazione ci sono produttori e i consorzi di tutela, le forze dell’ordine, la distribuzione organizzata e le associazioni dei consumatori. Consci di giocare un ruolo di primo piano nella lotta alla contraffazione, gli intervistati, evidenziano la necessità di avere informazioni adeguate a distinguere i prodotti autentici da quelli contraffatti in fase di acquisto. Matteo Caroli, Associate Dean for Sustainability & Impact Luiss Business School e coordinatore scientifico della ricerca: “Il notevole riconoscimento di valore attribuito dalla maggior parte dei consumatori italiani ai prodotti DOP e IGP rende prioritario rafforzare da un lato le politiche di valorizzazione di tali prodotti nei mercati, dall’altro le misure per abbattere il rischio di contraffazione”. Bianca Maria Martinelli, Strategy and Policy Senior Director Amazon Italia, sottolinea: ‘Questa ricerca conferma il nostro impegno a fianco delle istituzioni per far conoscere e apprezzare le eccellenze Made in Italy nel mondo. La crescita delle aziende italiane passa anche dalla protezione dei marchi, e crediamo che la collaborazione tra istituzioni e imprese per garantire l’autenticità dei prodotti DOP e IGP sia fondamentale per valorizzare i territori, facilitare l’export, contrastare la contraffazione e proteggere i clienti. Per questo Amazon, ha sviluppato servizi a protezione della proprietà intellettuale in parallelo a iniziative di formazione e supporto alle oltre 21.000 piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon, di cui oltre la metà ha esportato per 950 milioni di euro nel 2022. Oggi oltre 1 milione di prodotti Made in Italy sono in vendita su tutti i negozi online Amazon’. Per Felice Assenza, Capo Dipartimento Ispettorato Centrale Repressione Frodi: “L’ICQRF ha rafforzato e aumentato, nell’ambito della rinnovata mission del Ministero, in particolare per il controllo delle produzioni made in Italy, l’attenzione verso la tutela e la protezione delle nostre  Indicazioni Geografiche, incrementando il livello di controllo sulle imitazioni, evocazioni e usurpazioni  in Italia e all’estero. Nel corso del 2023 abbiamo svolto oltre 15700 controlli per i prodotti DOP e IGP sul territorio nazionale e abbiamo effettuato circa 400 interventi di rimozione di prodotti ingannevoli in vendita all’estero e  sul web, grazie anche  alla  presenza di protocolli di intesa stipulati con le principali piattaforme e-commerce con le quali abbiamo effettuato nei  10 anni di collaborazione oltre 4000 interventi”. Gianluca Di Ascenzo, Presidente Codacons sottolinea: ‘Il “Made in Italy” è sinonimo di qualità, sicurezza e affidabilità. Il nostro è il Paese che ha 838 prodotti agroalimentari riconosciuti dall’Unione europea a denominazione di origine o indicazione geografica protetta. Questo primato va comunicato e, contemporaneamente, difeso da tutti quanti noi. Secondo alcune stime, il mercato del falso nell’agroalimentare vale circa 120 miliardi. Il Codacons, quindi, ritiene fondamentale l’impegno nell’attività di comunicazione del valore dei marchi di qualità e, al tempo stesso, il contrasto all’italian sounding e la lotta alla contraffazione”. Infine, Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura, conclude:”L’Italia vanta una cultura del cibo di qualità, proveniente dai nostri territori, diffusa e capillare. La consapevolezza dei nostri consumatori è molto alta; pertanto, va tutelata e incentivata. Confagricoltura è in prima linea per la promozione delle denominazioni DOP e IGP, dentro e fuori i confini italiani, poiché tali marchi operano da ambasciatori del Made in Italy d’eccellenza e dei nostri distretti produttivi. Ci sono margini di miglioramento nel livello di penetrazione dei prodotti DOP e IGP, attraverso azioni sinergiche e concertate che ne aumentino la visibilità, la diffusione e il consumo. Tali denominazioni non devono essere percepite come mere etichette, ma come segno di garanzia di qualità e come punta di diamante per la continuità della crescita dell’agroalimentare italiano, nel Paese, in Europa e nel mondo”.

Legnano mette le ali ’24, primo evento per i 100 anni della città

Legnano mette le ali ’24, primo evento per i 100 anni della cittàLegnano, 16 mar. (askanews) – Nella serata di venerdì 15 Marzo, nella sala Previati del Castello di San Giorgio, a Legnano (Mi), Associarma Legnano, con la collaborazione degli Amici del Reparto Sperimentale Volo, ha presentato il primo evento della manifestazione “Legnano Mette Le Ali ’24”.


L’evento, il primo del calendario per le celebrazioni dei 100 anni di Legnano città, si è aperto con il ricordo del maresciallo pilota Luigi Nazari, legnanese e Medaglia d’Argento al Valor Militare, da parte del presidente di Associarma Legnano, Antonio Cortese. Un video messaggio di saluto è arrivato dallo Spaceport America, nel New Mexico (Usa), da parte del test pilot e astronauta italiano Nicola Pecile, comandante delle missioni suborbitali della Virgin Galactic.


Clou della serata, infine, sono stati i racconti, accompagnati da immagini e filmati, di Fabio Consoli, pilota dell’aereo storico Caproni Ca.3 I-ZANA, ricostruito dalla Fondazione Jonathan Collection by Giancarlo Zanardo di Nervesa della Battaglia (Tv) che ha dato spettacolo nei cieli di Pratica di Mare, a Roma, in occasione della manifestazione aerea per i 100 anni dell’Aeronautica Militare, a giugno 2023 e Davide Picchi che, con il Fly Fano Team “The Sformation”, ha partecipato all’Air Tattoo. Erano presenti anche l’assessore delegato alla Città Futura, Lorena Fedeli e una rappresentanza dell’Ufficio Eventi, Cerimonie e Sport del comune di Legnano.

Ancora ritardi per la riconversione di Termini Imerese

Ancora ritardi per la riconversione di Termini ImereseRoma, 14 mar. (askanews) – Il bando per la reindustrializzazione dell’ex area Fiat siciliana è scaduto alla fine del mese di febbraio e, al momento, non si registra ancora niente di fatto. “Così il progetto che tiene assieme tecnologie d’avanguardia e recupero di posti di lavoro rischia di fallire ancor prima di nascere”, dichiara la cordata Smart City Group e Sciara Holding ltd, che punta sulla seconda chance per la cittadella dell’auto, ridotta all’abbandono dopo il ritiro della Fiat nel 2011.


La cordata è pronta a entrare in campo portando in dote oltre 140 milioni di euro per gli investimenti del primo anno (circa 115 per il ripristino dell’area e per le materie prime, quelli restanti fra bonifiche e stipendi) e 1.120 posti di lavoro, comprese le riassunzioni dei cassintegrati. E, soprattutto, abbraccia una visione di sviluppo industriale legata ai fondamentali dell’economia del ventunesimo secolo. Sciara Holding ha implementato e rafforzato il progetto originario “SUD” integrandolo con nuove aziende e settori tra cui la produzione di droni, satelliti, intelligenza artificiale, batterie al sale, wallbox per la ricarica di droni, veicoli elettrici, sensori e altro. Obiettivo comune è il recupero e la creazione di oltre mille posti di lavoro, con la nascita di un impianto fotovoltaico per l’indipendenza energetica (oltre 22mw), la bonifica, riqualificazione e ripristino dell’agibilità dell’intera area, la creazione di un interporto logistico, di linee orizzontali di produzione e assemblaggio inerenti nuove tecnologie d’avanguardia e, in seconda battuta, lo sviluppo di green e circular economy innovative.


Il progetto SUD (Smart Utility District), infatti, punta a rigenerare i 42 ettari del sito industriale dismesso Blutec trasformandoli in un distretto delle tecnologie avanzate, dell’energia sostenibile e della ricerca sui materiali. “Ma questo progetto è appeso a un filo: il peso della burocrazia e dei suoi ritardi può affossare le speranze di far ripartire l’occupazione in quest’angolo di Sicilia e di risanare una situazione che appare critica anche dal punto di vista dell’inquinamento del sito”, del quale non si hanno relazioni ufficiali da parte dei Commissari Straordinari. “Sono passati quasi cinque anni dalla nomina della terna commissariale da parte dell’allora Ministro per il Sud Provenzano, ma nessuna decisione è stata ancora presa, nonostante due manifestazioni di interesse pubblicate sulla stampa nazionale ed estera nel 2020 e nel 2021, una gara aperta nel 2023, riaperta successivamente e seguita da varie proroghe. Ora il bando per la reindustrializzazione del sito è scaduto il 28 febbraio, ma ancora una volta nulla si è mosso”, dichiara Fabio Bertolotti Ceo di Sciara Holding.


La posta in gioco è alta, perché si tratta della creazione di un distretto industriale fondamentale e importante non solo per la Sicilia: l’orizzonte di questo investimento è più ampio e guarda alle potenzialità del bacino del Mediterraneo. È passato quasi mezzo secolo dall’apertura dello stabilimento progettato dalla Fiat a meno di 40 chilometri da Palermo per industrializzare il Sud. Oggi, quel modello d’industrializzazione non è più riproponibile. Si può invece ripartire da una nuova interpretazione delle potenzialità del Meridione, creando un comprensorio industriale di eccellenza, un distretto in grado di rilanciare la capacità competitiva del Paese in settori in cui si gioca una partita essenziale sia dal punto di vista economico, sia da quello ambientale. “Occorre agire in tempi rapidi e certi”, dichiara Giancarlo Longhi, presidente di Smart City Group. “Il modello industriale che vogliamo realizzare a Termini Imerese è innovativo e capace di affrontare la complessa situazione economica attuale puntando su tecnologie e materiali particolarmente avanzati. La possibilità di un rilancio economico che vada oltre la dimensione siciliana è concreta. Va però ricordato che il tempo stringe: la cordata di imprese interessata ha bisogno di modalità certe e affidabili per indirizzare le sue risorse”.


“Ogni tanto si rivedono vecchi film” – aggiunge Stefano Rolando, vicepresidente di SCG – “tipo quello dell’attesa mitica di un misterioso salvifico colosso. Solo la determinazione del rapporto tra imprese coraggiose e determinate, connesse a qualificate competenze tecnologiche, possono affrontare gli irrisolti della realtà di Termini. Ma bisogna comprendere che questi consorzi agiscono in tempi programmati. Non nella mistica dell’eternità”.