Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Innovazione, “The Italian Table for the future of Food” Conference a Miami

Innovazione, “The Italian Table for the future of Food” Conference a MiamiRoma, 26 gen. (askanews) – L’evoluzione e l’innovazione nel mondo del cibo, il ruolo ed il futuro della cucina tenendo conto delle tendenze, della produzione, della sostenibilità, dell’impatto della tecnologia sull’alimentazione e la coesistenza tra tradizione e innovazione tecnologica, sono questi gli argomenti trattati nel corso della conferenza internazionale a Miami “The Italian Table For The Future Of Food” nata dalla collaborazione tra Making Business Happen, Miami Dade College e Miami Culinary Institute.

Il ruolo della scienza, sempre più fondamentale per il futuro del cibo oggi ha portato a Miami attualità, ambiente, produzione e consumo alimentare a dialogare e confrontarsi tra loro. “Nello specifico – ha dichiarato Fabio De Furia, Presidente della Miami Scientific Italian Community a margine dell’evento – l’Italia è un Paese dove i territori rappresentano l’identità dei prodotti che mangiamo e che portiamo in tavola ogni giorno e che vanno rispettati e garantiti in tutto il mondo. Non c’è possibilità di superarli ma insieme si possono creare delle connessioni per affrontare questioni che accomunano tutto il pianeta, come il cambiamento climatico, la custodia della biodiversità, la sostenibilità e l’accesso al cibo e, in questo senso, la sostenibilità, l’innovazione e l’intreccio tra politiche italiane e globali caratterizzano sempre di più l’esclusività del Made in Italy”. “La ricerca scientifica nel mondo del food – prosegue De Furia – è molto coinvolta, a partire dalla biodiversità, con il pianeta e le sue risorse, l’insieme di microorganismi che abita il nostro corpo ma anche l’importanza del cibo come elemento di equilibrio psicofisico per la quotidianità degli astronauti cosi come la comprensione degli aspetti nutrizionali. Il nostro ruolo come Ente di Ricerca è quello di esplorare sempre nuove strade e proporre soluzioni innovative per supportare il trasferimento tecnologico alle imprese e il progresso della società in generale. Pensiamo anche al settore del packaging alimentare con le importanti innovazioni tecnologiche per migliorare la salubrità degli alimenti, sia nella produzione dei materiali a contatto con il cibo, sia nel processo produttivo dell’intera filiera, grazie all’utilizzo di innovativi materiali con caratteristiche chimico-fisiche di termoregolazione e all’applicazione di nuove tecnologie per l’assemblaggio e la conservazione: i contenitori per alimenti del prossimo futuro – conclude De Furia – potranno abbattere la presenza batterica sin dal momento della raccolta e mantenere inalterate l’integrità e le caratteristiche organolettiche dei prodotti per tutto il ciclo produttivo e industriale, fino al consumatore finale”.

Made in Italy, premio Adriano Olivetti dedicato a figura manager

Made in Italy, premio Adriano Olivetti dedicato a figura managerRoma, 17 gen. (askanews) – La Fondazione Adriano Olivetti e la Camera di commercio di Cosenza hanno firmato a Roma un Protocollo di intesa per l’istituzione del Premio nazionale dedicato a Olivetti, con l’obiettivo di promuovere tra le imprese e le scuole italiane i valori di cui è portatrice la sua.

Sono temi teorizzati e sperimentati con successo da un precursore della modernità come Adriano Olivetti, che è per l’ente cosentino, nelle parole del suo Presidente Klaus Algieri “fonte continua di ispirazione nella programmazione delle politiche economiche da implementare per il nostro territorio ma anche nelle scelte che ci riguardano più direttamente, perché siamo convinti che una Pubblica Amministrazione debba essere innanzitutto un modello da imitare”. “In questo senso – prosegue Algieri – siamo, ad esempio, tra le prime PA italiane ad essere entrate nel Global Compact dell’ONU e siamo da tempo attivi sui temi della responsabilità sociale d’impresa, rispetto ai quali abbiamo istituito un laboratorio permanente”.

Per Cinthia Bianconi, Presidente della Fondazione Adriano Olivetti si tratta di “un impegno che a pieno titolo può fregiarsi del marchio “Adriano Olivetti”, che la Fondazione ha istituito, promosso e registrato in conformità ed esecuzione del proprio fine istituzionale volto principalmente a promuovere, sviluppare e coordinare, appunto, le iniziative e le attività culturali che siano dirette a realizzare il benessere, l’istruzione e l’educazione dei cittadini, attraverso il progressivo diffondersi, in armonia con i principi della Costituzione, di forme comunitarie rispondenti alla configurazione urbanistica, produttiva, sociale, ambientale e culturale della collettività, secondo le idee di Adriano Olivetti”.

Nominati i referenti Comunità rappresentativa de “L’arte del Pizzaiuolo Napoletano”

Nominati i referenti Comunità rappresentativa de “L’arte del Pizzaiuolo Napoletano”Roma, 10 gen. (askanews) – Con l’obiettivo di individuare le più idonee e urgenti misure di salvaguardia e valorizzazione dell’elemento “L’arte del Pizzaiuolo Napoletano”, iscritto dal 2017 nella prestigiosa Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità – UNESCO, nella prima riunione della Comunità rappresentativa sono stati eletti, con voto unanime, il Referente culturale, nella persona del Direttore della Fondazione UniVerde, dott. Giuseppe Di Duca, e il Referente praticante nonché Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù.

Partendo dal percorso comune che ha impegnato la Comunità per anni, lo spirito condiviso nella prima riunione, che si è svolta in videoconferenza il 30 novembre scorso, è stato di completa unità d’intenti. La volontà emersa è quella di avviare un percorso di collaborazione tra le diverse organizzazioni e le Istituzioni preposte, al fine di individuare le più opportune misure per valorizzare l’elemento culturale, a livello nazionale e internazionale, e tutelare il prestigioso riconoscimento Unesco, in particolare, da eventuali usi impropri per finalità di lucro e scopi commerciali. “L’arte del Pizzaiuolo Napoletano” restituisce il giusto valore a un patrimonio di conoscenze artigianali uniche, perché il “saper fare” la pizza presuppone esperienza, manualità, dedizione, estro, amore e fantasia in una sintesi d’eccellenza che si identifica nell’antica arte popolare dei pizzaiuoli napoletani. Gli usi impropri del riconoscimento potrebbero infatti danneggiare o addirittura snaturare l’elemento stesso, facendone perdere i valori culturali e sociali tramandati per secoli e l’efficacia del percorso di internazionalizzazione in atto. Tanto è vero che a sei anni dall’iscrizione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità – UNESCO, sono aumentate a livello esponenziale le richieste, da ogni parte del mondo, di veri pizzaiuoli di scuola napoletana. Si tratta di un segnale importante che oggi gratifica quanti si sono impegnati per far iscrivere e, successivamente, valorizzare l’elemento ma che impone anche attente riflessioni e l’adozione di misure per la salvaguardia della sua integrità affinché venga tramandato un sapere tradizionale e culturale vivente e autentico.

Non va dimenticato che il riconoscimento Unesco dell’arte del pizzaiuolo napoletano è stato di grande aiuto anche per l’agroalimentare italiano nella campagna contro l’agropirateria, l’Italian sounding e il fake food: perché se il sapere tradizionale del pizzaiuolo è immateriale, il suo illustre prodotto, la pizza, il piatto che nelle sue diverse declinazioni e contraffazioni è il più consumato del pianeta, si realizza proprio con le eccellenze agroalimentari. Si tratta di uno dei fiori all’occhiello della nostra tradizione che racconta la storia di un territorio attraverso sapori unici: farina dai migliori grani, lievito madre selezionato, pomodoro genuino, olio extra vergine di oliva autentico, fior di latte e mozzarella di bufala campani. Una pratica culturale così fortemente identitaria che, senza la certificazione della qualità e dell’autenticità degli ingredienti, rischia di essere fortemente deteriorata. È in questi presupposti che risiede l’impegno della Comunità rappresentativa dell’elemento, a individuare e mettere in campo le necessarie azioni di salvaguardia. Una vera e propria best practice quella del “pizzaiuolo napoletano” che rispecchia Napoli e la Campania, i paesaggi, le tradizioni, le produzioni locali: è promozione dei territori in cui l’elemento affonda le proprie radici; è turismo esperienziale e cultura della qualità e delle tipicità.

Interpretando le necessità di valorizzazione e tutela de “L’arte del Pizzaiuolo Napoletano”, tra i principali obiettivi che la Comunità rappresentativa si è posta c’è l’impegno a redigere un Piano di Gestione con misure olistiche che consentano di veicolare i valori dell’elemento, rendendoli ampiamente accessibili e che siano supportati da adeguate attività ed iniziative di comunicazione e promozione, oltre a favorirne, tra l’altro, l’inclusione e la sostenibilità ambientale.

Noble Shield, il Capo di SMD a bordo di Nave Bergamini

Noble Shield, il Capo di SMD a bordo di Nave BergaminiMilano, 8 gen. (askanews) – Nei giorni scorsi il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha visitato Nave Bergamini della Marina Militare.

L’unità navale italiana ha appena ripreso la navigazione in qualità di Flag Ship dell’operazione NATO Noble Shield, garantendo la continuità di presenza e azione dello Standing NATO Maritime Group 2 (SNMG2), Task Group permanente dell’Alleanza Atlantica che ha lo scopo di mantenere e sviluppare le capacità di difesa e deterrenza dell’Alleanza nel bacino del Mediterraneo, sorvegliando gli spazi marittimi di interesse della NATO. L’Ammiraglio Cavo Dragone ha voluto dimostrare l’attenzione e la vicinanza dei vertici della Difesa alle donne ed agli uomini dell’equipaggio della Fregata che, con il proprio lavoro, rendono possibile la realizzazione delle strategie di sicurezza marittima che i Paesi alleati hanno messo in campo in risposta alla crescente instabilità derivata dagli sconvolgimenti geopolitici degli ultimi anni.

Le Standing Naval Forces, di cui SNMG2 fa parte, rappresentano uno strumento di fondamentale importanza in seno all’Alleanza Atlantica, accelerando i processi di sviluppo dell’interoperabilità delle forze marittime alleate tramite le intense attività addestrative che vengono svolte in mare durante i deployments e permettendo, al contempo, all’Alleanza di poter esprimere una propria Naval Diplomacy, elemento caratteristico e distintivo delle forze marittime.

Ddl Made in Italy, certificazione ristoranti italiani nel mondo

Ddl Made in Italy, certificazione ristoranti italiani nel mondoRoma, 28 dic. (askanews) – Il Senato ha definitivamente approvato il disegno di legge sul Made in Italy, segnando una svolta storica nella politica industriale del Paese. Il provvedimento, accolto con entusiasmo dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, interviene a 360 gradi per stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali, contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali. Il provvedimento si occupa anche della certificazione dei ristoranti italiani operanti all’estero.

L’intervento riveste un’importanza cruciale nella duplice finalità di garantire l’autenticità dell’offerta culinaria e di contrastare l’abuso speculativo dell’Italian Sounding. L’istituzione della certificazione distintiva di “ristorante italiano nel mondo” è progettata per essere un meccanismo di riconoscimento, richiedibile su base volontaria dai ristoratori operanti all’estero. Questa certificazione, ottenibile su richiesta del ristoratore, è rilasciata esclusivamente da enti di certificazione accreditati, come ASACERT presso l’organismo unico di accreditamento nazionale italiano, a garanzia della terzietà, del processo e della qualità tecnica degli audit condotti.

“L’Art. 25 del DDL Made in Italy afferma in maniera inequivocabile che le certificazioni dei ristoranti italiani nel mondo avverranno grazie all’attività degli organismi di certificazione accreditati. Una decisione che agisce positivamente sull’economia del nostro Paese e che garantisce i ristoratori sulla serietà del percorso di certificazione, i consumatori sulla certezza della qualità italiana che troveranno sulle tavole dei ristoranti e i produttori che, finalmente, vedranno protetti con strumenti ancora più efficaci le materie prime prodotte 100% Made in Italy. Abbiamo avuto un ruolo in questo percorso e ne siamo fieri” – il commento di Fabrizio Capaccioli AD di ASACERT e ideatore del Protocollo di certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste Certification.

Andrea Casta a Bologna con “The Space Violin – Visual Concert”

Andrea Casta a Bologna con “The Space Violin – Visual Concert”Bologna, 24 dic. (askanews) – Il violinista “Jedi” Andrea Casta, per la prima volta, si esibirà a Bologna con “The Space Violin – Visual Concert”. Il 26 dicembre 2023, al Teatro Celebrazioni, tra musica ed esperienze visive, trascinerà gli spettatori in un viaggio tra natura e futuro.

Casta, conosciuto come “violinista Jedi” per il caratteristico archetto luminoso che ricorda la spada laser dei protagonisti di Star Wars, farà il suo debutto teatrale al rinnovato Teatro Celebrazioni con il suo show unico, perfetto per tutta la famiglia in questo appuntamento pomeridiano nel giorno di Santo Stefano. Dopo le date sold out di Roma, Milano e Verona, si va verso il tutto esaurito anche a Bologna. I biglietti sono disponibili sulle piattaforme TIcketone e VivaTicket. Gli spettatori saranno coinvolti in un viaggio tra natura e futuro, con effetti immersivi creati in simbiosi al percorso musicale crossover che va da alcuni classici rivisitati (dai Queen a Bowie, da Morricone a Battisti) fino alle canzoni pop-dance che rappresentano le produzioni originali del musicista (Double Sun, The River e tante altre).

Il violinista sarà accompagnato sul palco da IVANIX, dj, producer e sound designer di fama internazionale già insieme a lui in tour e al Circo Massimo per l’opening dei due concerti romani di Vasco Rossi, e da Paolo Zanetti, uno dei chitarristi più apprezzati nel panorama pop italiano. Non mancherà la parte più immaginifica del Visual Concert che vedrà Andrea Casta nei panni del Comandante AJ, il protagonista del concept album fantascientifico “The Space Violin Project” che, con canzoni ed episodi video, proietta lo spettatore nel 2235. In questo contesto entrerà, per la prima volta, in scaletta Legacy Of The Sky, il tributo del violinista al Centenario dell’Aeronautica Militare, presentato da pochi giorni insieme a un video in collaborazione ufficiale con la Forza Armata, nel quale Casta suona, in volo, in un aereo militare da trasporto C-27J, con la rampa di carico aperta.

L’artista ha vinto quest’anno, per la seconda volta in carriera, il Dance Music Awards come Best Performer, ed è sempre più seguito anche grazie alle sue esibizioni nei grandi eventi sportivi: l’opening del Gran Premio di Formula1 di Monza 2023, i Mondiali di Sci di Cortina 2021 e le numerose e iconiche esibizioni per la Serie A allo Stadio Olimpico di Roma.

Lancio della missione Ax-3 posticipato a non prima del 17 gennaio

Lancio della missione Ax-3 posticipato a non prima del 17 gennaioHouston, 21 dic. (askanews) – È stato posticipato a non prima del 17 gennaio 2024 il lancio verso la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) della missione commerciale AX-3, della compagnia privata americana Axiom Space che avrà a bordo anche l’astronauta italiano Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica Militare.

Lo ha annunciato la stessa azienda con un post su X, specificando che il lanciò avverrà dalla rampa LC-39A del Kennedy Space Center della Nasa, a Cape Canaveral, in Florida (Usa). Villadei sarà il pilota della capsula Crew Dragon di Space X il cui equipaggio è composto da 4 uomini, tutti di origini europee.

All’ufficiale dell’Aeronautica Militare la Difesa italiana ha affidato la missione “Voluntas”, prima missione spaziale per scopi commerciali e di difesa del nostro Paese, nell’ambito della quale, per 2 settimane, Villadei effettuerà sull’Iss diversi esperimenti scientifici, alcuni dei quali anche in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

Alla Camera la prima opera digitale NFT

Alla Camera la prima opera digitale NFTRoma, 20 dic. (askanews) – Intelligenza artificiale e nuove tecnologie, un’opera digitale NFT dedicata all’inclusione e alla disabilità infantile, è stata consegnata alla Camera dei Deputati, all’interno dell’appuntamento presso la Sala della Regina dedicato alle eccellenze italiane nel settore digitale.

Alla Montecitorio, dove per la prima volta nella storia è stata consegnata all’esecutivo un NFT, ha aperto i lavori il deputato di Forza Italia Vito de Palma, tra i promotori dell’appuntamento pre natalizio voluto dall’Osservatorio ADR, centro di ricerca per l’innovazione sociale dedicato alle eccellenze del settore digitale. A consegnare l’opera NFT è stato un team di giovani tecnici. Con loro Giosuè Prezioso, coordinatore scientifico del team di lavoro costituito dall’Osservatorio Adr. Tra i partecipanti del team è intervenuto anche l’ingegnere Stefano Mancuso, co-founder e COO dell’azienda Synapsia, tra i creatori e progettatori di MAIA, il nuovo copilot tutto italiano di AI.

L’AI di MAIA nello specifico ha generato un’immagine che si é aggiunta a quelle che rappresentano dei momenti storici delle attività dell’istituto Vaccari nell’attività di volontariato a favore dei bambini disabili e che sono state raggruppate in un NFT. “Il Prompt usato per generare l’immagine – spiegano gli organizzatori – è di fatto un auspicio di un mondo migliore: Crea un’immagine che rappresenti un ambiente del futuro, dove i bambini disabili e non disabili possono interagire liberamente tra loro in un parco giochi progettato tenendo conto delle esigenze di tutti, con infrastrutture accessibili e tecnologie integrate che aiutano i bambini disabili a muoversi e vivere liberamente. Un appuntamento quello odierno che consolida l’azienda Synapsia come player italiano tra le eccellenze nel settore di innovazione digitale e inclusione sociale”.

Certificazione Platinum per il Ravello del Four Seasons di Orlando

Certificazione Platinum per il Ravello del Four Seasons di OrlandoRoma, 18 dic. (askanews) – Il ristorante “Ravello” del Four Seasons Resort Orlando, presso il Walt Disney World Resort, ha ottenuto il livello di certificazione e affidabilità Platinum con la certificazione ITA0039 by Asacert.

Il ristorante Ravello offre una cucina autentica, molte ricette originali tramandate di generazione in generazione dalla famiglia dello chef del Ravello, Schenardi. Tutto è fatto con ingredienti italiani autentici, a cominciare dalla farina italiana utilizzata nella pasta e nell’impasto della pizza. La cerimonia di consegna della certificazione si è svolta in occasione della sesta edizione di “Taste of Piedmont” dedicata alla promozione del Piemonte e della sua tradizione enogastronomica. Lo Chef Fabrizio Schenardi ha ricevuto l’attestazione da Raffaele Trovato, Fondatore e Direttore Generale di IFSE Culinary Institute, l’Accademia di Cucina e Pasticceria, partner del Protocollo ITA0039 |100% Italian Taste Certification. Grande soddisfazione è stata espressa dallo chef Schenardi: “Ottenere il riconoscimento Platinum da ITA0039 è per me di estrema importanza poiché valorizza l’intero percorso della mia lunga carriera culinaria, evidenziando anche i sacrifici compiuti nel vivere lontano dalla mia patria. Questo prestigioso riconoscimento riempie il mio cuore di gioia e rappresenta un tributo non solo al mio impegno, ma anche al sostegno della mia famiglia, dei professori, degli amici, dei colleghi, degli studenti e dei fornitori. È una gratificazione che ripaga appieno per tutti i sacrifici fatti in passato”, conclude lo Chef.

“La certificazione riconosciuta al ristorante Ravello, conferma, ancora una volta, l’attenzione dei ristoratori italiani all’estero verso la qualità e l’autenticità dei cibi italiani offerti -dichiara di Fabrizio Capaccioli AD di ASACERT e ideatore del protocollo di certificazione ITA0039- ITA0039, che indica come stia crescendo la consapevolezza della necessità da parte dei ristoratori italiani nel mondo di rappresentare le proprie cucine come autentiche. Continueremo a certificare chi ha deciso nel mondo di investire sul nostro paese- conclude Capaccioli- chi ha deciso acquistare il prodotto agroalimentare italiano e chi vuole continuare a guardare all’Italia come ad un centro propulsore di cultura universale, anche attraverso la ristorazione italiana nel mondo”. Così Raffele Trovato, direttore generale di ISFE: “Ho voluto fortemente che il Ristorante Ravello intraprendesse il cammino di audit per questa importante certificazione, che ha ottenuto con serietà certificata a livello Platinum, da un ente terzo come ASACERT. Ammiro moltissimo il lavoro dello Chef Fabrizio Schenardi e l’impegno che da tanti anni mette nel suo lavoro per portare l’autentica cucina italiana negli U.S.A. La catena Four Seasons lo sostiene in questo, permettendogli di fare un ottimo lavoro. È sicuramente un riconoscimento meritatissimo: Fabrizio è un vero ambasciatore della cucina italiana nel mondo, lo ha sempre dimostrato e ora ITA0039 lo ha certificato”.

Kebhouze inaugura a Londra, la catena madre in Italy su Oxford Street

Kebhouze inaugura a Londra, la catena madre in Italy su Oxford StreetRoma, 17 dic. (askanews) – La stampa inglese – tra cui Daily Mirror, The Sun e LadBible – lo ha definito “the biggest kebab shop in UK”, lo store di kebab più grande del Regno Unito. Kebhouze, la catena di kebab lanciata a Milano solo 2 anni fa, dopo aver aperto 24 store in 24 mesi tra Italia e Spagna è pronta a chiudere il 2023 con una nuova apertura internazionale: Londra, Oxford Street 159, dove le porte della catena made in Italy si apriranno il prossimo 21 dicembre a partire dalle ore 11.

“Per mettere il primo piede in una città come Londra le cose vanno fatte in grande, altrimenti qualsiasi sforzo rischia di perdersi come una goccia in un oceano – dichiara Oliver Zon, founder e general manager di Kebhouze – il posizionamento di Kebhouze su Oxford Street, la strada con più traffico pedonale d’Europa, è un passo perfettamente inserito nel percorso che sta facendo in breve tempo di Kebhouze un brand internazionale”. Lo store, ad oggi il più grande della catena, potrà ospitare più di 100 persone. Al terzo piano sarà presente un’installazione lunga oltre 7 metri del noto artista britannico Philip Colbert – alias The Lobster – che con le sue opere ha fatto il giro del mondo. Non ultime, proprio in Italia, le sue installazioni con le iconiche aragoste a Via del Corso e a Via Veneto, oltre che la recentissima collaborazione con l’As Roma. Non un caso probabilmente che il suo personaggio principale, un’aragosta rossa – spesso munita di corona, ricordi molto l’estetica di Keb, la mascotte di Kebhouze.

Sempre allo stesso piano, saranno presenti un biliardino e due cabinati con giochi arcade, in attesa della presentazione del nuovo videogioco di Kebhouze che sarà presto disponibile all’interno degli arcade e successivamente anche sugli App Store.