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Notte della Taranta 2024, Shablo sarà il maestro concertatore

Notte della Taranta 2024, Shablo sarà il maestro concertatoreRoma, 13 mar. (askanews) – La Notte della Taranta sceglie il multiverso creativo di Shablo per un’edizione ambiziosa che passa dalla fusione di generi al mix di tendenze musicali proiettando l’evento, con i suoi duecentomila spettatori, nell’Olimpo dei Festival mondiali.


Punto di riferimento della musica urban italiana degli ultimi vent’anni, Pablo Miguel Lombroni Capalbo, in arte Shablo, è musicista, produttore, manager, dj e discografico italo-argentino, tra i pochissimi a spaziare dal soul alla trap, dal rap all’elettronica d’avanguardia. Fondatore e amministratore di alcune delle realtà imprenditoriali più innovative e prolifiche dell’industria discografica, Shablo ha accettato l’invito della Fondazione La Notte della Taranta con l’entusiasmo di chi, grazie alla sua abilità riesce a fare dialogare mondi musicali apparentemente lontani tra loro, in perfetto equilibrio tra passato e futuro. Shablo sarà affiancato dal pianista e compositore prodigio Riccardo Zangirolami che a soli 23 anni ha già diretto l’iconica Hollywood Studio Symphony Orchestra. Allievo di Conrad Pope, Zangirolami collabora con il maestro Andrea Morricone. Suoi alcuni degli arrangiamenti orchestrali degli artisti Marracash, Elisa e Giorgia.


Tema dell’edizione 2024 è Generazione Taranta, la narrazione musicale attraverso la scelta dei testi più amati dal 1998, anno di nascita della Notte più famosa d’Italia. Un Concertone che racconterà i giovani cresciuti con la Notte della Taranta. Una generazione che accetta le differenze culturali e promuove un ambiente sociale aperto al dialogo, all’inclusione, alla diversità. Immersa nel digitale e nelle sonorità del mondo Generazione Taranta ha inserito nelle playlist i brani della tradizione salentina rendendosi protagonista del cammino della Taranta. “Ci sono cose che solo la musica riesce a spiegare. La musica è un modo per leggere la realtà e descrivere i sentimenti, anche meglio delle parole. Ogni volta che la Taranta annuncia il suo programma mi chiedo cosa ne verrà fuori, sono emozionato e curioso di vedere questa edizione che parla alla ‘Generazione Taranta’, al pubblico che è cresciuto con questa manifestazione. Il maestro Shablo, originario dell’Argentina e permeato di cultura italiana, come noi ha la propensione a guardare le cose che ancora non conosciamo con apertura e simpatia. Quando si riempirà la piazza di Melpignano si accorgerà che il ritmo dei tamburi è il ritmo della battaglia di pace e giustizia che la Puglia vuole portare nel mondo. Gli rappresento la nostra gratitudine per aver accettato di trascorrere un periodo della sua vita dentro un evento che rappresenta l’identità culturale della Puglia intera”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha dedicato questa conferenza stampa alla memoria del giornalista Ernesto Assante.


“Il compito della musica e della politica è rompere i limiti della tua identità culturale, politica e musicale ed entrare in quella degli altri in armonia, mantenendo il proprio punto di vista. Mantenere la propria identità e quello che sei e imparare a suonare come suonano gli altri è la bellezza del mondo che immagino. Che sembra un po’ l’astronave di Star Trek, l’Enterprise, dove ognuno è quello che è, però si lavora insieme per fare qualcosa che è un valore per tutti. Ci riusciremo? La vita è dedicata a questo”, ha detto ancora. “La Notte della Taranta è un’esperienza che coinvolge una squadra grandissima di professionisti senza i quali non sarebbe diventata così unica in Europa. La sfida oggi è riuscire a coniugare la tradizione fondamentale da portare avanti nel tempo e dunque l’urgenza di tramandare i valori della pizzica con quella che è la contaminazione dei nuovi generi e generazioni. Nel 2024 la musica deve riappropriarsi del suo ruolo di unione e di incontro, compito della Taranta è riportare questa tradizione in piazza non solo per ballare ma per far innamorare i giovanissimi al valore delle radici”, ha detto Shablo, Maestro concertatore.

Violenza donne, una Panchina Rossa per la prima volta a Taranto

Violenza donne, una Panchina Rossa per la prima volta a TarantoRoma, 8 mar. (askanews) – Per la prima volta una Panchina Rossa arriva anche in una grande azienda del Sud Italia: accade a Taranto, nella sede di Teleperformance Italia, che in città conta una comunità di circa 2000 risorse e altre 500 a Fiumicino. Più donne che uomini, in realtà, visto che la presenza femminile è del 70%. La Panchina Rossa – lanciata dal movimento internazionale come simbolo del rifiuto della violenza sulle donne, ideato e realizzato da Stati Generali delle Donne HUB – è l’ulteriore iniziativa con la quale Teleperformance Italia – si legge in una nota – testimonia il suo impegno nella lotta contro la violenza sulle donne.


L’inaugurazione, avvenuta questa mattina, si inserisce all’interno di una staffetta ricca di eventi formativi, webinar, testimonianze esterne, consigli di lettura e riflessioni sull’importanza del valore della condivisione e dell’inclusione. Accanto all’azienda, come in tutte le iniziative di sensibilizzazione contro la violenza, Alzàia Onlus Ets; alla presentazione ha partecipato anche Gabriella Ficocelli, assessore ai Servizi Sociali e Politiche di Inclusione del Comune di Taranto. “Tre anni fa abbiamo lanciato per la prima volta l’iniziativa ‘Teleperformance for inclusion’: un mese di webinar, testimonianze, spettacoli e film, tutto dedicato alle tematiche della Diversity, Equity & Inclusion. Quest’anno – ha commentato l’amministratore delegato Diego Pisa – con la Panchina Rossa portiamo in azienda un simbolo che, speriamo, possa diventare veicolo di messaggi di incoraggiamento per le donne che si trovano in difficoltà o che cercano di compiere il primo passo per uscire dalle situazioni terribili di cui ancora leggiamo. Siamo convinti che costruire un ambiente lavorativo nel quale ci si sente rispettati e protetti porti benefici alle nostre risorse e al territorio in cui si vive”.


Per l’assessore Gabriella Ficocelli: “Siamo all’inaugurazione della Panchina Rossa per dimostrare l’impegno dell’amministrazione Melucci nell’affermare la parità di genere. Ho potuto apprezzare in più di una occasione la politica di sensibilizzazione costate che da anni Teleperformance Italia fa con attenzione su questo tema, ma anche su tanti altri temi e li ringrazio per rendersi sempre disponibili e vicini ai Servizi Sociali del Comune di Taranto. Accanto a noi oggi anche un’associazione come Alzàia: tutti insieme stiamo costruendo una rete, che cresce, che è sempre più forte e fa squadra nell’aiutare le donne”. “Teleperformance Italia è la prima azienda che ci supporta con una Panchina Rossa, simbolo di contrasto alla violenza maschile sulle donne. Ed è fondamentale – ha detto la presidente di Alzàia Onlus Ets Valentina L’Ingesso – che questa panchina è stata installata per rispondere a un’esigenza dei dipendenti dell’azienda, che hanno chiesto di portare questo simbolo nei luoghi che loro vivono tutti i giorni. Questa iniziativa si inserisce in un percorso avviato ormai tre anni fa con Teleperformance per la creazione di momenti di sensibilizzazione e formazione su questi temi molto importanti, oltre che un protocollo per l’inserimento lavorativo di due donne vittime di violenza maschile”.


Questa terza edizione della ‘TP4inclusion’ sarà dedicata in particolare ai temi del linguaggio inclusivo e della violenza finanziaria: nel calendario sono infatti previsti webinar sull’educazione finanziaria in collaborazione con Fondazione Libellula, un’intervista ad una famosa sociolinguista con la quale si discuterà del ruolo che il linguaggio ha svolto nella discriminazione verso le donne, momenti di formazione in collaborazione con l’associazione Parole O_Stili, incontri dedicati alle tematiche di genere con ‘Parks – Liberi e uguali’. E ancora, spazio a spettacoli, condivisioni di libri, film ed esperienze ispirazionali: su tutte, quelle di alcune dipendenti che hanno deciso di condividere con la comunità di Teleperfomance Italia le loro storie di riscatto per ispirare le colleghe e i colleghi.

Consulta: ok a stop pesca ricci di mare in Puglia, Emiliano: vittoria

Consulta: ok a stop pesca ricci di mare in Puglia, Emiliano: vittoriaRoma, 15 feb. (askanews) – Non è illegittimo il provvedimento della Regione Puglia che istituisce il divieto triennale della pesca dei ricci di mare in Puglia. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 16/2024 che ha dichiarato “non fondata” la questione di legittimità costituzionale sollevata dal governo italiano contro gli articoli 1 e 2 della legge regionale n. 6 del 2023 della Puglia in materia tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.


“Gli uffici regionali e i ministeri mi avevano scoraggiato tutti dal resistere davanti alla Corte Costituzionale a un ricorso del governo Meloni che tutti giudicavano fondato”, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “E invece, io e il consigliere regionale Paolo Pagliaro, ispiratore della legge, col quale l’avevo proposta, abbiamo deciso di resistere all’impugnativa del governo ad ogni costo e abbiamo avuto ragione. Anche grazie al grande lavoro della Avvocatura Regionale guidata dall’avv. Rossana Lanza che ci ha rappresentato in questa vicenda insieme all’avvocato Carmela Capobianco. La Corte ha statuito per la prima volta un principio rivoluzionario, e cioè che le Regioni hanno il diritto/dovere di proteggere il mare e le sue risorse nella zona di loro competenza. Una strepitosa vittoria contro Calderoli, ministro firmatario della impugnativa e contro il Consiglio dei Ministri di Giorgia Meloni che ci voleva negare il diritto di proteggere dall’estinzione i ricci di mare. Battersi per una giusta causa è sempre necessario, anche quando la vittoria è incerta o apparentemente impossibile. Chi non lotta infatti ha già perso”, ha aggiunto. La legge regionale n. 6/2023 ha introdotto il blocco triennale della pesca dei ricci di mare in Puglia al fine di garantire un periodo di riposo della specie, preservando la risorsa ittica e scongiurando il rischio di estinzione dovuto ai massicci prelievi.


Il provvedimento era stato contestato davanti alla Corte Costituzionale dall’Avvocatura dello Stato in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei ministri. La Consulta ha rilevato che la disciplina regionale “si pone nel solco dell’esigenza di disciplinare la pesca in conformità a obiettivi che la stessa Unione europea” e, indubitabilmente, incide “in melius sulla tutela ambientale, e nello specifico sulla protezione del riccio di mare, che è parte dell’ecosistema marino, norme che indirettamente agevolano la riproduzione di tale specie animale”. Secondo la Corte Costituzionale, la Puglia ha messo in campo “una misura specifica, concernente un fermo pesca disposto una tantum, che si riverbera temporaneamente su un’attività che si svolge sui fondali posti a breve distanza dalle coste pugliesi e che riguarda una risorsa ittica, il cui consumo è strettamente correlato al territorio e alle tradizioni locali, tant’è che la misura è la conseguenza di un massiccio sovra-sfruttamento”. Il fermo della pesca, pertanto, non è “incompatibile con una possibile modulazione di interventi legislativi regionali, mirati a risolvere specifiche criticità locali”.

Travolse ed uccise ciclista con il furgone, chiesto processo

Travolse ed uccise ciclista con il furgone, chiesto processoRoma, 2 feb. (askanews) – Omicidio stradale aggravato. Per questa accusa la Procura di Taranto ha chiesto il processo per L.C., 25 anni, di Matera. Il giovane è accusato di aver travolto ed ucciso, mentre alla guida di un furgone, nel gennaio 2023, un ciclista, Francesco Nigro di 35 anni. L’udienza preliminare è stata fissata per il 28 febbraio prossimo. La mamma di Nigro, che è assistita da Studio3A, e la compagna che avrebbe dovuto sposare di lì a sette mesi si aspettano una risposta.


La mamma di Nigro, per essere assistita e ottenere giustizia, attraverso l’Area manager per la Puglia e responsabile della sede di Taranto Luigi Cisonna, si è affidata a Studio3A-Valore, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, insieme all’avvocato Aldo Fornari del foro di Bari, mentre la compagna è assistita dall’avvocato Anna Maria Bozza, del foro di Milano.

Puglia, presentato progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale”

Puglia, presentato progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale”Roma, 24 gen. (askanews) – La Regione Puglia entra di slancio nella trasformazione digitale. Lo fa con una iniziativa volta a sostenere l’inclusione digitale dei cittadini con un’attività di affiancamento della popolazione con minori ridotte e limitate competenze digitali. Se ne è discusso oggi a Bari, nel corso della tavola rotonda di presentazione del progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, finanziato con le risorse messe a disposizione dal Governo nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Missione 1 – Componente 1 – Investimento 1.7.2.

Una iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzata dalla Regione Puglia, in qualità di soggetto attuatore del progetto, con il supporto della propria società in house InnovaPuglia SpA. Alla tavola rotonda, organizzata nella sala Conferenze del Padiglione della Regione Puglia della Fiera del Levante, sono intervenuti il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti (in video messaggio); l’Assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia, Alessandro Delli Noci; la Direttora del Dipartimento Sviluppo Economico Regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio. A presentare il progetto sono stati Nello Iacono, Coordinatore Repubblica Digitale DTD; Vito Bavaro, Dirigente Sezione Trasformazione Digitale Regione Puglia, responsabile regionale del progetto; Tony Martino, Direttore Divisione IT Innovapuglia. E inoltre, il Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio; Serena Triggiani, Consigliera di Amministrazione ARPAL Puglia; Davide Giove, Portavoce Forum Terzo Settore Puglia. Da registrare anche la presenza di Donato Impedovo, Professore Associato Dipartimento Informatica UniBa. Ha moderato l’incontro la giornalista Anna Laura Maffei di Repubblica. “L’apertura della Rete dei Punti di Facilitazione digitale in Puglia è una prova concreta dell’impegno del Governo Meloni per ridurre il divario di competenze digitali nel nostro Paese. In pochi mesi, siamo passati dalle parole ai fatti”, ha dichiarato il Sottosegretario Alessio Butti. “Abbiamo l’obiettivo di raggiungere il 70% della popolazione con competenze digitali di base entro il 2026; l’inaugurazione di 231 nuovi punti in Puglia rappresenta un avanzamento significativo in quella direzione. Questi punti sono essenziali per avvicinare le competenze digitali ai cittadini, prevenire l’esclusione sociale e ridurre le disuguaglianze. Si tratta di un vero e proprio investimento nel futuro del nostro Paese e nel potenziale dei suoi cittadini”.

“La Regione Puglia – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – si sta muovendo con grande slancio e forte senso pratico sul tema della trasformazione digitale. Perché questa sia possibile, però, è nostro dovere mettere ciascun cittadino nelle condizioni di sapere, di sapersi destreggiare e di poter usufruire dei vantaggi che la digitalizzazione mette a disposizione. Nasce proprio su questa scia l’idea dei Punti di Facilitazione sull’intero territorio regionale. Un progetto di cui sono molto orgoglioso perché consente a chi fino ad oggi, per mancanza di conoscenza e competenza, non ha potuto e saputo utilizzare servizi come Spid o Pago PA o semplicemente accedere online a dei servizi della pubblica amministrazione di poterlo fare, perché c’è chi fisicamente potrà aiutarlo. Non è solo uno strumento utile ad aumentare le competenze digitali e ridurre il digital divide è soprattutto uno strumento che consentirà alla Puglia di non lasciare nessuno indietro”. “I Comuni – ha dichiarato la Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio – hanno saputo rispondere all’opportunità fornita dalla Rete dei Punti di facilitazione digitale, in collaborazione con la Regione. Si tratta di avvicinare il maggior numero di cittadini ai servizi digitali della PA, fornendo, a chi non ne ha avuto possibilità, alfabetizzazione digitale primaria e supporto pratico nell’accesso ai servizi. Solo così possiamo garantire un accesso equo e più agevole dei cittadini ai servizi ed evitare che la transizione digitale rappresenti, al contrario, una nuova ed ulteriore occasione di esclusione e marginalità”.

In Puglia sono già aperti 150 punti di facilitazione digitale, attivati dai Comuni, aggregati negli Ambiti Territoriali Sociali, dall’ARPAL Puglia presso i Centri per l’Impiego, e dell’ARESS presso le strutture sanitarie pubbliche, che, grazie alle risorse rese disponibili dal PNRR, svolgono attività di formazione personalizzata individuale, online e in gruppi, in presenza e da remoto. I punti sono attivi presso luoghi pubblici già aperti al pubblico per altri scopi (come biblioteche, uffici relazioni con il pubblico, scuole, sedi delle Università della Terza Età, punti della rete regionale Galattica) e gestiti spesso in collaborazione con Enti del Terzo Settore, nella logica della coprogettazione. Entro la fine del 2024 la rete regionale sarà composta da un totale di 231 punti. Per scoprire dove sono i punti di facilitazione e quali servizi erogano è possibile consultare le pagine dedicate all’iniziativa sul portale della Regione (https://regione.puglia.it/puntodigitalefacile) dove è anche disponibile una mappa interattiva.

Presso i punti di facilitazione operano i “facilitatori digitali” che sostengono lo sviluppo pratico di competenze digitali nella cittadinanza, hanno il compito di supportare i cittadini nelle attività legate all’accesso e all’utilizzo dei servizi pubblici disponibili online (come la prenotazione di visite mediche o la creazione di un’identità digitale); sostenerli ed indirizzarli nelle attività digitali quotidiane (come la ricerca di un lavoro, la gestione della posta elettronica certifica, del domicilio digitale, gli acquisti in rete, l’home banking); avvicinarli all’utilizzo degli strumenti digitali (come computer, smartphone, tool di videoconferenza). L’evento di oggi ha rappresentato la costituzione della rete che la Regione ha inteso realizzare con un modello federato e non centralizzato, privilegiando la prossimità ai cittadini degli Enti sub-attuatori (in primis i Comuni) che possono articolare l’organizzazione dei punti nelle modalità più opportune con riferimento allo specifico bacino di utenza ed all’esigenze del territorio. Nasce così anche una community di punti e di facilitatori che potranno scambiarsi buone pratiche e collaborare anche nella risoluzione delle criticità. L’occasione è stata utile, infatti, per ascoltare alcune testimonianze dei punti già attivi.

Rifiuti, Salvemini (Lecce) nuovo presidente coordinamento Anci-Conai

Rifiuti, Salvemini (Lecce) nuovo presidente coordinamento Anci-ConaiRoma, 19 gen. (askanews) – Carlo Salvemini, sindaco di Lecce e delegato Anci ad Energia e rifiuti, è stato nominato presidente del Comitato di coordinamento Anci-Conai. La decisione è stata assunta nel corso della riunione di ieri, giovedì 18 gennaio. Nello stesso incontro il Comitato ha programmato, per la fine del mese di febbraio, la realizzazione di una iniziativa pubblica per fare il punto sull’attuazione delle misure del Mase sul Pnrr.

“La collaborazione tra le amministrazioni locali e il Consorzio – ha dichiarato Salvemini – è fondamentale per la crescita della qualità della raccolta differenziata degli imballaggi nelle città, e per rafforzare la collaborazione tra cittadini, imprese e amministrazioni locali per il comune obiettivo della costruzione di circuiti virtuosi di economia circolare. Ringrazio Anci e Conai per la fiducia che mi è stata accordata”, ha concluso il sindaco di Lecce.

Puglia, Emiliano riceve l’ambasciatore di Francia, Martin Briens

Puglia, Emiliano riceve l’ambasciatore di Francia, Martin BriensRoma, 18 gen. (askanews) – Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ricevuto nel suo ufficio nel Palazzo della Presidenza, l’Ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens. Presenti all’incontro l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, la Console generale di Francia a Napoli Lise Moutoumalaya, la Capo di Gabinetto dell’Ambasciatore Pauline Le Louargant e il Console onorario a Bari Stefano Romanazzi.

“Abbiamo ribadito l’importanza che rivestono le relazioni tra la Puglia e la Francia in tanti settori – dichiara il Presidente Emiliano – sono molteplici gli ambiti di interesse intorno ai quali possiamo costruire sinergie. Innovazione e ricerca, cultura con particolare attenzione al mondo del cinema e dell’audiovosivo, decarbonizzazione e nuove sfide legate all’idrogeno, alta moda: questi sono solo alcuni dei temi che abbiamo approfondito nel corso della riunione odierna. Sullo sfondo c’è il grande appuntamento del G7 che si terrà a giugno e in prospettiva ci sono i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, eventi che vedono la Puglia inserita in una dimensione internazionale e di primo piano”. L’incontro si è concluso con il tradizionale scambio di doni istituzionali.

Puglia, attiva da oggi la linea ferroviaria Bari-Bitritto

Puglia, attiva da oggi la linea ferroviaria Bari-BitrittoRoma, 8 gen. (askanews) – È partito alle 14.07 dalla stazione di Bari Centrale il treno regionale di Trenitalia diretto a Bitritto, primo convoglio in viaggio sulla nuova linea Bari-Bitritto di RFI (Rete Ferroviaria Italiana).

“Questo nuovo collegamento ferroviario regionale che rende i collegamenti tra Bari e Bitritto più veloci, passando da Bari Santa Rita e Bari Loseto, rafforza il sistema di trasporto pubblico intermodale attivato dalla Regione Puglia in questi anni”, ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Oggi a bordo c’erano numerosi passeggeri tutti soddisfatti e siamo certi che sempre più viaggiatori lasceranno l’auto a casa e sceglieranno questo nuovo collegamento. Quest’opera è stata voluta dalla mia Amministrazione quando ero sindaco di Bari e ho avuto oggi l’onore di vederla finalmente attiva”, ha aggiunto.

“Dal 2009, anno in cui fu effettuata la gara per realizzare i lavori dalle Ferrovie Appulo Lucane, abbiamo superato una serie di ostacoli burocratici verificatisi nei Ministeri e nelle Agenzie di sorveglianza sulla sicurezza del traffico grazie all’impegno dell’assessore Anita Maurodinoia, del capo Dipartimento Vito Antonacci e di tutti i loro collaboratori che sono riusciti a ovviare ad errori ed incertezze dovuti anche alla confusione normativa seguita all’incidente ferroviario del 12 luglio 2016, che ha visto la nascita di una nuova Agenzia per la sicurezza del traffico ferroviario che, assieme ad altri problemi tecnici, ha ritardato di molto l’avvio dell’esercizio”, ha concluso Emiliano. “Oggi abbiamo avviato un servizio ferroviario tanto atteso che piano piano verrà tarato sulle esigenze dell’utenza”, ha detto l’assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia.

“Sono già in corso interlocuzioni per rivedere gli orari del servizio stabiliti dal programma di esercizio di Trenitalia, concordato con RFI sulla base delle disponibilità individuate, che lascia scoperta la fascia oraria serale. Noi abbiamo avanzato l’ipotesi di lasciare attivo il servizio almeno fino alle ore 21. In ordine alla pec, di cui si è appreso a mezzo stampa, è stato constatato l’invio ad un indirizzo pec errato e in nessun modo riconducibile all’Avviso e saranno compiute le conseguenti valutazioni tecniche del caso”, ha aggiunto. “Se mi dovessero chiedere: un treno può cambiare il destino di una comunità? La mia risposta sarebbe sì. Lo dico da ingegnere, da sindaco e da cittadino che negli anni ha avuto il privilegio di osservare da vicino lo sviluppo della nostra città. Per questo le prime corse della tratta ferroviaria Bari-Bitritto rappresentano per i quartieri di Santa Rita, Loseto e per l’intero Quarto Municipio, la possibilità di scrivere una nuova storia per il territorio. Un collegamento ferroviario che in pochi minuti ti permette di raggiungere il centro della città avvicina le persone, le relazioni, i servizi, i luoghi e influisce sulla percezione e sul senso di appartenenza dei cittadini alla città stessa”, ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro. “Per troppo tempo questo treno è stato per quei cittadini il simbolo di una promessa mancata, di un’attenzione sempre rimandata nei confronti dei loro bisogni e delle loro possibilità. Per questo, oggi, mentre i cittadini possono finalmente festeggiare un piccolo passo in avanti, noi dovremmo fare ammenda per tutto il tempo perso e fare tesoro di questa vicenda cercando di non ripetere più gli stessi errori. Mi auguro perciò che il nuovo collegamento possa rappresentare una reale alternativa all’utilizzo del mezzo privato, così da migliorare anche le condizioni generali della viabilità e, di conseguenza, dell’ambiente. Questo deve essere davvero il primo passo in vista dei prossimi obiettivi sulla stessa linea: penso alla fermata nei pressi dello Stadio San Nicola, che ci permetterà di ottimizzare un altro collegamento importante e offrire a tanti cittadini un servizio di trasporto pubblico efficiente”, ha proseguito Decaro.

“Finalmente una giornata importante per la mia comunità. E’ partita la linea ferroviaria Bari-Bitritto, una infrastruttura di importanza strategica per tutta la comunità e per l’area metropolitana di Bari che porterà vantaggi di natura economica, sociale e ambientale all’intero territorio. In attesa del sopralluogo delle autorità e del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, continua l’interlocuzione tra le istituzioni e il gestore del servizio Trenitalia per venire incontro alle esigenze dei cittadini”, ha commentato il sindaco del Comune di Bitritto, Pino Giulitto. Nei prossimi giorni si terrà un sopralluogo nelle stazioni della nuova tratta da parte delle autorità regionali e locali, insieme ai rappresentanti di Trenitalia e RFI e del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Pugliese ferita a Tirana arrivata al Policlinico di Bari

Pugliese ferita a Tirana arrivata al Policlinico di BariRoma, 4 gen. (askanews) – La signora di 52 anni originaria di Triggiano, rimasta ferita la notte di Capodanno a Tirana da un proiettile vagante, è arrivata oggi pomeriggio all’aeroporto di Bari e riceverà le cure necessarie al Policlinico di Bari.

La Regione Puglia ha attivato il trasferimento dall’Albania con un elicottero del 118 messo a disposizione dalla Asl di Foggia con a bordo una equipe sanitaria composta da medico anestesista e infermiere di area critica. Le operazioni sono state coordinate dalla direzione della centrale operativa 118 Bari-Bat. Dopo l’atterraggio avvenuto alle 14.45 all’aeroporto di Bari, la paziente è stata trasportata da un mezzo medicalizzato del 118 con rianimatore a bordo al Policlinico di Bari e presa in carico dall’unità operativa di chirurgia toracica. Al momento la donna è stabile, ha un drenaggio pleurico posizionato dai medici di Tirana. Sarà monitorata nelle prossime ore e verrà rivalutato il quadro clinico e radiologico, probabilmente con l’esecuzione di una tac. Al termine di queste valutazioni e dell’accertamento medico legale, potrà essere programmato l’intervento chirurgico per la rimozione del corpo estraneo.

“Ringrazio tutte le persone, le istituzioni e il personale medico sanitario che si sono subito attivate per riportare la paziente in Italia. Adesso la paziente è assistita dal Policlinico di Bari e a lei vanno i più sinceri auguri di una pronta guarigione”, dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Puglia, presentata ciclovia dell’acqua in Regione

Puglia, presentata ciclovia dell’acqua in RegioneRoma, 4 gen. (askanews) – Nutre e disseta a qualunque andatura, il farsi strada tiene, attraverso terre che per bellezza ti si radicano dentro: è la ciclovia di Acquedotto Pugliese, un chioccolìo di emozioni e fascino come l’acqua che scorre nel più grande fiume di Puglia. Esplorarla è alla portata di tutti e col realizzarsi di ulteriori tratti sarà ancora più facile. I lavori, recentemente aggiudicati, si completeranno nel 2026 collegando il tratto attuale in Valle d’Itria alla Murgia gioiese, passando da quella olivata del barese, sino alla Costa Sveva e di lì verso le sorgive terre spinazzolesi. Un percorso della più ampia ciclovia che, da Caposele in provincia di Avellino a Santa Maria di Leuca nel leccese, attraversa tre regioni, unendo ulteriormente le comunità.

“La dorsale che porta l’acqua in Puglia dalle altre regioni – spiega il presidente della Regione Michele Emiliano – è un’opera di ingegneria straordinaria che sarà presto arricchita da una delle più importanti ciclovie artificiali mai realizzate. La nuova infrastruttura permetterà di guardare la Puglia da un altro punto di vista e consentirà ai Comuni, ma anche ai privati proprietari di casolari e altre strutture abbandonate, di realizzare una serie di interventi collaterali per fornire assistenza tecnica alle biciclette, ospitalità, food o altri servizi. Questi servizi arricchiranno il territorio e consentiranno di indirizzare l’offerta turistica anche nelle aree interne, e non solo sulla costa, favorendo l’obiettivo della destagionalizzazione. Attraverso la ciclovia, l’Acquedotto Pugliese e la Regione Puglia hanno messo a segno un record di velocità nell’impiego dei fondi del PNRR, ma hanno anche portato a compimento un’idea formidabile che ben rappresenta l’idea di futuro che la Puglia ha in mente: un futuro sostenibile e a basso impatto ambientale dove l’attività fisica e la mobilità dolce diventano una vera e propria medicina per combattere le malattie a più alto rischio per il futuro della nostra popolazione”. “La Puglia offre ciclovie di grande interesse, inserite nel Piano regionale della mobilità ciclistica, che sviluppa percorsi per circa 2300 km su territorio pugliese i quali si integrano con reti nazionali e internazionali – aggiunge l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile, Anita Maurodinoia -. La Ciclovia dell’Acquedotto pugliese è una infrastruttura di grandissimo valore per la Regione Puglia perché abbraccia diversi ambiti, dal turismo alla mobilità sostenibile, dalla valorizzazione del paesaggio a quella del patrimonio immateriale e materiale pugliese. La creazione di una rete ciclabile sicura, accessibile e diffusa sul territorio è, del resto, imprescindibile per promuovere la mobilità dolce e il cicloturismo, migliorando la qualità della vita e dell’ambiente grazie all’offerta di infrastrutture per una mobilità alternativa all’auto privata”.

“L’interconnessione ci rende unici come acquedotto, ancor più – sottolinea il presidente di AQP Domenico Laforgia – della meravigliosa opera ingegneristica del canale principale: il fiume “nascosto” della Puglia, con 245 chilometri che partono a poche centinaia di metri dalle sorgenti della Sanità di Caposele (AV) e terminano a Monte Fellone, nell’agro di Martina Franca (TA). Unioni, legami, che vanno oltre gli schemi idrici: con la ciclovia dell’acqua avviciniamo i cittadini alla nostra opera e miglioriamo la comprensione reciproca. Favoriamo come Gruppo la coesione economica, sociale e regionale. Valori che ci consentono di mettere il nostro ingegno sempre al servizio del territorio, per un benessere che dall’acqua trova sempre diverso giovamento”. La Ciclovia dell’acqua Finanziata da Regione Puglia (con fondi regionali e del Pnrr) e realizzata da Acquedotto Pugliese, la Ciclovia propone un itinerario dedicato a passeggiate a piedi e in bicicletta, promuovendo un turismo ecosostenibile e rispettoso della storia e dei luoghi. Il tragitto attuale si estende per un totale di circa 24 chilometri tra Cisternino (BR), Ceglie Messapica (BR) e Martina Franca (Ta), rappresentando il primo stralcio di un più ampio percorso della rete ciclabile regionale pugliese, ma non solo: è il secondo percorso ciclabile europeo su acquedotto, è parte dell’Itinerario Ciclabile Nazionale n. 11 (Ciclovia degli Appennini) della rete Bicitalia.

I lavori avviati nel 2024, del valore di 35 milioni di euro, riguardano la progettazione esecutiva e la realizzazione entro il 2026 di quattro nuovi tratti dell’itinerario turistico lungo la strada di servizio del Canale Principale di AQP. Nel dettaglio: 11,3 mln di euro sono destinati ai lavori del tratto Bitonto-Gioia del Colle (45,5 km); 13,3 mln di euro per il percorso da Gioia del Colle a Cisternino (57 km); 7,6 mln di euro per il collegamento da Castel del Monte a Bitonto (31 km); 7,2 milioni di euro per il completamento da Spinazzola a Castel del Monte (35 km), che portano la Ciclovia fino al confine con la Basilicata. In totale, nel 2026, i chilometri nel territorio pugliese saranno 192.