Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Campus Salute: da 21 a 24 novembre a Roma visite e screening gratuiti

Campus Salute: da 21 a 24 novembre a Roma visite e screening gratuitiMilano, 20 nov. (askanews) – “Sarà una ‘festa della prevenzione’ con visite mediche gratuite per migliaia di cittadini. Pensiamo che sia questa la chiave per sensibilizzare soprattutto i più giovani”. Con queste parole Pasquale Riccio, presidente di Campus Salute, associazione riconosciuta dal Consiglio economico e sociale Onu, ha presentato l’evento che a Piazza del Popolo a Roma offrirà dal 21 al 24 novembre visite e specialistiche gratuite per migliaia di cittadini. Un vero e proprio villaggio medico itinerante attivo grazie al sostegno di medici, infermieri, professionisti sanitari e volontari con un ruolo fondamentale di ASL Roma 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, con Regione Lazio, Comune di Roma e Ordine dei Medici OMCeO di Roma, associazioni e sponsor.


Cittadini di tutte le età potranno accedere alla prevenzione in diversi ambiti: endocrinologia, cardiologia, ginecologia, ortopedia, fisioterapia, nutrizione e senologia, con medici volontari a disposizione per offrire consulenze e consigli personalizzati. Le visite potranno essere effettuate da giovedì 21 dalle 15 alle 18.30, venerdì 22 e sabato 23 dalle 10 alle 18.30, con una breve pausa a metà giornata, e domenica 24 nella mattinata. Dal 2010 ad oggi, Campus Salute ha erogato oltre 150mila visite gratuite, raggiungendo 10 Regioni italiane e arrivando persino in Serbia. Oltre alle visite mediche, il Campus Salute ospiterà anche eventi solidali e sportivi come il Festival della letteratura sportiva, un’occasione per coniugare benessere fisico e culturale.


“È un periodo in cui a volte non è facile tenere sotto controllo la salute e avere accesso alle cure in modo semplice. Avere a disposizione medici e professionisti e tanti volontari tutti riuniti in una delle piazze più belle del Mondo per quattro giorni è una grandissima opportunità che Campus Salute, con tutti i suoi partner, vuole mettere a disposizione dei cittadini. Vi aspettiamo” aggiunge Riccio. “Il segreto di questa bella iniziativa è ‘regalare salute’, fare dei controlli anche quando stiamo bene. Ci troviamo in una fase in cui la popolazione di anziani diventa sempre più ampia e c’è un grande aumento delle malattie croniche, molte delle quali possono essere prevenute in giovane età. Come si deve mangiare, quale esercizio fisico fare, come rispettare i bioritmi, quali sono gli elementi per uno stile di vita sano. Sono queste le informazioni che dobbiamo trasmettere ai più giovani. Accanto agli screening e alle diagnosi precoci è questa la chiave per avere una popolazione più sana nei prossimi anni ed è per questo che si impegna Campus Salute da quando è nata” spiega la Professoressa Annamaria Colao, endocrinologa Università Federico II – Napoli e ispiratrice dell’iniziativa.

”No cure antibiotiche fai-da-te”, al via campagna Min. Salute-AIFA

”No cure antibiotiche fai-da-te”, al via campagna Min. Salute-AIFARoma, 19 nov. (askanews) – Dal Ministero della Salute arriva una nuova campagna sull’uso consapevole degli antibiotici, realizzata insieme all’Agenzia italiana del farmaco, in occasione della Giornata europea sull’uso consapevole degli antibiotici 2024, nell’ambito della Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica.


“No a cure antibiotiche fai-da-te” è lo slogan, rivolto soprattutto ai giovani: “Proteggi la tua salute. Se assumi antibiotici in modo inappropriato metti a rischio la tua salute, contribuendo a limitare la loro efficacia per te e per gli altri”. Uno spot da oggi è in programmazione su tutte le reti RAI, sul sito e sui social del Ministero della Salute e verrà esteso ad altri network nazionali. Testimonial dello spot è il conduttore Massimiliano Ossini.

Congresso della Società italiana di pneumologia: futuro è adesso

Congresso della Società italiana di pneumologia: futuro è adessoRoma, 18 nov. (askanews) – Finisce oggi presso l’ALLIANZ MiCo di Milano il XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (SIP – IRS), dal titolo “Pneumologia, il futuro è adesso”. Grande attenzione è stata data alla medicina di precisione e alla personalizzazione dei trattamenti nel campo delle terapie innovative. In particolare, le terapie biologiche stanno trasformando il trattamento di malattie come la fibrosi polmonare idiopatica – di cui si stima una presenza di circa 15.000 malati nel nostro Paese, con 4.500 nuovi casi ogni anno – e l’asma grave, che in Italia riguarda il 10% dei soggetti asmatici, quasi 300mila persone. Per quest’ultima patologia, l’introduzione di anticorpi monoclonali ha rappresentato un passo cruciale, migliorando significativamente la qualità di vita dei pazienti.


Tra le malattie respiratorie meno conosciute ma di crescente interesse vi sono le bronchiectasie, patologia cronica caratterizzata dalla dilatazione irreversibile dei bronchi, infezioni respiratorie ricorrenti e difficoltà nell’eliminazione del muco. Si stima che fino a 500 adulti su 100.000 soffrano di bronchiectasie, ma si tratta di una cifra sottostimata, poiché la diagnosi è spesso tardiva. “Le ricerche più recenti hanno rivelato una complessa componente infiammatoria, con un ruolo centrale del sistema immunitario – ha evidenziato il dottor Andrea Gramegna, medico pneumologo presso il Policlinico di Milano e Ricercatore presso l’Università di Milano-. Questo ha portato a un cambio di paradigma nel trattamento, con lo sviluppo di farmaci modulatori immunologici che mirano a ridurre l’infiammazione bronchiale. Questi approcci, grazie alla conoscenza più approfondita dei meccanismi molecolari e cellulari alla base della malattia, stanno aprendo la strada a interventi mirati e più efficaci”. (Segue)

LEA, nuovo decreto nomenclatori specialistica ambulatori e protesica

LEA, nuovo decreto nomenclatori specialistica ambulatori e protesicaRoma, 14 nov. (askanews) – Approvata in Conferenza Stato-Regioni l’intesa sul nuovo decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Mef, che modifica il DM 23 giugno 2023 “Decreto Tariffe”. Il provvedimento entrerà in vigore dal 30 dicembre 2024 e aggiorna, dopo 28 anni, il nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e, dopo 25 anni, quello dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999.


Rispetto al DM del 2023, vengono aggiornate 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale. Rispetto alle tariffe vigenti (2012), l’impatto in termini di incremento delle risorse messe a disposizione dal Governo raggiunge i 550 milioni di euro. L’adozione del nuovo nomenclatore rispetto invece a quello pubblicato nel 2023, avrà un impatto di 147,3 milioni di euro per la finanza pubblica che si tradurrà in rimborsi più congrui riconosciuti a tutti gli operatori, pubblici e privati. Il Ministero della Salute, in pochi mesi, ha elaborato il nuovo nomenclatore, adeguando le tariffe sulla base di una metodologia che ha considerato, da un lato, i valori tariffari attualmente vigenti nelle 21 Regioni e Province Autonome, e – dall’altro – il costo pieno delle prestazioni grazie alla collaborazione di strutture pubbliche e private sul territorio nazionale.


Grazie alle numerose interlocuzioni tecniche avviate con le organizzazioni più rappresentative nei diversi settori interessati, si è giunti ad una proposta approvata dalla Commissione nazionale tariffe a cui partecipano rappresentanti delle Regioni, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e di Agenas. L’entrata in vigore del decreto tariffe, ricorda il Ministero della Salute, è essenziale perché assicura su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi LEA (Dpcm 2017), superando le disomogeneità assistenziali tra i cittadini che potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le innovazioni medico scientifiche per la specialistica ambulatoriale e per la protesica. Tra le novità per la specialistica ambulatoriale: l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei LEA; prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili; enteroscopia con microcamera ingeribile, screening neonatali. Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.


Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica: ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo. L’adozione del nuovo nomenclatore tariffario, oltre a garantire, l’accesso ai nuovi LEA permette di procedere con l’aggiornamento dei LEA contenuto in due decreti (un DM e un dPCM) già predisposti dal Ministero della Salute. Questi provvedimenti assicurano un ulteriore ampliamento del diritto alla tutela della salute dei cittadini inserendo nuove importanti prestazioni all’interno dei Livelli essenziali di assistenza tra cui l’estensione degli screening neonatali a ulteriori patologie tra cui la SMA, e incrementeranno di 700 milioni di euro rispetto al 2012 le risorse a disposizione per l’assistenza ambulatoriale e protesica.


Il Ministero della Salute, inoltre, ha proposto l’inserimento in Legge di Bilancio di un provvedimento che permetterà di aggiornare le tariffe già nel corso del 2025. La stessa norma contiene, inoltre, la revisione della metodologia per l’aggiornamento continuo delle tariffe (con cadenza biennale) riferite alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, di assistenza ospedaliera per acuti e per il post-acuto da basare sull’analisi dei costi rilevati in un panel di strutture sanitarie pubbliche e private su tutto il territorio nazionale consentendo così un più tempestivo allineamento tra i costi e le tariffe riconosciute agli operatori pubblici e privati.

Diabete, Mulè: nel 2025 screening nazionale su bambini e ragazzi

Diabete, Mulè: nel 2025 screening nazionale su bambini e ragazziRoma, 14 nov. (askanews) – “A poco più di un anno dall’approvazione della legge 130 del 2023 sullo screening a livello nazionale per il diabete di tipo 1 e la celiachia nella popolazione pediatrica sana, siamo qui a dire che lo screening pilota avviato in 4 Regioni (Lombardia, Marche, Campania e Sardegna) è stato fatto, grazie a una coalizione di volenterosi che ha lavorato per superare le difficoltà e arrivare al traguardo”. Lo ha detto il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, primo firmatario della proposta di legge sullo screening approvata all’unanimità nel settembre 2023, aprendo alla Camera il convegno dedicato alla “Giornata mondiale del diabete” che ricorre oggi.


“Siamo qui con l’Istituto superiore di sanità, medici, associazioni, accademici, che non hanno perso un giorno mettendo davanti a tutto la salute dei bambini, per presentare i risultati di questa fase pilota sulla base dei quali avvieremo nel 2025 lo screening nazionale, in tutta Italia. Avremo una mole di dati straordinaria che ci aiuterà a capire come evolve questa malattia”, ha aggiunto Mulè ricordando che il palazzo della Camera sarà illuminato di blu per la Giornata mondiale del diabete. “L’Italia è il primo Paese a dotarsi di questo strumento di prevenzione – ha evidenziato Mulè – e siamo pronti a fare molto di più, sappiamo che dobbiamo accompagnare le famiglie nella consapevolezza della gestione di questa malattia, anche con l’apporto di psicologi, con un approccio multidisciplinare”.

Sanità integrativa, solo 20% dei lavoratori conosce welfare aziendale

Sanità integrativa, solo 20% dei lavoratori conosce welfare aziendaleMilano, 13 nov. (askanews) – Sono 2,8 miliardi le prestazioni erogate a favore di oltre 14 milioni di italiani da parte della sanità integrativa, che rappresenta uno degli asset fondamentali del welfare aziendale ma, meno del 20% dei lavoratori occupati dichiara di conoscerne bene strumenti e dispositivi e il 35% dichiara di non avere alcuna conoscenza (VI rapporto Censis-Eudaimon). Sono questi i temi emersi oggi durante il tavolo di lavoro “Colazione CON…” promosso dall’Osservatorio Nazionale Welfare e Salute (Onws) a cui hanno partecipato i responsabili delle Risorse Umane di diverse aziende e rappresentanti di associazioni di categoria.


“Un appuntamento pensato per favorire uno scambio di punti di vista su un tema ormai acclarato e cioè quello che riguarda l’importanza del welfare contrattuale e in particolare della sanità integrativa, che ne è uno dei principali pilastri dal punto di vista economico e sociale – ha detto Ivano Russo, presidente di ONWS – Il welfare aziendale ha assunto una rilevanza fondamentale agli occhi dei lavoratori nella fase della scelta ma anche come incentivo per restare all’interno dell’azienda stessa, quindi in una prospettiva sia di recruiting che di retention del lavoratore. Un tema sempre più fondamentale che non può non avere un impatto sulla gestione delle risorse umane e su come le aziende approcciano alla questione del personale, rivoluzionando le politiche HR che storicamente sono ancorate quasi esclusivamente agli aspetti salariali. In sintesi: è sempre più importante conoscere che tipo di well being complessivo, di benessere, l’azienda mette a disposizione del proprio lavoratore”. Secondo una ricerca Nomisma, costruita intervistando un migliaio di lavoratori e i dirigenti di 150 imprese, 8 lavoratori su 10 scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare, evidenziando quindi l’attenzione dei lavoratori verso la salute e il benessere individuale, ma anche i servizi di supporto ai parenti anziani. “È quindi molto importante – continua Russo – che le parti datoriali, sia a livello aziendale che a livello associativo, si impossessino appieno delle conoscenze tecniche e di strategia, di visione, dei vari strumenti del welfare contrattuale, perché questo significa poter avere più frecce al proprio arco quando si tratta di costruire poi il rapporto con i propri dipendenti, anche per cercarli e per trattenerli”.


Urge intervento legislativo. Una discussione che si inserisce in un quadro più ampio, in cui è evidente la necessità di un intervento legislativo che dia completezza a quelle parti del welfare aziendale ancora regolate da norme frammentarie e incomplete, ma soprattutto occorre un quadro normativo definitivo e complessivo su questa materia.

4° Rare Diseases Award, pazienti premiamo migliori progetti su malattie rare

4° Rare Diseases Award, pazienti premiamo migliori progetti su malattie rareRoma, 13 nov. (askanews) – “Quest’anno abbiamo voluto dare più spazio a quelle iniziative che promuovono il concetto di Salute nella sua dimensione olistica, che propongono nuove soluzioni, strumenti e opportunità per mettere il paziente nella condizione di costruire il proprio percorso di vita”. Così Annalisa Scopinaro, Presidente di UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, ha aperto la cerimonia di premiazione del 4° Rare Diseases Award, il premio in cui sono direttamente i pazienti a riconoscere e celebrare i progetti più meritevoli nel campo delle malattie rare. Anche questa edizione del premio promosso da UNIAMO in collaborazione con Koncept si è inserita nell’ambito del Forum Sistema Salute (12-13 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze), che ha dedicato ampio spazio alle malattie rare e a come queste possano diventare un paradigma per trasformare l’intera sanità, valorizzando l’unicità di ogni individuo.


La Giuria del Premio, composta da cinque rappresentanti di altrettante Associazioni Federate ad UNIAMO, ha decretato i tre progetti vincitori: per la categoria Servizi vince il progetto “Pas – Pronti a Salpare” di IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e Marinando ODV; per la categoria Sensibilizzazione vince il progetto “Women in Rare (WIR)” di Alexion, AstraZeneca Rare Disease in partnership con UNIAMO, Fondazione Onda ETS, EngageMinds HUB e ALTEMS; per la categoria Progetti di Inclusione e Integrazione vince “Esplorare per comunicare” di IC Piazza Filattiera 84, in partenariato con Biblioteche di Roma, Lega del Filo d’Oro, Istituto Sant’Alessio, Les Doits Qui Revent, Cooperativa Area sociale, Istituto Augusto Romagnoli, Cooperativa Segni di Integrazione. Claudio Finelli, Dirigente dell’Istituto che ha vinto nella categoria novità del 2024, ha così commentato: “Siamo davvero onorati e contenti di vedere riconosciuto il nostro impegno. Siamo una classe in cui, per esigenze didattiche, si usano la LIS, il Braille e la Comunicazione Aumentativa Alternativa. Stiamo lavorando affinché i nostri ragazzi di oggi diventino domani adulti consapevoli, capaci di interagire con chi ha una disabilità e interessati a scoprire la sua unicità. Ringraziamo di cuore tutti gli enti e i professionisti che ci supportano con assiduo impegno, perché senza di loro non saremmo arrivati fin qui. I ragazzi – conclude il Dirigente scolastico – si dicono fieri e orgogliosi di ricevere questo premio e ringraziano D. che, con la sua presenza, ha innescato tutta questa fucina di idee e di sperimentazioni. Una di loro ha definito questo percorso un “viaggio indimenticabile”.


“Con tre progetti finalisti, uno dei quali vincitore nella sua categoria, Alexion vede premiato per il secondo anno consecutivo il suo impegno nel campo delle malattie rare”, sottolinea Anna Chiara Rossi, VP e General Manager Alexion, AstraZeneca Rare Disease. ” Vorrei estendere questo riconoscimento così significativo a tutte le donne che devono convivere con queste patologie, sia come pazienti sia come caregiver. Women in Rare, il progetto vincitore, è nato per loro e con loro, attraverso la stretta collaborazione tra Alexion e diversi, qualificati interlocutori, in una logica di partnership che rappresenta una strada maestraper affrontare le esigenze sanitarie e sociali poste da malattie complesse e delicate come queste”. Il Dott. Luca Sangiorgi, Direttore della struttura Malattie rare scheletriche del Rizzoli ha ritirato il premio per la categoria Servizi: “Siamo felicissimi del riconoscimento e, soprattutto, dell’esito di questo progetto pilota di presa in carico a tutto tondo dei pazienti, anche superiore alle aspettative. Lo avevamo in mente da molto tempo e i risultati acquisiti, che attestano miglioramenti generalizzati degli 8 ragazzi protagonisti della settimana in barca a vela, aprono prospettive verso nuovi approcci per affrontare le malattie rare scheletriche”.


“Grazie a tutti i soggetti proponenti e, più in generale, a chi ogni giorno contribuisce, ognuno con il proprio ruolo, alla nostra”causa”: migliorare la qualità di vita delle persone con malattia rara e delle loro famiglie”, ha detto in conclusione la Presidente UNIAMO Scopinaro.

Software con IA guida il parto dando posizione bebé in tempo reale

Software con IA guida il parto dando posizione bebé in tempo realeMilano, 11 nov. (askanews) – Sviluppato un software basato sull’intelligenza artificiale che potrà essere incorporato a un ecografo e “guidare” il parto, fornendo informazioni precise e in tempo reale sulla posizione della testa del bebè e quindi suggerendo, in maniera chiara con un semaforo, agli operatori se procedere con la discesa naturale nel canale del parto, se usare la ventosa o se, addirittura, sia meglio passare a un cesareo d’urgenza.


Lo strumento, che potrebbe arrivare in sala parto a partire dal 2028, è stato sviluppato e validato nell’ambito di un lavoro pubblicato su The European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology e coordinato dal professor Tullio Ghi, dal 1 novembre professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università Cattolica, campus di Roma, e Direttore della Unità Operativa Complessa di Ostetricia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, con il supporto tecnico dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Lecce e dei colleghi della Clinica Ostetrica dell’Università di Parma. Lo studio multicentrico è stato realizzato nell’ambito del gruppo internazionale ISLANDS (International Study Group on Labor and Delivery Sonography) fondato dal professor Ghi e proseguirà adesso con una nuova ricerca prospettica selezionata dal Ministero della Salute tra i progetti di interesse nazionali (PRIN) e finanziata con un fondo di circa 200 mila euro. Il viaggio del feto nel canale del parto può non essere privo di ostacoli o di rischi: la malposizione del feto (condizione ostetrica in cui l’occipite del feto è orientato verso l’osso sacro e non verso il pube della madre) è tra le cause più comuni di un prolungamento o di un arresto della progressione del parto.


A seconda di come si posiziona la testa del bebè durante la discesa quindi ci potrebbe essere bisogno di utilizzare una ventosa per facilitare l’uscita o, nei casi più difficili, di ricorrere a un cesareo d’urgenza per la nascita in sicurezza per la mamma e per il piccolo. Valutare come è posizionata la testa può non essere facile, anche per l’operatore esperto, spiega il professor Ghi: quando la valutazione viene fatta con le dita si può incorrere in errori in un caso su 5, errori che possono ad esempio determinare l’applicazione della ventosa nel punto non corretto della testa con conseguente fallimento dell’estrazione del feto , prolungare il parto e, nei casi peggiori, causare un ritardo nella nascita di un bambino in stato di sofferenza . L’ecografia facilita il medico nel valutare con precisione la posizione della testa del bambino prima di usare la ventosa ma non tutti gli operatori che lavorano in sala parto sono in grado di utilizzare al meglio l’ecografo per ottenere informazioni accurate . Il software basato sull’intelligenza artificiale utilizza le immagini ecografiche per dare automaticamente risposte precise in tempo reale agli operatori, che visualizzeranno il ‘verdetto’ come un semaforo, rosso se non è il caso di procedere con la ventosa e se bisogna intraprendere la scelta del cesareo d’urgenza, verde se si può procedere con la ventosa, giallo se la situazione è incerta. Nello studio multicentrico pubblicato il software è stato validato finora sulla base di 2154 immagini ecografiche provenienti da 16 centri di tutto il mondo. Le prestazioni complessive del modello per la classificazione della posizione della testa fetale sono state eccellenti, spiega il professor Ghi, con un’accuratezza globale del 94,5% e una sensibilità del 95,6% (capacità di rilevare la malposizione della testa)


“Abbiamo sviluppato un modello di intelligenza artificiale applicato all’ecografia in grado di valutare automaticamente e in una frazione di secondo la posizione della testa fetale durante il parto, con un’accuratezza complessiva eccellente – sottolinea il professor Ghi – “Studi futuri dovranno validare il nostro modello su ampie popolazioni di pazienti prima di introdurlo nella pratica clinica di routine, ma riteniamo che se i risultati saranno positivi il software potrà entrare nella pratica clinica nel giro di 3-4 anni”.

Malattie rare come paradigma per l’intera sanità al Forum Sistema Salute

Malattie rare come paradigma per l’intera sanità al Forum Sistema SaluteRoma, 7 nov. (askanews) – Quest’anno il Forum Sistema Salute innova profondamente l’approccio alle malattie rare, elevandolo a paradigma per l’intera sanità. L’appuntamento per la 9ª Edizione è il 12 e 13 novembre alla Stazione Leopolda, Firenze. Tra i protagonisti Annalisa Scopinaro, Presidente di UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, che nell’arco della due giorni sarà in particolare moderatrice, insieme a Domenica Taruscio, Già Direttrice del Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS, della sessione “Malattie Rare: umanizzare la diversità con il contributo sull’intelligenza artificiale”.


La sessione, prevista per il 13 alle 16.15, vedrà gli interventi di Giuseppe Recchia, Co-Founder e CEO, daVinci Digital, Milano; Co-Founder & CEO daVinci Digital Therapeutics srl Digital Biotechnology Company, Giorgia Zunino, Dirigente di Ricerca, Strategic Foresight, Policlinico San Martino IRCCS Genova, Fondazione Hedu-x, Sabrina Grigolo, Paziente esperto EUPATI, Accademia del Paziente esperto EUPATI, Paolo Salerno, Ricercatore e medico in sanità pubblica al CNMR dell’Istituto Superiore di Sanità, e Sandro Spinsanti, Fondatore e Direttore dell’Istituto Giano per le Medical Humanities e il Management in sanità. Poco prima, alle ore 13.00, verranno premiati i vincitori del 4° Rare Diseases Award, il premio assegnato direttamente dai pazienti promosso da Uniamo, in collaborazione con Koncept, che riconosce e celebra i progetti più meritevoli nel campo delle malattie rare. La Giuria del Premio, composta da 5 rappresentanti delle Associazioni Federate ad UNIAMO, ha già decretato i 3 progetti finalisti per ciascuna delle 3 categorie: Servizi, Sensibilizzazione e Progetti di Inclusione e Integrazione, la novità per il 2024.


“Con l’introduzione della nuova categoria – il commento della Presidente UNIAMO Annalisa Scopinaro – abbiamo voluto dare più spazio a quelle iniziative che promuovono il concetto di Salute nella sua dimensione olistica, che propongono nuove soluzioni, strumenti e opportunità per mettere il paziente nella condizione di costruire il proprio percorso di vita. Grazie a tutti i soggetti proponenti e, più in generale, a chi ogni giorno contribuisce, ognuno con il proprio ruolo, alla nostra “causa”: migliorare la qualità di vita delle persone con malattia rara e delle loro famiglie”. La madrina del premio sarà anche per questa edizione la Dott.ssa Domenica Taruscio. Ecco i progetti finalisti che si contenderanno le tre opere in ceramica realizzata dall’artista fiorentino Stefano Innocenti. Per la categoria Servizi: ” “Logos TextToSpeech” di Daniele, Ike e Davide ” “Pas – Pronti a Salpare” di IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e Marinando ODV ” “Fabry’s Kitchen: il ruolo della nutrizione nella Malattia di Fabry e il ricettario Rare Book” del Centro di Coordinamento Regionale Malattie Rare Regione Campania in collaborazione con AIAF APS – Associazione Italiana Anderson-Fabry e realizzato con il contributo non condizionante di Chiesi Global Rare Diseases


Per la categoria Sensibilizzazione: ” “PRO4all: Pazienti PROtagonisti per la Salute di tutti” di Gruppo di lavoro PRO4all, composto da: AIM, AIOM, FICOG, SIN e Associazioni di pazienti AISM, FAVO, UNIAMO, in collaborazione con SDA Bocconi e il supporto non condizionato di Roche Italia ” “Women in Rare (WIR)” di Alexion, AstraZeneca Rare Disease in partnership con UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, Fondazione Onda ETS, EngageMinds HUB e ALTEMS ” “gMG Your Way” di Alexion Pharma Italy e AIM (Associazione Italiana Miastenia) Per la categoria Progetti di Inclusione e Integrazione: ” “Vivo il presente, Affronto il Futuro” di UILDM Sezione di Sassari ” “Siamo iNFinite sfumature: oltre i segni della neurofibromatosi” di ANF Associazione Neurofibromatosi ODV; ANANAS APS – Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi Amicizia e Solidarietà; Associazione LINFAODV; Alexion, AstraZeneca Rare Disease ” “Esplorare per comunicare” di IC Piazza Filattiera 84, in partenariato con Biblioteche di Roma, Lega del filo d’oro, Istituto Sant’Alessio, Les Doits Qui Revent.

Terme Saturnia introduce Thermal Wellness Delivery: benessere a casa

Terme Saturnia introduce Thermal Wellness Delivery: benessere a casaRoma, 5 nov. (askanews) – Terme di Saturnia, nel cuore della Maremma Toscana, parte del gruppo Terme & SPA Italia, annuncia la partnership con Take Mi Home, start-up milanese che porta il benessere a domicilio rendendolo smart ed innovativo. “Questa partnership – informa una nota – rappresenta un passo significativo verso una visione moderna: i clienti potranno sperimentare i benefici del Terme di Saturnia Method nel comfort assoluto della propria casa con un semplice click”.


Il Terme di Saturnia Method è un insieme di protocolli olistici e innovativi, sviluppati per offrire un approccio completo al benessere. Il metodo, costantemente in evoluzione, si basa sull’uso dell’acqua termale di Saturnia – anche in forma liofilizzata attraverso i prodotti della linea Saturnia Beauty & Health – riconosciuta per le sue eccezionali proprietà detossinanti, antinfiammatorie e riequilibranti, e si fonda su alcuni pilastri fondamentali, tra cui un’alimentazione bilanciata, cure termali e trattamenti SPA, movimento fisico, riequilibrio energetico attraverso la naturopatia e, da oggi, anche trattamenti di home routine. “La partnership con Terme di Saturnia non solo ci permette di portare i nostri servizi a un nuovo livello di eccellenza – dichiarano Antonia Venuto, Beatrice Allegrini e Giovanna Allegrini, fondatrici di Take Mi Home – ma rappresenta un’alleanza strategica fondamentale per ampliare il nostro impatto sul mercato del wellness. Insieme, potremo raggiungere un pubblico sempre più vasto, offrendo trattamenti specializzati ed esclusivi, e consentendo ai clienti di prendersi cura di sé nella comodità del proprio ambiente domestico. Take Mi Home ha appena rilasciato una nuova piattaforma altamente performante, caratterizzata da un design cool e un’user experience immediata. La rigida selezione e l’alta qualità degli operatori, insieme all’ampia gamma di servizi disponibili 7 giorni su 7, dalle 7 alle 22, sono le caratteristiche che rendono il servizio Take Mi Home unico nel suo genere. Take Mi Home è nata per regalare il tempo per prendersi cura di sé stessi, offrendo la possibilità di farlo in totale serenità, nel comfort della propria casa”.